Israele è come la Germania nazista? - Alessandro Barbero (2021)

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Alessandro Barbero - We Are History

Alessandro Barbero - We Are History

3 жыл бұрын

Alessandro Barbero risponde ad alcune domande in un’intervista realizzata e prodotta da “Funamboli - Saperi dal Basso“, giornale indipendente che si propone di dar voce alle nuove generazioni attraverso articoli, incontri e momenti di condivisione, per parlare di Resistenza e Partigiani. Alla domanda “Israele si sta comportando come la Germania della Seconda Guerra Mondiale?” Barbero risponde con la sua usuale saggezza storica.
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Пікірлер: 2 000
@vassallidibarbero
@vassallidibarbero 9 ай бұрын
🔴 L'INVENZIONE di San Francesco - Alessandro Barbero (Aosta, 2023): kzfaq.info/get/bejne/n89niqqkp7fMcXk.html
@mariateresameloni4413
@mariateresameloni4413 9 ай бұрын
Questo video di due anni fa, è drammaticamente attuale...😔😥💔 15 ottobre 2023
@giulianamarsigli7749
@giulianamarsigli7749 9 ай бұрын
La Germania nazista è diventata tale grazie agli ebrei Askenazi-sti
@dispregiatordelvulgo8310
@dispregiatordelvulgo8310 9 ай бұрын
L'invenzione di barbero.
@refkamurati676
@refkamurati676 9 ай бұрын
EBREI CIOE SIONISMO SONO NAZISTI ! ANZI, SATANISTI!. LA DIASPORA DI EBREI , ERA UNA MONTATURA PER ESPANDERSI IN TUTTO IL , OCCOREVA INVENTARE ( HITLER CIOE IMMLER PURO EBREO)!!!. PER DISTRIBUIRE IN POLITICA MONDIALE GLI EBREI SONO NAZISTI!. MALEDETTI OVUNQUE SIANO!!!..AMIN JARABBELLALEMIN 🤲
@eleonoracian8619
@eleonoracian8619 9 ай бұрын
Anche io lo amo anzi lo adoro. Non ho mai sentito un Professore così appassionante ❤
@mariulemmi2425
@mariulemmi2425 9 ай бұрын
Sono una nonna e una casalinga,non ho fatto grandi studi,ma vorrei tanto che i miei nipoti diventassero come Alessandro Barbero,studiosi e portatori di storie ( cultura) come quelle che racconta Lui,grazie
@giudan
@giudan 9 ай бұрын
Lei ha tanta cultura da insegnare che neanche sa
@rossimentina
@rossimentina 9 ай бұрын
Pienamente d’accordo. Ho trovato molto interessante il sito VERITÀ UNIVERSALE. Prova a dare un’occhiata
@spicyonion736
@spicyonion736 9 ай бұрын
Complimenti signora, non è da tutti passare del tempo su internet in tarda età (soprattutto non è da tutti farlo nelle Community giuste😉)
@mariulemmi2425
@mariulemmi2425 9 ай бұрын
Grazie,troppo buoni!
@samuchinaglia4376
@samuchinaglia4376 9 ай бұрын
prego
@danighezzi
@danighezzi 3 жыл бұрын
Proposta: oltre a tasti like e dislike, aggiungete anche "io amo questo uomo"
@gigimalvassora9682
@gigimalvassora9682 3 жыл бұрын
io ne suggerisco anche uno "Calza è una scarpa" troppo inglese?
@tuttomoltodisagio
@tuttomoltodisagio 3 жыл бұрын
Quel tasto, da me verrebbe non cliccato, ma disintegrato.
@alexandragreen6480
@alexandragreen6480 Жыл бұрын
Io amo quest'uomo
@lellaheins2229
@lellaheins2229 9 ай бұрын
Lo adoro!
@Manuela.chArlotteCc
@Manuela.chArlotteCc 9 ай бұрын
immaginiamo un Barbero a paese come presidente... sarebbe un mondo favoloso.❤
@giuliodiloreto1647
@giuliodiloreto1647 5 ай бұрын
Mi piacerebbe sapere se sulla prima domanda, vista alla luce dei fatti odierni il professore sarebbe ancora convinto che israele non si stia mostrando quanto meno molto vicina agli std nazisti?
@1986HeavyMetal
@1986HeavyMetal 3 жыл бұрын
Ogni volta provo a pensare come potrei rispondere io a certe domande, ma nonostante sappia dentro di me le risposte non riuscirei ad esprimermi correttamente e in maniera così chiara. Il prof. Barbero riesce a dare voce al mio pensiero e a chiarirlo a me stesso contemporanea, è incredibile. Penso che un pensiero così chiaro e puntuale possa derivare solo da una conoscenza profonda degli argomenti di cui si parla.
@kapuvakante
@kapuvakante Жыл бұрын
oltre alla proprietà di linguaggio e la padronanza degli argomenti mi ha sempre sorpreso come riesce a parlare degli argomenti che tratta con massima apertura mentale evitando di cadere in alcuna fallacia logica, è una dote che contraddistingue i grandi pensatori e chi dibatte dei grandi temi con un punto di vista sempre critico.
@cristinaberlanda8673
@cristinaberlanda8673 10 ай бұрын
Gli insegnanti possono sempre aiutarsi facendo lezione con i video di Barbero perché, come lei giustamente dice, non tutti hanno sviluppato questa certe peculiarità.
@ronnie564
@ronnie564 9 ай бұрын
E da una grande onestà intellettuale verso se stesso e gli altri.
@melanievanderbril7599
@melanievanderbril7599 3 жыл бұрын
Domanda difficile e risposta con eleganza e grande giudizio. Solo il prof. Barbero e' in grado di farlo senza ferire il prossimo. Grazie professore!
@kostanblog2872
@kostanblog2872 4 ай бұрын
rifarei la domanda oggi nel 2024
@TheDrina80
@TheDrina80 6 ай бұрын
Guardare questo video a gennaio 2024 è assolutamente una scoperta PS però poi per qualcun tutto è iniziato il 7 ottobre 🇵🇸
@naveconterosso
@naveconterosso Ай бұрын
Be' la violazione dell'ultimo cessate il fuoco è iniziato il 7 ottobre. E a romperlo (more solito) sono stati gli arabi
@MenenioAgrippa-z2i
@MenenioAgrippa-z2i 9 күн бұрын
No é iniziato molto prima , sono stato in un campo rifugiati Palestinesi decenni fa, fui scioccato nel vedere le loro condizioni di vita, non bastasse questo ,poi venne Sharon con Sabra e Sathila .
@ottaviano2973
@ottaviano2973 3 жыл бұрын
Questi sono gli studiosi e intellettuali di cui il nostro paese ha tanto bisogno. Prof. Barbero, è sempre un piacere poterLa ascoltare. Mia madre ha 72 anni e la quarta elementare, ma ha una mente molto aperta, colma di curiosità e ama guardare con me i suoi video. Grazie di vero cuore 🙏🏻
@davidesperanza7701
@davidesperanza7701 9 ай бұрын
Gli intellettuali e gli studiosi esistono anche Italia ma non puoi aspettarti di accendere la tv e e sentire uno studioso che dice quel che pensa, ovvero va contro alla politica del governo attuale, lo fa una volta e poi non lo chiameranno mai più. Qui9ndi sentirai i burattini da una parte e dall'altra. La RAI è un mezzo di propaganda dell'attuale governo infatti ogni 5 anni la RAI dice tutto e poi l'esatto contrario ( a seconda se stia governdo centro dx o centro sx). Devi imparare a riconoscere chi non ha alcun injteresse economico quando parla di una questione (ad esempio un direttore di un giornale dirà sischiererà sempre sul lato che gli conviene, perchè ha un ritorno su questo). Quest'uomo non andrà MAI a dire in RAI queste cose (è molto intelligente), lo dice su youtube; in RAI parla solo di storia passata. P.S. è un po' come andare a chiedere il parere su una persona che ha commesso un delitto atroce a suo nonno: non ha alcun senso, è di parte, è suo nipote... bisogha cercare di capire chi parla perchè crede in ciò che dice (anche con opinioni diverse) e perchè ha interesse a dire quello o quell'altro.
@chiara8350
@chiara8350 9 ай бұрын
Cultura non sempre va di pari passo con titoli di studio. Brava la mamma! Curiosità, mente aperta e voglia di ascoltare chi la sa lunga,sono sintomi di estrema intelligenza! Complimenti! Ho conosciuto pluri laureati spocchiosi e sciocchi e persone che non avevano potuto studiare ma con una cultura (autodidatti) eccellente!
@davidesperanza7701
@davidesperanza7701 9 ай бұрын
@@chiara8350 quello che dici non è statisticamente vero. E statisticamente vero il contrario.
@chiara8350
@chiara8350 9 ай бұрын
@@davidesperanza7701 scusa ma non ho scritto che statisticamente è vero...sei per caso laureato? Beh, non hai fatto una gran figura!
@davidesperanza7701
@davidesperanza7701 9 ай бұрын
@@chiara8350 no, perito elettronico. ma rimane vero che è più facile incontrare un laureato intelligente oltre che acculturato che uno con la terza media. Il tuo modo di vedere il mondo non mi piace, fai passare il messaggio che studiare faccia male e produca degli imbecilli mentre chi non studia è più furbo, curioso e intelligente... non è così.
@paololocatelli9718
@paololocatelli9718 6 ай бұрын
Rifarei la domanda al Professore oggi, dopo la sentenza della Corte internazionale.
@BlackLight180
@BlackLight180 2 ай бұрын
quale sentenza ignorante e propagandista?
@logycaa
@logycaa Ай бұрын
Non credo che la sua risposta sarebbe così diversa
@BlackLight180
@BlackLight180 Ай бұрын
Quale sentenza? Accuse tutte da dimostrare.
@jasperchance3382
@jasperchance3382 Ай бұрын
non c'è stata nessuna sentenza. voi propal siete sempre sleali, non c'è niente da fare.
@petonchiospataponchio366
@petonchiospataponchio366 Ай бұрын
​@@jasperchance3382eh giusto, molto più leale bombardare una scuola delle nazioni unite a Gaza, si sa
@manugamer9984
@manugamer9984 3 жыл бұрын
Districarsi in un tema del genere senza usare un termine sbagliato ed essere mangiati vivi... quale maestria
@giovannasimonci8867
@giovannasimonci8867 9 ай бұрын
❤Professionale dott barbero, ma io donna di 74anni, non ho mai trovato una risposta a questo stillicidio, come è possibile che ché nessuno trovi una soluzione umanitaria per il popolo palestinese? ❤❤😢
@chiara8350
@chiara8350 9 ай бұрын
Troppi interessi da parte di altri Paesi...
@salvointerlandi1635
@salvointerlandi1635 9 ай бұрын
perchè Israele fa parte dell Occidente. finora padrone del mondo. Ma ci sono i sintomi di un mondo multipolare in cui Esso sarà importante ma nno il solo. Diceva un regista, la Cina è vicina. La difesa dell Ovest e dell Ucraina si mangerà tutti i ns averi , come sta accadendo. SORDI A TUTTO PERCHè GOVERNATO DA TANTE DESTRE ESTREME
@naveconterosso
@naveconterosso Ай бұрын
Probabilmente lei non sa (perché quelli di sinistra come il signor Barbero nascondono) che nel 1947 gli arabi dissero di NO alla creazione dello stato palestinese in Cisgiordania. Ossia nei territori che oggi rivendicano e che per 17 anni (dal 1950 al 1967) sono stati nelle loro mani. Perché non hanno fatto il loro stato? Glielo dico io: perché il loro obiettivo è distruggere gli ebrei, accecati dal razzismo e dall'odio che hanno ereditato dai loro alleati nazisti durante la dittatura hitleriana.
@micheleguidetto5790
@micheleguidetto5790 9 ай бұрын
Alcuni spezzoni, come questo, andrebbero fatti guardare in tutte le scuole d'italia..più formativi di tante altre chiacchiere (e lezioni) a volte..
@claudioriflesso5272
@claudioriflesso5272 9 ай бұрын
Tranquillo,nelle aule,gira solo questo...i finti insegnanti,sanno solo questo... tranquillo,non vanno fuori il seminato....
@ella9574
@ella9574 4 ай бұрын
E non solamente in Italia..
@chinaski6882
@chinaski6882 3 ай бұрын
Già, l'Italia ha preferito Sangiuliano alla cultura, potevano optare per Barbero, ma ha più volte detto che era un tesserato del P.C.I. o il Prof. Cacciari. No, meglio Sangiuliano, che faceva parte della giuria del premio Strega e ha candidamente ammesso che non aveva letto nessun libro che concorrevano per un importante premio letterario, o Valditara all'istruzione, che non azzecca un congiuntivo dai tempi delle medie, riesce a scrivere peggiodi me. In Italia trionfa il nepotismo e non la meritocrazia.
@robertasalvetti7842
@robertasalvetti7842 9 ай бұрын
Se ogni essere umano avesse una briciola del BUONSENSO del Prof. Barbero vivremmo nel vero paradiso terrestre. Onore a un grande uomo come pochi anzi pochissimi. ❤
@marcogundam2208
@marcogundam2208 5 ай бұрын
Questa non è storiografia questa è paraideologia.
