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Henry Ford ha costruito un impero industriale che vive ancora oggi, ma se vi dicessi che anche personaggi di questo calibro a volte fanno scivoloni colossali? Ford fu un’innovatore visionario dall’eredità ingegneristica senza eguali, incapace però di ascoltare chi la pensava diversamente.
Henry Ford iniziò a lavorare nell’industria elettrica di Thomas Edison e nel 1896 debuttò la prima autovettura con motore a combustione interna, assoluta novità per l’epoca. Dopo questi primi esperimenti Ford decise di fondare la Ford Motors, in un periodo in cui l’automobile era un prodotto per una ristretta élite di persone e la maggior parte della popolazione continuava a spostarsi con carrozza e cavalli.
Ma Henry Ford capì il potenziale che la nuova era della motorizzazione poteva portare alla società americana e la sua Ford T venne realizzata in 15 milioni di esemplari, diventando un fenomeno industriale, imprenditoriale e sociale. Il primo risultato che la Ford T portò fu sicuramente l’ottimizzazione della catena di montaggio, un processo sequenziale che ancora oggi domina nelle industrie.
L’attenzione ai costi fu una delle peculiarità che permise ad Henry Ford di raggiungere questo incredibile volume di produzione. La gomma, di pneumatici e guarnizioni, rappresentava però un costo che Henry Ford non riusciva a controllare, perché in quell’epoca era monopolio del Regno Unito. Ford decise quindi di acquistare un terreno nel mezzo dell’Amazzonia, per intraprendere un percorso di piantagione, processo e produzione di gomma naturale. Nacque una vera e propria città industriale: Fordlandia.
Una serie di scelte discutibili però provocarono delle criticità e l’iniziativa fu compromessa. Gli operai ed i lavoratori originari dell’Amazzonia non riuscirono ad adattarsi alla cultura nordamericana, ad esempio il classico orario Nine to Five era considerato un abominio in una zona come l’Amazzonia, in cui era impensabile lavorare durante le ore più calde. Tutto ciò portò ad una vera e propria rivolta da parte degli operai e l’impresa dovette essere dismessa.
Pochi anni più tardi, Ford provò ad intraprendere un nuovo progetto di piantagione di gomma naturale in una zona diversa e riuscì anche ad ottenere discreti volumi di produzione, ma la Ford Motors ne consumava talmente tanta da non riuscire a soddisfarne la richiesta.
L’errore di Henry Ford fu di non ascoltare la popolazione locale, di non seguire i suggerimenti e le indicazioni di coloro che conoscevano bene quella terra e la popolazione che ci abitava.
Come sempre, l’invito che vi faccio e di approfondire il caso Ford, scoprendo tutti gli aspetti industriali, economici e sociali che lo hanno caratterizzato.
Godetevi questo episodio di V12 Sparks e fatemi sapere se conoscete anche voi imprenditori o professionisti che sembrano incapaci di ascoltare e considerare opinioni diverse dalle proprie!
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