l'ignoranza non è una colpa. l'ignoranza non è una scusa

L ignoranza non è una colpa, ma dare aria alla bocca senza fermarsi a dire "ok, questa cosa non la so, fatemi capire di cosa si parla" si. L'arroganza che nasconde ignoranza non la tollero

'quindi prima di attaccare qualcuno, anche se ci sta salendo il sangue al cervello, accertiamoci che non sia un problema di ignoranza'... 🔝 Grazie!

Però bisognerebbe per lo meno sapere di non sapere:-)

VAI ZIA IRE! ❤ Comunque video utilissimo. Spesso mi è capitato di infuocarmi per certi discorsi, dimenticandomi del fatto che le persone non sono sempre consapevoli di tutto quanto e che quindi non hanno cattive intenzioni. Anche perché incazzandocu ci togliamo la possibilità di avere un confronto costruttivo, quindi non fa bene a nessuno.

Grazie mille Irene di questo video! Sono una studentessa di medicina e provo puntualmente a fare questo discorso ai miei colleghi sul discorso dei vaccini: sono indispensabili e ci siamo, ma non è dando degli ignoranti alle persone che faremo loro capire l’importanza di certe procedure sanitarie, ma aiutarli a vedere la loro obbligatorietà come un diritto e non come un dovere. Bisogna che tutti noi che “abbiamo gli strumenti” avendo studiato certe cose ci adoperiamo nel nostro piccolo per aiutare agli altri a capirle, questo è davvero creare cultura insieme, in ogni ambito. Come sempre, grazie per tutto ♥️

Comunque piccolo "fan fact" sulla mia esperienza con la sigla LGBTQ. Un po' di tempo fa stavo "interrogando" mia nonna su per cosa stessero le lettere dell'acronimo; e lei, diligentemente, dice giuste la L, la G, la B e la T, arrivata alla Q si blocca e io incalzo: "Allora nonna? La Q?" E lei: "Emh... Qualsiasi?" Il concetto è più o meno quello in effetti xD

L'ignoranza non è una colpa, ma la cocciutaggine sì. Molti dei miei coetanei mi girano a largo per la mia bisessualità, nonostante io abbia spiegato più volte loro che è una cosa normale (cosa che hanno fatto anche le mie professoresse). Sono nata in ambiente omofobo, eppure sono cresciuta di mia spontanea volontà con la consapevolezza che l'omosessualità (o tutto ciò che è LGBTQ), al contrario dei miei coetanei, non è una malattia. Seriamente dei giovani di oggi non sanno pensare con la propria testa?

Io in questi casi ho sempre me come esempio cardine: fino a 14, 15 anni non avevo praticamente nessuna idea di cosa volesse significare lgbt, femminismo... quindi se qualcuno si approccia con me senza saccenza e supponenza e ha lacune dovute all'ignoranza, non mi da fastidio, perché io avrei voluto essere stata trattata con condiscendenza quando ero una ragazzina senza cultura, non con cattiveria :) ♡

Questo è uno dei tuoi video migliori

"La zia Ire vi dà il permesso di incazzarvi come mine" 😍😍 ti adoro xD

Ammiro quello che fai, complimenti e continua così!🌸

Guarda,mi è capitata una situazione del genere proprio questa mattina.Coincidenze?Io non credo.Apparte gli scherzi,dopo aver sentito certi commenti mi passa anche la voglia di spiegare determinati argomenti a causa della rabbia e del fastidio.Uno dei miei propositi per quest'anno è proprio quello di riuscire a reprimere queste emozioni e poter appliccare i consigli da te dati(poichè in situazioni del genere non ci sono metodi migliori rispetto a quelli citati in questo video).Detto ció ti ringrazio per aver creato questo progetto,alla quale ti dedichi tutt'ora con grande passione.Ahhh,se ripenso a quando uscii la puntata n.0 di paritá in pillole mi salgono i feels.Grazie a te ho scoperto,e tutto apprendo,informazioni nuove.Informazioni che mi hanno resa una persona migliore e che mi hanno permesso di comprendere meglio il mondo in cui vivo.E per questo motivo ti ringrazio di cuore♡.