@thommylee81
@thommylee81 5 ай бұрын
Nulla contro il prof, ma anche lui è un uomo con tutto quello che comporta
@patriziagiusti6912
@patriziagiusti6912 3 ай бұрын
Io non sono dotta come questo professore ,ma dire che gli Israeliani sono come i Nazisti ,mi chiedo cosa ad insegnare in una scuola con i ragazzi ,io lo licenzierei subito ,perché non gli fa vedere chi sono gli animali che anno fatto quella strage ,uccidendo donne bambini ragazzi inermi ,questa persona a una famiglia ? se fossesata tua moglie o foglia cosa avresti fatto ? 1:32
@naveconterosso
@naveconterosso Ай бұрын
La cosa grave del signor Barbero è che approccia la storia con la testa di vetero comunista invece che con la testa di uomo libero. In ogni suo intervento, tace una parte della verità. E lo fa anche in questo video. Vergognoso.
@alex02101967
@alex02101967 9 ай бұрын
Io colpe non ne ho, questo è sicuro ! Pensa cosa avrebbero fatto gli ebrei se non avessero passato quello che hanno passato.., non gli è servito a nulla, quindi al giorno della memoria, aggiungerei quello della memoria dei palestinesi morti.
@filippoorlando2204
@filippoorlando2204 2 ай бұрын
Non solo! e' ancora peggiore giacche', nonostante l'incredibile ed inenarrabile genocidio patito da milioni di poveracci loro discendenti neanche tanto tempo fa', malgrado quei fatti inumani, gli Israeliani da anni stanno reiterando nei confronti di un popolo composto da povera gente, arabi che hanno sempre vissuto in quei posti, costringendoli con ogni mezzo a sbaraccare ed insediandosi essi stessi senza alcun diritto. Ed a quando sto scrivendo, la situazione ha raggiunto e forse superato i limiti della umana comprensione. Lo dico con rammarico, perche' il Prof. Barbero e' una persona eccezionale ed altresi' una brava ed onesta persona, e non solo intellettualmente, ma stavolta la sua risposta non e' stata, a mio parere, esaustiva e perfettamente aderente alla piena comprensione di una umana pieta'. Credo che i crimini di cui il governo israeliano si sta' rendendo responsabile, soprattutto ai danni di neonati, bambini e ragazzini, ma anche nei confronti di adulti palestinesi inermi, che nulla, cioe', hanno a che fare con Hamas, non fara' che fomentare l'odio nei loro stessi confronti, poiche' loro stessi, per primi, hanno ampiamente dimostrato che dall'olocausto non hanno imparato nulla............. e per cio' dico e credo che hanno superato per crudelta' i nazisti.
@northernstar450
@northernstar450 2 ай бұрын
Cifre che non tornano. Serietà, almeno dinanzi ai morti. Una vecchia abitudine: a Jenin, la seconda Intifada. Quando nel 2002 l’esercito israeliano entrò a Jenin per distruggere i covi dei terroristi che vi pullulavano durante la Seconda Intifada, i palestinesi si precipitarono dai media internazionali sostenendo che Israele stava perpetrando un massacro. Saeb Erekat, portavoce di Yasser Arafat, affermò che a Jenin erano stati “massacrati cinquecento palestinesi” (cinquecento è il numero magico, anche per l’ospedale di Gaza). I media internazionali non esitarono a riprenderlo e diffonderlo senza alcuna conferma o prova o riscontro. Quando media e osservatori internazionali riuscirono finalmente entrare a Jenin, dipinsero un quadro diverso: una dura battaglia nel campo profughi, nella quale erano rimasti uccisi cinquanta palestinesi, in gran parte appartenenti a gruppi terroristici, e 23 soldati israeliani. Non un “massacro” di cinquecento civili inermi, ma una operazione antiterrorismo. Ma ormai il danno era fatto. In questi giorni: le cifre di Hamas. Mentre le truppe israeliane attaccano Hamas da sei mesi, il ministero della Sanità di Gaza ha impresso nella mente del pubblico una statistica degna di un altro massacro: “Il settanta per cento dei morti a Gaza sono donne e bambini”, dice il ministero gestito da Hamas, e più di trentamila vite andate perdute. Le analisi di esperti indipendenti: qualcosa non torna! Gabriel Epstein, analista del «Washington Institute for Near East Policy», aveva subito fatto notare a dicembre che qualcosa non tornava. Aveva rilevato che le morti attribuite a “fonti mediatiche affidabili” erano costituite quasi interamente da donne e bambini. Delle 6.629 vittime attribuite dai media, 1.941 erano donne, 4.678 bambini e solo dieci uomini. Dei quasi 11 mila decessi segnalati tra il 1 gennaio e il 31 marzo, i maschi adulti rappresentavano solo il 9 per cento delle vittime, anche se il rapporto tra i sessi di Gaza è vicino alla parità e più della metà dei suoi residenti sono adulti. Le cifre ufficiali di Onu. L’ «Ufficio per il coordinamento degli affari umanitari delle Nazioni Unite (Ocha)» ha ridotto di quasi la metà il numero di donne e minori uccisi durante la guerra in corso dopo il 7 ottobre 2023 tra Israele e Hamas. Se un’infografica pubblicata dall’Ocha il 6 maggio riferiva che il numero di donne uccise dopo il 7 ottobre sarebbe di 9.500 e quello dei minori di 14.500. L’8 maggio, l’agenzia delle Nazioni Unite ha dimezzato il numero: 4.959 donne e 7.797 minori. Inoltre: le stime ufficiali israeliane contano che quindicimila terroristi sono stati uccisi dopo il 7 ottobre Di seguito alcune valutazioni. 1) Farhan Aziz Haq, portavoce del segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, ha dichiarato che le cifre si basano sui dati del ministero della Sanità di Gaza, gestito da Hamas, e che “le squadre Onu sul campo a Gaza non sono in grado di verificare in modo indipendente queste cifre, data l’enorme quantità di morti”. 2) Il ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz, ha commentato così: “Il miracolo della resurrezione dei morti a Gaza. Le Nazioni Unite riducono del 50 per cento la stima delle donne e dei minori uccisi a Gaza e riconoscono di essersi basate sui dati del ministero della Sanità di Hamas. Chiunque si basi sui dati falsi di un’organizzazione terroristica per incriminare Israele di spargimento di sangue è antisemita e sostiene il terrorismo. Il rapporto tra terroristi e civili uccisi è dunque di uno a uno: “Sono stati uccisi quattordicimila combattenti e, probabilmente, sedicimila civili”. 3) Secondo il professor Abraham Wyner, studioso di Statistica della Wharton University, le percentuali dei morti indicate da Hamas sono cresciute in modo innaturale e in misura troppo regolare e lo ha spiegato in un lungo saggio su Tablet. Alla fine del conflitto forse sarà più chiaro che Israele aveva compiuto sforzi considerevoli per ridurre al minimo gli effetti della guerra sui civili, mentre Hamas continuava a utilizzare gli ospedali, le scuole e le moschee come fortezze (ieri i video dalle strutture dell’Unrwa). Alla fine della guerra forse verrà fuori un “genocidio” di terroristi.
@tommasopiperno3579
@tommasopiperno3579 Ай бұрын
fai silenssioo
@il_babu5434
@il_babu5434 3 жыл бұрын
Perché il prof quando fa conferenze online sembra arrabbiato di solito sorride anche quando parla di milioni di morti
@Gab_The_Attu
@Gab_The_Attu 3 жыл бұрын
penso perché in questo caso parla di una situazione contemporanea e non storica
@il_babu5434
@il_babu5434 3 жыл бұрын
@@Gab_The_Attu anche il nazismo è storia contemporanea
@fedbat2199
@fedbat2199 3 жыл бұрын
A me pare che usi piu questo tono in generale quando discute con altre persone. Quando parla da solo è sereno e sorride, quando parla con altri è possibile che loro gli sono contrari ed è più severo
@il_babu5434
@il_babu5434 3 жыл бұрын
@@fedbat2199 dipende
@marcosilicani5775
@marcosilicani5775 3 жыл бұрын
Anche il Professor Mainardi faceva lo stesso, ricordate?!?
@screening1
@screening1 4 ай бұрын
Vorrei sentire cosa direbbe oggi riguardo il senso di disgusto nei confronti dei sionisti ed il parallelismo con i nazisti.
@screening1
@screening1 4 ай бұрын
Provare un senso di disgusto e' lecito nei confronti di chi agisce per interesse personale non limitandosi alla manipolazione, ad esempio, al furto o all'inganno. Quanto i sionisti stanno compiendo a Gaza e' lo sterminio determinato di un'intera popolazione, un genocidio. Non provoca solo un senso di disgusto, ma personalmente mi fa piangere, piango per tutta quella povera gente strappata dal loro quotidiano. E prego che queste azioni possano, debbano fermarsi. Il parallelismo con i nazisti responsabili del genocidio degli "ebrei" oggi diventa evidente. Nel popolo ebreo, anche oggi, esiste una parte che e' contraria al "Sionismo" e oggi possiamo dedurre che furono proprio quella parte del popolo ebraico ad essere sterminato. Hjalmar Shacht ministro dell'economia di Hitler era un ebreo e grazie ai fondi ottenuti dai Morgan e dai Rotschild riusci' a compiere il c.d. "miracolo" della rinascita della potenza tedesca. Rotschild era un sionista massone, cosi' come lo era Hialmar Shacht e come diceva Giovanni Falcone, segui il denaro e troverai il colpevole. Ma, a parte la storia, sionismo e nazismo hanno evidenti caratteristiche comuni, professano entrambe l'appartenenza ad una razza superiore, una razza "eletta", utilizzano la violenza per raggiungere i propri obiettivi, non manifestano alcuna compassione nei confronti di coloro che non aderiscono alle loro idee. I russi definiscono questo modo di essere come "Fascists", Fascisti. E per quanto mi riguarda, sionismo, fascismo, nazismo, massoneria, mafia, sono tutte facce della stessa medaglia: l'egoismo e l'odio.
@maurolascorza5010
@maurolascorza5010 9 ай бұрын
Riflessioni pacate, chiare, rispettose, oneste intellettualmente ... esattamente il contrario di quello a cui siamo abituati con spettacoli penosi e poveri intellettualmente/culturalmente , complimenti al prof. Barbero .
@matteorosenberg7741
@matteorosenberg7741 9 ай бұрын
Un conto è dire che tra le due parti una aveva ragione e l'altra torto, un altro è non dire i torti di quella che aveva ragione e credo che Pansa questo abbia fatto (altro che ribrezzo! La verità è quella e anche quando è scomoda resta sempre verità;) una marea di gente dopo aver giurato fedeltà al fascismo, averne fatte di cotte e di crude sotto quell'egida non si è limitata e sparire, ma ha cambiato idea il giorno dopo, è diventata persecutrice di fascisti ed è stata pure eroicizzata; tutta l'Italia fu fascista e nessuno lo fu piu' appena dopo la guerra;che strani questi italiani, ebbe a dire Churchill a guerra finita, poco tempo fa erano 45 milioni di fascisti ora vi sono 45milioni di antifascisti, eppure non mi risulta che gli italiani siano novanta milioni. Non mi interessa che finalità potesse avere Pansa, poteva essere anche uno spregevole avvoltoio che fece fortuna sulla carogna del fascismo, ma ha detto dei fatti, molti dei quali vergognosi e repellenti che dovevano e devono essere riportati, analizzati e discussi anche se provengono da un contesto in cui anche il piu' fesso e ignorante sa dove stava la ragione. Invece nulla si è detto, moltissimo si è omesso e proprio sui libri di storia; non dobbiamo avere paura della verità anche quando questa distrugge i nostri schemi, i nostro stereotipi e macchia senza pietà anche gli eroi veri o presunti tali (perchè quelli che combatterono sul serio, e non solo il giorno dopo, il nazifascismo eroi lo furono davvero e non smetterò mai di ammirarli; io me la sarei fatta sotto come la maggior parte; ma la verità sopra ogni cosa)
@Linda-8
@Linda-8 9 ай бұрын
@@matteorosenberg7741 “Nazifascisti eroi “ 🙄😳
@elencimalta7199
@elencimalta7199 9 ай бұрын
Peccato che il professore essendo di provenienza comunista ogni tanto ci butta la zeppata di parte nelle sue esposizioni.
