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Credo sia una questione incredibilmente complessa e sopratutto soggettiva. Io più volte ho valutato l'estero ma mi sono sempre scontrato con il fatto che "estero" non vuol dire niente. Quando approfondisci un singolo paese ti rendi conto di tutta una serie di dinamiche specifiche e complesse da valutare. Magari c'è un clima particolare, la lingua del posto è difficile, la burocrazia non è il massimo, la sanità (anche pagata) scarseggia, ecc... Insomma, finché si parla di "estero" l'Italia sembra sempre fare schifo, poi quando fai il confronto a 2 ti rendi conto che è diverso. Per ora ho rimandato la decisione al futuro 😅

Ho vissuto 8 anni all'estero e ora sono tornata in Italia. Mi hai fatto sorridere quando hai detto che nessuno apprezza l'Italia quanto gli italiani che vivono all'estero. È vero!

Gran bel video Marce! Da ragazzo che ha visuto da residente: 1 anno a Sydeny - 2 a Londra - quasi 2 a Dubai a me é sempre stata insegnata una cosa: "Vai dove vieni trattato al meglio!" e questa penso sia la considerazione migliore che si possa fare come riassunto! Penso che ognuno si debba muovere in funzione delle opportunità che gli vengono offerte e del grado di felicità in cui si trova, ed è ipocrita chiudere gli occhi pensando che la soluzione di una persona sia la migliore per tutte le altre. ❤‍🔥

È meraviglioso vedere un video così bello, un buon contenuto. tutti dobbiamo vincere per superare la recessione e l'inflazione. Dopo aver guadagnato migliaia di dollari investendo in una società affidabile, non oso dubitare del mercato del trading, con la giusta abilità farai fortuna nel mercato. vivere negli Stati Uniti, avere così tante fonti di reddito è la cosa migliore da fare.

Vivo all’estero da 17 anni e confermo che l’Italia é il paese più bello al mondo, ma anche uno dei meno vivibili proprio per i temi che hai affrontato: tasse, burocrazia in primis. Penso che gli imprenditori italiani che pagano ogni centesimo di tasse e fanno impresa siano degli eroi. Non esagero. Detto questo, ogni paese ha i suoi problemi e alcuni più grandi dell’Italia. Non esiste il paese perfetto, pertanto, la parte umana é quella che deve contare di più. Questo é il mio 2 cent. ❤

Ciao Marcello! Ho vissuto 7 anni in Francia e mi sono appena trasferita in Giappone tre mesi fa, sempre da lavoratrice dipendente. Ti posso condividere la mia esperienza su perché la Francia è così attrattiva. Come tu dici, la previdenza sociale è ottima. Ci sono tantissimi aiuti sugli affitti, famiglie, incentivi vari, assistenza sociale praticamente gratuita (dentista, dermatologia, ginecologia, oculista, persino gli occhiali sono gratuiti con una buona assicurazione privata, normalmente fornita dall'aziende)... C'è persino una specie di reddito di cittadinanza. Si pagano un sacco di tasse, ma in scaglioni come in Italia, ed i risultati si vedono. Questa è la cosa che mi ha colpita di più. Ero quasi contenta di pagare le tasse. Almeno questo è quello che succede nelle grandi città, tipo in quella dove abitavo. Gli stipendi sono generalmente più alti e le condizioni lavorative migliori per i dipendenti (ad esempio, più giorni di ferie e meno ore lavorative con settimane legalmente di 35h). Le manifestazioni sono per mantenere questi diritti. Mi sono trasferita in Giappone per motivi personali. Sono italo-giapponese, per cui volevo avvicinarmi a questa parte della mia "storia". Ho ritrovato in Giappone quello che non mi mancava dell'Italia, ovvero una specie di razzismo strano nei confronti delle persone "diverse", come me, nonostante non sia poi neanche così "diversa". Questo è quello che non mi mancava (e una delle ragioni per cui non rientrerei) dell'Italia (nonostante si manifesti in modalità diverse in Giappone) e che non ho trovato così tanto in Francia (nonostante ci sia anche lì, come dappertutto). Questo è un aspetto che non è troppo visibile dalla maggior parte degli italiani in Italia :) Questo perché le differenze culturali aprono la mente ed in Italia non c'è così tanta intercultura, per cui si ha la tendenza a non capire la diversità. Mi dispiace dover scrivere queste cose, questa è la mia esperienza personale. In ogni caso, il cibo italiano manca! Bel video.

Sono rientrato in Italia mosso da quasi un certo pizzico di nazionalismo per cercare di avviare la mia carriera professionale qui. Beh che dire, avrei delle storie al limite del surreale, tra neanche un mese ripartirò in cerca di avventura e ( fortuna) in Australia 🇦🇺. Dico solo che il nostro paese si deve dare una svegliata perché non si sta rendendo conto che sta letteralmente cacciando via i pochi giovani che sono rimasti. Top 🔝 video come sempre

Vivo in canada da 6 Anni e dal nulla mi sono fatto un biglietto d’aereo per rientrare in Italia…magari mi cerco un lavoro ancora al estero ma sarà sempre in Europa, la conclusione di tutti questi 6 anni passati qui a lavorare come uno schiavo mongolo !? Niente è come l’europa, non c’è paragone è il miglior continente da vivere che sia al livello politico, professionale, culturale, civile… le cose da citare qui sono al infinito. Ragazzi dopo un esperienza bella ricca qui in nord america mi sono fatto questa conclusione Viaggiate, andate dove volete divertitevi non state nella vostra zona di confort così potete capire cos’altro potette affrontare. In bocca al lupo a tutti i nostri espatriati

Bel video! Opinione di una persona che ha vissuto 10 anni in Svizzera per poi tornare il Italia (eh si le agevolazioni fiscali fanno la differenza). Rapporti sociali e modo di vivere l´amicizia. Questo era uno dei temi di cui sono stato "vittima" anche io. La realtà e´ che le relazioni in italia sono basate sul Drama, che si parli di relazioni di coppia o di amicizia. Quello che si impara dopo cosi tanti anni fa e´ che pian piano che sali verso il nord dell´Europa la gente diventa "più fredda" ma questo non vuole dire che sia meno amichevole. La differenza e´ che in Italia siamo tutti amici ma nella realtà dei fatti pochissimi lo sono, siamo caciaroni, siamo semplicemente estroversi come tutti i popoli latini. Al nord Europa la gente ha un guscio che impiega un po´ a aprirsi ma una volta che succede nascono delle amicizie di valore immenso.

Tornato in Italia dopo oltre 15 anni all’estero. In piena fase di disillusione tornerò all’estero non appena scadrà il termine del beneficio fiscale per gli esodati. L’Italia è il mio paese e vorrei tanto poterci restare ma è marcio dentro.

