Рет қаралды 13,832
Il tema della responsabilità in montagna sta diventando un argomento nevralgico per tutti gli amanti dell’alta quota. Il CAI, il Club Alpino Italiano, nel suo ultimo congresso nazionale si è interrogato su quali possano essere le basi future della frequentazione in montagna e quale possa essere il messaggio migliore da diffondere presso i propri soci.
Settant’anni di spedizioni e vette conquistate, con imprese che oggi raggiungono coefficienti di difficoltà altissimi, ci hanno abituati a una narrazione muscolare della montagna, che forse però non fa bene a un territorio così fragile, che è percepito sempre più come una palestra e non come un ambiente delicato in cui sentirsi ospiti.
Con Matteo Cattaneo, ingegnere energetico, socio Cai Giovani e coordinatore di uno dei tavoli di lavoro del congresso, abbiamo esplorato il concetto di limite. Gli abbiamo chiesto come il CAI possa contribuire, attraverso l’educazione dei suoi soci, a modificare la narrazione della montagna verso una concezione più rispettosa, dove al concetto di conquista si sostituisce quello di scoperta.
SEGUICI SU
Facebook / lifegate
Twitter / lifegate
Instagram / lifegate
Linkedin / lifegate
Tiktok @lifegate
00:00 Introduzione
01:58 Sostenibilità in montagna: aspetti pratici e filosofici
02:45 Quali sono gli strumenti che abbiamo per tracciare i limiti in montagna?
03:18 Una diversa narrazione della vita e dello sport in montagna è auspicabile?
04:45 Qual è il ruolo del CAI nel modificare la narrazione della vita in montagna in modo più responsabile?