@salvointerlandi1635
@salvointerlandi1635 9 ай бұрын
che nn tutti siano santi tra gli eroi nn è idea originale. ma la reazione partigiana ha salvato i nostri valori migliori. il frutto è stata una delle Costituzione più belle del mondo. una guerra nn è fatta da anime belle purtroppo. lei da una botte al cerchio e una alla botte. Ciò porta a minimizzare la violenza e il sopruso più autentiche. nn diciamo corbellerie. Capisco anche ma nn giustifico partigiani che hanno ucciso fascisti criminali perchè si sono vendicate. anche mio padre l ha fatto, la persona più umile e indifesa del mondo. Ne aveva sopportate tante dai quei gaglioffi. E nn ti permetto che tu lo chiami criminale. Capito?@@matteorosenberg7741
@ermannogallo9774
@ermannogallo9774 9 ай бұрын
Ho appena terminato il romanzo di Gianpaolo Pansa, "I tre inverni della paura", dove il giornalista scrittore riporta fatti realmente accaduti in maniera romanzata.Ebbene ,non ho avvertito da parte di Pansa,definito come revisionista della storia, un intento di vendetta e di condanna verso i suoi ideali politici di un tempo, bensì una cruda esposizione di cronaca riferita allo stillicidio di vendette sanguinose, perpetrate dai vincitori comunisti nei riguardi di tutti coloro che non erano allineati all' ideologia comunista.
@geni9751
@geni9751 5 ай бұрын
Qiesto video e del 2022, vorrei sentire il professor Barbero ché risposta dara oggi nel 2024 con la stessa domanda.
@northernstar450
@northernstar450 2 ай бұрын
Cifre che non tornano. Serietà, almeno dinanzi ai morti. Una vecchia abitudine: a Jenin, la seconda Intifada. Quando nel 2002 l’esercito israeliano entrò a Jenin per distruggere i covi dei terroristi che vi pullulavano durante la Seconda Intifada, i palestinesi si precipitarono dai media internazionali sostenendo che Israele stava perpetrando un massacro. Saeb Erekat, portavoce di Yasser Arafat, affermò che a Jenin erano stati “massacrati cinquecento palestinesi” (cinquecento è il numero magico, anche per l’ospedale di Gaza). I media internazionali non esitarono a riprenderlo e diffonderlo senza alcuna conferma o prova o riscontro. Quando media e osservatori internazionali riuscirono finalmente entrare a Jenin, dipinsero un quadro diverso: una dura battaglia nel campo profughi, nella quale erano rimasti uccisi cinquanta palestinesi, in gran parte appartenenti a gruppi terroristici, e 23 soldati israeliani. Non un “massacro” di cinquecento civili inermi, ma una operazione antiterrorismo. Ma ormai il danno era fatto. In questi giorni: le cifre di Hamas. Mentre le truppe israeliane attaccano Hamas da sei mesi, il ministero della Sanità di Gaza ha impresso nella mente del pubblico una statistica degna di un altro massacro: “Il settanta per cento dei morti a Gaza sono donne e bambini”, dice il ministero gestito da Hamas, e più di trentamila vite andate perdute. Le analisi di esperti indipendenti: qualcosa non torna! Gabriel Epstein, analista del «Washington Institute for Near East Policy», aveva subito fatto notare a dicembre che qualcosa non tornava. Aveva rilevato che le morti attribuite a “fonti mediatiche affidabili” erano costituite quasi interamente da donne e bambini. Delle 6.629 vittime attribuite dai media, 1.941 erano donne, 4.678 bambini e solo dieci uomini. Dei quasi 11 mila decessi segnalati tra il 1 gennaio e il 31 marzo, i maschi adulti rappresentavano solo il 9 per cento delle vittime, anche se il rapporto tra i sessi di Gaza è vicino alla parità e più della metà dei suoi residenti sono adulti. Le cifre ufficiali di Onu. L’ «Ufficio per il coordinamento degli affari umanitari delle Nazioni Unite (Ocha)» ha ridotto di quasi la metà il numero di donne e minori uccisi durante la guerra in corso dopo il 7 ottobre 2023 tra Israele e Hamas. Se un’infografica pubblicata dall’Ocha il 6 maggio riferiva che il numero di donne uccise dopo il 7 ottobre sarebbe di 9.500 e quello dei minori di 14.500. L’8 maggio, l’agenzia delle Nazioni Unite ha dimezzato il numero: 4.959 donne e 7.797 minori. Inoltre: le stime ufficiali israeliane contano che quindicimila terroristi sono stati uccisi dopo il 7 ottobre Di seguito alcune valutazioni. 1) Farhan Aziz Haq, portavoce del segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, ha dichiarato che le cifre si basano sui dati del ministero della Sanità di Gaza, gestito da Hamas, e che “le squadre Onu sul campo a Gaza non sono in grado di verificare in modo indipendente queste cifre, data l’enorme quantità di morti”. 2) Il ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz, ha commentato così: “Il miracolo della resurrezione dei morti a Gaza. Le Nazioni Unite riducono del 50 per cento la stima delle donne e dei minori uccisi a Gaza e riconoscono di essersi basate sui dati del ministero della Sanità di Hamas. Chiunque si basi sui dati falsi di un’organizzazione terroristica per incriminare Israele di spargimento di sangue è antisemita e sostiene il terrorismo. Il rapporto tra terroristi e civili uccisi è dunque di uno a uno: “Sono stati uccisi quattordicimila combattenti e, probabilmente, sedicimila civili”. 3) Secondo il professor Abraham Wyner, studioso di Statistica della Wharton University, le percentuali dei morti indicate da Hamas sono cresciute in modo innaturale e in misura troppo regolare e lo ha spiegato in un lungo saggio su Tablet. Alla fine del conflitto forse sarà più chiaro che Israele aveva compiuto sforzi considerevoli per ridurre al minimo gli effetti della guerra sui civili, mentre Hamas continuava a utilizzare gli ospedali, le scuole e le moschee come fortezze (ieri i video dalle strutture dell’Unrwa). Alla fine della guerra forse verrà fuori un “genocidio” di terroristi.
@francescorusso1479
@francescorusso1479 Ай бұрын
La stessa, se no gli farebbero fare una "brutta fine"
@sofysabu9910
@sofysabu9910 3 жыл бұрын
Professore. Avessimo avuto tutti dei professori come lei, saremmo tutti laureati.
@rspilot73
@rspilot73 3 жыл бұрын
Ma che cavolo dici . ..... per laurearti devi studiare certo se studi materie umanistiche puoi farlo anche online 😂😂 Comunque per fortuna ho studiato fisica almeno li non avevo professori schierati che cercavano di inculcare le loro idee alle avide menti 😂😂
@antoniofasanaro9726
@antoniofasanaro9726 3 жыл бұрын
Sareste rimasti ignoranti della storia con la A maiuscola
@shinmen86t51
@shinmen86t51 3 жыл бұрын
..io credo e spero che Sofy Sabu si riferisca al fatto che si dovrebbe avere moltissimi professori che ti coinvolgano e invoglino allo studio ed approfondimento della propria materia di studio
@rspilot73
@rspilot73 3 жыл бұрын
@@shinmen86t51 ma tu credi che un professore che si dichiara comunista possa accettare uno studente che ha le idee diverse dalle sue ? Tanti amici che hanno studiato materie umanistiche hanno sempre avuto problemi con professori sinistrosi che non accettavano idee diverse dalle loro, basta vedere come il " professore " Barbero critica Pansa e i sui libri ,come se solo lui avesse la "scienza "infusa ,senza offesa per la Scienza anche perché per studiare storia non ci vuole certo un genio . Io i professori schierati li manderei a casa .
@rspilot73
@rspilot73 3 жыл бұрын
@Gatto so cosa stai passando 😂😂 in bocca al lupo ...
@deborasilva206
@deborasilva206 9 ай бұрын
L opinione pubblica non è assolutamente schierata con isdraele, ma gia da molto tempo prima del raid di hammas
@gabrieleinglese2484
@gabrieleinglese2484 5 ай бұрын
non e' tanto l'opinione pubblica ma i governi occidentali e i mezzi di informazione che sono dichiaratamente per Israele. e questo e' ancora piu' rilevante, credo
@fabiozerbi8351
@fabiozerbi8351 4 ай бұрын
Purtroppo gli usa sono pilotati da una lobby di sionisti estremisti, la UE è una colonia USA, quindi è molto semplice tirare le somme.
@giacomomercandelli4035
@giacomomercandelli4035 9 ай бұрын
Io amo questo uomo. Disponibile, paziente, cordiale. Si vede quando uno ha passione. Oltre a qui, dopo aver detto "non ho molto tempo", ove chiede un'ultima domanda... ricordo quando lo vidi dal vivo. Era distrutto. Doveva guidare per 3 ore per tornare a casa. Eppure rimase a firmare i libri.
@gabriellagalluzzi9185
@gabriellagalluzzi9185 9 ай бұрын
Complimenti professore, non c'è mai stata una sua analisi storica che non sia ineccepibile, pacata, razionale e completamente imparziale. La seguo sempre ed ogni volta sono d'accordo con ogni sua affermazione.
@elencimalta7199
@elencimalta7199 9 ай бұрын
Peccato che il professore essendo di provenienza comunista ogni tanto ci butta la zeppata di parte nelle sue esposizioni.
@salvatorecaminiti7888
@salvatorecaminiti7888 9 ай бұрын
Non sempre, Barbero, fornisce risposte precise, lo si può riscontrare, tra vari racconti imprecisi e molto contestsbili, del resto, è un esperto del Medio Evo. Giusto un esempio? La superficialità in cui dichiara che non sono mai esistiti il "Regno di Israele" e il Tempio di Salomone, concludendo la sua tesi che, scavi archeologici israeliani, abbiano portato alla luce solo resti di piccoli fuochi di accampamenti nomadi. Facendo semplici ricerche in siti specialistici del web, risulta una situazione opposta, se non altro eccome se sono stati ritrovati costruzioni e mosaici di grande importanza.
@HumanisticValley
@HumanisticValley 3 жыл бұрын
Barbero sempre sommo.
@maxrock80
@maxrock80 3 жыл бұрын
Il SOMMO...
@MuccaCorse
@MuccaCorse 9 ай бұрын
Non solo un grande uomo, ma anche un uomo con grandi strumenti. La sua umiltà lo rende immenso.
@clodiamk9873
@clodiamk9873 9 ай бұрын
Ho guardato un video documentario di ABBY MARTIN si chiama " Gaza fights for freedom", e' in inglese pero," C 8:50 omunque devo dire che mi ha aperto gli occhi . E mi ha fatto anche piangere vedere l'orrenda sofferenza della gente in palestina.
@naveconterosso
@naveconterosso Ай бұрын
Gaza era in freedom (cioè libera) dal 2005. Perché non ha creato il suo stato? Perché non hanno pensato a rimboccarsi le maniche e a migliroarsi giorno dopo giorno, utilizzando gli aiuti per coltivare il terreno e non per costruire decine di tunnel sotterranei che sottopassano la frontiera israeliana?
@ravenskye702
@ravenskye702 Ай бұрын
Chissa' se Barbero ha cambiato idea in questi ultimi 2 anni...
@Giappone058
@Giappone058 Ай бұрын
Si no
@keiichi3848
@keiichi3848 3 ай бұрын
Sarebbe interessante avere un AGGIORNAMENTO di questa risposta
@vassallidibarbero
@vassallidibarbero 3 жыл бұрын
Podcast correlato: "Il Regno di Israele non è mai esistito - Alessandro Barbero" 👇 ◻️ www.spreaker.com/user/13677374/il-regno-di-israele-non-e-mai-esistito-barbero ◻️ open.spotify.com/episode/582vkwEqzsLSo7MKB3Nj28
@enricobelvisi3880
@enricobelvisi3880 3 жыл бұрын
@Gipsy ma hai almeno aperto il video? parla del Regno d'Israele biblico non quello attuale
@mircobiagi2800
@mircobiagi2800 3 жыл бұрын
Se è per questo fino al 1967 nessuno ha mai nemmeno sentito parlare del fantomatico popolo palestinese. Fino ad allora l'aggettivo palestinese indicava semplicemente chi viveva in palestina , indifferentemente dal fatto che fosse arabo, ebreo, beduino o druso. Quelli che noi chiamiamo oggi palestinesi, sono semplicemente arabi, che nulla hanno di diverso rispetto agli arabi che vivono in Giordania, Libano o Siria.
@SerGio-go2xs
@SerGio-go2xs 3 жыл бұрын
@@mircobiagi2800 fino al 67 nessuno ha mai. Impara a parlare per te, senza associare tutti gli altri alla tua ignoranza della questione palestinese. Prima di fare certe affermazioni cosi' avventate, bisognerebbe avere lo scrupolo di documentarsi su come si sono svolti realmente, i fatti storici, non affidarsi acriticamente al proprio pregiudizio.
