Innanzitutto sono contento per la mentalità e la buona volontà con cui hai affrontato l'argomento, ormai è raro vedere "adulti" anche soltanto provare ad entrare in un dibattito del genere senza evitarlo riducendolo a frasi fatte e stereotipi. Riguardo il discorso, invece, io credo che questa distanza generazionale che si ripete negli anni per ogni generazione sia dovuta alla mancanza di volontà, da entrambe le parti per motivi diversi, di capire l'altra, e non solo, come in questo caso, riguardo la musica (da una parte ci si adagia su anni di abitudine alla propria zona di comfort che hanno portato a chiudercisi dentro mentre dall'altra si ha una reazione al muro che ci si trova davanti). Parlando in particolare della trap, è vero che si tratta di un genere che si rivolge prevalentemente ad una fascia d'età precisa (ad oggi all'incirca dai 13 ai 25 anni), di cui faccio parte e che ovviamente cresce assieme agli artisti , ma è anche vero che questo credo influisca, specialmente per chi è del settore, soltanto su cosa possa dare a livello emotivo e di sensazioni l'ascolto, e non sulla valutazione qualitativa oggettiva di un prodotto. Nella trap o nel rap, come in qualsiasi altro genere c'è chi porta più qualità e chi meno, quello che cambia è soltanto il linguaggio, che sia nella tecnica, nei testi, nelle melodie, nei suoni o nell'immagine. Nonostante uno sguardo superficiale possa nasconderlo, anche nel rap e nella trap c'è molta qualità, ed a mio parere questa ad oggi in Italia è maggiore di quella che c'è nel pop (del resto nel rap c'è anche il nuovo cantautorato). Per questo io credo che prima di cercare la qualità in determinati artisti, ci si debba chiedere che tipo qualità cercare e in cosa cercarla, altrimenti sarebbe come rimanere delusi per non aver trovato la neve alle Hawaii. Soprattutto per chi è del settore, provando ad entrare nell'ottica e a capire il senso e i motivi di un determinato movimento o genere musicale, la qualità oggettiva la si può trovare in qualsiasi. Oltretutto questo sarebbe anche un bene dato che nella storia la crescita della musica è stata alimentata anche dal fatto che ogni genere da sempre ne ha influenzati altri. Credo che ci si debba chiedere cosa rappresenti ad esempio uno come Sfera Ebbasta (lui come altri), perché e come abbia influenzato una generazione che è cresciuta e sta in parte ancora crescendo con lui e sia diventato un'icona per una buona fetta di quest'ultima. Sono comunque contento di vedere che piano piano qualcosa stia cambiando, che oggi uno come Marracash possa vincere il premio Tenco o che uno come Lazza possa arrivare secondo a Sanremo ed avere uno degli album con più settimane al primo posto in classifica di sempre. Spero che andando avanti con il tempo ci sia sempre meno chiusura su questi argomenti anche perché, come detto, ne gioverebbe la musica in primis.

Mah, io credo che cavalchiamo un'onda sinusoidale ed ora ci troviamo nella curva bassa, torneremo in alto, ci saranno degli sviluppi, di questo ne sono sicuro. D'altronde appunto anche negli anni '70 esistevano i matusa (gli attuali boomer), e la rivoluzione musicale del '68 ha distrutto i vecchi dettami per creare qualcosa di nuovo. Riascoltando i testi e le melodie delle canzoni di quel periodo, mi vien quasi da ridere per la banalità in cui la musica era caduta, ma a quei tempi ci piaceva, e poi comunque l'intelligenza non si è mai spenta del tutto, dalle ceneri di quella fenice è nato il prog, e nel Jazz è nato il bebop. Vedremo se e cosa nascerà in futuro.

"Dando sempre più importanza al testo" - "Mmh ha ha ha".

Mi è capitato questo video per caso e devo dire di esserne rimasto piacevolmente sorpreso, è difficile trovare qualcuno che affronti l'argomento con una mentalità così aperta senza dire solite frasi del tipo "la trap non si può considerare musica!!!", "ai miei tempi c'erano...e invece adesso abbiamo..." oppure che l'autotune è un qualcosa di negativo non capendo che viene utilizzato come un vero e proprio effetto (che può ovviamente non piacere) e non semplicemente per correggere la voce.

