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Mentre la popolazione delle città è in vertiginoso aumento, quella delle comunità montane sta inesorabilmente crollando. I centri delle comunità montane oggi hanno bisogno di servizi per essere vivibili e di turismo per vivere ma, allo stesso tempo, hanno l’imperativo di far sì che questo sia sostenibile a livello ambientale.
Il CAI, il Club Alpino Italiano, durante il suo congresso annuale si è interrogato sui possibili modelli di business da adottare per soddisfare questi requisiti. È cruciale che nelle aree montane sussistano i servizi essenziali, che ci sia lavoro per le comunità e che tutto questo abbia intrinseche caratteristiche di sostenibilità.
L’impegno del CAI da questo punto di vista è quindi quello di valorizzare la rete sentieristica nazionale, di cui un esempio è il Sentiero Italia Cai, di sostenere le strutture ricettive lungo i percorsi e di sostenere percorsi di studio mirati a formare figure professionali ad hoc. L’imperativo è infatti quello di utilizzare le risorse della montagna in maniera saggia, senza depauperare l’ambiente naturale, come spiegato da Rosita Lupi, volontaria CAI e relatrice di uno dei tavoli di lavoro presentati al congresso.
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00:00 Introduzione
01:52 Di quali strumenti le comunità montane si dovrebbero dotare per far sì che abitare in montagna sia tanto sostenibile quanto vivibile?
02:22 Come creare posti di lavoro in montagna?
03:17 Che ruolo ha il CAI nel preservare le indennità delle comunità montane?
04:14 Che politiche di investimento sono necessarie per realizzare tutto questo?