magari

Grazie del consiglio!!!

Titolo clickbait, ma purtroppo è necessario di questi tempi su KZfaq 😉

​@@alessandrodeconcini-adc hihi io l'ho guardato perché ho cliccato su quello del lifestyle e si diceva che continuavate la discussione da questa live, fosse stato per questo titolo non avrei cliccato. Però di sicuro sai tu cosa preferisce cliccare il grosso del tuo pubblico! (io sono arrivata da video sulla plusdotazione, non sono un'habituée del tuo canale!)

Ma, Francesco, in che modo il fatto che l'insegnante sia un medico specialista del proprio settore implica che non sia possibile raccogliere appunti ben fatti invece che trascrizioni passive? Perché mai dovrebbe essere impossibile prendere appunti in una lezione di medicina e invece ci si riesce a fisica? Perché ci si riesce a matematica, a chimica, a biologia, a ingegneria, a giurisprudenza? Cosa c'è di intrinsecamente diverso che rende un'operazione classica di metodo di studio funzionale in ogni facoltà improvvisamente inapplicabile? Certo, se l'insegnante è talmente incapace da rendere incomprensibile la spiegazione la sbobina può essere vista come un male necessario, ma questo non ha a che fare col fatto che sia un buono strumento, ha piuttosto a che fare col fatto che purtroppo ci sono professori incompetenti e libri di testo inadeguati. Questo "eccezionalismo" di medicina per il quale solo lì non deve valere ciò che vale in ogni altra facoltà è ingiustificato, è un mito che ha un fondo di verità nel fatto che notoriamente a medicina ci sono situazioni estreme di lezioni difficili da seguire e che poi è diventato un fatto culturale. Ripeto: esistono casi in cui la sbobina si rende necessaria, può essere un male necessario per difendersi da lezioni impostate male e materiali pessimi, ma non può essere che ogni lezione di ogni corso si trasformi di fatto in un sistema ben organizzato per cui qualcuno trascrive, qualcuno sistema e qualcuno diffonde. Questo ha un effetto terrificante sulla qualità dell'ascolto delle persone, è provato e riprovato che sapere di avere la trascrizione a disposizione rovina la partecipazione alla lezione, rende passivi, favorisce la distrazione e incoraggia pratiche di studio errate come riletture e discorsetti, sottolineature compulsive e studio mnemonico. La soluzione è imparare a prendere appunti efficienti e tenere le sbobine solo quando il libro di testo è inutilizzabile e al tempo stesso la lezione è incomprensibile. Cioè in un ristretto numero di casi limite.

@@alessandrodeconcini-adc @Francesco Pasini _ Parlando di medici specialisti: se anche all'università sono restii a rispondere alle domande come lo sono nella loro professione e tu come studente esattamente come i loro pazienti devi restare muto e solo incassare, allora questa difficoltà si spiega. Però sarebbe ora di scendere dal piedistallo, e per chi sta preparando a diventare medico, se possibile, non salirci mai

@@alessandrodeconcini-adc grazie per la risposta data che in effetti è giustissima e assolutamente condivisibile. Ormai sono alla seconda laurea e da esperienza fatta da colleghi, nelle facoltà di fisica e ingegneria il materiale da studiare è tendenzialmente meno, la difficoltà sta più nel processo di esame chi risulta spesso comprensivo di esercizi e parti tecniche di ragionamento approfondito. Quello che succede a medicina, con aimhe molti corsi, è che i prof richiedono un livello di approfondimento esagerato e e stare a pari passo con le lezioni, frequentare, gestire gli appunti, mentre si deve andare a tirocinio risulta al limite del sostenibile. Per questo le sbobine diventano il materiale di base da cui capire come organizzare le informazioni e quali sono i punti importanti per il professore. E si sono prese in maniera passiva, ma noi li usiamo semplicemente come fonte base di studio, al pari di un “testo”, dal quale poi aggiungiamo e integriamo a necessità. Questo è un dato fattuale, la percentuale di studenti che al quinto/sesto anno riesce a stare in pari con la frequenza delle lezioni è sotto il 20%. Allora, o ce qualcosa che non va con gli studenti, o con il sistema di medicina. Per avvalorare la mia tesi, aggiungo che sono laureato già in fisioterapia con il massimo dei voti. Il carico di lavoro da studiare non era lontanamente paragonabile e con gli appunti presi a lezione non ho avuto mai nessuna fatica a superare tutti i corsi. Purtroppo medicina per sostenibilità è un mondo a parte.

Che medicina sia organizzata malissimo e il sistema sia punitivo e insostenibile, purtroppo, è un dato di fatto. Posso comprendere (e, in un qualche senso, scusare) l'utilizzo della sbobina come materiale di studio pari a un libro di testo, ma allora deve essere proprio come il libro di testo, vale a dire che lo si studia poi, a casa, e a lezione comunque si partecipa e si producono appunti.

Concordo

Non sentirti una schifezza, sono cose normali. Piuttosto, prendine coscienza e agisci per migliorare 💪

​@@alessandrodeconcini-adc si Alessandro, ma come avete ben espresso più volte nella live la società in cui viviamo richiede il suo tributo anche in termini di risorse mentali che ti prosciuga.

🤣

Perché incoraggia la passività a lezione, peggiora le performance e incoraggia pratiche di studio sbagliate come le riletture, i riassunti, le sottolineature compulsive e lo studio mnemonico

In realtà lui parla spesso di quanto male faccia la società iper produttiva

@@alessandrodeconcini-adc Grazie per la risposta e per il video

😬😬😬

Grande 💪ci proverò pure io

Un attimo, un attimo. Pretendere le fonti di affermazioni tanto importanti è giustissimo, fai più che bene. Ma no, una live in diretta non può mai essere l'occasione per farlo, in primo luogo perché diventerebbe inascoltabile e ogni due minuti bisognerebbe fermarsi e andare a cercare articoli, in secondo luogo perché nessuno sa a memoria ogni riferimento bibliografico, non funziona così. Io so benissimo come si fa divulgazione, mi pare che sia tu a non saperlo. La divulgazione video in diretta parte dal presupposto che si mantenga un tono conversazionale, poi è fondamentale che le fonti stiano alla base di quel tono. Altrimenti pure io dovrei fermarmi ogni 5 minuti quando parlo a cercare paper di neuroscienze da citare. Quando si parla con una persona che non sia problematica o controversa non si può partire sempre dal presupposto (sanissimo invece nel resto del processo di analisi) che è tutto falso fino a prova contraria. Altrimenti non si riesce mai a dialogare. Quando si invita un ospite certamente si da spazio a un principio di autorità, se ci si accorge di un'affermazione problematica la si esplicita e si interrompe, ma altrimenti si procede dando per scontata competenza e buona fede, a maggior ragione se c'è una chiara asimmetria di conoscenza. Io non ho le competenze per interrompere Valerio quando parla di sostanze, così come lui non mi interrompe quando faccio notare qualcosa sull'apprendimento. Il processo di selezione è a monte, quando si decide chi far parlare. Invece i paper e i libri si citano in modo formale quando si scrive o li si inserisce in descrizione del video quando si fa un approfondimento specifico o si rimane pronti a fornirli su richiesta degli utenti. Poi tu, nel merito, non soltanto sei libero di criticare Valerio, ma ti incoraggio a farlo, a chiedergli conto di ciò che afferma, perché è così che deve funzionare il pensiero critico.

🤓🤡

Ciao Emanuela.

Ci sta, sto cercando di fare lo stesso anche io