Cibo, musica, sesso e politica non sono discutibili: è questione di gusti personali. Se proprio devo dire qualcosa di polemico, credo che purtroppo oggi la musica sia pilotata dai produttori che con l'appoggio delle radio private, le TV, influenzano le giovani generazioni. 50 anni fa la musica si scopriva grazie agli amici. Dalla RAI si sapeva dei Beatles e qualche altro gruppo rock pop, ma la maggior parte si scopriva dalle molte famiglie di olandesi che qui dove vivo venivano in ferie, e portavano la musica inglese che noi non conoscevamo. Anche l'appoggio politico influenza la musica. Oggi se vuoi lavorare devi strizzare l' occhi a ciò che fa tendenza nel politicamente corretto. 50 anni fa non era così. Allora faccio fatica a percepire un mio condizionamento per la musica che amo, perchè è sempre stata una scoperta. Oggi un bambino nasce e sente sempre la musica che il sistema impone, di sicuro non si può dire che sia libero di scegliere. Cinque anni di San Remo con Amadeus, a me non pare normale. Si e creata una dittatura musicale che non fa bene al pluralismo.

Grazie 🌷

Il mondo è bello perchè è vario, anche se in realtà si ripete sempre... 🖖

Wow! D'accordissimo. Molto diplomatico. E viva il Metal?

come al solito sempre molto interessante e intrattenente

Complimenti per la pacatezza e la competenza dell'analisi che condivido in pieno!

Non mi sembra che oggi ci siano dei testi significativi come negli anni 70,ci sono solo personaggi ma, secondo me, scadenti.

All'epoca si criticavano i Beatles. Oggi la loro musica è considerata un classico. Dobbiamo aspettarci una rivalutazione musicale di Sfera Ebbasta tra qualche anno?

Ascolto sempre con piacere, da amatore, le sue considerazioni e riflessioni su musica e dintorni. Mi permetto solo di osservare, a proposito del rapporto tra generazioni, che, se è vero che è ingenuo e pretestuoso credere che vi sia una sorta di superiorità della propria generazione, non tutto a questo proposito è relativo. Una generazione come quella dei miei genitori, nata tra gli anni 20 e 30 del novecento, attraversando un’esperienza come quella della guerra, ha effettivamente sperimentato situazioni ed emozioni che né la mia né quella di mio figlio hanno conosciuto. E in questo ritengo vi sia una differenza sostanziale. Grazie sempre per i suoi video che seguirò sempre con interesse.

Come ha successo con la canzone"Caruso". Scritta e interprettata prima dal Lucio Dalla presa il volo con Luciano Pavarotti nell'altra dimensione.

Maestro, non ha mai pensato a raccogliere aneddoti, riflessioni, situazioni e altro in un libro?! " C'e' musica e musica"

Grazie.

Video illuminante, sono rimasta molto colpita dal passaggio che evidenzia come la trap sia un genere di musica dedicato a una ben precisa fascia di età, centrato su necessità specifiche. Insegno alle medie, mi interrogo molto, e non mi era mai venuto in mente. Due considerazioni. La trap è un fenomeno legato ai video, e molto spesso l'interprete è più un attore nel contesto di un prodotto che passa in mille mani prima di essere destinato al pubblico, per cui non ci si può stupire se poi il livello musicale non è soddisfacente. Come seconda cosa, sottoscrivo tutto quanto è stato detto sulle opinioni delle generazioni mature sulle giovani, ma voglio aggiungere una cosa: gli adulti non sono meglio dei giovani che stigmatizzano, sono solo più furbi, meglio adattati a un mondo che hanno contribuito a creare e più pronti a credere alle proprie stesse balle.

Condivido il discorso sulla trap. Il problema è che molti ragazzi cresciuti con la trap se la portano appresso poi per tutta vita e non sentono il bisogno di cercare qualcosa di un po' più adulto e qualitativo. Ho amici di 30 anni che stanno ancora lì con sfera ebbasta e taxi sulla luna.

guccini ❤

Quinta frase: saggiamente concordo!!!!

😊

Comunque la vita è breve , dovremo rendere conto di come l'abbiamo spesa e certamente non mi verrà detto "perché hai sentito il trap invece di Mozart"

Lei dice esattamente le cose che penso io. Le dico solo che sono una nonnina di quasi 85 anni!!! E quanto mi piace ascoltarla.

concordo su tutto ma dal minuto 11.02... c'è la vera motivazione ...tutto il resto è contorno 😀😁

La sua analisi mi trova sostanzialmente d'accordo ma dire che W. Houston e C. Dion in altre epoche sarebbero state voci "normali' mi sembra ingeneroso... Stiamo parlando di due fuori classe assolute, per timbro, capacità tecniche e interpretative. A mio avviso irripetibili, soprattutto nel caso di W. Houston.

Whitney Houston sarebbe stata una tra le tante? Pronto signor Vito, ci sei?

Ascoltatevi BABY PHANTXM viva l’autotune

Grazie.