@mircobiagi2800
@mircobiagi2800 3 жыл бұрын
@@SerGio-go2xs ti basterebbe produrre un qualsiasi documento precedente al 1967 per smentirmi. Invece preferisci fare la figura dell'analfabeta funzionale. Contento te
@danielemacchitella3085
@danielemacchitella3085 3 жыл бұрын
@@mircobiagi2800 vi state perdendo in un bicchiere d acqua. Ovviamente palestinese è rivolto a chi abita quei territori e si può allocare ad ogni popolazione che in un certo contesto storico ha vissuto in Palestina. Ma rimane che da quasi diciannove secoli vive lì una popolazione di cultura non ebraica ( no parlo di razze perché non esistono) che a partire dalla fine del diciannovesimo secolo in poi ha visto i suoi territori progressivamente occupati da persone provenienti dall Europa e man mano dal resto del mondo con la scusa di essere di religione ebraica e che svariati secoli prima i loro antenati abitavano li e avevano sviluppato lì una civiltà, poi si sono visti sottratti territori con la scusa del loro acquisto perché erano poveri e non in grado di farli fruttare, poi si sono visti alle loro spalle spartito il territorio in due stati con il beneplacito di potenze straniere colonialiste ( Francia Gran Bretagna) e dopo una serie di battaglie i cui scopi possono essere o meno condivisibili ma comprensibili e che hanno perduto si sono visti relegati in un ghetto con L intero territorio espropriato. Questa è la questione palestinese ed è antecedente al 1967 benché buona parte di ciò che oggi vediamo nasce dalla guerra dei sei giorni e da quella dello Yom Kippur del 1973
@acqua61
@acqua61 3 жыл бұрын
Buona giornata a voi tutti! Interessante l'argomento. Grazie! 🤗🇮🇹
@tubotuo5727
@tubotuo5727 5 ай бұрын
Rifatte queste domande oggi...please
@imperator732
@imperator732 5 ай бұрын
Guardandolo oggi, questo video da un certo effetto
@marioerm1
@marioerm1 3 ай бұрын
Con tutta la stima, trovo strano che lei giudichi dei libri per sentito dire e senza averli letti
@bubucic3672
@bubucic3672 9 ай бұрын
Come sempre la parole del professore denotano estrema sensibilità ed intelligenza
@northernstar450
@northernstar450 2 ай бұрын
Cifre che non tornano. Serietà, almeno dinanzi ai morti. Una vecchia abitudine: a Jenin, la seconda Intifada. Quando nel 2002 l’esercito israeliano entrò a Jenin per distruggere i covi dei terroristi che vi pullulavano durante la Seconda Intifada, i palestinesi si precipitarono dai media internazionali sostenendo che Israele stava perpetrando un massacro. Saeb Erekat, portavoce di Yasser Arafat, affermò che a Jenin erano stati “massacrati cinquecento palestinesi” (cinquecento è il numero magico, anche per l’ospedale di Gaza). I media internazionali non esitarono a riprenderlo e diffonderlo senza alcuna conferma o prova o riscontro. Quando media e osservatori internazionali riuscirono finalmente entrare a Jenin, dipinsero un quadro diverso: una dura battaglia nel campo profughi, nella quale erano rimasti uccisi cinquanta palestinesi, in gran parte appartenenti a gruppi terroristici, e 23 soldati israeliani. Non un “massacro” di cinquecento civili inermi, ma una operazione antiterrorismo. Ma ormai il danno era fatto. In questi giorni: le cifre di Hamas. Mentre le truppe israeliane attaccano Hamas da sei mesi, il ministero della Sanità di Gaza ha impresso nella mente del pubblico una statistica degna di un altro massacro: “Il settanta per cento dei morti a Gaza sono donne e bambini”, dice il ministero gestito da Hamas, e più di trentamila vite andate perdute. Le analisi di esperti indipendenti: qualcosa non torna! Gabriel Epstein, analista del «Washington Institute for Near East Policy», aveva subito fatto notare a dicembre che qualcosa non tornava. Aveva rilevato che le morti attribuite a “fonti mediatiche affidabili” erano costituite quasi interamente da donne e bambini. Delle 6.629 vittime attribuite dai media, 1.941 erano donne, 4.678 bambini e solo dieci uomini. Dei quasi 11 mila decessi segnalati tra il 1 gennaio e il 31 marzo, i maschi adulti rappresentavano solo il 9 per cento delle vittime, anche se il rapporto tra i sessi di Gaza è vicino alla parità e più della metà dei suoi residenti sono adulti. Le cifre ufficiali di Onu. L’ «Ufficio per il coordinamento degli affari umanitari delle Nazioni Unite (Ocha)» ha ridotto di quasi la metà il numero di donne e minori uccisi durante la guerra in corso dopo il 7 ottobre 2023 tra Israele e Hamas. Se un’infografica pubblicata dall’Ocha il 6 maggio riferiva che il numero di donne uccise dopo il 7 ottobre sarebbe di 9.500 e quello dei minori di 14.500. L’8 maggio, l’agenzia delle Nazioni Unite ha dimezzato il numero: 4.959 donne e 7.797 minori. Inoltre: le stime ufficiali israeliane contano che quindicimila terroristi sono stati uccisi dopo il 7 ottobre Di seguito alcune valutazioni. 1) Farhan Aziz Haq, portavoce del segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, ha dichiarato che le cifre si basano sui dati del ministero della Sanità di Gaza, gestito da Hamas, e che “le squadre Onu sul campo a Gaza non sono in grado di verificare in modo indipendente queste cifre, data l’enorme quantità di morti”. 2) Il ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz, ha commentato così: “Il miracolo della resurrezione dei morti a Gaza. Le Nazioni Unite riducono del 50 per cento la stima delle donne e dei minori uccisi a Gaza e riconoscono di essersi basate sui dati del ministero della Sanità di Hamas. Chiunque si basi sui dati falsi di un’organizzazione terroristica per incriminare Israele di spargimento di sangue è antisemita e sostiene il terrorismo. Il rapporto tra terroristi e civili uccisi è dunque di uno a uno: “Sono stati uccisi quattordicimila combattenti e, probabilmente, sedicimila civili”. 3) Secondo il professor Abraham Wyner, studioso di Statistica della Wharton University, le percentuali dei morti indicate da Hamas sono cresciute in modo innaturale e in misura troppo regolare e lo ha spiegato in un lungo saggio su Tablet. Alla fine del conflitto forse sarà più chiaro che Israele aveva compiuto sforzi considerevoli per ridurre al minimo gli effetti della guerra sui civili, mentre Hamas continuava a utilizzare gli ospedali, le scuole e le moschee come fortezze (ieri i video dalle strutture dell’Unrwa). Alla fine della guerra forse verrà fuori un “genocidio” di terroristi.
@corradobilzi
@corradobilzi 9 ай бұрын
Persone così migliorano la nostra società senza dubbio
@eulchenel9538
@eulchenel9538 2 ай бұрын
bah, non. notre société a besoin de gens qui puissent appeler chat un chat
@corradobilzi
@corradobilzi 2 ай бұрын
@@eulchenel9538 des arrière-pensées nous cachent sur tous les fronts, la vérité n'est jamais à 100%
@Bowman-OroSpezieTulipani
@Bowman-OroSpezieTulipani 9 ай бұрын
Nel confermare l'opinione di Barbero su Pansa ricordo che anche storici celebri (Hobsbawm, Ginsborg in Italia) parlarono del conflitto resistenza/fascisti come di una 'Guerra Civile' (Hobsbawm mi sembra che estese il concetto anche agli anni di piombo italiani) in cui ovviamente c'erano colpi da una parte e dall'altra. Quello che però è onesto, da storico, affermare, è che una cosa è la coscienza degli storici (che soprattutto all'estero potevano essere meno condizionati dal partitismo italiano), dall'altra le linee editoriali. Oggi, Barbero ce lo dimostra, l'autopubblicazione è semplice: basta KZfaq o Amazon. Nel 1950 era un pochino più complicato, semplicemente inquadrare alcuni aspetti poteva essere un tabù da parte di alcune case editrici e, per legame quasi diretto, in alcuni ambienti accademici. Al solito le colpe dei padri ricadono sui figli, e consentono un fenomeno Pansa. Osserviamo la sua biografia: nato nel '35 e vissuto in redazioni editoriali all'ombra anche della militanza politica comunista, a 68 anni, raggiunta l'età del relativo "chissenefrega" può scrivere quello che vuole, ed essendosi specializzato sulla resistenza parte con il ciclo dei 'Vinti'. Per ragioni politico-sociali e culturali del nostro paese immaginabili il libro fu un successo, parliamo di circa 500mila copie, laddove diecimila per un libro di Storia sono già un successo. Immaginiamo una persona non raggiunta dal successo editoriale o accademico fino a 68 anni, in cui diventa celebre a livello nazionale e si fa anche una milionata di euro. E' illogico che si sia 'votato' al filone? Ovvio che il metodo storico è altro rispetto al best selling storico... anche in Barbero ci sono volute "enfasi" su alcuni aspetti non perfettamente obiettive, ma atte a stimolare la curiosità del lettore e fare un caso (infatti è sia storico, sia soprattutto abile divulgatore e la sua virtù di penna fu alla base del successo prima editoriale e poi scientifico-accademico). In Pansa però il particolarismo storico per dare al lettore degli "strumenti culturali" per poi passare con faciloneria dal 'particolare' ad una 'legge generale'. Purtroppo è un metodo immondo utilizzato da sempre dai giornalisti e sicuramente perfezionato da Pansa in una vita passata nelle redazioni di 5 giornali. Un esempio per tutti: in base ai casi particolari ed ai dibattiti sulla violenza sulle donne in Italia (sicuramente gravissimo problema sociale in generale, ma che genera soprattutto un facile 'Pathos' nel lettore) oggi c'è la convenzione che in Italia ci sia un aumento di casi di violenza sulle donne e che si abbia questo sorta di 'pericolo' di stupro e violenza famigliare particolarmente critico nel nostro paese... questo dice il Giornalista che, come Pansa, deve VENDERE il suo scritto. Lo storico fa notare che l'Italia non solo è il paese con meno violenza sulle donne in Europa dopo Norvegia e Svizzera, ma che l'Europa è anche il continente con meno violenza sulle donne nel mondo (in realtà l'Oceania ha meno casi di violenza sulle donne in assoluto, poco più in Nuova Zelanda che in Australia, ma rapportati alla popolazione parliamo comunque di un livello pari all'Italia per l'Australia e superiore per la Nuova Zelanda). Oltretutto fa notare che questa è l'epoca in cui la violenza sulle donne non solo è dimezzata rispetto a 20 anni fa, ma è la più bassa nella storia registrata. Però non si vendono giornali o trasmissioni TV o libri con questi dati.
@silvanaquercini6514
@silvanaquercini6514 9 ай бұрын
......... E Nessuno ha mai Parlato del "Macello di TOMBOLO" da parte degli "Alleati"....... (le Vittime Furono "Soltanto Povere Prostitute"...... Inutile conservarne il Ricordo!!) 😢😱😡👎👎
@marisaguzzo7309
@marisaguzzo7309 9 ай бұрын
Ho letto con piacere tutto il suo articolo. Perché tale è. Grazie
@sergioporru3269
@sergioporru3269 3 жыл бұрын
Grazie Alessandro Barbero, Mio Magister .... La Storia con Lei non solo è bella, ma è meravigliosa
@ugofch
@ugofch 3 жыл бұрын
Eh sì, a giudicare dalle critiche a Pansa, direi che devono trascorrere almeno altri duecento anni, prima di poter guardare a quel periodo storico con obiettività. Anche perché, prima degli scritti incriminati, lo stesso aveva redatto sei saggi sulla resistenza: nessuno ha pensato che forse, dopo il proverbiale "colpo al cerchio", abbia voluto darne anche uno alla "botte"? Riguardo alla situazione mediorientale invece, mi piacerebbe sapere quando Francia e Regno Unito inizieranno ad ammettere le loro colpe: eh sì, perché la maggior parte dei peggiori focolai di quattro continenti sono esclusivamente opera della loro politica estera opportunista e menefreghista.
@rosalbaferruggia9485
@rosalbaferruggia9485 4 ай бұрын
Azzeccato.... Appunto.... Condivido...
@Elisa-im6ll
@Elisa-im6ll 4 ай бұрын
È una politica neocolonialista
@naveconterosso
@naveconterosso Ай бұрын
@@Elisa-im6ll Veramente il mondo arabo è in mani arabe da diversi decenni. Il neocolonialismo lo vede solo lei che è di sinistra
@MsMariyou
@MsMariyou 9 ай бұрын
Di anni ne he 73 e trovo in Barbero grande cultura ma anche buon senso ed equilibrio nell' interpretazione e nel racconto della storia.
@silviuturcu
@silviuturcu 9 ай бұрын
Be, se spari con il fucile d'assalto contro i ragazzini con la fionda non so come chiamarli.
