Рет қаралды 279,966
Castel Rigone si trova dislocato sulle colline orientali che delimitano il territorio del Lago Trasimeno, ad un'altezza di 653 m.
Il grande santuario della Madonna dei Miracoli è considerato uno dei migliori esempi dell'architettura rinascimentale umbra (costruita da un allievo del Bramante). Sorse allorché papa Alessandro VI accolse la supplica degli abitanti del luogo ed autorizzò la costruzione del sacro edificio con bolla data in Roma il 15 Dicembre 1494.
Poco più tardi, Clemente VII, con bolla del 1531, autorizzò la costruzione del campanile da cui cominciò a diffondersi il suono delle campane che per tanto tempo ha scandito i vari momenti di ogni giornata oltre alle ore della preghiera. Tale campanile, purtroppo, il 19 Novembre 1810, sul far della sera crollò coinvolgendo nella caduta le due campane che si frantumarono. Ben presto si ricostruì il nuovo attuale manufatto che risulta un po' più tozzo rispetto alla mole della chiesa.
Attualmente troviamo nella torre ben 7 campane, 6 delle quali suonano in movimento.
Il susseguirsi della loro collocazione nel corso dei secoli non è di facile ricostruzione:
nel 1810, come detto, nel crollo del primo campanile vengono coinvolte due campane di cui non abbiamo notizie.
Nel 1816 Filippo Giustiniani fuse due nuove campane; ad esse ne aggiunsero una di Agostini proveniente probabilmente dal campaniletto della chiesa del convento di S. Agostino.
Rimasero 3 campane fin quando, nel 1861, G. Battista Giustiniani aggiunse una quarta campana.
Nel 1890, in omaggio a Maria SS.ma in occasione della ricorrenza del IV centenario della sua prodigiosa manifestazione, venne fuso dai Magni di Lucca il monumentale campanone del peso di circa sedici quintali, con un diametro di oltre 127 cm.
Tra il 1961 e '62 Lucio Broili (che in questi anni realizzò il concerto di P. Felcino [ • Campane di Ponte Felci... ]
e alcune rifusioni nel perugino) rifuse la Agostini del 1770 e la minore delle due Giustiniani del 1816, mantenendo comunque il concerto a 5 campane.
Per ultimo, in fase di elettrificazione da parte della ditta locale Elettra, venne incaricato Roberto Mazzola di fondere due nuove campane che hanno concluso la crescita del concerto.