Yes

È un video che Bossy deve tenere a mente.

Ciao, Irene, come stai? :D Adoro il tuo lavoro e l'impegno che impieghi nel canale e in Bossy, sei uno dei miei più saldi riferimenti ed esempi, ti ringrazio per tutto ciò. Mi piacerebbe se ci fosse una puntata di Parità in Pillole che trattasse della Parità tra religioni, come sono viste a livello sociale, quali sono le più discriminate e come, a volte, ci si senta di doversi giustificare per credere o non credere in qualcosa. Grazie ancora, a presto :)

Ciao Irene! Ti seguo da un po' e ti adoro, mi hai davvero aperto gli occhi su cose che non mi erano chiare! Inoltre volevo chiederti se in un prossimo parità in pillole ti andrebbe di parlare del caso Usa Gymnastics e Larry Nassar, che a mio avviso in Italia non ha avuto molta visibilitá, ma che è qualcosa di davvero scioccante e su cui tutti dovremmo riflettere. Grazie mille per creare cultura insieme a noi ❣️

Stavolta non sono d'accordo, uno prima di aprire bocca dovrebbe informarsi, non è che tutti hanno il dovere di parlare a prescindere.

Per quanto sia di base d'accordo con tutte le cose che dici, penso che questo nuovo approccio sia ancora molto intriso di aggressività, anche se sublimata in volontà di spiegare agli ignoranti quello che non sanno e che (tu presupponi) sapendo cambierebbero le loro opinioni. Purtroppo non è sempre così. E (purtroppo) se vogliamo davvero essere migliori degli ignoranti, dobbiamo per prima cosa rispettare chi non la pensa come noi. Spiegare sì, creare cultura ok, ma avere la presunzione di far cambiare opinione alle persone... eh... non so... sa un po' di imposizione poco democratica.

Grandissima Irene 👏❤️

Ti dirò, capisco benissimo il ragazzo che ha chiesto cosa significasse lgbt perchè ero nella stessa situazione prima di conoscere questo canale. Io penso che questa parola (e cose dello stesso tipo) non ci venga spiegata per paura che, se ne veniamo a conoscenza, possiamo "cambiare volontariamente la nostra sessualità", altra cosa sbagliatissima per chi sa che ci si nasce con un'identità sessuale. Ma alla fine è una grande ignoranza generale che porta a tutto questo. Grazie del video Irene♡

Concordo sul fatto che il contesto sociale e culturale in cui nasciamo ci condizioni e questo non è una colpa, ma non sapere l’astrofisica è un po’ diverso da non sapere cose che fanno parte del mondo che ci scorre davanti agli occhi tutti i giorni. Perché magari l’astrofisica non tutti hanno la possibilità o la voglia di studiarla, ma tutti (tranne eccezioni) hanno la possibilità di informarsi su quello che accade intorno a loro ed è anche una responsabilità. Oltretutto per come la vedo io per il solo fatto di essere umani si dovrebbe evitare di fare battute sessiste, anche se mi sono accorta che questa non è una condizione sufficiente, purtroppo

Spesso però accade che anche su argomenti ampiamente dibattuti, non solo in ambienti particolari/ristretti (come l'astrofisica), ci siano persone che non ne sono a conoscenza. Ovviamente l'ignoranza non è una colpa ma nell'era dei social in cui l'informazione è veramente a portata di tutti, non sapere argomenti, ripeto, discussi quotidianamente, l'essere ignoranti è una scelta. Il video come sempre è acuto e interessante. Continua così!

Io studio astrofisica, damn

Grande zia Ire 😂😂😂❤

💕 grazie Irene, discorso conciso e giusto come sempre 💪🏼

Grande zia Ireee Mi hai aperto gli occhi (e la mente) ti adoro

non vedo l'ora che arrivi il giovedì per i tuoi parità in pillole💗 ti stimo, sei un punto di riferimento💋

Per certe persone difendere la propria ignoranza diventa , in certi casi, una ‘battaglia d’orgoglio ‘🤦🏻‍♀️

IO TI ADORO!