@mhjjp
@mhjjp 5 ай бұрын
i Palestinesi non sono ragazzini con la fionda
@Elisa-im6ll
@Elisa-im6ll 4 ай бұрын
​@@mhjjpquindi quelli morti sono nani? O non sono bambini palestinesi? Cresce il sionismo nazista
@northernstar450
@northernstar450 2 ай бұрын
Cifre che non tornano. Serietà, almeno dinanzi ai morti. Una vecchia abitudine: a Jenin, la seconda Intifada. Quando nel 2002 l’esercito israeliano entrò a Jenin per distruggere i covi dei terroristi che vi pullulavano durante la Seconda Intifada, i palestinesi si precipitarono dai media internazionali sostenendo che Israele stava perpetrando un massacro. Saeb Erekat, portavoce di Yasser Arafat, affermò che a Jenin erano stati “massacrati cinquecento palestinesi” (cinquecento è il numero magico, anche per l’ospedale di Gaza). I media internazionali non esitarono a riprenderlo e diffonderlo senza alcuna conferma o prova o riscontro. Quando media e osservatori internazionali riuscirono finalmente entrare a Jenin, dipinsero un quadro diverso: una dura battaglia nel campo profughi, nella quale erano rimasti uccisi cinquanta palestinesi, in gran parte appartenenti a gruppi terroristici, e 23 soldati israeliani. Non un “massacro” di cinquecento civili inermi, ma una operazione antiterrorismo. Ma ormai il danno era fatto. In questi giorni: le cifre di Hamas. Mentre le truppe israeliane attaccano Hamas da sei mesi, il ministero della Sanità di Gaza ha impresso nella mente del pubblico una statistica degna di un altro massacro: “Il settanta per cento dei morti a Gaza sono donne e bambini”, dice il ministero gestito da Hamas, e più di trentamila vite andate perdute. Le analisi di esperti indipendenti: qualcosa non torna! Gabriel Epstein, analista del «Washington Institute for Near East Policy», aveva subito fatto notare a dicembre che qualcosa non tornava. Aveva rilevato che le morti attribuite a “fonti mediatiche affidabili” erano costituite quasi interamente da donne e bambini. Delle 6.629 vittime attribuite dai media, 1.941 erano donne, 4.678 bambini e solo dieci uomini. Dei quasi 11 mila decessi segnalati tra il 1 gennaio e il 31 marzo, i maschi adulti rappresentavano solo il 9 per cento delle vittime, anche se il rapporto tra i sessi di Gaza è vicino alla parità e più della metà dei suoi residenti sono adulti. Le cifre ufficiali di Onu. L’ «Ufficio per il coordinamento degli affari umanitari delle Nazioni Unite (Ocha)» ha ridotto di quasi la metà il numero di donne e minori uccisi durante la guerra in corso dopo il 7 ottobre 2023 tra Israele e Hamas. Se un’infografica pubblicata dall’Ocha il 6 maggio riferiva che il numero di donne uccise dopo il 7 ottobre sarebbe di 9.500 e quello dei minori di 14.500. L’8 maggio, l’agenzia delle Nazioni Unite ha dimezzato il numero: 4.959 donne e 7.797 minori. Inoltre: le stime ufficiali israeliane contano che quindicimila terroristi sono stati uccisi dopo il 7 ottobre Di seguito alcune valutazioni. 1) Farhan Aziz Haq, portavoce del segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, ha dichiarato che le cifre si basano sui dati del ministero della Sanità di Gaza, gestito da Hamas, e che “le squadre Onu sul campo a Gaza non sono in grado di verificare in modo indipendente queste cifre, data l’enorme quantità di morti”. 2) Il ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz, ha commentato così: “Il miracolo della resurrezione dei morti a Gaza. Le Nazioni Unite riducono del 50 per cento la stima delle donne e dei minori uccisi a Gaza e riconoscono di essersi basate sui dati del ministero della Sanità di Hamas. Chiunque si basi sui dati falsi di un’organizzazione terroristica per incriminare Israele di spargimento di sangue è antisemita e sostiene il terrorismo. Il rapporto tra terroristi e civili uccisi è dunque di uno a uno: “Sono stati uccisi quattordicimila combattenti e, probabilmente, sedicimila civili”. 3) Secondo il professor Abraham Wyner, studioso di Statistica della Wharton University, le percentuali dei morti indicate da Hamas sono cresciute in modo innaturale e in misura troppo regolare e lo ha spiegato in un lungo saggio su Tablet. Alla fine del conflitto forse sarà più chiaro che Israele aveva compiuto sforzi considerevoli per ridurre al minimo gli effetti della guerra sui civili, mentre Hamas continuava a utilizzare gli ospedali, le scuole e le moschee come fortezze (ieri i video dalle strutture dell’Unrwa). Alla fine della guerra forse verrà fuori un “genocidio” di terroristi.
@sararami9427
@sararami9427 3 жыл бұрын
Un pò avevo paura di aprire il video per non essere delusa da lei, ma ancora una volta dimostra onestà intellettuale e grande diplomazia.
@pimpalola
@pimpalola 9 ай бұрын
Più che mai attuale. Una stella polare in questo mondo sempre più confuso
@user-hy4vj9fu4b
@user-hy4vj9fu4b 8 ай бұрын
Possiamo fare la 2023 version?
@pierotestori6928
@pierotestori6928 Жыл бұрын
Apprezzo moltissimo il Professor Barbero, mi appassiona il suo modo di esporre gli argomenti e la calma e compostezza con cui esprime le proprie idee anche di fronte a accaniti contestatori. Detto questo (cit.) ho letto un paio di libri di Pansa e (probabilmente per mancanza mia o semplice ingenuità) non li ho intesi come come revanscismo storiografico, li ho considerati come una "cronaca" più o meno romanzata del clima di quel periodo visto da una prospettiva diversa. Mi colpisce che il Professor Barbero usi il termine "rigurgiti" riferendosi alla sua reazione alla lettura di quei testi. Personalmente la loro lettura non ha spostato di un millimetro l'opinione che ho della mostruosità del fascismo, semplicemente mi ha fatto riflettere su come, in circostanze particolari, si possono commettere crimini anche combattendo per una buona causa.
@montecarlo9952
@montecarlo9952 9 ай бұрын
Ma questo di cui parli Barbero l'ha specificato. Il fatto però che Pansa preferisse parlare solo dell'''altro punto di vista'', strada già percorsa negli anni '50 dai nostalgici, non mi sembra un'idea originale bensì schierarsi in maniera smaccata a favore di chi provoca appunto i suoi (e miei) rigurgiti. Anche se i dati pubblicati fossero, come specifica sempre Barbero, tutti esatti. E' come se io fossi un serial killer e sul mio diario segreto annotassi solo che ho fatto attraversare la strada a una vecchietta e ho fatto una donazione di sangue per un parente.
@pierluigipiga5182
@pierluigipiga5182 9 ай бұрын
@@montecarlo9952 Ho letto un libro di Pansa, non fino alla fine anche perchè era un ripetersi continuo di fatti simili e in realtà, pur nella tragicità delle descrizioni diventava noioso. Quello che traspariva dal libro era lo scopo di questa pubblicazione che tendeva solamente a criminalizzare i partigiani e ciò mi ha nauseato. Essendo un essere pensante non avevo bisogno di conoscere quel genere di fatti nel dettaglio perchè già sapevo o meglio intuivo che in una guerra civile vengono alla luce le peggiori caratteristiche dell'uomo, che ci sono stati e ci saranno sempre individui che aprofittano della situazione per sfogare i peggiori istinti
@ermannogallo9774
@ermannogallo9774 9 ай бұрын
Apprezzo e condivido per affinità d idee il suo commento.Anch io ho letto Gianpaolo Pansa e ho tratto il medesimo giudizio.Non discuto la grandissima cultura storica del prof. Barbero, ma in questo caso ha un po' toppato,secondo il mio modestissimo parere.
@montecarlo9952
@montecarlo9952 9 ай бұрын
@@ermannogallo9774 Per par condicio allora anche le mostruosita' delle Foibe dobbiamo guardarle anche da un altro lato e cioe' di quello che hanno subito per anni e anni i comunisti slavi dagli invasori. Chissa' se Pansa c'ha mai pensato di farci un libro...
@diegobuccigrossi4530
@diegobuccigrossi4530 9 ай бұрын
Alla parola spregevoli, 92 minuti di applausi Grazie Professore ❤
@northernstar450
@northernstar450 2 ай бұрын
Cifre che non tornano. Serietà, almeno dinanzi ai morti. Una vecchia abitudine: a Jenin, la seconda Intifada. Quando nel 2002 l’esercito israeliano entrò a Jenin per distruggere i covi dei terroristi che vi pullulavano durante la Seconda Intifada, i palestinesi si precipitarono dai media internazionali sostenendo che Israele stava perpetrando un massacro. Saeb Erekat, portavoce di Yasser Arafat, affermò che a Jenin erano stati “massacrati cinquecento palestinesi” (cinquecento è il numero magico, anche per l’ospedale di Gaza). I media internazionali non esitarono a riprenderlo e diffonderlo senza alcuna conferma o prova o riscontro. Quando media e osservatori internazionali riuscirono finalmente entrare a Jenin, dipinsero un quadro diverso: una dura battaglia nel campo profughi, nella quale erano rimasti uccisi cinquanta palestinesi, in gran parte appartenenti a gruppi terroristici, e 23 soldati israeliani. Non un “massacro” di cinquecento civili inermi, ma una operazione antiterrorismo. Ma ormai il danno era fatto. In questi giorni: le cifre di Hamas. Mentre le truppe israeliane attaccano Hamas da sei mesi, il ministero della Sanità di Gaza ha impresso nella mente del pubblico una statistica degna di un altro massacro: “Il settanta per cento dei morti a Gaza sono donne e bambini”, dice il ministero gestito da Hamas, e più di trentamila vite andate perdute. Le analisi di esperti indipendenti: qualcosa non torna! Gabriel Epstein, analista del «Washington Institute for Near East Policy», aveva subito fatto notare a dicembre che qualcosa non tornava. Aveva rilevato che le morti attribuite a “fonti mediatiche affidabili” erano costituite quasi interamente da donne e bambini. Delle 6.629 vittime attribuite dai media, 1.941 erano donne, 4.678 bambini e solo dieci uomini. Dei quasi 11 mila decessi segnalati tra il 1 gennaio e il 31 marzo, i maschi adulti rappresentavano solo il 9 per cento delle vittime, anche se il rapporto tra i sessi di Gaza è vicino alla parità e più della metà dei suoi residenti sono adulti. Le cifre ufficiali di Onu. L’ «Ufficio per il coordinamento degli affari umanitari delle Nazioni Unite (Ocha)» ha ridotto di quasi la metà il numero di donne e minori uccisi durante la guerra in corso dopo il 7 ottobre 2023 tra Israele e Hamas. Se un’infografica pubblicata dall’Ocha il 6 maggio riferiva che il numero di donne uccise dopo il 7 ottobre sarebbe di 9.500 e quello dei minori di 14.500. L’8 maggio, l’agenzia delle Nazioni Unite ha dimezzato il numero: 4.959 donne e 7.797 minori. Inoltre: le stime ufficiali israeliane contano che quindicimila terroristi sono stati uccisi dopo il 7 ottobre Di seguito alcune valutazioni. 1) Farhan Aziz Haq, portavoce del segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, ha dichiarato che le cifre si basano sui dati del ministero della Sanità di Gaza, gestito da Hamas, e che “le squadre Onu sul campo a Gaza non sono in grado di verificare in modo indipendente queste cifre, data l’enorme quantità di morti”. 2) Il ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz, ha commentato così: “Il miracolo della resurrezione dei morti a Gaza. Le Nazioni Unite riducono del 50 per cento la stima delle donne e dei minori uccisi a Gaza e riconoscono di essersi basate sui dati del ministero della Sanità di Hamas. Chiunque si basi sui dati falsi di un’organizzazione terroristica per incriminare Israele di spargimento di sangue è antisemita e sostiene il terrorismo. Il rapporto tra terroristi e civili uccisi è dunque di uno a uno: “Sono stati uccisi quattordicimila combattenti e, probabilmente, sedicimila civili”. 3) Secondo il professor Abraham Wyner, studioso di Statistica della Wharton University, le percentuali dei morti indicate da Hamas sono cresciute in modo innaturale e in misura troppo regolare e lo ha spiegato in un lungo saggio su Tablet. Alla fine del conflitto forse sarà più chiaro che Israele aveva compiuto sforzi considerevoli per ridurre al minimo gli effetti della guerra sui civili, mentre Hamas continuava a utilizzare gli ospedali, le scuole e le moschee come fortezze (ieri i video dalle strutture dell’Unrwa). Alla fine della guerra forse verrà fuori un “genocidio” di terroristi.
@zoso9243
@zoso9243 3 жыл бұрын
Io ho letto un libro di Pansa, ma con lo spirito critico di chi sa bene chi erano i "buoni" e che grazie a Dio hanno anche vinto. Il problema semmai è che la massa non capisce che non esiste l'eroe senza macchia. Barbero dice che "tutti sapevano" ma forse si riferisce all'ambiente accademico, perchè è evidente come la maggior parte della gente preferisca semplificare la storia. Ne è un emblema l'abbattimento delle statue in seguito al movimento Black Lives Matter. Che poi i libri di Pansa siano stati usati da una certa parte politica per perseguire i loro fini...sarei anche d'accordo...
@arinunes8179
@arinunes8179 3 жыл бұрын
Ci sono libri scritti per chiarire e far riflettere e libri con un'ideologia da dimostrare a tutti i costi. Puoi trovare mille esempi da Pansa a Biglino! Ah, ah, ah...