Ho vissuto in 8 paesi diversi per periodi di almeno 6 mesi a soli 25 anni ( Italia, Bulgaria, Olanda, Germania, Islanda, Malta, Gran Bretagna) ed adesso Messico, e sono stato in 34 paesi (quelli compresi) e questo video rispecchia per molti aspetti la mia vita. Come te sin da piccolo ho sempre pensato che avrei vissuto all'estero ed ho sempre avuto quell'odio verso l'Italia per le cose che tutti conosciamo pur sapendo che l'estero non è perfetto. Sono a metà tra la seconda e terza categoria che menzionavi nel video, ma devo dire che più tempo passo all'estero e più capisco che la vita in Italia non e male e quanto siamo fortunati nella nostra sfortuna haha. Spesso si va all'estero con l'idea che li non si troveranno problemi quotidiani, che lì ci si integrerà facilmente, come se in quel paese stessero solo aspettando te e il tuo arrivo ma quasi sempre non è così. Quando ci si trasferisce in un paese nuovo, bisogna rimboccarsi le maniche e ricordarsi di cosa è l'umiltà. Proprio per questo e per tutte le esperienze che ho avuto, le migliaia di persone conosciute provenienti dai luoghi più disparati nel mondo mi ritengo così fortunato di aver avuto la possibilità di conoscere e vivere il mondo per quello che è in realtà. Mi piacerebbe tanto che l'Italia riuscisse a risolvere i suoi problemi così da diventare quel paradiso che si meriterebbe di essere, anche se ho poche speranze. Alla fine credo che tornerò in Italia, ma non ometto che probabilmente proverò a vivere e viaggerò in altri paesi prima di trasferirmici stabilmente. Comunque se mai passi dal Messico fammi un fischio sarai il benvenuto e io sarei perfetto per una delle tue interviste haha, Non ti tardare troppo però, chissà dove mi porterà il vento in futuro. Un abbraccio.

E’ un pensiero che mi torna in testa da un’anno a questa parte. Ho lasciato l’Italia per gli states più di 10 anni fa ho finito le scuole qua e sono rimasto anche perché ho parenti. Io lavoro da casa nel campo degli investimenti ed è da un po’ che vorrei tornare in Italia anche magari per 6 mesi per vedere come mi ritrovo. I motivi sono semplici, intanto negli states la vita non è rosea anche se guadagni bene non c’è vita sociale, gli americani non sono molto aperti di cultura e sono succubi del lavoro e molto stressati. La vita in America è molto molto più cara, specie dove sto io in California. I prezzi delle case in media sono 800 mila dollari al momento nelle mie zone, il che significa di un mutuo sui 5 mila dollari al mesi e almeno 100 mila dollari d’avanzare come anticipo , in usa ai anticipa almeno il 10% , senza considerare i costi di riparazione.gli affitti sono 2000 dollari a salire per uno studio ( non un intero appartamento o casa). Poi tutto anno debito scolastici universitari, chi finisce l’università si trovò un debito di 50 mila a salire, ameno che non ha avuto un aiuto, sponsorizzazione o l’ha pagato a mano a mano mentre faceva i corsi .Anche se fai 100 mila dollari all’anno non riesci a vivere bene qua. L’assicurazione poi è un altro grande problema… i costi sono altissimi e te la paghi tu o al massimo il tuo datore di lavoro te la copre una buona percentuale? Però senza assicurazione anche una semplice visita dal dottore ti può costare più di 1000 dollari, solo per un controllo. Stessa cosa per il veterinario, l’altro giorno ho portato il mio Husky ha farsi controllare e una visita di routine ( analisi de sangue più raggi per vedere se aveva dei tumori visto la sua età avanzata ) è costata 1000 dollari! L’America non è più come 20-30 anni fa dove potevi sfondare anche con poco e con il duro lavoro, i tempi sono maturi, per stare bene devi fare tanti tanti soldi. Hanno una bolla destinata a scoppiare, la mentalità loro del consumismo ha creato questo debito enorme, moltissimo americani non hanno risparmi per emergenze. Anche crearsi un business è più difficile, si ci sono le agevolazioni ( se le sai sfruttare) ma i costi sono alti. Preferisco tornarmene in Italia pagare più tasse ma so che comunque al netto guadagno di più, vivo meglio e sono più tranquillo. In America con 100 mila dollari non riesce a salvare nulla in Italia con 50-60 mila fai una vita più che ottima. E poi perché no ? Rientrare in Italia e lanciare un business, un idea sarebbe molto stimolante per me. In Italia abbiamo bisogno di tanto italiani che hanno vissuto all’estero che rientrano per cambiare il paese perché hanno visto le differenze che ci sono. Tanto è vero sta cosa, tutti mi chiedono ma perché non torni in Italia? Perché stai qua? La risposta è la stessa di tutti gli italiani che si sono trasferite nel corso degli anni : per opportunità maggiori… se ci fossero queste opportunità in Italia sarebbe il migliore paese al mondo e anche con questa pecca rimane uno dei migliori perché la qualità di vita che si fa in Italia non si fa da nessuna parte

Ho 34 anni e una carriera in perenne standby. Non è facile alla mia età ma sto prendendo il coraggio per cambiare e provare all'estero. L'Italia è un paese che sistematicamente sottovaluta e umilia chi ha voglia di fare e migliorare

Non sono italiano, ho vissuto in Italia per 6 anni e dopo per lavoro mi sono trasferito all'estero, non c'è un solo giorno in cui non mi sia pentito di aver lasciato l'Italia.

L'Italia è bella, il clima è ottimo, il cibo è fantastico...però le belle cose si fermano quà, quando vai in giro la prima cosa che si nota è quanto è vecchio questo paese, in giro vedi solo vecchi, si guadagna poco in confronto ad altri paesi, le cose in genere funzionano male se paragonati ad altri paesi, i prezzi non sono altissimi ma il problema è che i stipendi sono bassi e di conseguenza è comunque difficile vivere

Proprio un bel video Marcello! Io vivo in Italia ma lavoro da remoto per tech companies con sede negli USA. Ed ogni anno mi sento un pirla a pagare un quantitativo di tasse che non vengono assolutamente restituite in servizi... Come dici tu, si sta bene a vivere in Italia, ma la burocrazia, un certo tipo di cultura e la tassazione te lo fanno letteralmente odiare. Per adesso la mia soglia di tolleranza non è ancora stata oltrepassata, ma nonci siamo molto lontani. Come te sto valutando un periodo all'estero per poi tornare e molto probabilmente ritirarmi entro i 50. Vedremo, ma ti capisco molto bene.

Bhè, io vivo in Svizzera, a Lugano dove godo del regime fiscale svizzero, parlo italiano immerso in un territorio di cultura e lingua italiana, ad un'oretta da Milano. Secondo me non c'è bisogno di sbattersi dall'altra parte del mondo, abbiamo un paradiso subito dopo il confine!

hai descritto la mia vita ed il mio pensiero sul rientro in Italia dopo 13 anni di Cina. Ero indeciso se tornare, questo video ha quasi spostato l ago della bilancia sul SI

Vivo in USA da 10 anni posizione executive in multinazionale. Mi sono spostato a 40 anni. Non semplice integrarsi. L’ho fatto principalmente per i figli che crescono imparando una cultura diversa. E per dargli la cittadinanza in modo che in futuro possano scegliere di tornarci se io rientrassi in Italia. Qui le opportunità rimangono molte ma vincere la green card alla lotteria o trovare una azienda da che ti sponsorizza sarà sempre più complicato. Col passaporto USA saranno liberi di trovare o provare la loro strada.