Io trovo che, per quelli che sono gli argomenti trattati su questo canale, il paragone con l'astrofisica sia un tantino fuori luogo e che il modo in cui viene poi sviluppato il discorso a proposito del modello di "gestione" dell'altrui ignoranza (al sostenimento del quale modello è finalizzato l'utilizzo del paragone con l'astrofisica, da cui l'essere fuori luogo del paragone stesso), una volta che si assume che l'altrui ignoranza non sia necessariamente una colpa, è alquanto pretestuoso. A me sembra (ma potrei anche sbagliare) che si parta dal presupposto che una volta che una persona, che inizialmente si trovi in una condizione di ignoranza riguardo ai temi che voi trattate e alle tesi in proposito che voi sostenete, sia stata resa edotta a proposito di questi temi e delle vostre relative tesi, allora, in forza della intrinseca ed indiscutibile validità delle tesi stesse, la persona di cui sopra dovrebbe a questo punto a fortiori concordare con voi ed ogni altra opzione non è ammissibile. Senza questo presupposto non si può affermare con tono apodittico che una certa affermazione "non si può sentire" e che una volta usciti dall'ignoranza è presente un aut aut comportamentale: o si prende atto e si concorda o l'alternativa alla condivisione delle tesi è il "continuare a fottersene", senza contemplare alternative quali per esempio il prendere atto e non condividere. Su questo canale trattate di temi (a proposito dei quali proponete delle tesi) che hanno per lo più a che fare con quelli che sono i costumi culturali di cui è invalso l'uso in una certa società, in questo caso la nostra. Partire dal presupposto che questi argomenti siano affrontabili con un atteggiamento del tipo "Io te lo spiego, poi se continui significa che lo fai a posta, te ne freghi volontariamente, deliberatamente e di proposito, ergo sei uno stronzo" a me pare un atteggiamento quanto meno presuntuoso che (manco a farlo apposta) tradisce una certa ignoranza: si possono mettere in crisi i risultati delle scienze dure ed anzi tentare di metterli in crisi è il metodo per avere una conferma della loro validità e della loro oggettività, e poi non si possono mettere in discussione le tesi a proposito di questi temi? A me sembra anche un atteggiamento controproducente da un punto di vista strettamente strategico: a volte se si avanza una giusta e condivisibile richiesta sostenendola nel modo sbagliato o con delle motivazioni sbagliate, si finisce con il trasformare la richiesta stessa in una scheggia impazzita, che avrà come effetto collaterale quello di esasperare il confronto tanto da un lato quanto dall'altro, portando da un lato alla radicalizzazione delle posizioni e dall'altro a proseguire battaglie di principio un tantino scollegate dalla realtà perdendo di vista i veri problemi. Questo vostro atteggiamento tradisce, a mio avviso, una forma mentis che è quasi di tipo psicologistaico: calcate talmente tanto la mano sul fattore psicologico da arrivare quasi ad anteporre l'aspetto soggettivo e psicologico della questione a qualunque altro aspetto. Nel momento in cui lo fate l'errore è duplice: è per così dire "filosofico", poiché che la psiche sia il fondamento della realtà e dell'esperienza è una tesi alquanto bizzarra, ed è anche strategico, perché se l'aspetto psicologico viene prima, allora viene prima sia il tuo che il mio e non solo non è detto che vadano d'accordo, ma potrebbero addirittura essere in conflitto, al che si pone la questione di risolvere il conflitto, cosa non possibile se, per esempio, discutendo di emozioni si parte dall'assunto che le emozioni non sono giuste o sbagliate, ma vanno bene perché sono emozioni e basta (cosa più volte detta nei video su questo canale). Senza considerare che questo atteggiamento provoca enormi problemi comunicativi perché a forza di spingere in questa direzione si finisce anche con il rendere soggettivo il significato delle parole: non l'effetto che fa l'uso di una parola sulla propria pelle in una determinata situazione, proprio il significato della parola, si manda all'aria il dizionario, si usano le parole senza nemmeno dare a queste un significato ma in forza del gradimento che queste suscitano in base all'idea che si fa del perché le si utilizzi sul piano personale. E la somma di tutto questo è che si finisce quasi con il trasformare la realtà a seconda del proprio gradimento per renderla accettabile a sé stessi. Insomma: a me pare che al netto di molte idee che possono anche essere considerate condivisibili, voi siate in un certo modo un fascio di contraddizioni. Il che è un peccato perché, ripeto, alcune delle cose che dite sono anche ampiamente condivisibili.

ooh tesoro. ho adorato questo video, e hai fatto un esempio inquietantemente simile al mio, quello degli amici che chiamano la ragazza mtf trans (ho portato il Verbo e gli ho spiegato perché avessero fatto uno strafalcione). btw nulla, le frecciatine alla questione tia taylor-favij erano così fini che adoro tanto.