@vincy723
@vincy723 9 ай бұрын
Tutti entusiasti del video....a me basta lo scemo esempio finale per capire quanto questo storico sia sopravvalutato e a volte prenda lucciole per lanterne
@paoloacab
@paoloacab 2 ай бұрын
Non capisco la differenza di atteggiamento tra la resistenza in Italia e la resistenza all'occupazione in Palestina..... forse pure Barbeo teme che gli si facciano le scarpe oppure come tutto l'occidente non puo fare a meno di simpatizzare per israele
@C.C.2000.
@C.C.2000. 5 ай бұрын
Cercherò di essere molto cauto perché è molto facile finire la mia carriera ("prendere scivoloni")...
@sabinabarca3015
@sabinabarca3015 9 ай бұрын
Alla luce dei nuovi eventi questa analisi è da agiornare
@francescorusso1479
@francescorusso1479 Ай бұрын
Mica è fesso.
@oriettazeni4724
@oriettazeni4724 3 жыл бұрын
Grazie prof. Magnifico, come sempre
@nikolascaggegi9722
@nikolascaggegi9722 9 ай бұрын
Un uomo di una grande onestà intellettuale.. lo ascolterei per ore
@EmanueleGE
@EmanueleGE 9 ай бұрын
Qualcuno può citare un libro degli anni Cinquanta sui crimini dei partigiani? Il Sommo dice che ce ne sono tanti.
@francescorusso1479
@francescorusso1479 Ай бұрын
Fino agli anni 90 non si parla di crimini partigiani perché non si poteva, la cosa si sapeva, come Pertini sapeva del Marasciallo Tito, poi sono i vari libri di Pansa
@antonioalaimo2722
@antonioalaimo2722 9 ай бұрын
Signor Barbero è un piacere sempre ascoltarla tutti i giornalisti dovrebbero prendere esempio da lei perché dice la storia per come è successa sa sempre riconoscere il giusto è l'opposto,
@claudioriflesso5272
@claudioriflesso5272 9 ай бұрын
Tutto questo fino,al 08/10/2023..poteva dirlo,ma dopo che ,hanno fatto quella ,Stage di Innocenti...(Tagliato la testa ai bambini,rapiti,e decapitati...bhe,non so se ancora manteneva,la così detta rigidità verbale,..ha ricordo,che quei bravi (come dicono quelli di Sinistra,)Partigiani Palestinesi.quarda caso,che coincidenza.Fecero una grande Mattanza, all'aeroporto di Fiumicino...Di Roma).come fecero i partigiani,in via Rasella...
@auroradada8742
@auroradada8742 9 ай бұрын
Noi abbiamo bisogno di informazioni serie non di parte, dott. BARBERO N. 1
@santaaiello9076
@santaaiello9076 9 ай бұрын
Uno dei pochissimi che dice le cose come stanno grazie
@santaaiello9076
@santaaiello9076 9 ай бұрын
Gli stati uniti hanno gia' annunciato 2 pacchetti di aiuti per israele da 2 miliardi di dollari secondo Riu questo potrebbe causare la sospensione o il ritardo di pacchetti all 'ucraina perche' la situazione nella striscia di Gaza un punto di vista piu' strategico per gli stati Uniti molto piu' importante Netanyaay il piu' grande criminale di guerra
@berthawoodtli648
@berthawoodtli648 3 жыл бұрын
Mi sono piaciute le sue risposte, lei e' molto schietto.
@LuisSanchez-hr7cv
@LuisSanchez-hr7cv 8 ай бұрын
Quali sono il paesi che producono più armi nell mondo? Non son loro colpevoli ?
@verasantarelli4088
@verasantarelli4088 9 ай бұрын
Ascoltare il Prof. Barbero migliora la nostra conoscenza... Grazie Professore
@carlobenedicti
@carlobenedicti 2 жыл бұрын
Come sempre: Chapeau
@luigidesimone2351
@luigidesimone2351 3 жыл бұрын
Per uno storico serio non esistono le parti giuste e le parti sbagliate, ma solo dei fatti che hanno delle cause e producono degli effetti. Sine ira et studio.
@ventosa09
@ventosa09 3 жыл бұрын
Giustamente altrimenti farebbe politica...
@luigidesimone2351
@luigidesimone2351 3 жыл бұрын
@@darioferro9918 Nessuno nega che uno storico possa avere le sue idee. Ma al lettore che vuole conoscere i fatti le sue opinioni non mettono e non tolgono nulla, ammesso che le sue opinioni non influenzino il suo racconto. Io ascolto con piacere Barbero, tranne quando si appiattisce sul main stream, anche se capisco che un accademico non può fare diversamente.
@ventosa09
@ventosa09 3 жыл бұрын
@@darioferro9918 la parte giusta è quella che non avrebbe dovuto comportarsi come l'oppressore, altrimenti come giustamente ha dimostrato Pansa sei un assassino tale e quale.
@ventosa09
@ventosa09 3 жыл бұрын
@@darioferro9918 lasciamo perdere l'argomento rimaniamo al comportamento dei partigiani, ci sono anche altri autori, leggiti Partigia di Lizzato, io non sono contro nessuno guardo al fatto storico e basta.
@ventosa09
@ventosa09 3 жыл бұрын
@@darioferro9918 ovviamente come è stato fatto ma da qui a dire che è giusto ce ne passa, i liberatori non dovevano comportarsi come gli oppressori, che dire quindi degli infoibati, quelli vanno bene perché lo hanno fatto i comunisti titini contro altri italiani?
@Bambi253
@Bambi253 Жыл бұрын
Grazie per l’oggettività caro prof. Barbero!
@umbertog972
@umbertog972 2 ай бұрын
Pensando che è un video di 2 anni fa, ma mai quanto sia adesso attuale.
@marcosilicani5775
@marcosilicani5775 3 жыл бұрын
GRANDE Barbero!!!
@lupinermejo9006
@lupinermejo9006 3 жыл бұрын
Stimo moltissimo il Prof.Barbero ma la risposta sui libri di Pansa non mi trova d'accordo. Uno storico deve raccontare ciò che è successo, scevro da ideologie precostituite. Se anche i vinti hanno subito ingiustizie vanno scritte, se gente innocente e stata uccisa in nome dell' odio va detto. Onore a chi ha difeso la libertà ma non a chi voleva passare da una dittatura ad un altra.
@francescopizzala5698
@francescopizzala5698 3 жыл бұрын
Che pansa fosse uno storico è una scemenza madornale .
@lupinermejo9006
@lupinermejo9006 3 жыл бұрын
Pansa era un giornalista che scriveva di storia.
@titozazzarini3201
@titozazzarini3201 3 жыл бұрын
Perfettamente d'accordo: il prof non si rende conto che essendo così schierato, pure se parlasse del più e del meno perderebbe di credibilità. Gli applausi non può che prenderli da chi è già d'accordo e gli piace ascoltare conferme. Come per Pansa, se dovesse cominciare a trattare certi temi spinosi in modo meno schierato, riceverebbe lo stesso trattamento riservato al giornalista. La sua risposta alla seconda domanda, non è di un uomo intellettualmente libero, anzi, è disgustosa con quell'accenno tendenzioso ai libri di Pansa fatti per fare soldi, di cui parla criticamente per sentito dire: hai visto mai che toccandoli si inquini?!... Ho fatto parte di questa sinistra per un quarto di secolo: vi conosco benissimo! Uno storico che dopo quasi 80 anni è ancora così schiavo della sua convinzione politica, non fa un buon servizio alla sua materia. Ovviamente, di clac ne trova ogni dove, visto che la narrazione meno schierata "l'hanno scritta negli anni '50 e la conoscono tutti". Tutti chi che Pansa l'avete fatto nero?! RIDICOLO!
@lucrezio1979
@lucrezio1979 3 жыл бұрын
L'oggettività è un importante ideale sopratutto se si fa il mestiere di storico, ma la neutralità esiste solo in astratto e non consentirebbe, fosse anche possibile, nessuna visione davvero interessante e profonda. Allora si intravede, molto, nei libri di Pansa la sua intenzione ideologica, cioè quella di screditare l'antifascismo e anche questo, soprattutto questo, va giudicato dei suoi libri.
@titozazzarini3201
@titozazzarini3201 3 жыл бұрын
@@lucrezio1979 Sono d'accordo in generale, non su Questo storico, perché l'eccesso in lui è talmente evidente che ne condiziona il respiro. Sono in disaccordo totale su Pansa, il cui intento, secondo me, è quello di evirare una narrazione troppo spostata sul sentiment del vincitore. Il problema è proprio questo, ed è maggiormente evidente nel suo commento: chiunque si ponga in modo minimamente terzo nei confronti di una certa narrazione, viene considerato blasfemo. Questo è ciò che è accaduto anche alla Fallaci. Più fascista della sinistra italiana, non c'è neanche il fascismo, perché non ha bisogno del confino a Ventotene, gli basta l'emarginazione intellettuale cui è sottoposto chiunque esca minimamente dal pensiero unico dominante. Lei sembra intelligente, la invito a riflettere, come ho fatto io dopo 25 anni di alienazione a questo antifascismo ignobilmente fascista.
@KiaraKoala-ke6tl
@KiaraKoala-ke6tl 2 ай бұрын
Mi chiedo se il Prof Barbero abbia modificato la sua analisi visti i fatti degli 7-8 mesi - specialmente degli ultimi 5 giorni! 💔😭
@francocampoli7085
@francocampoli7085 5 ай бұрын
Vorrei ad oggi,la domanda sempre la stessa,ma vorrei sentire la risposta,e vedere se Barbero sia più coerente e veritiero,e senza fare giri di parole come oggi si usa.Grazieeeeee
@francescorusso1479
@francescorusso1479 Ай бұрын
Finirebbe la sua carriera, è allineato come gli storici, solo cerca di essere un po' divertente nelle sue esposizioni, più di quello non può spingersi.
@user-bh7vi5tw8i
@user-bh7vi5tw8i 9 ай бұрын
Oddio, che negli anni '50 "lo sapessero tutti", non mi risulta; e la storiografia ufficiale lo sottaceva. Non si poteva neppure parlare di "guerra civile". Alcune cose furono sdoganate con De Felice, che non era certo ben visto dai depositari dell'unica, intoccabile verità storica (e non era certo fascista). Possibile, invece, che ancora non si veda la storiografia come materia viva, che si arricchisce delle nuove acquisizioni documentarie, senza che, per questo, ne venga stravolto il senso? Erodoto medesimo, considerato il padre della moderna storiografia, volendo rappresentare le mitiche gesta di Ciro attingeva dalle versioni di alcuni storici persiani, solo però nella misura in cui "questi non si propongono di fare l'apologia di Ciro, ma di narrare le cose come realmente accaddero". Erodoto prendeva dunque le distanze dagli storici sulle cui opere nondimeno si appoggiava, intendendo così discernere nelle stesse, attraverso la critica, il vero dal falso. Se si affermasse, perciò, che egli nei confronti dei predecessori voleva operare delle revisioni, non si farebbe altro che utilizzare un diverso modo di esprimersi. Così come Erodoto, anche Tucidide sottolineava la difficoltà della ricerca, la quale seleziona e vaglia le affermazioni credibili e verosimili dalla grande quantità di quelle che vere non sono, "poichè gli uomini accettano, gli uni dagli altri, senza alcuna ricerca critica, le voci che corrono sui fatti precedenti". Entrambi i grandi storici greci, dunque, considerarono loro compito compiere delle revisioni non sottraendo, altresì, le proprie narrazione alla riserva d'essere a loro volta sottoposte al vaglio dei posteri. Proprio in quanto produssero revisioni non esentando le loro opere da revisioni future, essi fondarono la storiografia come scienza necessariamente critica. Secondo ciò, si può quindi affermare con chiarezza, citando Renzo De Felice, che "per sua natura lo storico non può che essere revisionista, dato che il suo lavoro prende le mosse da ciò che è stato acquisito dai suoi predecessori e tende ad approfondire, correggere, chiarire la loro ricostruzione dei fatti. Lo sforzo deve essere quello di emancipare la storia dall'ideologia, di scindere le ragione della verità storica dalle esigenze della ragion politica". Certo, Pansa non è uno storico, oltre a non aver scoperto nulla che già non si sapesse. Forse è anche un furbacchione. Ma la storia non è qualcosa di scritto per sempre.
@francescorusso1479
@francescorusso1479 Ай бұрын
I vincitori hanno imposto una verità proprio a livello do trattati di pace, basta leggere il discorso alla costituente di Benedetto Croce
@francescogiovannizollo2989
@francescogiovannizollo2989 9 ай бұрын
Leggendo alcuni commenti, mi rendo conto di come la gente sia superficiale e non si renda conto che il video risale a 2 anni fa, e soprattutto che il professore mantiene una posizione strettamente neutrale e discorsiva sulla questione
@marcocecchetti7234
@marcocecchetti7234 9 ай бұрын
Non importa a quando risale. È una questione sempre attuale da decenni, compresa la violenza e la morte di innocenti. Peraltro i commenti prima del tuo sono tutti di anni fa e sostanzialmente si complimentano con il professore. Li hai letti?