Io vivo in Svizzera da circa 10 anni e, sinceramente, non riuscirei a vivere in Italia! Apprezzi di più l’Italia se vivi in un luogo che non ti appartiene, ma quando trovi il tuo posto nel mondo, niente e nessuno potrà portarti via. È anche vero che crescendo le nostre necessità cambiano. Io in un futuro, mi immagino in qualche isola spagnola o in Portogallo: mare, sole e bella gente 😎☀

Bel video Marcello! Io vivo in Australia da piu' di 4 anni ed è vero che avere il tipo di rapporti e vita sociale che abbiamo in Italia è molto difficile. Abitudini, culture, stili di vite diverse sono molto difficili da legare tra loro e anche tra italiani, all'estero è diverso. Si si crea una sorta di amicizia ma è sempre un po superficiale e non di quelle " ci sono se hai bisogno". Ognuno pensa ai fatti suoi insomma. Questa è la cosa che soffro di piu'...poi cibo ed altro nn molto. Qui la pressione fiscale è al 40%...di certo a fine mese riesci a risparmiare di piu' rispetto all' Italia ma restarci tutta la vita....mmmm ancora nn so. Consiglio a tutti come te di viaggiare e fare una bella e lunga esperienza all'estero, si impara tanto ed è bellissimo incontrare persone di tutto il mondo.

Vivere per un periodo all'estero inteso come "confrontarsi con un'altra cultura diversa dalla nostra, magari anche lontana anni luce" a parer mio è una cosa che giova sotto tanti aspetti, tra il padroneggiare una nuova lingua, un miglioramento mentale e caratteriale, nuovi orizzonti lavorativi o semplicemente crescere. Sia che possa essere per motivi di studio, di lavoro, di vacanza, di ricerca di una nuova vita, tutto va sempre bene ma l'importante è farlo perché (l'ho vissuto sulla mia pelle) quando poi torni capisci che sei cambiato parecchio ed inizi a notarlo soprattutto negli ambiti in cui prima eri carente o avevi un certo timore. Io per esempio durante i colloqui di lavoro prima ero impacciato ed avevo il terrore di sbagliare forse proprio per la nostra cultura che non ci aiuta e viviamo il rapporto come lavoratore-padrone, dopo le mie varie esperienze all'estero sono tornato forse con una marcia in più ed affronto i colloqui stessi più come fossero "chiacchere da bar". A volte basta solo diventare coscienti dei propri limiti e difficoltà, e per migliorare bisogna mettersi "in pericolo" (il nostro istinto di sopravvivenza ci aiuterà sempre) per tirarne fuori giovamento, ed andare all'estero a vivere sicuramente uscendo dalla comfort zone ci mette in pericolo. 😉

Ciao Marcello, video molto interessante. Un paio di precisazioni: in Svizzera non c'è, come dici, la tassa sul capital gain, ma i dividendi ti fanno income, che viene poi tassato a fine anno (infatti, tendenzialmente, è più conveniente investire in etf ad accumulo). C'è inoltre la tassa sulla sostanza (si parla di 0.11% sui capitali sopra gli 80k). In italia inoltre in realtà esiste una patrimoniale, che è il 0.2% sui capitali vincolati (qualsiasi investimento) sopra i 5k. Zurigo inoltre, non costa assolutamente 3x Milano. Si avvicina a 2x Roma... Quindi ad occhio e croce un 1.5x Milano. Poi parliamoci chiaro, una residenza e un appartamento a Lugano (che è 55min da Milano) ti aiuterebbe molto per il discorso economico, parleresti comunque la stessa lingua, saresti a meno di 1h di treno da Milano Centrale e vivresti in una realtà decisamente più pulita. Ah, a Lugano hanno pure il bidet :(

Video veramente interessante e tema complesso e soggettivo, come hanno già scritto in tanti. Personalmente, avendo studiato lingue, vivere per periodi più o meno lunghi è un po' un rito obbligato (in senso positivo). Ho trascorso 9 mesi Erasmus in Germania durante la magistrale (in una città di cui ero già innamorata) e quasi 7 in Danimarca (dove sono capitata per caso) con un progetto europeo di volontariato e ad oggi rifarei entrambe queste esperienze e continuerei a consigliarle a tutti di farle almeno una volta nella vita. Sono esperienze che insegnano tanto, a livello personale, umano e relazionale, oltre che culturale, soprattutto se fatte a partire dai vent'anni. Ti aprono la mente e strade che non conoscevi e ti fanno crescere tanto, specialmente nei momenti di difficoltà. Come tutte le cose ci sono pro e contro e sta a noi trovare l'equilibrio e scegliere un Paese dove ritroviamo la maggior parte degli aspetti che ci stanno a cuore. Nel mio caso la Danimarca in particolare è stata una scoperta. Averla vissuta durante il primo lockdown (il secondo per l'Italia, a fine 2020) non è stato facile, ma conoscerla attraverso colleghi/amici danesi mi ha sorpreso su molti fronti. Poi l'unica cosa che mi hanno chiesto/detto tutti riguardava ovviamente solo il meteo, il fatto che i danesi siano freddi e il cibo che non è buono come da noi. Sicuramente sono aspetti che incidono, ma basta viverci per un periodo per capire che a volte si tratta di pregiudizi o che comunque ci sono aspetti più importanti che determinano la vivibilità di un Paese. Di certo se non fossi stata in grado di rinunciare a determinate cose che rendono l'Italia un Paese fantastico, non sarei mai partita o non avrei scelto quel posto :'D Concludo dicendo che poi molti vedono solo i lati belli che raccontiamo delle esperienze all'estero, vuoi per i social, vuoi perché non passiamo certo il tempo a lamentarci dei lati negativi (abitudine molto italiana per altro). E questo si lega al fatto che decisamente non è tutto oro quello che luccica, ma te ne rendi conto solo quanto trascorri un periodo lungo all'estero :)

Io mi sono trasferita a Londra nel 2018 perché ho sempre avuto il pallino di vivere lì. Sono partita senza troppe pretese o piani. Dopo quasi 6 anni però sto seriamente considerando di tornare in Italia. Londra è grande,bella e ha molto da offrire però secondo me rimarrà sempre un Business Center,nel senso che se hai/o vuoi fondare un business allora ti conviene trasferirti (parere mio), sennò non so quanto convenga. Si,gli stipendi sono maggiori rispetto all’Italia, ma anche il costo della vita è molto più alto, soprattutto gli affitti, quasi nessuno abita in un appartamento da solo, perché (per il lavoratore medio) è impossibile permetterselo. Il cibo lascia desiderare e gli inglesi sono,secondo me, dei finti gentili,nel senso che salutano,ringraziano e ti fanno sentire a tuo agio ma sotto sotto non gli può interessare di meno di te “straniero”. Poi sinceramente dopo la Brexit è il Covid le cose sono solo che andate sempre peggio.. Quindi secondo me,come dice anche Marcello, fare esperienza all’estero è una cosa molto importante,perché ti fa crescere come persona, però alla fine bisogna stare dove ci si trova meglio.

