no ti prego, dimmi che non ho detto sta boiata!!!!!!!!!! superfluo ovviamente, ma 10mm

esatto Gaetano. Non so che etá tu abbia, ma soprattutto passati i 35 anni si rischia di perdere molto in reattivitá. Dedicarci del tempo é uno dei migliori investimenti

@@micolramundo6462 ho 46 anni.

@@micolramundo6462 in più, mi fanno i complimenti per lo stile che ho nella corsa. Prima ero molto pesante nella transizione, ora la caviglia ha molta più esplosivita'.

arriviamo, arriviamo! ;)

bisognerebbe fare una analisi del tuo gesto con un video in slowmotion (a piedi nudi) e verificare come muovi le dita durante il gesto motorio... A volte basta utilizzare un numero di calzatura in più... Altre volte si ricerca una tomaia più alta (o si effettua una modifica alla tomaia stessa...)... DIpende da un po' di fattori insomma...

Grazie mille, presto arriveranno i nuovi episodi di School of Running 😉

inizialmente é bene tenere tratti brevi sugli esercizi (una ventina di metri) per dare ai muscoli la possibilitá di adattarsi a stimoli nuovi (il giorno dopo, se esageri, rischi di far fatica scendere le scale!). Con il tempo poi, puoi arrivare tranquillamente anche a 50/60 mt

mm

Davide porta pazienza....l'etá non mi supporta ormai :) (10mm ovviamente)

ciao Morgan! le cascadia sono scarpe da trail e quindi non adatte a questo genere di lavori. Le scarpe da trail sono solitamente molto strutturate in intersuola (e suola) per proteggere il piede del podista dalle asperitá del terreno (sassi, radici ecc). Questa rigiditá, perfetta per la protezione off road, gioca a svantaggio della sensibilitá e della propriocezione fine. Se usi Brooks, una buona scarpa per questi esercizi puó essere la Ghost o anche la Launch. La mia Brooks preferita in assoluto é la Hyperion Tempo, ma é una scarpa indicata per podisti di peso non eccessivo e che corrano a ritmi non lentissimi. Non ti conosco e quindi sulla Tempo andrei cauta. Per quanto riguarda i plantari c'é un intero capitolo da aprire ( e magari lo faremo se vi interessa). Le problematiche ortopediche necessitano di ortesi plantari sicuramente in casi ecclatanti e conclamati, ma molto spesso si puú lavorare molto meglio e con piú efficacia (a mio avviso) con lavori mirati di potenziamento plantare e propriocezione

Eccoci! allora quando si parla di patologie conclamate, a mio avviso la parola deve essere sempre data a figure mediche o comunque sanitarie. Quello che mi racconti peró, mi fa piú pensare ad una complicanza di carattere neurologico piuu che agli esiti di una semplice sciatalgia e quindi di un problema solo infiammatorio. Bisogna capire se la tua problematica é legata solo ad un atteggiamento di difesa e protezione inconscia post infortunio o se esistono invece tematiche meccaniche/neurlogiche che impediscono la corretta contrazione muscolare

​@@micolramundo6462 Grazie mille per la risposta. Mi confermi infatti ciò che, all'epoca (forse più di 15 anni fa), mi disse il mio medico ovvero che l'infiammazione nella fase acuta poteva provocare una degenerazione del nervo sciatico e che la sua rigenerazione totale non è sempre garantita al 100%. In effetti il gemello esterno è come se funzionasse a una percentuale inferiore al 100% probabilmente a causa di una rigenerazione non completa del nervo. Come dato, ho un bilanciamento del tempo di contatto al suolo di circa 52% sx-48% dx praticamente costante a ogni andatura. Posso dire con ragionevole grado di certezza che non si tratta di un atteggiamento di protezione. Immagino di poter provare a migliorare ma che dovrò comunque convivere con questo piccolo problema. Grazie ancora per la risposta e per l'ottimo lavoro di divulgazione che fate.