Ha avuto anche la sfiga di correre i suoi anni migliori in F1 in un periodo dove c’erano non solo tanti piloti molto buoni ma anche numerosi super-campioni: Piquet,Prost, Senna, Mansell.

Quello di farsi valorizzare è sempre stato a mio avviso l'ostacolo più grande per i piloti italiani. La F1 è lo specchio economico di un paese e se altri paesi hanno realtà economiche più forti, chiaramente per ragioni commerciali vogliono i loro piloti/ambasciatori. Quindi gli inglesi e i francesi sotto questo punto di vista sono più "aiutati". Nel 1992 la Williams fece capire che il pilota sul quale puntavano era Mansell. Lo stesso Mansell poi l'anno successivo lasciò perché Renault, che sapeva che avrebbe vinto anche nel 1993, voleva un pilota francese.

Esatto!

Non sono tanto d'accordo..

Direi che sull'incidente di Senna purtroppo non si poteva prevedere che un giunto della sospensione si trasformasse in proiettile. Va anche detto che la rottura del piantone dello sterzo avvenne perché i meccanici della Williams fecero degli adattamenti (su richiesta di Ayrton) con un tubo arrugginito che poi si ruppe. Ci sono tanti fattori che non avevano precedenti e che forse non si potevano prevedere. Senza contare che con i nuovi regolamenti le vetture erano sprovviste di aiuti elettronici ma rispetto al passato erano diventate molto più potenti e quindi ingestibili.

Michele non è scomparso in F1, Riccardo invece è alla massima formula che si riferisce

vero pero' dire siamo tutti qui e' Comunque inesatto @@veromagillinof1222

patrese comunque è il pilota italiano più forte degli ultimi 50 anni, Fisichella e trulli non possono nemmeno pulire le sue scarpe, patrese nel 92 ha sfiorato il titolo mondiale, trulli e Fisichella 10/15 anni dopo quando vincevano un gran premio accendevano un cero votivo ad assisi per grazia ricevuta e cosa più grave: riuscivano a fare pena con auto potentissime, con Briatore che diceva:" non paghiamo Fisichella per distruggere auto ed incazzarsi."

Quello di Senna purtroppo fu un caso molto sfortunato, non fu l'impatto ad essere fatale ma il fatto che un giunto della sospensione a causa dell'urto si trasformò in un proiettile che si andò a conficcare tra il casco e la visiera del pilota, creando così un danno cerebrale irreversibile.

​@@emilianosavini ancora con questo giunto....non e stato il giunto la causa della morte andate a vedere i video dei medici che lo hanno soccorso

Perche' di piloti non ne fregava niente a nessuno...nell 73 con due morti in pista nessuno si fermava, finita la gara, si festeggiava. Dopo la morte di Senna sono cambiate le cose. Adesso esce safety car...quando " serve"...

Il problema non era la curva in quanto tale, ma la mancanza di una via di uscita in caso di problemi (cedimento meccanico, etc). Berger e Senna erano andati sul punto del Tamburello (dove morì proprio Senna) ma si resero conto che non si poteva allargare in quanto c'era il fiume che vi passava sotto. In effetti nessuno all'inizio aveva pensato a una variante sia al Tamburello che al curvone Villeneuve.

@@emilianosavini Ora possiamo dire che la curva del tamburello rispetto a come era prima sia migliore le macchine dovrebbero rallentare di più in quel tratto ., cosa che prima era un invito allo schianto..., per non parlare del muretto di cemento che cera prima.

@@marzitotal Verissimo, ora però è diventato più difficile superare. Grazie comunque per i vostri commenti!

Quanti sono andati a quell muro, ma doveva morire Senna per modificare quella curva. Solo dopo hanno cominciato a lavorare sulla sicurezza degli piloti. Secondo me la Fia ha un po di responsabilita' per la morte di Senna. Lui non aveva sbagliato nulla e se la curva era modificata non sarebbe morto li.

occupati di ippica, l'ha doppiato ben poco quando aveva l'auto.. su.. che patrese era un pilota velocissimo.

@@daybrd916talmente velocissimo che, a parità di macchina, le ha prese da Piquet, da Mansell e da Schumacher. Patrese un buon pilota, nulla di più.

@@gattaflusio7720 Patrese un giorno in qualifica rimase appiedato per problemi tecnici e Mansell gentilmente gli concesse la sua auto per un solo giro secco. Patrese salì su una macchina con sedile, assetto, volante totalmente diversi e sconosciuti ed in un solo giro secco fece la pole dando 501 millesimi a Mansell....mezzo secondo....meglio parlare di cose che si conoscono oppure tacere

@@gattaflusio7720 in Williams gli dissero chiaro e tondo che DOVEVA vincere Mansell. Lo sanno pure i bambini. In Brabham a Riccardo davano i pezzi nuovi per testarne l'affidabilità in gara prima di montarli sulla macchina di Nelson; inoltre Tanzi (patron della Parmalat) voleva vincesse Nelson perchè (la Parmalat) aveva un fiorente mercato in Brasile. Quando era compagno di Michael era ormai a fine carriera. L'ignoranza è una brutta bestia.

@@daniele.urracci certo l’ignoranza è una brutta bestia, così come l’ accampare scuse. Perchè quelle che hai detto sono verità usate per celare il problema di fondo, ovvero che Patrese era meno veloce di Mansell e di Piquet. Perché con la tua retorica vuoi far passare le cose che hai citato come la causa de fatto che Patrese andasse più piano dei compagni e se invece fosse la conseguenza ? Nessuno punta sul cavallo più lento, tutti puntano sul migliore perché aumenta le probabilità di vittoria. Nelle squadre sanno chi è il pilota più veloce e più consistente per provare a vincere il mondiale. Prima si stabilisce questo (chi è il migliore tra i due) e poi casomai si fanno i giochetti che accennavi sopra e NON il contrario.