Finalmente un appassionato chw la pensa come me....grazie del suo intervento...mi ha confermato le mie convinzioni

Posseggo un Teletom del 1970 e un Roger amplificatori perfetti nuovi a pochi soldi vivo a Londra ce' di tutto , bel suono Caro maestro .grazie per le informazioni di base l'ammiro ciao

Vero anche il suo ragionamento sulle riflessioni a volte utili a dare un giusto colore al suoni. Una volta mi e' capitato di ascoltare musica in una stanza preposta, una stanza anecoica e devo dire che il suon mi e' sembrato amorfo, privo di personalita' forse piu' puro, ma per niente emozionante.

Video molto interessante 👍🏻

Lei mi piace, finalmente una persona che come me pensa che non tutti hanno una sla di ascolto e un luogo ottimale, ma la musica la si ascolta e la sigode semplicemente con i miglior modi a disposizione. Concordo tutto, ma guai a fare certi discorsi in ambienti di puristi malati di alta fedelta' convinto che la fedelta' la fa per tutti "lo strumento impianto". Ti assalirebbero.

È sempre un piacere ascoltarla.

Grazie comunque

Bravo Gimpa interessanti argomentazioni .....nn siamo tutti fortunati come il Mauri che ha una sala dedicata all' Hi Fi 😅......

Grazie..e buone feste.

Ciao Gimpa, non ci si può fidare più granché nemmeno dei pareri concordanti, specialmente se arrivano da recensioni su piattaforme social, come anche KZfaq che ci ospita. I "recensori", che poi spesso non sono altro che semplici appassionati senza background tecnico, ricevono spesso "incentivi" dai produttori che spediscono loro i prodotti, minando quindi di fatto la credibilità dell'intera categoria. Non è un caso che a ondate gli stessi identici prodotti li vedi recensiti nel giro di qualche giorno da centinaia di canali diversi. Precisa strategia di marketing delle aziende, certo. Specialmente i produttori cinesi inondano i social con unità demo dei soliti DAC, streamer, mini ampli in classe D, ma anche produttori come Klipsch, Q Acoustics, SVS uguale. Non vedo mai lo youtuber da 2000 iscritti recensire delle ProAc K6... Di certo si è creata tutta una categoria di prodotti mainstream che perdono fascino e danno all'audiofilo la percezione di essere solo uno dei tanti a scegliere le stesse cose. La sensazione non è delle migliori, lo confesso. Una volta si parlava (a torto o a ragione) di riviste prezzolate, schiave dei contratti pubblicitari, ora invece il problema si sposta sui social, ma la sostanza è simile, purtroppo. Giudice unico rimangono le proprie orecchie, per questo apprezzo molto i produttori che consentono il "try and buy", cioè sono disposti a spedirti a casa l'articolo per un periodo di valutazione, consentendo la restituzione.

Dopo aver guardato con interesse il video che mi accingo a commentare, solo qualche considerazione rispetto ai concetti espressi. Concordo pienamente sul fatto che, quando si parla di “Alta Fedeltà” o per meglio dire di ascolti musicali, più che i freddi numeri, i dati che caratterizzano i vari componenti della catena musicale che compone un x impianto, entrano in gioco elementi come il locale di ascolto e soprattutto, l’esperienza ed il proprio gusto personale, fattori sicuramente soggettivi. Forse sbaglierò, ma se proprio dovessi mettere in ordine di importanza i vari componenti, senza dubbio metterei in cima alla lista i diffusori, meglio conosciuti con il nome di “Casse acustiche”, che sono la VOCE dell’impianto stesso. Allora, parlando di diffusori, e citando Acoustic Research- del cui marchio sono felice possessore del modello A.R.3a improved ed ex possessore, nei lontani ‘70, delle più piccole ma sempre a tre vie, 2ax, che secondo il mio modesto parere, non sfigurano affatto, godendo anche di ulteriori anni di ricerca, se paragonate alle A.R.3- come dimenticare le , magari meno famose su più, ma particolarissime A.R. LST e le più piccole MST, che, tanto per dire, hanno regalato musica per tantissimi anni da un teatrino modesto e di periferia come il “Teatro alla Scala” di Milano?!?! O come non citare il marchio ALLISON- personalmente posseggo con immenso piacere il modello One- che, se si ha la possibilità di posizionarle appoggiate alla parete di fondo, e mantenendo una distanza sufficiente dalle pareti laterali, regalano un suono frutto di tutti gli studi sulla acustica ambientale, sviluppati dal mitico Roy, guarda caso ex progettista Acoustic Research; o le americane ESS , le mitiche AMT, con il Trasformatore di Oscar Heil, ancora oggi insuperato nella riproduzione della gamma musicale alta e medio alta, le Bose, le Jensen, le B&W, le Bang e Olufsen ecc.ecc.e si potrebbe proseguire di questo passo ancora molto… Mi scuso se mi sono lasciato prendere la mano e colgo l’occasione per un caloroso saluto a tutti i partecipanti a questo canale e, facendo rima…un Felice Santo Natale!!! Bruno

L'alta fedelta' come la intendiamo non esiste e non e' mai esistita,. Esiste il MY-FI. L'alta fedelta' dipende dall'ambiente e da mille altre variabili che non sara' mai come l'originale, specie se si fa il paragone con una sala da concerto, per non parlare dei supporti e in special modo i long playng che non ha uno standard lineare di produzione. Per cui esite la fedelta personale, un asclto nel miglior modo possibile nelle proprie condizioni possibili. E poi anche per tutti i motivi che lei giustamente a mostrato.

Con 200 euro non fai nulla, non acquisti neanche i cavi.