La tua intelligenza spacca.

Grazie zia Ire ♥

L'ignoranza non è mai una colpa, anche perché siamo tutti ignoranti in qualcosa. Inoltre, lo stimolo naturale della curiosità nel conoscere parte, secondo me, proprio dal sentirsi potenzialmente ignoranti e dubbiosi anche su ciò che abbiamo appreso nella nostra vita e su ciò che potremmo apprendere in futuro. Tuttavia, credo sia invece più importante prendere consapevolezza di quanto fondamentale sia per noi stessi nutrire la propria curiosità verso il mondo e verso tutto ciò che riteniamo valga la pena approfondire. Si potrebbe pensare "sì, ma ci sono cose che si devono conoscere a prescindere dalla propria curiosità", sarei anche d'accordo ma fino a un certo punto. Poiché penso che un' attitudine alla vita e a qualunque cosa ne faccia parte come la conoscenza, sia principalmente dettata dalla sana passione che abbiamo su come riempirla allora è necessario prima di conoscere, motivarci a conoscere. Sarebbe molto più facile gestire la rabbia se si riuscisse a comprendere che ogni persona è un mondo a sé, unica nel suo essere; al più, si potrebbe cedere a una sensazione di sconforto, ma tutto questo avviene in quanto credo che in entrambi i casi, cioè quelli di rabbia o sconforto, ci sia di base una certa pulsione nel voler avvicinare qualcuno a una idea di cui si è, probabilmente, convinti essere giusta. In parole povere, cerco di dire che, nonostante da un certo punto di vista sia anche naturale arrabbiarsi in casi come questo affrontato da te è, allo stesso modo, importante tenere presente che la nostra reazione non va in nessun modo ad alterare quello che è un dato di fatto: ovvero che la persona ignora ciò che noi troviamo banale o giusto dover sapere. Inoltre, l'idea che comunemente abbiamo di provare ad avvicinare una persona a una nostra idea/convinzione/pensiero, credo, non debba mai partire dal presupposto che noi la riteniamo utile per lei (la persona), ma che debba essere la persona stessa a riconoscerla come qualcosa di utile o per cui valga la pena interessarsene. L'esigenza di un cambiamento, di un interesse non può PARTIRE che da noi stessi e nessuno può imporre a nessuno l'idea di approfondire ciò che ciascuno di noi reputa fondamentale conoscere. L'unica cosa su cui si può veramente agire, o almeno provare a farlo, sta nel rendere viva una necessità (magari sopita o poco chiara per essere vista) insita nell'altro di considerare un certo pensiero andando "in accordo" con la sua personalità e con il suo modo di concepire le cose. E in tutto ciò, si corre il rischio di valutare una persona non proprio al meglio, ma comunque serve da esperienza, e poi non si perde nulla nel voler comunicare con gli altri se si è abituati a farlo ogni giorno seguendo un proprio modo di essere personale. Credo inoltre che, tendenzialmente, il modo in cui vogliamo far comprendere qualcosa a qualcuno è esattamente lo stesso modo in cui noi proveremmo a imparare qualcosa di nuovo, in base al nostro modo di essere. Il punto è che l'altro non è me e non ha la mia stessa capacità di creare e ordinare concetti che sono tutti legati al proprio modo di concepire la realtà. Realizzo e, allo stesso tempo, ignoro idee perché reputo, anche a livello inconsapevole, più rilevanti certe informazioni rispetto ad altre per me stesso. Credo che metterci sulla direzione che porta a trovare la chiave di lettura di come l'altro interpreta la realtà, porti ad avere maggiori probabilità di comunicare e di poterci, quindi, confrontare a livello profondo; così, magari quando parliamo, oltre che a condividere un nostro pensiero, riusciamo anche ad offrire al nostro interlocutore il modo più adatto per poterlo interpretare così da raggiungere al meglio un'intesa. Ciao Irene, questo è il mio pensiero a riguardo. E chi te lo fa fare a >, che poi a rimetterci la salute sei solo tu! :) Buona serata.

