Mezzano, è un frazione del comune di Ravenna, conosciuta come "Paese nato dal fiume" in riferimento alla sua storia strettamente collegata al tumultuoso andamento del fiume Lamone a cui si è opposto l'uomo a più riprese per correggerne il corso o per bonificare i terreni, una volta prevalentemente paludosi. Una lotta inizialmente impari per la povertà di mezzi e tecnologia, ma che col tempo ha trasformato le "valli del Mizano" in terreno fertile e coltivabile.
La costruzione della grande chiesa odierna fu avviata dall'arcivescovo mons. Giacomo Lercaro, futuro cardinale e arcivescovo di Bologna. Don Elvezio Tanasini riuscì ad acquisire un bel palazzo, utilizzato subito come asilo per i bambini e successivamente per la canonica, con adiacente il terreno per la futura chiesa in centro paese. A lui seguì don Andrea Bolandrina che s'interessò al reperimento dei notevoli fondi per l'imponente realizzazione, ma ci volle l'arrivo di don Matteo Solaroli, dotato di un carisma del tutto particolare, per avviare ufficialmente il grande cantiere.
Il progetto del ravennate ing. architetto Franco Tomassini, già il 1 Maggio 1960 vedeva la posa della prima pietra da parte dell'arcivescovo Salvatore Baldassarri, seguita dai primi lavori ad opera dell'impresa edile ing. Zavaglia di Ravenna, che ne rendeva possibile l'inaugurazione già la Domenica 16 Dicembre 1962. Finalmente il paese aveva un grande monumento al suo centro: le sue parti, ben armonizzate, risultano di generose dimensioni.
La chiesa è sovrastata da uno svettante campanile, alto 40 metri, dotato di tre campane: le due maggiori fuse dalla fonderia Capanni nel 1982 (così come le campane di Baiso • Campane di Baiso (RE)
, il campanone di Sant'Ubaldo • Campane di Gubbio - Sa... e altre); la minore da Angelo e Giuseppe Balestra di Cesena nel 1834.
Sulla cima, la notte, vi brilla una grande croce visibile a chilometri di distanza.
Purtroppo oggi la quantità di antenne e ripetitori presenti all'interno e all'esterno della torre supera notevolmente il numero delle campane...