Anni fa avevo la fissa di trovare il mio paese estero per trasfermi sono stata da 15 gg a un paio di mesi NYC, Londra, Berlino, Parigi, Vienna, Monaco di Baviera, Nizza, Lyone, Amsterdam, Madrid mi piacevano ma non abbastanza per trasferimi, e alla fine ritornavo in l'ITALIA con occhi nuovi ed era sempre meglio di come l'avevo lasciata. Confermo e' ideale per una apertura mentale vedere e conoscere nuove culture per me e' di vitale importanza, poi si apprezza meglio la nostra CARA ITALIA. 😅

Vivo in Germania dal 2018, e a fine anno tornerò in Italia, con tutti i rischi che comporta. La vita da dipendente qui è buona: lo stipendio è adeguato, ogni anno con gli scatti di anzianità aumenta anche un minimo, contratti che puoi cambiare a tuo favore da tempo pieno a part time. La sanità è quasi del tutto gratuita, anche se trovo che i medici di base siano troppo sbrigativi. Anche per quanto riguarda gli assegni familiari per i bambini trovo sia piu che adeguato, soprattutto qui in Baviera. Affitti stanno diventando sempre piu cari, appartamenti molto spesso fatiscenti e comprare è impensabile, almeno qui attorno a dove vivo: questo uno dei motivi del trasferimento: troppi soldi buttati per l'affitto, abbiamo risparmiato standl qui parecchio e comprato cash in Italia, cosi rientrando non avremo mutuo o affitto. In piu avendo una figlia, la distanza dalla famiglia inizia ad influire anche piu di prima, non avendo qui nessun aiuto. Sarà un grande salto nel vuoto, però non vediamo l'ora di tornare 😊

Siamo proprio fortunati ad essere nati in Italia e avere l'opzione di prnsare di trasferirci per quanto vogliamo per i motivi che vogliamo, anche solo fare un'esperienza. Tanta gratitudine

Da uno che vive all’estero da 10 anni, e che ha avuto nonni che hanno lasciato l’Italia più di 60 anni fa.. mi dispiace veramente vedere come le cose non riescono a cambiare in Italia. E’ un paese fermo con le stesse problematiche. Chi va all’estero va solo per migliori opportunità e per lavoro. Ed è lo stesso motivo che ha spinto tanti italiani alla fine del 800 e dopo la seconda guerra a lasciare il paese. E’ come se nulla possa cambiare. Io voglio ritornare un giorno, l’Italia è bellissima per tantissimi aspetti. Dobbiamo noi cambiarla, noi giovani che abbiamo viaggiato e abbiamo una visione più ampia di quello che c’è fuori dall’Italia per migliorare la nostra situazione del paese. Un bocco al lupo a tutti che passano per questo video

Bel video, complimenti. Ho vissuto in Inghilterra per 2 anni e mezzo e gli stipendi erano decisamente più alti. Secondo me hai detto una cosa fondamentale: in Italia si sta bene, la famiglia, gli amici, i rapporti umani, la cultura, non è banale stabilirsi all’estero e viverci per sempre. Anch’io come te sono un amante dei periodi all’estero, sono molto formativi e aiutano tanto a crescere ed aprire la mente. Sto valutando di andare un periodo in Australia finché ho l’età per farlo

Ragionamento preciso e molto razionale! Complimenti! Ottimo lavoro, la tua analisi diventa veramente utile x chi vuole valutare la fuga! Grazie mille

Marcello per molti qui in italia gli amici veri sono il gruppetto di bambini con cui sei cresciuto a scuola che ti porti appresso per tutta la vita con cui hai condiviso tutto,quindi ritrovarsi a 28 anni a ricominciare una vita da zero è durissima perche sei cresciuto nella tua bolla di famiglia e amici e cambiando paese non riesce ad entrare nelle "bolle" degli altri per diffidenza verso lo straniero,abitudini culturali diverse,barriera linguistica e da qui nasce il senso di solitudine

Ho lavorato a Londra, Amsterdam e attualmente lavoro a Parigi, sono un analista di commodities. Devo dire che l’Olanda è il paese dove si lavora meglio in EU, ci sono un sacco di diritti e la consiglierei a tutti, soprattutto per gli sgravi fiscali. A Novembre mi arriverà la Green Card e mi trasferirò definitivamente a Miami

parlo da una persona che è vissuta 3 anni in albania per studiare, sono pienamente d'accordo che fare un esperienza all'estero aiuta ad essere una persona più completa, io personalmente sono diventato una persona più indipendente, più matura e più capace a risolvere i vari problemi da solo, ovviamente la differenza culturale aiuta e ti porta una maggior consapevolezza dei pregi e difetti dell'Italia

Vivo all'estero da oltre un decennio e l'italia non mi manca più di tanto. Giusto per vacanza, ogni tanto. Sono d'accordo che un esperienza all'estero sia molto importante anche per una scelta più consapevole. Comunque, complimenti. Fai sempre video molto interessanti

Sono stato 1 anno in germania e sono appena tornato dopo 7 mesi a londra, e mi sorprende quante cose io condivida con quello che hai detto. Ottima chiarezza! In base alla mia esperienza, moltissime persone internazionali hanno pochi problemi ad andare all'estero, invece molti italiani dicono quanto vorrebbero tornare in italia (con la variante "se ci fosse lavoro"). Siccome a me piacerebbe molto trovarmi bene all'estero al di fuori del lavoro ma soffro molto lo shock culturale, mi sono chiesto più volte da cosa derivi questa mia difficoltà che per altri è molto ridotta. Credo che in parte sia dovuto ad una bellezza e uno stile di vita oggettivamente molto alto in Italia, e questo era confermato da tanti internazionali che vorrebbero molto vivere in italia, e che non lo fanno perché pensano che lavorando in Italia sia impossibile addirittura avere i soldi per fare dei viaggi all'estero. In ogni caso sono d'accordissimo sul fatto che sia utile stare all'estero anche per acquisire una visione più oggettiva e capire che non tutto é da buttare, ma piuttosto da valorizzare. E che si può (e si deve) ripartire da quello, rivoluzionando il resto con la coscienza che altri sistemi sono possibili, e che non ci sono sistemi perfetti o ideali.

Io ho passato quasi due anni a Dubai dopo aver vissuto a Monaco, Barcellona e Toronto, e devo dire che il messaggio di questo video mi ha colpito particolarmente. Soprattutto all'inizio della nostra carriera, quando non siamo legati al nostro paese d'origine per motivi familiari o lavorativi, è fondamentale sperimentare e vedere cosa il mondo ha da offrire. Espandere i propri orizzonti ci permette non solo di crescere professionalmente, ma anche di arricchire il nostro bagaglio culturale e personale. In conclusione, invito chiunque a non aver paura di provare nuove esperienze e di sfruttare le opportunità che la vita vi offre. Non c'è niente di meglio che imparare da culture diverse e scoprire nuovi modi di vedere il mondo. Francesco

Ciao Marcello, io ho 21 anni e vivo a vancouver, Canada da due anni e mezzo. Mi sono ritrovato molto nel tuo video, ad essere onesto però non riesco a inserirmi in nessuna categoria. Io sono rimasto colpito dalla società e sostenibilità della vita, mi sono innamoriamo del posto e allo stesso tempo l’ho individuato come un posto per grandi opportunità. Fammi sapere se mai organizzerai un viaggio qua, io te lo consiglio.

Complimenti Marcello , trovo i tuoi video molto interessanti e sinceri . Io la penso esattamente come te, tante volte ho pensato di andare all’estero e smetterla di lottare con le continue “spese” che si deve affrontare se sei in Italia 🇮🇹, ho girato tanto come te e anch’io ad oggi non ho trovato posto più bello della nostra stupenda e complicata nazione .

Dipende sempre quali sono le priorità di ognuno, Dubai vero 0 tasse ma il clima specialmente d' estate è invivibile e si vive pratica solo in questi grandi MALL. In ogni cosa ci sono PRO e CONTRO. Sicuramente l' Italia non è il paese adatto se si vuole fare business ad alti livelli.

