Quindi accettavi ogni offesa, o sbaglio? Io ero anche lì negli anni '60 e, per questo sono ritornato a casa, felicemente e senza alcuna nostalgia di Itaker, spagetti, makaroni, pizza, mafiosi, mandolino ecc. Perfino "Gastarbeiter" aveva una connotazione negativa! E adesso, se non sono indiscreto, in che Paese vivi? Cordialmente.

@@robertomeneghetti6215 ciao.... adesso vivo in italia....oramai...da 3 anni ...li ci sono i miei figli tutti e tre hanno preso il posto anche loro in Mercedes....io ero operaio loro sono ingegneri.. stanno bene.....io insieme a mia moglie siamo tornati in Italia e ci godiamo la pensione

@@robertoramis643 Mi fa piacere che tu stia godendo in Italia la meritata pensione. Anch'io ho lavorato un numero simile di anni e la ricevo da tre lustri. Vivo in Lombardia (Triangolo Lariano), zona bellissima, anche se piovosetta... Ti faccio i migliori auguri per il vostro futuro, qui e in D!

@@robertomeneghetti6215 Itaka (Italienischer Kamerad) veniva chiamato solo chi non si è saputo adattare, o non voleva imparare il tedesco. Anche io sono dal 1979 in Germania, arrivato senza conoscere la lingua, ho conseguito 2 diplomi ed una laurea. Mai nessuno mi ha trattato da essere inferiore, diventando anche Gemeinderat (consigliere comunale) e candidato sindaco in una città da 60.000 abitanti...

@@fabrytanakasan8774 E con tutti quei titoli di studio (?) non sai che l'appellativo si scrive "ItakER"...

Non tutti prendevano i bambini con loro in Svizzera. Ce n erano molti di questi stagioneri che lasciavano la moglie e i figli dietro, nel paese. Comunicavano col telefono. Il sistema era fatto per gente senza famiglia.

Chi aveva tutti i ducumenti in regola gli svizzeri ci mandavano pure a scuola. Non dico che è tutto falso, ma ricordo benissimo fine 63 inizio 64 quando mia mamma, che lavorara in fabbrica a Basilea, dopo alcuni mesi venne a prenderci. Avevo appena finito le elementari e li mia madre andò subito nella polizia cantonale a rivelarci e porerci mandare a scuola. È vero ho ricominciato quasi dall'inizio, ma i miei studi essenziali li ho fatti. I bambini che dovevano srare nascosti erano quelli i cui genitori avevano un contratto di lavoro stagionale per cui potevano soggiornare al massimo 3 mesi. Per cui si nascondevano. Bisogna informarsi a chi le ha vissute questo stato di cose. Quando arrivammo a Chiasso dalla Sicilia la guardia di finanza che chiedeva i passaporti fece i complomenti a mia mamma e dicendole: "signora" site una delle poche persone con tutti i documenti in regola. A 15 anni mi arrivo via posta il passaporto, dopo 10 anni di domicilio mi rilasciarono il permesso C (interlass). Ci sono regole che se non rispettate se ne pagano le conseguenze. PS i miei genitori mi ci portavano ovunque. I miei nipoti sono rimasti lì col doppio passaporto.

Auguri 🎂 ❤

Ti va di raccontarmi la tua storia?

❤❤❤❤❤

@antoniolavecchia1464 ma sei emigrato qualche anno prima ancora di nascere ?! E non perche m'interessa .... ma solo perche i conti non torna ...azzo 😂

@@elenamusat7921,,,,, emigrato 1965,,,,,nel 1973 nozze,,,,,,, 2023 nozze d'oro no?,,,,,, cos'e' che non torna!?,,,,, domandi pure,,,,, Prego!,,,,,, Le auguro una Buona Notte 🌹🙋‍♂️

@@antoniolavecchia1464 Adesso ti sei spiegato bene, ho capito .... Buon anno , buon tutto ....

Ciao Antonio, mio padre emigrava in Germania (Krefeld) negli anni 60-70. La famiglia rimaneva in Calabria. Se vieni in Calabria sei benvenuto.

Pensa che nel regno Delle due Sicilie proprio tanti svizzeri vennero a far fortuna, uno di loro fu il fondatore della pasta voiello, e come ringraziamento lo vediamo con questo video, gran belle merde

Schwarzenbach....Curnutu!!!!!!!Risgraziatu!!!

​@@1966Pasquale1966lo ricordo bene, ma gli intellettuali svizzeri e il partito opposto lo hanno mandato al diavolo. In qualunque sto posto al mondo se ti fai valere vieni rispettato. Gli svizzeri non sono un'eccezione. Ci sono cresciuta fin dal 64, ho lavorato,sono in pensione e ho non mi sono mai sentita discriminata. Una grande città come Basel lavoravi, ti comportavi civilmente e in qualsiasi posto andavi ti trattavano e ti ti trattano come chiunque altro essere umano. Guardate che hanno un cuore anche loro

La colpa e' dei politici italiani che ci hanno svenduto

Non mi risulta che gli italiani si comportavano sempre bene all'estero..🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣

Mai come gli extracomunitari qua in Italia...