@negy2570
@negy2570 5 ай бұрын
Alla domanda "Tu avresti voluto vivere in un paese con le camere a gas?" molti anche oggi direbbero sì, nella convinzione che non ci sarebbero finiti loro perché non ne avevano le "credenziali" per finirci e la vita degli altri per loro non vale quanto la loro. Però le credenziali possono sempre cambiare...
@francescorusso1479
@francescorusso1479 Ай бұрын
Gli Usa eseguivano la pena capitale con il Gas, forse oggi non più, e hanno usato l'agente orange in Iraq, la cosa triste è che almeno si sa che Hitler era un criminale, gli USA passano pure per quelli buoni
@rinonevada7918
@rinonevada7918 4 ай бұрын
Risentire questo video oggi.... impressionante.... Grande Prof...
@Teide-bz8co
@Teide-bz8co 9 ай бұрын
l'asimmetria di potenza militare esistente fino a ieri a favore di Israele ha fatto si che Israele calpestasse qualsiasi ipotesi di pace e convivenza, divenendo in 70 anni un mostro di arroganza e violenza. Speriamo che un riequilibrio delle forze porti Israele a palare di pace seriamente. Complimenti al prof. per avere trattato un tema tanto complicato.
@PippoBrandTV
@PippoBrandTV 3 жыл бұрын
Bravo Alessandro... Bella risposta, considerando che sei un personaggio pubblico molto seguito.
@northernstar450
@northernstar450 2 ай бұрын
Cifre che non tornano. Serietà, almeno dinanzi ai morti. Una vecchia abitudine: a Jenin, la seconda Intifada. Quando nel 2002 l’esercito israeliano entrò a Jenin per distruggere i covi dei terroristi che vi pullulavano durante la Seconda Intifada, i palestinesi si precipitarono dai media internazionali sostenendo che Israele stava perpetrando un massacro. Saeb Erekat, portavoce di Yasser Arafat, affermò che a Jenin erano stati “massacrati cinquecento palestinesi” (cinquecento è il numero magico, anche per l’ospedale di Gaza). I media internazionali non esitarono a riprenderlo e diffonderlo senza alcuna conferma o prova o riscontro. Quando media e osservatori internazionali riuscirono finalmente entrare a Jenin, dipinsero un quadro diverso: una dura battaglia nel campo profughi, nella quale erano rimasti uccisi cinquanta palestinesi, in gran parte appartenenti a gruppi terroristici, e 23 soldati israeliani. Non un “massacro” di cinquecento civili inermi, ma una operazione antiterrorismo. Ma ormai il danno era fatto. In questi giorni: le cifre di Hamas. Mentre le truppe israeliane attaccano Hamas da sei mesi, il ministero della Sanità di Gaza ha impresso nella mente del pubblico una statistica degna di un altro massacro: “Il settanta per cento dei morti a Gaza sono donne e bambini”, dice il ministero gestito da Hamas, e più di trentamila vite andate perdute. Le analisi di esperti indipendenti: qualcosa non torna! Gabriel Epstein, analista del «Washington Institute for Near East Policy», aveva subito fatto notare a dicembre che qualcosa non tornava. Aveva rilevato che le morti attribuite a “fonti mediatiche affidabili” erano costituite quasi interamente da donne e bambini. Delle 6.629 vittime attribuite dai media, 1.941 erano donne, 4.678 bambini e solo dieci uomini. Dei quasi 11 mila decessi segnalati tra il 1 gennaio e il 31 marzo, i maschi adulti rappresentavano solo il 9 per cento delle vittime, anche se il rapporto tra i sessi di Gaza è vicino alla parità e più della metà dei suoi residenti sono adulti. Le cifre ufficiali di Onu. L’ «Ufficio per il coordinamento degli affari umanitari delle Nazioni Unite (Ocha)» ha ridotto di quasi la metà il numero di donne e minori uccisi durante la guerra in corso dopo il 7 ottobre 2023 tra Israele e Hamas. Se un’infografica pubblicata dall’Ocha il 6 maggio riferiva che il numero di donne uccise dopo il 7 ottobre sarebbe di 9.500 e quello dei minori di 14.500. L’8 maggio, l’agenzia delle Nazioni Unite ha dimezzato il numero: 4.959 donne e 7.797 minori. Inoltre: le stime ufficiali israeliane contano che quindicimila terroristi sono stati uccisi dopo il 7 ottobre Di seguito alcune valutazioni. 1) Farhan Aziz Haq, portavoce del segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, ha dichiarato che le cifre si basano sui dati del ministero della Sanità di Gaza, gestito da Hamas, e che “le squadre Onu sul campo a Gaza non sono in grado di verificare in modo indipendente queste cifre, data l’enorme quantità di morti”. 2) Il ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz, ha commentato così: “Il miracolo della resurrezione dei morti a Gaza. Le Nazioni Unite riducono del 50 per cento la stima delle donne e dei minori uccisi a Gaza e riconoscono di essersi basate sui dati del ministero della Sanità di Hamas. Chiunque si basi sui dati falsi di un’organizzazione terroristica per incriminare Israele di spargimento di sangue è antisemita e sostiene il terrorismo. Il rapporto tra terroristi e civili uccisi è dunque di uno a uno: “Sono stati uccisi quattordicimila combattenti e, probabilmente, sedicimila civili”. 3) Secondo il professor Abraham Wyner, studioso di Statistica della Wharton University, le percentuali dei morti indicate da Hamas sono cresciute in modo innaturale e in misura troppo regolare e lo ha spiegato in un lungo saggio su Tablet. Alla fine del conflitto forse sarà più chiaro che Israele aveva compiuto sforzi considerevoli per ridurre al minimo gli effetti della guerra sui civili, mentre Hamas continuava a utilizzare gli ospedali, le scuole e le moschee come fortezze (ieri i video dalle strutture dell’Unrwa). Alla fine della guerra forse verrà fuori un “genocidio” di terroristi.
@achillepersia6060
@achillepersia6060 9 ай бұрын
Bravissimi ragazzi ottimo Format
@MrEliotropo
@MrEliotropo 9 ай бұрын
Chi nelle dispute tra Paesi ha la maggior forza ha anche le maggiori responsabilità . Questo ruolo ora lo ha Israele. L'occidente democratico ha molto spesso aggravato la situazione al posto di favorirne un divenire di convivenza e rispetto. Credo, in più, che i problemi che quel conflitto pone riguardino direttamente, qui ed ora noi, quando se si favorisce la totale identificazione di un sistema politico parlamentare con la democrazia svuotandola pian piano dei contenuti che la rendono viva e reale.
@giaki105
@giaki105 6 ай бұрын
Ciò che rende ancora più difficile la situazione secondo me è la mancanza di grandi Paesi neutrali, tutti i Paesi più "rilevanti" sono schierati rendendo impossibile qualsiasi soluzione
@andreacernu3741
@andreacernu3741 9 ай бұрын
Amo quest’uomo …
@ettorecaloni964
@ettorecaloni964 9 ай бұрын
Grazie per la posizione ragionata e equilibrata
@massimilianopugliese
@massimilianopugliese 3 жыл бұрын
Professor Barbero, visto la sua estrema competenza e la gradevole maniera con cui espone. Ha, mai pensato di trattare l'argomento I.M.I.? Credo sia ai più sconosciuto, pur essendo una forma di resistenza, seppur passiva, che andrebbe fatta conoscere. Quello che costò ai più, quel NO! A seguito, dell'armistizio dell'8 settembre 1943.
@DaviPitbull91
@DaviPitbull91 9 ай бұрын
Direi proprio di si
@al2642
@al2642 9 ай бұрын
Professore, non trattenerti. Di' le cose come stanno. C'è bisogno di chi parla le cose come lei. Con onesta intellettuale.
@fabioarvigo3749
@fabioarvigo3749 9 ай бұрын
Da trasmettere in loop in tv
@alessioancilotti5308
@alessioancilotti5308 8 ай бұрын
Standing ovation!
@FabioMarunFerrari-jd6gs
@FabioMarunFerrari-jd6gs 9 ай бұрын
Adoro esse homem! Brasil!
@reginapalermo9639
@reginapalermo9639 4 ай бұрын
Anche io, Fabio, guardo tutti i video da prof.Barbero - Brasil. Estudo italiano hoje para poder entender melhor o que ele fala.
@robertafogli7671
@robertafogli7671 2 жыл бұрын
Soprattutto bisogna stare attenti perché il potere che conosciamo ti distrugge ti elimina.
@danieledragone423
@danieledragone423 Жыл бұрын
Grazie per le sue belle parole.
@elisabetta4478
@elisabetta4478 9 ай бұрын
Il libro "Ogni Mattina a Jenin" si snoda nell'arco di quasi sessant'anni, attraverso gli episodi che hanno segnato la nascita di uno stato e la fine di un altro. In primo piano c'è la tragedia dell'esilio, la guerra, la perdita della terra e degli affetti, la vita nei campi profughi, condannati a sopravvivere in attesa di una svolta. L'autrice non cerca i colpevoli tra gli israeliani, racconta la storia di tante vittime capaci di andare avanti solo grazie all'amore.
@northernstar450
@northernstar450 2 ай бұрын
Cifre che non tornano. Serietà, almeno dinanzi ai morti. Una vecchia abitudine: a Jenin, la seconda Intifada. Quando nel 2002 l’esercito israeliano entrò a Jenin per distruggere i covi dei terroristi che vi pullulavano durante la Seconda Intifada, i palestinesi si precipitarono dai media internazionali sostenendo che Israele stava perpetrando un massacro. Saeb Erekat, portavoce di Yasser Arafat, affermò che a Jenin erano stati “massacrati cinquecento palestinesi” (cinquecento è il numero magico, anche per l’ospedale di Gaza). I media internazionali non esitarono a riprenderlo e diffonderlo senza alcuna conferma o prova o riscontro. Quando media e osservatori internazionali riuscirono finalmente entrare a Jenin, dipinsero un quadro diverso: una dura battaglia nel campo profughi, nella quale erano rimasti uccisi cinquanta palestinesi, in gran parte appartenenti a gruppi terroristici, e 23 soldati israeliani. Non un “massacro” di cinquecento civili inermi, ma una operazione antiterrorismo. Ma ormai il danno era fatto. In questi giorni: le cifre di Hamas. Mentre le truppe israeliane attaccano Hamas da sei mesi, il ministero della Sanità di Gaza ha impresso nella mente del pubblico una statistica degna di un altro massacro: “Il settanta per cento dei morti a Gaza sono donne e bambini”, dice il ministero gestito da Hamas, e più di trentamila vite andate perdute. Le analisi di esperti indipendenti: qualcosa non torna! Gabriel Epstein, analista del «Washington Institute for Near East Policy», aveva subito fatto notare a dicembre che qualcosa non tornava. Aveva rilevato che le morti attribuite a “fonti mediatiche affidabili” erano costituite quasi interamente da donne e bambini. Delle 6.629 vittime attribuite dai media, 1.941 erano donne, 4.678 bambini e solo dieci uomini. Dei quasi 11 mila decessi segnalati tra il 1 gennaio e il 31 marzo, i maschi adulti rappresentavano solo il 9 per cento delle vittime, anche se il rapporto tra i sessi di Gaza è vicino alla parità e più della metà dei suoi residenti sono adulti. Le cifre ufficiali di Onu. L’ «Ufficio per il coordinamento degli affari umanitari delle Nazioni Unite (Ocha)» ha ridotto di quasi la metà il numero di donne e minori uccisi durante la guerra in corso dopo il 7 ottobre 2023 tra Israele e Hamas. Se un’infografica pubblicata dall’Ocha il 6 maggio riferiva che il numero di donne uccise dopo il 7 ottobre sarebbe di 9.500 e quello dei minori di 14.500. L’8 maggio, l’agenzia delle Nazioni Unite ha dimezzato il numero: 4.959 donne e 7.797 minori. Inoltre: le stime ufficiali israeliane contano che quindicimila terroristi sono stati uccisi dopo il 7 ottobre Di seguito alcune valutazioni. 1) Farhan Aziz Haq, portavoce del segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, ha dichiarato che le cifre si basano sui dati del ministero della Sanità di Gaza, gestito da Hamas, e che “le squadre Onu sul campo a Gaza non sono in grado di verificare in modo indipendente queste cifre, data l’enorme quantità di morti”. 2) Il ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz, ha commentato così: “Il miracolo della resurrezione dei morti a Gaza. Le Nazioni Unite riducono del 50 per cento la stima delle donne e dei minori uccisi a Gaza e riconoscono di essersi basate sui dati del ministero della Sanità di Hamas. Chiunque si basi sui dati falsi di un’organizzazione terroristica per incriminare Israele di spargimento di sangue è antisemita e sostiene il terrorismo. Il rapporto tra terroristi e civili uccisi è dunque di uno a uno: “Sono stati uccisi quattordicimila combattenti e, probabilmente, sedicimila civili”. 3) Secondo il professor Abraham Wyner, studioso di Statistica della Wharton University, le percentuali dei morti indicate da Hamas sono cresciute in modo innaturale e in misura troppo regolare e lo ha spiegato in un lungo saggio su Tablet. Alla fine del conflitto forse sarà più chiaro che Israele aveva compiuto sforzi considerevoli per ridurre al minimo gli effetti della guerra sui civili, mentre Hamas continuava a utilizzare gli ospedali, le scuole e le moschee come fortezze (ieri i video dalle strutture dell’Unrwa). Alla fine della guerra forse verrà fuori un “genocidio” di terroristi.