Ciao, questo è un argomento che mi tocca molto. Mi sono trasferito all'estero a 38 anni. Ho lavorato per diversi anni in Italia in aziende informatica e l'esperienza che ho accumulato mi è servita per trovare lavoro in Olanda. La differenza è abissale, le persone non sono fredde, semplicemente sono più schive. L'affitto ad Amsterdam rispetto ad una città italiana come Milano è pressoché lo stesso, però la spesa in Olanda costa di meno, e gli stipendi sono più di tre volte più alti. Quindi devo dire che conviene andare l'estero soprattutto per chi ha una figura già ben definita per un lavoro aziendale.

Davvero un video interessante, io vorrei tanto fare un’esperienza all’estero, ho 24 anni, in Italia non ho ancora una carriera stabile tra le mani e il desiderio di andare via dall’Italia per imparare la lingua Inglese e conoscere culture differenti è davvero alta! Solo che non so bene da dove partire 😅

Vivo in Svizzera da 8 anni ho una mia ditta con utili che in Italia mi farebbero andare oltre il 60% in tassazione, e difficilmente tornerò in Italia, la mia base sarà sempre in Svizzera al massimo sto pensando di acquistare un Villa in Spagna per passare alcuni periodi invernali e estivi facendo un lavoro che me mi permette di lavorare ovunque nel mondo.

ciao Marcello, video super interessante. ho vissuto 9 mesi all'estero, poi per vari motivi ( clima, famiglia principalmente ) sono rientrato. ora comunque lavoro a San Marino, ma vivo in Italia. più passano gli anni, più lavorare fuori paese e passarci solo il tempo libero, mi sembra ( forse ) l'unico modo per godersi a pieno le meraviglie del nostro stivale ( ti parlo in qualità di lavoratore dipendente ). i 4 diversi lavori che ho svolto in Italia mi hanno sempre e solo permesso di sopravvivere, nulla più. e non sono un festaiolo che spreca sodi a destra e a manca. dentro mi sento comunque il terzo tipo, mi piace provare esperienze in diversi paesi, ogni qualvolta sono nelle condizioni di poterlo fare. un abbraccio.

L'Italia è un paese vecchio che non vuole entrare nei tempi moderni. La questione tasse, anche se pur importante, oggi non è la principale causa di fuga all'estero. Per la mia esperienza personale di chi è via da quasi 5 anni, posso dire che sempre meno sono spinta a tornare in Italia, fa molta tristezza ma è una verità. Pochissimi i motivi che mi spingono a farlo. Grande Ascanio e grazie per gli interessantissimi contenuti.

Sono italo-serbo. Diplomato in italia (molise), mi sono trasferito in Serbia a Belgrado, cosi un po per avventura un po per scherzo, insieme alla mia ragazza dell epoca. Da quel momento in poi, la mia vita non ha fatto altro che pian piano migliorare e migliorare, lavorativamente e privatamente parlando. Dopo circa 10 anni che sono in Serbia, confermo di NON voler ritornare in italia per vivere, sarebbe un suicidio. Ora mi trovo a lavorare in una bella azienda Svedese, ho iniziato come Agente di contact center per il mercato italiano, ora sono Business Analyst (ho avuto 4 promozioni nel giro di 4 anni con aumento di stipendio per ogni scatto). Ferie pagate (e le ferie me le scelgo quando e come voglio), malattia pagata, bonus e quant altro. Genio? No, ho solo mollato un paese senza speranza (lavorativamente e politicamente parlando) e lavorato sodo, i risultati sono arrivati da solo e naturali, cosa che in italia non sarebbe mai successo. Quest anno ho comprato casa, sono diventato pap e ho una bellissima moglie (si la stessa ragazza che mi ha seguito 10 anni fa ed e venuta qui con me). ho quasi 30 anni, mi ritengo soddisfatto per aver raggiunto gli attuali risultati, certo non sono ricco o non posso permettermi oggetti lussuosi, ma ho una vita dignitosa, guadagno tanto quanto serve per garantire alla mia famiglia una bella vita e sono contento cosi. Ritornado all inizio, tornare in italia? Si ma solo per la settimana di vacanza al mare!!!!! Consiglio a tutti i mammoni che rimangono a casa con la mamma e papa fino ai 40 anni.....USCITE DA QUELLA CAZZO DI CASA E NON CI TORNARE PIU!!!! Quella e la rovina dell italia, i mammoni!

Da Cittadino AIRE vivendo adesso in Cina 🇨🇳 condivido tutto! All’estero abbonda di opportunità che il nostro paese non offre ma in quanto a cibo ed altro siamo i numeri 1!

vivo in Portogallo da 6 anni, la mia scelta è stata prima di tutto per una maggiore qualità della vita. Ho lavorato con Alitalia 30 anni quindi se dall'Australia alla Patagonia ho scelto il Portogallo secondo me qui si vive veramente bene. Ho venduto tutto e non ci penso proprio a tornare in Italia!

Anch'io pago le tasse in Italia, e sinceramente la pressione fiscale qui è fuori da ogni logica, ovvero lo stato non offre ai cittadini servizi paragonabili alla pressione fiscale che esercita. Andare all'estero per chi non fattura milioni diventa quasi imperativo, e probabilmente è la strada che seguiranno tutti quelli che (come gli youtuber) non hanno problemi a lavorare altrove..

Grazie come al solito per questi contenuti di valore.

Io sono figlio di un italiano emigrato a l'estero, e mia madre è emigrate da Mosca durante l'URSS ( entrambi a Berlino est). I miei genitori hanno deciso di vivere in Turchia ( dopo 40 anni in Germania ), io invece alla fine mi sono trasferito in Russia. Mai vissuto in Italia, perché la pressione fiscale a mio avviso è troppo alta. L'Italia va bene per le vacanze, ma non a viverci.

Io mi domanderei più "dove ami vivere"? Che poi il nostro è un paese estremamente eterogeneo, spesso basta spostarsi di qualche decina di chilometri per trovare un mondo nuovo, anche per il discorso economico ogni regione se non ogni città fa storia a se. Mi piacerebbe sapere quanto abbia girato il mondo e quanto l'Italia tutta quella gente che dice estero senza se e senza ma.

Io sono rumeno, ho vissuto in italia 15 anni , ora vivo in danimarca da qualche mese. Lo stile di vita italiano non si batte, ho scelto per una questione di futuro migliore e andare in un paese dove il costo di vita e piu alto, ma gli stipendi sono talmente alti da poterci vivere tranquillo e magari in futuro aprirmi qualcosa qui, con quel tocco di italianitá che ho imparato negli anni. A ognuno il suo, qualsiasi cosa scegliamo di fare, l importante è stare bene.

