Grazia Di Michele interpreta "Il padrone del mondo", brano scritto da Italo Calvino e Sergio Liberovici nel 1959.
Il brano è intervallato da letture tratte dal libro "Il sentiero dei nidi di ragno" di Italo Calvino. Le letture sono di Maria Rosaria Omaggio.
Sul palco con le due artiste ci sono tre polistrumentisti: Livio Matrone (percussioni, xilofono, campane tubolari, batteri), Andrea Pelusi (fisarmonica, sax tenore e soprano, flauto), Filippo De Laura (stick, chitarre, basso, piano, dholak, tabla, tampura, mohan vina, oltre che cori e arrangiamenti).
"Il padrone del mondo" è tratto dal recital "Chiamalavita". Lo spettacolo, ideato e diretto da Maria Rosaria Omaggio, è stato portato con grande successo nei teatri di tutta Italia, ed è stato presentato al Palazzo dell'ONU a New York nel novembre 2005: per la prima e unica volta dalla sua istituzione l'auditorium dell'ONU ha ospitato uno spettacolo teatrale.
I brani tratti da opere di Italo Calvino (interpretati da Maria Rosaria Omaggio), si alternano alle canzoni scritte dallo stesso Calvino (e ri-arrangiate e interpretate per l'occasione da Grazia Di Michele): "Oltre il ponte", "Dove vola l'avvoltoio", "Canzone triste", "Il padrone del mondo".
Completano lo spettacolo cinque brani di Grazia Di Michele: "Chi ama", "Pane e ciliege", "Angeli", "Cose senza nome", "Preghiera" e testi originali di Maria Rosaria Omaggio
Le musiche sono eseguite rigorosamente dal vivo da Grazia Di Michele, Andrea Pelusi, Filippo De Laura, Livio Matrone.
Dallo spettacolo è stato tratto un CD distribuito da RaiTrade: i ricavati della sua vendita saranno devoluti all'UNICEF.
E' una produzione di Angelaria per UNICEF
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#italocalvino #ilpadronedelmondo #antiwar
Lyrics:
Sono io
il ciclista che passa per strada
al mattino sul presto cantando
mentre voi vi girate nel letto
destati al penultimo sonno
quel canto che non fate in tempo
a sentirne la fine e si perde
e non siete riusciti a capire
se canto per gioia o per rabbia:
Io sono il padrone del mondo - ah - il padrone
e basta che alzi una leva
e vi spengo - ah - la luna.
Ridò fuoco al sole buttandoci
dentro - ah - il carbone,
so leggere bene le stelle
e c’è scritto - ahahah.‎
Sono io
il ciclista che grida correndo
alla donna che passa e non guarda:
‎"Bella bruna!" e le strappa un’occhiata
che dura soltanto un secondo.
Ma in quell'attimo è come essa fosse
più mia che di tutti voi altri
e continuo la strada inghiottendo
aria gelida e canto tossendo:
Io sono il padrone del mondo..
Sono io
che disturbo il riposo di voi
che tenete in mano i comandi
del potere o magari soltanto
vi fate illusione di tenerli
e vi dite: "Ma questa canzone
è l’annuncio che non conteremo più niente
od invece è qualcuno che vuol
canzonare se stesso cantando?"
Io sono il padrone del mondo..