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A Capalle, in comune di Campi Bisenzio, c'è la chiesa dedicata ai santi Quirico e Giulitta. Attestata fin dal XIII secolo, la chiesa e i suoi beni sono sempre stati di proprietà personale del vescovo, poi arcivescovo, di Firenze. Quindi la chiesa di Capalle ha sempre goduto del titolo di propositura e, a differenza delle altre chiese della zone, non è mai stata soggetta alla pieve di Santo Stefano a Campi. Il vescovo nominava un suo vicario che officiava in questa chiesa, ma a volte è capitato che gli arcivescovi in persona venissero del tempo a dimorare a Capalle dilettandosi a fare il parroco di campagna per prendersi un periodo di riposo dai problemi della città.
Si può capire come questa chiesa abbia goduto di una importante committenza e che si sia nei secoli arricchita di opere d'arte. La facciata ci appare nella parte inferiore con l'originale apparato lapideo in alberese con fasce di serpentino di Prato. L'interno è ad un'unica navata. Vi troviamo sulle pareti e sugli altari laterali opere di Bernardino Monaldi, Francesco Curradi, Giovanni Nigetti, e altre di cui si ignora, o almeno io ignoro , l'autore. In una nicchia incorniciata da una tela c'è il busto policromo di una Madonna col Bambino della bottega di Lorenzo Ghiberti. Sull'altar maggiore campeggia un crocifisso ligneo della fine del '400 o inizio del '500: gli fa da sfondo un affresco raffigurante i dolenti realizzato dal pittore campigiano Michele Arcangelo Palloni. Nato nel 1642 il Palloni fu allievo del Volterrano e nel 1676 si trasferì in Polonia dove divenne pittore di corte. Ha lasciato diverse opere tra Polonia e Lituania, ma in Italia ne sono rimaste solo due, e una è questa, e l'altra si trova sempre a Campi Bisenzio, alla chiesa di San Lorenzo.