Tutto giusto, dipende sempre dalle possibilità e necessità di ognuno. Nel mio caso dopo nove anni tra Estonia e Irlanda, lavorando come critico cinematografico freelance per testate di lingua inglese tornare in Italia e pagare le tasse come giornalista col forfettario mi sta risultando decisamente conveniente. Vivo a Roma - una città piena di problemi, per carità, ma ottima per il mio settore - ed avere due aeroporti internazionali per viaggiare 2-3 volte al mese (il mio lavoro lo richiede) significa risparmiare mezza giornata/una giornata di viaggio ogni volta, visto che prima ero a Cork e prima ancora a Tallinn. Sicuramente sposo il consiglio di fare un periodo fuori dall'Italia, almeno sei mesi. Ti da' una visione del mondo ed un'elasticità difficili da ottenere in altro modo. Ero anch'io del partito "che schifo, non ci tornerò mai" ma l'idea che mi sono fatto e' che altrove sono più bravi a nascondere la polvere sotto al tappeto ed altre cose non funzionano. In Irlanda, per esempio, trovare casa da affittare e' praticamente impossibile, in Estonia i rapporti umani sono spesso devastanti e deprimenti. Non si vive di sola burocrazia e tasse snelle, purtroppo

Vivo all’estero da 5 anni e il tuo video mi è piaicuto molto. Niente discorsi del tipo “l’Italia fa schifo” o “l’Italia è il paese migliore del mondo”, ma solo pro e contro obiettivi e soggettivi del vivere in Italia o all’estero. A volte penso che vorrei tornare in Italia per essere più vicino alla famiglia, per il fattore lingua e per motivi legati ai costi di comprare casa e ho già deciso che qualora dovessi tornare non vorrei perdere il mio essere internazionale. Sono marchigiano e mi sembra che spesso nella mia regione la gente sia troppo provinciale e abbia una scarsa conoscenza del mondo fuori dai confini nazionali. Quindi se dovessi tornare deciderei di vivere al nord o magari anche nella mia regione ma vorrei anche viaggiare e mantenere contatti con il mondo esterno. Ci sono cose che molte persone non possono capire, tipo il fatto che vivendo all’estero si cambia come persona e quindi tornare a frequentare persone e fare la vita che si faceva prima di partire non è più possibile.

In Romania vivi meglio che in Italia ,anche se lo stipendio è piu basso , ti diverti di più e la gente è molto amichevole

Ciao Marcello! Questo video mi ha fatto pensare un po'. Da romano parcheggiato a Sydney con un partner australiano non potrei essere più d' accordo! Abbiamo comprato casa da poco e son super d' accordo con te, non esiste un paese perfetto! Ma il viggiare molto mi ha facilitato a capire quali sono le mie priorità nella vita e cosa si allinea di più tra offerta di un paese e quello che voglio. Per quel che mi riguarda tornerò nel bel paese tra qualche annetto per un periodo di circa 6 mesi. Purtroppo per quel che mi riguarda l' Italia è un paese meraviglioso ma non per lavorare! Ti auguro di farti questo periodo all' estero perchè penso insegni molto. Decisamente penso tu sia sulla buonissima strada! E dopo sto papiro 'n abbraccio!

3-4 mesi non sono abbastanza per capire se si vuole vivere in un paese. Mi ricordo ancora i miei primi mesi in Olanda; mi sono trasferita ad Agosto 2018, avevo 18 anni e gia' a Settembre contavo i giorni che mi separavano da Natale, perche' sapevo che sarei tornata a casa. Trasferirsi non e' facile per niente, richiede davvero uno sforzo mentale enorme soprattuto quando si parte da soli, quindi e' comprensibile che fino ad adesso non hai mai avuto l'impulso di voler rimanere in un posto a lungo; semplicemente ci sei stato troppo poco. Se posso darti un consiglio non pensarci troppo e vai, senza darti scadenze, perche' le scadenze non aiutano a vedersi in quel paese a lungo termine. Poi con il tempo farai le tue conclusioni e se deciderai di tornare in Italia, va benissimo.

Io vivo a Roma ed avendo un lavoro stabile mi trovo benissimo. Sono vicino al mare e alla montagna (il gran Sasso è a un ora di macchina). Se ho bisogno di cure mediche ho sia la sanità pubblica che privata la quale comunque non ha costi eccessivi come in Usa o altri paesi. Mi piacerebbe avere due mesi l'anno per viaggiare.

Video molto interessante Marcello. Sono al mio quinto anno qui a Doha, Qatar, con la mia famiglia. L’Italia manca sempre.. per la famiglia.. per gli amici.. per il cibo. Qui ti dirò che si sta un gran bene, non è Dubai certamente, ma a livello di sicurezza, istruzione (privata..), life style non ci si può lamentare. Avanti tutta 😊

Sono italiano vivo e lavoro in Italia, amo profondamente il mio paese e non vorrei mai vivere in un altro paese, adoro viaggiare, ma per me casa è solo Italia. Riconosco i difetti e i problemi ma il posto oggettivamente perfetto non esiste è solo una questione soggettiva.

io sono come te, amante dell'america, sono andato a vivere in america, sono diventato americano ma poi....ho scelto di tornare in Italia perchè in Italia si vive meglio. L'america ti fa crescere come uomo ma non è piu l'america dei film

Un periodo all'estero lo renderei obbligatorio anche io, diciamo 6-12 mesi. Però quello che non condivido nel tuo pensiero è che non si applica a tutti. Tu hai il punto di vista del giovane e per quei giovani che non stanno portando avanti un progetto allora sì. Ma se uno sta studiando per fare una certa professione, per esempio medicina, oppure chi ha già 40-45 anni e un buon lavoro non è che si sveglia la mattina e pensa "dove me ne vado?".

" come chi ha vissuto molti amori trova molto difficile identificarne uno come quello della sua vita, così i viaggiatori compulsivi si rendono conto che il mondo sono loro stessi e che il loro posto sulla terra è il loro stesso cervello. tutti rabdomanti i viaggiatori. "

Sei stato molto professionale mi sei piaciuto molto 👍🔝 Volevo solo precisare che in alcuni posti d'Italia ci sono persone che vengono pagate 3,50/4.00 euro l'ora ;proprio da sfruttamento , in quel caso non è da pensarci molto sopra molti paesi dell'europa sono migliori

Vivo in Svizzera e tengo la fiscalità in Italia perché in Svizzera le tasse sul trading variano da cantone a cantone, nel Valais (dove sto io) si paga il 44% di tasse, ma anche negli altri cantoni siamo nel range 40-48%

penso sia giusto quello che hai detto sulle troppe tasse in Italia e si dovrebbe fare un periodo all'estero per capire i cambiamenti culturali

SE IN ITALIA CI FOSSE UNA MENTALITÀ PIU PROPENSA AL BUSINESS E ALL'INNOVAZIONE, E MENO AL SUSSIDIO E ALLA TRUFFA; CON I NOSTRI 2.000 ANNI E PASSA DI STORIA SAREMO IN CIMA ALL'UNIVERSO 🇮🇹❤️

Tutto quello che dici è condivisibile e non fa una piega. C'è da dire che chi ha un ottimo 730 penso proprio che uno dei migliori posti per vivere sia l'Italia. Clima, buon cibo, stile di vita. Se si ha un buon 730 anche le strutture che si può accedere sono accelse come la sanità, strutture ricettive, quello che c'è non è inferiore a nessuno luogo. Anzi. Il discorso cambia per chi non ha opportunità, per chi non ha sbocchi o qualifiche. Altri stati possono dare più opportunità lavorative e di crescita.