Zia Ire all'attacco! ♡

Ma se provo a spiegarlo e loro mi danno della maestrina che sa tutto in più degli altri? (Cosa non vera obv)

Grazie del video utilissimo! Avrei una domanda, non so se hai già un video al riguardo o se potrebbe diventarne uno o meno... Come si fa ad “affrontare”, dialogare con persone che sono fermamente convinte che la parità dei sessi sia già stata raggiunta e minimizza ogni esperienza o argomento che tu possa portare a sostegno della tesi opposta come vittimismo inutile? Quindi un caso in cui tu provi ad aprire gli occhi a questa persona, ma questa nega la validità delle tue idee ed esperienze (un po’ come hai detto nel tuo video di “coming out” parlando delle persone che dicevano che gli eteroromantici non esistono) a tal punto che ti sembra di parlare a un muro. È un problema di empatia? Come si risolve?

"La dimostrazione è triviale e lasciata al lettore". Scusa, mi è venuto in mente quando hai parlato di astrofisici che danno per scontate le cose :') Comunque è vero, l'ignoranza non è una colpa... Ma dire, dopo la spiegazione, "comunque secondo me è così" è una colpa, e anche grave!

Ciao Irene!! Ti volevo consigliare di fare un video come quello in cui parlavi di flawless di beyonce però sulla canzone black Spiderman di logic. La trovo una canzone molto bella e adeguata al tuo canale per il testo e il messaggio che l'artista vuole mandare anche con tutto l'album. Mi farebbe molto piacere♥️

Ogni riferimento a fatti o youtuber è puramente non casuale 😂😂

Puoi fare un video su cosa ne pensi dell’attore di Glee che si è suicidato? (So che non c’entra niente con il video, ma comunque per me è una buona idea)

Bellissimo video, cercherò di non accendermi più quando sento qualcosa di storto!Ma ho una domanda. Se sono mesi che cerco di far capire a mia madre che faccio parte della comunità LGBTQIA, non dandomi un etichetta precisa se non Queer, e le mi risponde sempre... Allora sei confusa. Cosa devo fare? PS.Ti ammiro! :-)

Scusami per la domanda fuori tema, ma che percorso di studi hai fatto per lavorare in questo campo.?

Ho incontrato diverse persone che sostengono: "Oggi non ha più senso parlare di sessismo e femminismo in quanto la parità si è raggiunta da un pezzo! Anzi, in certi casi le donne hanno anche più vantaggi!". Mentre friggo all'interno vorrei fare mente locale per capire da dove iniziare il grande discorso per far comprendere a queste persone che stanno sbagliando... Mi sembra un'impresa...

completamente d'accordo, nessuno nasce imparato, e poi tutti noi fino ad un certo punto della nostra vita eravamo ignoranti riguardo tematiche come il femminismo, lgbt, pronomi ecc, come ha detto Irene non tutti hanno la possibilità di studiare, ad altri magari queste tematiche non interessano e quindi non si informano, altri ancora sono solo stupidi e magari proprio non ci arrivano.

Lega Giovani Barellieri Tirolesi :-)

Ciao! Ho scoperto solo oggi il suo canale! Complimenti! Mi piacciono molto i tuoi video sul femminismo! Del resto anche io sono femminista, mi sono immedesimato nelle sue parole!

potresti fare un video in cui parli del problema: #sonoUNAcosa? È una tremenda piaga sociale che coinvolge ragazzine nel cagliaritano

Hai visto il post su di te di Dellimellow😑😑

Scusa l'ignoranza, ma chi è tuo padre?

Purtroppo il problema a volte può essere che se ti approcci agli altri con fare educativo ti ridono in faccia. Come per dire "cosa ne sai tu più di me?"

