La chiesa di San Lorenzo a Campi ci appare di struttura moderna essendo stata rifatta più grande negli anni '60 dello scorso secolo per venire incontro ad una popolazione molto accresciuta.
Infatti in origine San Lorenzo era un villaggio a sé, poco distante da Campi Bisenzio che se ne stava dentro le sue mura al di là del fiume Bisenzio. Ma con l'ingrandirsi di Campi, soprattutto nel '900, i paesini di San Lorenzo, Santa Maria e San Martino si sono ritrovati uniti al capoluogo.
La primitiva chiesa risaliva almeno dal XIII secolo e nel corso dei secoli aveva avuto già degli ingrandimenti e rimodernamenti come nel '700. La chiesa odierna è a tre navate divise da pilastri di cemento armato, il tetto a doppia travatura dona una certa leggiadria. Le decorazioni moderne in bassorilievo sono dello scultore umbro Giovanni Ricetti.
La scarsella dietro l'altare, come le pareti in fondo ai lati, è quella della chiesa originale e vi troviamo affreschi molto deteriorati riconducibili alla scuola fiorentina dell'inizio del '400. Sulla parete di fondo è appeso un crocifisso ligneo della fine del '400. In origine si trovava in un oratorio dedicato a San Girolamo che era al fianco della vecchia chiesa. Sulla parete destra della scarsella c'è l'affresco seicentesco staccato di Michele Arcangelo Palloni che si trovava dietro il crocifisso ligneo, nell'oratorio, e infatti vi vediamo raffigurati San Girolamo e gli altri dolenti. Il Palloni fu artista nato a Campi Bisenzio, allievo del Volterrano, nel 1676 si trasferì definitivamente in Polonia divenendo poi pittore di corte. Le uniche due opere riferibili a lui in Italia si trovano nella sua natia Campi Bisenzio, questa e un'altra simile alla chiesa di Capalle.
In fondo alla navata sinistra troviamo un bel quadro di Luigi Ademollo che raffigura l'Arcangelo Raffaele insieme a Tobia, e nella parete vicina un affresco, purtroppo abbastanza deteriorato, attribuito sempre a Ademollo che raffigura la moltiplicazione dei pani.