Ci sono motivi oggettivi per apprezzare una nazione - tutti amano una buona sanità o pagare meno tasse - e motivi soggettivi - un Italiano apprezza vivere in un paese dove si parla Italiano o gli piace l'Italia perché ci vive la mamma, ma uno Spagnolo non ha la mamma in Italia. I motivi soggettivi ovviamente bastano e avanzano per scegliere (niente di male a rimanere in Italia perché si parla Italiano o perché ci vive tua mamma), ma credo che avere anche un'ottica oggettiva aiuti, anche perché i motivi soggettivi scémano man mano che impari la lingua e crei nuovi rapporti. E se si parla oggettivamente, onestamente l'Italia ha _davvero_ poco da offrire. Lo ho sempre avuto presente razionalmente, si vede bene guardando le statistiche sugli expats - per guardare oggettivamente non devi vedere se gli Italiani amano vivere l'Italia, ma se un Olandese preferisca vivere in Spagna o in Italia. Da questo punto di vista è chiarissimo, l'Italia non attira praticamente nessuno tranne immigrati che non hanno modo di andare altrove, gli expats da paesi OECD sono pochissimi. Però, a prescindere dal _saperlo,_ me ne sono davvero reso conto dopo aver spostato una ragazza non europea, che ama molto l'Italia ma non ha ovviamente gli stessi vantaggi soggettivi che ho io - parla un po' di Italiano ma preferisce l'Inglese, ha amici in Italia come altrove, etc etc. Discutendo con qualcuno che non ha quei motivi soggettivi per scegliere l'Italia della possibilità di tornare in Italia, delle possibilità lavorative che avremmo avuto e le spese e i guadagni e le tasse, mi è risultato chiarissimo che stavo difendendo l'indifendibile per motivi soggettivi ed esclusivamente legati al fatto di essere Italiano. Niente di male, però credo che averlo capito sia stato molto importante nella mia crescita. Non mi manca l'Italia in particolare, mi manca avere una rete familiare e vivere in un posto in cui faccio parte della cultura dominante, parlando la lingua che parlano tutti gli altri.

Sei molto bravo Marcello, ricorda solo che Federico Clapis quando ha abbandonato il mondo delle"sciapate-parodie", ed ha abbracciato il mondo dell'arte, ha decuplicato i followers..! Io, farei una transizione in inglese...tanto i tuoi followers, non li perderai, anzi..per me si moltiplicheranno tantissimo, semmai toccare altri argomenti, sicuramente potrebbe aiutarti.Cmq vada..sara' un successo! Auguroni!

Bellissimo video come sempre Marce, mi ci sono rivista in una delle tue categorie di italiani che vanno all'estero, ti aspetto a Parigi;)

Video davvero interessante e, a mio parere, realizzato alla perfezione Marcello! 18 minuti volati! 😀 Mi trovo molto d'accordo sul fatto che un'esperienza all'estero (breve o meno che sia) possa essere utilissima a chiunque per allargare un po' la propria visione della vita e della società! Io stessa ho un po' il "rimpianto" di non aver fatto chissà quale esperienza fuori dall'Italia, al di là dei viaggi e di un breve Erasmus in Francia in triennale. Tornassi indietro approfitterei molto di più degli anni del liceo e dell'università! Ma sono dell'opinione che siamo sempre in tempo e che non sia necessario sentirsi "indietro" su certe cose. 😊 Come te, anche io qualche anno fa avevo l'"obiettivo" di trascorrere un periodo della vita (qualche anno) fuori dall'Italia ma, per il momento, ho un po' cambiato idea perché negli ultimi anni mi sono resa conto di quanto io mi stia realmente godendo la mia vita qui in Italia tra amici e famiglia in salute, vita di coppia, gitarelle e viaggi, cibo e quotidianità. Certo possono esserci dei contro (ma abbiamo capito che pro e contro esistono OVUNQUE) e l'idea di fare un'esperienza nuova e diversa è sempre attrattiva ma, come hai detto benissimo anche tu, si ricollega tutto alle esigenze personali, che sono diverse per ognuno di noi e possono variare nel tempo! Personalmente sono felice sia quando vedo una persona curiosa e coraggiosa nel "salpare" per l'estero, sia quando ne vedo un'altra grata e felice della sua vita in Italia. Un po' meno felice quando mi rendo conto dei numerosi problemi e sfide che hai sollevato (e ce ne sarebbero molti altri da sollevare se penso a razzismo e abilismo) ma nell'era della comunicazione e informazione in cui stiamo vivendo mi auguro che possano essere sempre più condivisi, affrontati e interiorizzati da ognuno di noi - anche nel nostro piccolo - ovunque decideremo di vivere. Vedi quante riflessioni che solleva un video simile 😅 Grande!

Vorrei precisare (grazie che l'hai fatto fin da inizio video!) che quando si vive all'estero per più di 12 mesi ci si DEVE iscrivere AIRE. Se non lo si fa, si risulta ancora all'interno del nucleo abitativo in Italia, ma l'Italia pensa che non abbiate entrate (= pensa siate disoccupati). Se veniste scoperti, dovreste pagare sia le tasse nel Paese in cui lavorate che in quelle del Paese in cui avete la residenza (Italia). Non ha senso. Letteralmente paghereste il doppio, per cosa? Lo specifico perché c'è TANTA gente che pensa di essere un genio non iscrivendosi perché lo ritiene "inutile" e perché vuole comunque usare il nostro SSN (vorrei proprio vederli se gli viene un'appendicite se hanno la forza di prendere un aereo e andare in Italia). Inoltre, i servizi consolari fanno le veci dei servizi comunali italiani (anagrafe principalmente). Quindi se si devono rifare i documenti per X motivi, lo si può fare dall'estero SOLO se si è iscritti AIRE. Ammetto che i servizi consolari sono spesso poco svelti (l'ho vissuto sulla mia pelle quando ero in Svezia) però è comunque importante sapere che ci sono e che sono utili! Mi raccomando, quando vi traferite all'estero INFORMATEVI bene prima di farlo. Spendete un anno per informarvi bene sulle politiche economico-finanziarie del Paese di arrivo, risparmiare e preparate per tempo tutto ciò che vi serve per poi partire!! PS: Per l'agevolazione "Rientro dei cervelli" bisogna ricordarsi che dura 5 anni (come ha detto Marcello) e che lo potete usare se vivete in Italia per ALMENO 2 anni. Altrimenti dovete ridare di nuovo tutti i soldi "risparmiati" indietro !

Video stratosferico❤🎉grazie

io ancora devi decidere, grande marcello bellissimo video e utilissimo❤️❤️

prima andate via dall'italia meglio è. io sono andato via a 35 e mi sono pentito di non esser andato via a 25

17:38 si, nel circolo vizioso però mettiamoci anche che le tasse si potrebbero abbassare se tutti le pagassimo, perché chi non paga ma poi usufruisce dei servizi (sanità in primis per dirne una molto, molto costosa) è ladro due volte.

Tutti i paesi hanno i pro e contro, ma dopo 40 anni che ho vissuto in America. Sono ritornato in Sicilia e mi sento rinato.