@irenemessina8843
@irenemessina8843 9 ай бұрын
Grazie Prof. Barbero per le sue preziose i formazioni.
@viaggieincontri
@viaggieincontri 9 ай бұрын
L'ha detto due anni fa, bisognerebbe chiederglielo oggi. "Nessuno si sognerebbe di dire...." Mah, ...Gideon Levy, scrittore e giornalista israeliano, se non l'ha detto ci è andato molto vicino
@northernstar450
@northernstar450 2 ай бұрын
Cifre che non tornano. Serietà, almeno dinanzi ai morti. Una vecchia abitudine: a Jenin, la seconda Intifada. Quando nel 2002 l’esercito israeliano entrò a Jenin per distruggere i covi dei terroristi che vi pullulavano durante la Seconda Intifada, i palestinesi si precipitarono dai media internazionali sostenendo che Israele stava perpetrando un massacro. Saeb Erekat, portavoce di Yasser Arafat, affermò che a Jenin erano stati “massacrati cinquecento palestinesi” (cinquecento è il numero magico, anche per l’ospedale di Gaza). I media internazionali non esitarono a riprenderlo e diffonderlo senza alcuna conferma o prova o riscontro. Quando media e osservatori internazionali riuscirono finalmente entrare a Jenin, dipinsero un quadro diverso: una dura battaglia nel campo profughi, nella quale erano rimasti uccisi cinquanta palestinesi, in gran parte appartenenti a gruppi terroristici, e 23 soldati israeliani. Non un “massacro” di cinquecento civili inermi, ma una operazione antiterrorismo. Ma ormai il danno era fatto. In questi giorni: le cifre di Hamas. Mentre le truppe israeliane attaccano Hamas da sei mesi, il ministero della Sanità di Gaza ha impresso nella mente del pubblico una statistica degna di un altro massacro: “Il settanta per cento dei morti a Gaza sono donne e bambini”, dice il ministero gestito da Hamas, e più di trentamila vite andate perdute. Le analisi di esperti indipendenti: qualcosa non torna! Gabriel Epstein, analista del «Washington Institute for Near East Policy», aveva subito fatto notare a dicembre che qualcosa non tornava. Aveva rilevato che le morti attribuite a “fonti mediatiche affidabili” erano costituite quasi interamente da donne e bambini. Delle 6.629 vittime attribuite dai media, 1.941 erano donne, 4.678 bambini e solo dieci uomini. Dei quasi 11 mila decessi segnalati tra il 1 gennaio e il 31 marzo, i maschi adulti rappresentavano solo il 9 per cento delle vittime, anche se il rapporto tra i sessi di Gaza è vicino alla parità e più della metà dei suoi residenti sono adulti. Le cifre ufficiali di Onu. L’ «Ufficio per il coordinamento degli affari umanitari delle Nazioni Unite (Ocha)» ha ridotto di quasi la metà il numero di donne e minori uccisi durante la guerra in corso dopo il 7 ottobre 2023 tra Israele e Hamas. Se un’infografica pubblicata dall’Ocha il 6 maggio riferiva che il numero di donne uccise dopo il 7 ottobre sarebbe di 9.500 e quello dei minori di 14.500. L’8 maggio, l’agenzia delle Nazioni Unite ha dimezzato il numero: 4.959 donne e 7.797 minori. Inoltre: le stime ufficiali israeliane contano che quindicimila terroristi sono stati uccisi dopo il 7 ottobre Di seguito alcune valutazioni. 1) Farhan Aziz Haq, portavoce del segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, ha dichiarato che le cifre si basano sui dati del ministero della Sanità di Gaza, gestito da Hamas, e che “le squadre Onu sul campo a Gaza non sono in grado di verificare in modo indipendente queste cifre, data l’enorme quantità di morti”. 2) Il ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz, ha commentato così: “Il miracolo della resurrezione dei morti a Gaza. Le Nazioni Unite riducono del 50 per cento la stima delle donne e dei minori uccisi a Gaza e riconoscono di essersi basate sui dati del ministero della Sanità di Hamas. Chiunque si basi sui dati falsi di un’organizzazione terroristica per incriminare Israele di spargimento di sangue è antisemita e sostiene il terrorismo. Il rapporto tra terroristi e civili uccisi è dunque di uno a uno: “Sono stati uccisi quattordicimila combattenti e, probabilmente, sedicimila civili”. 3) Secondo il professor Abraham Wyner, studioso di Statistica della Wharton University, le percentuali dei morti indicate da Hamas sono cresciute in modo innaturale e in misura troppo regolare e lo ha spiegato in un lungo saggio su Tablet. Alla fine del conflitto forse sarà più chiaro che Israele aveva compiuto sforzi considerevoli per ridurre al minimo gli effetti della guerra sui civili, mentre Hamas continuava a utilizzare gli ospedali, le scuole e le moschee come fortezze (ieri i video dalle strutture dell’Unrwa). Alla fine della guerra forse verrà fuori un “genocidio” di terroristi.
@gutmannjacob9262
@gutmannjacob9262 2 жыл бұрын
sei grande prof. Sempre oggettivo👍
@EtruscanRecords
@EtruscanRecords 2 ай бұрын
Mi sa che le cose sono cambiate in questi ultimi mesi purtroppo
@Suspiria903
@Suspiria903 9 ай бұрын
Ormai siamo veramente alla frutta vedendo un dibattito simile.
@elisamagario4803
@elisamagario4803 9 ай бұрын
Nessuno parla dell'argomento trattato. Si fanno solo i complimenti al professore.
@user-wo1zt7ns8b
@user-wo1zt7ns8b 8 ай бұрын
il 99% di quelli che commentano sono persone che hanno studiato poco, povere di contenuti e si incantano piu per la parlantina decisa e i modi di colloquiare piuttosto che sui contenuti.
@user-ss6bg9yq6q
@user-ss6bg9yq6q 9 ай бұрын
Chiaro e preparato come sempre!!!!😮❤❤❤❤❤❤❤
@mauriziomarcolongo5841
@mauriziomarcolongo5841 3 жыл бұрын
chiarissimo e come sempre veramente grande. un sommo storico contemporaneo
@phantom87ita
@phantom87ita 9 ай бұрын
Non capisco tutta questa ostilità del prof Barbaro verso i libri di Pansa. Se raccontano fatti reali come lui stesso ammette, perché detestarli? Il loro scopo non era certo quello di negare la giusta causa della resistenza, ma semplicemente far capire lo schifo che è successo in Italia e quindi lo schifo che le guerre possono causare. È la prima volta che sono deluso da una risposta di Barbero
@cristianocreston5896
@cristianocreston5896 9 ай бұрын
Concordo .. be' no ..in realtà nn è l' unica ... purtroppo ..e mi spiace 😢
@danielecork
@danielecork 9 ай бұрын
Pare per lui sia un costo inevitabile ma puzzolente . Quindi meglio tacerlo.. :(
@robertospagnoli2984
@robertospagnoli2984 2 ай бұрын
La storia è storia, Barbero la comunica stando attento nel piacere a tutti.
@aurorainchingolo6097
@aurorainchingolo6097 9 ай бұрын
Interessanti risposte. Incomprensibili domande. Perché le persone biscicano i suoni per cui non si capisce qulo che dicono?
@mc3744
@mc3744 6 ай бұрын
Mi piacerebbe sapere che risposta darebbe oggi il Prof. Barbero (che stimo moltissimo)? Se tre anni fa Israele era da condannare, ma non paragonabile agli orrori del passato, oggi, con lo sterminio agghiacciante in corso, come si modifica il giudizio?
@negy2570
@negy2570 5 ай бұрын
Da un punto di vista strettamente tecnico non è paragonabile perché Israele ed Hamas sono entrambi armati ed entrambi utilizzano metodi orrendi che distruggono persone innocenti, quelle proprie e quelle altrui. Si combattono da una parte e dall'altra di confini nazionali, diciamo, mentre gli ebrei (e non solo loro ma non i sionisti) erano inermi cittadini prelevati e portati alle camere a gas senza che nessuno alzasse un dito per difenderli all'interno del loro stesso paese. Ovviamente questo non toglie nulla all'orrore e alla violenza o alla quantità di morti o al tentativo di pulizia etnica da parte di Israele.
@Elisa-im6ll
@Elisa-im6ll 4 ай бұрын
​@@negy2570perché, a lei sembra che Israele stia combattendo Hamas??? Ancora con questa menzogna???
@negy2570
@negy2570 4 ай бұрын
@@Elisa-im6ll Non ho scritto nulla del genere. Comincio ad averne abbastanza dell'analfabetismo di ritorno. Passo e chiudo.
@mc3744
@mc3744 3 ай бұрын
@@negy2570 In effetti adesso non li prelevano. Li bombardano direttamente a casa. Molto meglio.
@barbolibi9126
@barbolibi9126 3 ай бұрын
@@negy2570 Guardiamo il presente. Esiste solo il presente. Solo il presente.
@silviocoggiola7163
@silviocoggiola7163 3 жыл бұрын
I crimini non sono più crimini a seconda da che parte stava chi li commetteva. Troppo comoda come versione.
@FrancisMetal
@FrancisMetal 3 жыл бұрын
Per lui sono crimini ma quello che conta è che Hitler non c'è più
@epbrothers887
@epbrothers887 3 жыл бұрын
@Gipsy Ma infatti il discorso non fa una piega. Hai detto bene. È il suo punto di vista. Di cittadino, e non di storico. E sul piano delle opinioni personali, la mia e la tua hanno lo stesso valore della sua. E, come io non ho la pretesa che gli altri condividano il mio punto di vista, così lui non dovrebbe incalzare il pubblico con domandine capziose del tipo "Davvero avreste preferito che...?". Facile fare queste domande a un pubblico dopo 75 anni di indottrinamento antifascista. Valle a fare nel '44...
@epbrothers887
@epbrothers887 3 жыл бұрын
@@toffonardi7037 Se esprime un'opinione personale, lo fa automaticamente da cittadino. Lo storico si occupa dei fatti e dell'interpretazione OGGETTIVA dei fatti. Cose su cui chiunque può concordare. Già il fatto che ci siano fascisti, liberali, comunisti, anarchici ecc... dimostra che la fede politica è roba soggettiva e non oggettiva.
@campfran72
@campfran72 3 жыл бұрын
Sono parole sue, sicuranente non di Barbero. Dovrebbe riascoltare l'intervista.
@francomanca
@francomanca 3 жыл бұрын
@@epbrothers887 ottimo!.. Grazie!
@mariamezzadri1693
@mariamezzadri1693 3 ай бұрын
Tanti tanti complimenti al Professore Barbero anche per i commenti su Pansa
@user-yi8tn3qh2l
@user-yi8tn3qh2l 9 ай бұрын
Grazie professore, però posso dire che devi uscire più spesso sul debatit TV
@pippo604
@pippo604 9 ай бұрын
Io ho saputo di questi crimini quando ero alle elementari (ho 63 anni) me li raccontava mio nonno, nato e vissuto a Massalombarda in Romagna... quando ingenuamente ne ho parlato a scuola sono stato aggredito e tacciato che le mie erano fantasie e dovevo vergognarmi di quello che dicevo. Non è vero che tutti sapevano, ma è vero che non se ne doveva parlare di questi fatti non ne ha mai parlato nessuno, solo Pansa che poi è stato vessato dall'intellighenzia" culturale italiota Poi concordo che i crimini in guerra sono da entrambe le parti e la mia idea è una sola mai guerra è il primo crimine che innesca ogni altro crimine
@giuliobuccini208
@giuliobuccini208 9 ай бұрын
Infatti, io non ne sapevo niente dei crimini e delle efferatezze partigiane. Forse qualcuno le conosceva (direttamente od indirettamenta) vivendo nelle zone in questione. Ma per chi vive a Roma, come me, queste cose erano completamente ignote.
@oscarmarascia3639
@oscarmarascia3639 8 ай бұрын
👏👏👏
@beatricemattei3684
@beatricemattei3684 3 жыл бұрын
Grande professore, chapeau elevato alla potenza. Grazie, grazie è sempre un piacere ascoltarla
@brunabonvicini
@brunabonvicini 9 ай бұрын
A mio modesto parere gli esraeliani hanno protestato contro il governo ,non per amore verso i palestinesi ma perché hanno capito( pensa un po’ prima di Netaniau , ) che quegli infiniti soprusi avrebbero poi portato a quello che vediamo in questi giorni. È ora di dare un po’ di giustizia a questa povera gente ( non è neanche vero però che il mondo è dalla parte di Israele,sono i governi che danno sempre ragione a chi è più prepotente,è solo per tornaconto.). Bruna
@viaggieincontri
@viaggieincontri 9 ай бұрын
Purtroppo no, gli israeliani protestavano solamente per la riforma della giustizia.
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