Siiii, in Ducati facevano lavatrici, w la Volkswagen

Ciao se il nostro giorgetto non disegnava la golf la ww falliva anzi era già sul orlo del fallimento il perché ora te lo spiego la ww aquisi la NSU AUTO UNION ma erano aziende già fallite poi la ww fino al 1973 aveva in listino 3 cadaveri relitti d guerra il maggiolino la pescaccia e il pulmino t.1 erano 3 cadaveri obsoleti x quei tempi in poche parole giorgetto salvo la vv con la golf questa è la storia volevo ricordarti che noi italiani avevamo i migliori designer nel settore auto e non solo e i migliori ingegneri motoristici i motori veloci gli abbiamo costruiti noi italiani e dopo di noi gli inglesi perciò francesi e tedeschi a noi ci fanno un baffo ciao ciao

Vero e bello quanto descrivi ma i geni non bastano pur essendo indispensabili.Se non studi e non ti applichi difficilmente il talento si concretizza,cerca di farlo capire ai tuoi discepoli.

@@INDIGOBLUE555 Non sò come ti possa chiamare con tutti questi nomi in incognita. Comunque ciao, un ciao a tutti. Vedi, caro innominato, ad ogni buon conto, se ti senti portato per un determinato settore lavorativo, e non è detto che sia espressamente un settore artistico, ma anche in ambito sanitario, educativo, tecnico o anche formativo, il punto è, che devi esserne portato sin dal concepimento, seguire cioè i tuoi geni innati, trasmessi dai tuoi stessi genitori. Giorgetto Giugiaro, il noto designer automobilistico, e non solo di auto, aveva papà e nonni dediti alla pittura, lui ne ha seguito le orme, in chiave moderna, soprattutto concreta e pratica. Oggi come non mai, non ci si può però più affidare integralmente alle proprie mani, come si poteva dire appunto per Giugiaro, l'uomo che creava auto con una matita rigorosamente 2B, un foglio e una gomma, oggi bisogna fare i conti con il digitale e soprattutto con l'esasperazione del tratto artistico. L'indispensabile semplicità, per molti è andata in dimenticatoio. Come diceva Indro Montanelli, scrivi come parli e parla come mangi. Un'ultima precisazione, non sono discepoli, i ragazzi con i quali condivido la formazione per una determinata loro professione, sono giovani che conduco ad una matura autonomia, perchè possano essere sempre soddisfatti della scelta lavorativa fatta. I discepoli sono allievi di un maestro, e personalmente non lo sono, condividere è di fatto una delle mie massime preferite. Un caro saluto a tutti. Ciao.

@@paololuzzini Rileggi il mio commento....e tanti auguri a te e a coloro cui fai del bene.

Credere che i geni determinino le qualità e capacità di un individuo al posto della volontà e del duro lavoro è una vile sciocchezza che denota una pochezza di spirito che solamente un religioso potrebbe dimostrare. Però è davvero un brutto mondo, estremamente sconsolante, quello che concepite. Bah, contenti voi suppongo. Un caro saluto

@@pe-peron8441 Una buona giornata a tutti. Caro Peron, vedo che il tuo è stato un inno interamente dedicato alla critica, una critica rivolta soprattutto al mondo religioso. Bene. Il punto però è che vai a coinvolgere anche la scienza, scivolando su dei risultati ormai confermati da tempo. I geni, dicendotelo come lo spiego anche ai miei Bambini, sono quel bagaglio, che in percentuale diversa, i papà e le mamme trasmettono ai loro Bimbi, e qui naturalmente mi riferisco a dei genitori autentici, non a delle blasfemie riccorrenti contro natura. Poi vi è l'impegno del piccolo che diventa giovane, e questo è l'impegno di ognuno di noi, anche qui vi è però ancora il ruolo portante dei genitori, con i motodi con i quali sostengono e guidano i propri figli. Infine per la pochezza di spirito e il modo di concepire la vita da parte dei religiosi, così come mi scrivi Peron, ti rammento solo pochi nomi e quanto hanno fatto nella loro vita, san Filippo Neri, don Bosco e don Zeno Saltini. Il primo nel realizzare un Oratorio, cioè l'accoglienza e la condivisione, il secondo nell'incentivare in parallelo corsi professionali di livello, e don Zeno, che con la sua Nomadelfia ha dimostrato l'importanza della Famiglia lavoratrice. Peron, prima di scrivere, informati, e dopo esserti informato, pensa prima di scrivere questioni fuorvianti. Un caro saluto a tutti. Ciao.

Le auto di Giugiaro fin da bambino mi sono sempre piaciute

Questo succede quando il design per prima deve ESSERE (o avere una FUNZIONE, uno SCOPO), e non apparire: ascoltando le interviste (o leggendo i libri) tutti i Designer con la D maiuscola lo dicono.

All you need to know about Giorgetto Giugiaro: kzfaq.info/get/bejne/hpZ_i9N4zruVYaM.html

Quando ci sono il talento, la genialità e l'impegno, si riesce a realizzare qualcosa di notevole anche senza aver bisogno di ingenti mezzi o risorse ed in questa intervista ne emerge un lampante esempio.

Vero.Talento creativo e concretezza non sempre vanno a braccetto.

La chevrolet testudines su base Corvair, quella col motore a sbalzo

Lancia Delta, Alfa Brera, Alfa 159...

complimento_complemento in auto da visita

Sui gusti non si discute. Però c'è una cosa che lei ignora: Giugiaro è in primis un designer, De Silva (o Bruno Sacco, per dire) era un capo dello stile Pininfarina (se intendiamo il sig. Pininfarina) è una Carrozzeria. Cosa intendo dire? 1. il capo dello stile ha ruolo di manager e di coordinamento del team e nella maggior parte dei casi non disegna direttamente le auto; a titolo di esempio la 156 attribuita a De Silva in realtà è materialmente opera di un suo sottoposto che si chiama Zbigniew Maurer. De Silva l'avrà approvata e fatta sviluppare, ma non è farina del suo sacco. 2. la Carrozzeria ha a capo un Sig. Pininfarina, che come il Sig. Bertone sono/erano imprenditori che non hanno mai disegnato un'auto in vita loro. Sotto di loro abbiamo un direttore dello stile che opera con le stesse modalità di cui al punto 1. Le strutture organizzate (ed in questo caso possiamo anche includere la società di Giugiaro, la Italdesign) in genere si comportano in tre modi: - "alla Bertone" rendendo pubblico il nome del designer come Giugiaro prima e Gandini poi; - "alla Pininfarina" non menzionando nessuno, ed ecco che il grande pubblico magari scopre certi nomi (Aldo Brovarone) quando hanno passato i 90... - "al Centro Stile" attribuendo la linea dell'auto al capo dello stile Menzione a parte meriano poi i "personaggi", che hanno fatto una certa carriera manageriale come "direttori dello stile" prima in carrozzerie blasonate poi in centri stile di qualche Casa, non hanno mai disegnato nulla in vita loro, e si attribuiscono lavori fatti da altri con la compiacenza della stampa...

@@TheOnlyVistosi sarà ma tutto vero ok ma ciò che ha supervisionato de silva non so ha una pulizia ed efficacia pazzesca alfa 156, seat leon, la golf 7 audi a 5 sportback. Giugiaro Golf prima serie, fiat grande punto, la Panda diciamo è il re delle utilitarie