Sei davvero in gamba. Tante cose dette super concentrate e bel editing. Complimenti

Bellissimo video! Complimenti, davvero tanto esplicativo. Io ho fatto l’interscambio con intercultura in Brasile, erasmus/stage formativo a sevilla e lavorato 7 mesi a Londra. Sono tornata da 7 anni, ho lavorato online come creator/network ma ora ho mollato tutto per varie ragioni(e ora a dicembre chiudo la p iva perché è stato deleterio) Ora sto valutando il paese in cui trasferirmi perché Comunque vedo che qua in Italia non c’è proprio futuro per noi giovani: a livello lavorativo/ imprenditoriale ma anche come dipendente. Case in affitto/ mutuo… un gran casino… Sanità pubblica inesistente in Italia, nonostante si paghi… in altri paesi FUNZIONA MOLTO BENE e chiaramente pagano molto meno…. Tante altre cose: trasporti.. ecc.. insomma.. non credo che continuerò a vivere qua😢❤

Ho vissuto per anni in diversi paesi tra cui UK, Portogallo, Germania e adesso sono in Australia. Sono siciliano e penso che nella mia terra non ma chi nulla ma ogni volta che torno, è come se tornassi ad un punto di partenza: senza soldi, senza un futuro e con i sogni lontani. Sono un freelancer e penso che investirò ma non in Italia.

Dimenticato un tema: l’EVASIONE FISCALE! Che in Italia è molto diffusa, all’estero spesso è impraticabile. Questo rende la tassazione effettiva in Italia assai diversa da come descritta.

Che gran bel video Marcé, quando tiri fuori il tuo lato personale e le tue considerazioni i tuoi video hanno una spinta in più. Del resto viaggiare è cultura ☀️

Hai sintetizzato l'esperienza di milioni di persone e anni di esperienze all'estero perfettamente ☺️

Spesso ci focalizziamo sulle bellezze dei paesi stranieri, trascurando i loro aspetti negativi. Al contrario, tendiamo a evidenziare i lati negativi del nostro paese e dare per scontate le cose positive. Io do la colpa molto più alla burocrazia che alle tasse vere e proprie, l'argomento delle tasse viene spesso utilizzato come "scusa" per lamentarsi, anche perchè in realtà nessuno paga effettivamente il 59% di tasse a grazie a sgravi e altri benefici.

Marcello immenso, ho vissuto un bel po’ residente all’estero, confermo tutto quello che dici. Secondo me un video eccezionale

Ottimo video!

Quando ti renderai conto che la scelta migliore e' spostarti all'estero, capirai quanto tempo hai sprecato non avendolo fatto prima. Tu dai tanti, consigli, te ne volevo dare uno io. Sono andato via dall'Italia 6 anni fa, sto valutando nuovamente uno spostamento, ma in nessuna delle mie ipotesi e' previsto un rientro in Italia, ne in verticale ne in orizzontale 🙂

Vivo in Irlanda da 7 anni, e non posso essere più felice di avere lasciato la mia terra, la Sicilia, ai tempi in cerca di opportunità e lavoro. Con il tempo e sacrifici, posso dire che l'esperienza all'estero ti forma come uomo, o modo di vedere il mondo, ed anche economicamente (sono passato da umili lavori in cucina i primi anni a lavorare per le più grandi società big tech attualmente). Faccio fatica ad esempio a discutere di certe cose con le persone della mia città, perchè non sono abituati a vedere il mondo fuori dai confini italiani e da punti di vista diversi. Ognuno deve vedere la propria situazione. Io spero di tornare prima dei 35 anni (ne ho 32) in Italia ed avviare un business con le agevolazioni dovute (penso meritate tutte per chi torna con idee imprenditoriali dall'estero) Hai fatto un video ottimo e completo. Bravo!

Io sono uno degli italiani che hai intervistato a New York dopo avere vinto la Green Card 🇺🇸 🙂 Dopo 7 anni di vita americana e avere preso il passaporto, sono tornato a vivere in Italia con la partita Iva forfettaria e riesco a lavorare come videomaker a distanza con l’America da qui, facendo uno/due viaggi l’anno. La qualità della mia vita è nettamente migliorata, così come quella di altri italiani tornati come me, che ho intervistato sul mio canale KZfaq. Hai detto bene, non c’è scelta giusta o sbagliata, è molto soggettivo! Non so se rimarrò a vivere in Italia nel lungo termine ma per adesso fiscalmente e qualitativamente mi conviene. Grazie del bel video e un saluto!

Grazie Marcello, video molto bello. Spieghi le cose bene anche per chi non capisce molto di finanza. Dopo aver vissuto 7 anni in Inghilterra ed essere tornato a risiedere da poco in Italia concordo pienamente con i consigli che dai 🙌

Incredibile come ognuno racconti la propria esperienza pensando che abbia in qualche modo rilevanza statistica. Che in Italia sia difficile fare impresa lo dicono analisi e classifiche di enti prestigiosi. Che sia un paese dominato da gruppi di interesse idem. Ha ovviamente anche molti pregi. Iniziamo però a farla finita di erigere la propria esperienza di vita a libro stampato, sparando sentenze senza senso, sia in senso negativo sia positivo.

Come un ragazzo di 19 anni che da meno di un anno è nel mondo della finanza e dell'imprenditoria devo dire che ti ringrazio davvero per questo video Marcello, mi hai aiutato molto a capire come decidere i miei prossimi passi !

Ciao Marcello ti faccio i complimenti perché sei bravissimo e ti seguo da tantissimo. Pensavo che guardando il tuo video e con la tua esperienza, avrei avuto le idee chiare in merito a questo eterno mio dilemma e invece ho capito che sei messo peggio di me 😂👍💯

Come giustamente hai detto, c'è il rientro dei cervelli che può permettere un abbattimento delle tasse però immagino che sia una norma vigente in questo momento, sei sicuro che dopo aver passato un anno o due all'estero, rientrare in Italia sarà altrettanto conveniente? Immagino che qua ci si stia basando su norme attuali quindi bisognerà vedere effettivamente come andranno le cose quando uno dovrà effettivamente tornare.

Ho avuto una attività per 23 anni in Italia.. non posso dire che è andata male perché a 47 anni ho venduto e ho smesso di lavorare senza aspettare una pensione da morto di fame..e mi sono trasferito in Brasile x 10 mesi all anno. Bene, è arrivato il COVID e ho deciso di cominciare tramite Instagram e whatsapp a fare delle consulenze nella area alimentare. Se prendevo 4/5 clienti fissi al mese ero già felice.. Sorpresa, dopo 3 mesi già con minimo 100 clienti mese, 1200 anno. Ho aperto una partita iva perché le entrate erano 30 volte maggiori al mese rispetto un stipendio normale qui . E scopro che il libero professionista paga 6% di tasse. 😂.. ho fatto x 3 anni questo hobby..e in 3 anni ha fruttato + di 350 Mila euri.. Morale: ho perso 23 anni di tempo in Italia ..

Il problema dell'italia è che è il paese più bello del mondo, devastato almeno negli ultimi 30 anni dalla politica. Stiamo ancora troppo bene su quelĺo che hanno costruito i nostri nonni e genitori. Il futuro a medio e lungo termine....auguri

In Italia la tassazione è si alta ma credo che spesso si dimentichi un dato fondamentale: l’evasione. Per quanti controlli, per quante multe, per quante agenzie amministrative ci siano, l’Italia è il primo paese in Europa per evasione e il terzo nel mondo sviluppato. Questo porta a due considerazioni: - lo stile di vita è migliore rispetto a quello che emerge dai numeri delle tasse che vengono pagate, i quali non tengono di conto il sommerso - se tutti pagassimo un po’ più di tasse, si potrebbe tranquillamente portare la tassazione ad un livello più accettabile