Pessimo commento, per qualche mela marcia non rende merito ai sacrifici dei più

Si questo è vero e vengono trattati molto meglio😢😮😮😮

Mio padre emigrava in Germania (Krefeld) negli anni 60-70. La famiglia rimaneva in Calabria. Se venite in Calabria siete benvenuti

Si ma le h e gli apostrofi?

Pane 🥖 e cioccolata🍫 1973 mio cognato compare dietro al bar quando Nino Manfredi è seduto a prendere il caffè ☕️ lavorava la al Banofstrasse al bar della stazione 🚉 di Berna.🇨🇭

Assurdo davvero poverini

Veramente hanno anche epiteti ben peggiori di "spaghetti" che vedo non conosci, 🤔🤔🙄🙄

Kartoffell

@@ClaudioBaldin-vg2or 👍🖖

@@ClaudioBaldin-vg2or Kartoffeln 😀

Una volta era frequente vedi la storia. Mia mamma a 9 anni andò a fare la badante

Bravo, l'importante è obbedire sempre alle autorità, qualunque cosa ci chiedano di fare.

@@andreamig1 e certo se non si rispettano le regole naturalmente delle regole giuste non ce senso di civiltà se lei vuole disobbedire non fa altro che peggiorare la situazione ma non solo per lei ma anche per gli altri e qui subentra sempre il senso civile era semplice ricongiungere tutta la famiglia ripeto bastava rispettare le regole invece di inasoriele sempre più sia per l'individuo sia per la società invece bene io bene tutti che caxx se ne frega degli altri 🤮

@@fernandocordella1256 No, le regole vanno rispettate tutte, non solo quelle giuste. Le autorità impongono le regole per il nostro bene e noi dobbiamo mostrare gratitudine senza prenderci la libertà di decidere quali regole sono giuste e quali non lo sono.

@@andreamig1 si sbaglia il sistema italiano è sbagliato , il popolo deve decidere se una legge e giusta o sbagliata il popolo è il vero sovrano è scritto nella nostra costituzione ma noi di questo particolare ce ne siano sempre fottuti

@@fernandocordella1256 Stiamo parlando di come l'individuo deve comportarsi quando le autorità dettano le regole, non se un popolo ha la possibilità di far cambiare le leggi ai propri rappresentanti, cosa ovvia nella democrazia rappresentativa. Ed ogni individuo, finchè una legge è valida, deve obbedire, come una cane e senza eccezioni in ogni caso, proprio come suo padre, da buon cittadino emigrato, ha giustamente fatto privandosi degli affetti familiari durante la sua permanenza in Svizzera perché la legge glielo richiedeva. In fondo si è sempre data un'accezione negativa all'espressione "obbedire come cani" ma, se ci si ferma a riflettere, è proprio ciò che una brava persona deve fare dopo aver espresso il suo voto alle urne.

Non ce n erano, negli anni 70. I più numerosi stagionali erano italiani e spagnoli. Iugoslavi anche.

Caso strano è che noi confiniano, con questo "Paese Civile"!

La Svizzera fino ad oggi e un paese escludente e settario per gli stranieri preferisco la Italia meno presuntuosa e più umana.​@@antoniopicone6748

Ogni cantone cucina la propria zuppa. Sono stato 7 anni Grenzgänger dalla Germania. Lavoravo tutto l`anno in Aargau e pagavo Grenzgängersteuer (Tasse passaggio frontiera). / Ho preso poi lavoro a Basel, e la pagavo Quellensteuer.(Tasse alla fonte) / Cosí é in Svizzera anche con le scuole, con i giorni festivi, con le tende del teatro, col tirare o no l`acqua del WC di notte, con le leggi sui cani, con le imposte salariali, e chi vá al Klinikum di Basel a donare sangue, si deve pagare il parcheggio da se. Che generositá la Svizzera.

Non si lamentano: vogliono sempre più di immigranti, di altre religioni e colore.

Perché non fanno vedere a questi clandestini di adesso che sono mantenuti da noi e vogliono comandare pure!!! 👇

Se hai soldi non sei mai straniero in svizzera :-)))

Specialmente se portavi soldi sporchi come i dittatori o i nazisti per riciclarli.@@orkotron007

Sinner infatti è andato a Montecarlo subito accolto a braccia aperte

È semplice:in Italia non c'è lavoro, punto e accollarsi altri disoccupati in un paese dove già non c'è lavoro per gli oriundi,mi pare "normale".

Nn devi fare paragoni gli emigranti di ieri e oggi .Una volta volevano lavorare oggi vogliono solo soldi e nn vogliono lavorare

Purtroppo,,noi" essere umani siamo fatti così: tanti quando ,, soffre" cerca di ,, aiutare" altri invece tanti altri,, fa' soffrire altri. Un peccato facciamo difficoltà in diventare persone ,, migliore"

Lo sono sempre stati. Io ho frequentato famiglie emigrate dall'Italia in Venezuela e il loro livello di razzismo nei confronti dei nativi del posto era allucinante.

Cioè? Gli italiani emigravano in Venezuela ed erano razzisti con i nativi?@@ManuelaGarreffa

Non proprio cosi!