Il problema è se a uno che dice castronerie gli si spiega il perchè. Ma questo anzichè capire ed ammettere l'errore parte ad accusarti di voler essere la verità rivelata ed altre cose cosa si dovrebbe fare poi ?

Ho visto.. per caso una puntata di " le ragazze del '68".....dove parlava Lidia Ravera.....ho comprato il suo libro..."Il terzo tempo...." È dalle prime righe si capisce che racconta solo verità sulle donne.....è molto figo! Parola di 50enne Per

dipende, se ad esempio uno studente deve studiare, che ne so, la prima guerra greco-persiana, ma non lo fa e poi non sa nulla, è una colpa

Parli piano con l'intento di rendere fruibile il video anche attraverso i sottotitoli generati automaticamente?

Questo succede per i DSA... quando non capiscono che cosa si stia dicendo in classe...Non sempre è colpa della loro disattenzione.....magari sì...Ma altre volte dall' insegnante che dà per scontato che tutta la classe capisca cosa si stia dicendo.......certo ...bisogna essere in grado di farsi capire da TUTTI....questo è il compito di un insegnante....avere sono di farsi capire! Moto raro al giorno d' oggi dove si pensa di aver di fronte delle menti eccelse....e invece....

A me è capitato di sentirmi chiedere se Enrichetta si scrive con la K (ragazzino di 15 anni): come tutor non mi stupisco più di nulla.

Io ci provo sempre e dico SEMPRE a spiegare ai miei amici perché una frase del tipo " Donna al volante pericolo costante" non bisognerebbe dirla, e quando capiscono mi sento benissimo (ho 12 anni)

Ciao Irene! Innanzitutto grazie per il video, è stato utilissimo, poi vorrei chiederti una cosa. Spesso chiacchierando con mia madre vengono fuori tematiche femministe e riguardanti la comunità LGBT+, io ho provato a spiegarle più di una volta i termini e i concetti però la maggior parte delle definizioni sono in inglese e lei non è granché ferrata in questa lingua; quindi vuoi per la difficoltà lessicale, vuoi per i concetti non proprio "comuni", vuoi magari pure per la stanchezza del lavoro, non si ricorda mai ciò che le avevo spiegato la volta prima. So che non è menefreghismo da parte sua però ogni tanto è davvero difficile non alterarsi, secondo te come dovrei comportarmi? Dovrei rispiegarle le stesse cose per la centesima volta (con il rischio che si spazientisca per davvero) oppure ogni tanto dovrei lasciar perdere?

E' un discorso che condivido pienamente, soprattutto da futura insegnante ed educatrice di ragazzi delle medie. Però mi succede che ad esempio quando parlo con mio padre non solo credo che ignori (nel senso non si documenta) alcuni argomenti, ma si è costruito col tempo delle convinzioni a riguardo che spesso trovo razzisti, omofobe e contro il riconoscimento della persona umana. La cosa assurda è che mi crede pazza, perché in ogni discorso che trattiamo (le tematiche più gettonate sono le persone immigrate in italia e le attrici pornografiche) lui pensa che io abbia la testa piena di chiacchiere dato che considero l'importanza della persona umana sempre e comunque prima di tutto. A me sembra molto che sia lui ad avere in testa convinzioni che provengono da chiacchiere e non da una reale riflessione. Quindi in queste situazioni come faresti? Io di solito discuto senza arrabbiarmi minimamente (anche se penso abbia davvero una mente chiusa) perché credo nello scambio rispettoso di punti di vista. Ma lui si arrabbia subito perché ad esempio, non riesce ad immaginare come posso pensare che una donna che ha lavorato come attrice porno non sia per forza una "mignotta" come dice lui, ma una persona magari con famiglia e un matrimonio duraturo. Non riesce a pensare che un'ex attrice porno possa essere contro la droga, perché lei "ha fatto la troia fino a ieri e mo si mette ad attaccare un altro perché si è fumato uno spinello" E' una faticata ogni giorno discutere di questo, ma effettivamente dobbiamo esercitarci a spiegare come siamo arrivati a pensarla come la pensiamo invece di incazzarci subito. Io per amore di figlia lo faccio ma è complicatissimo. Consigli?

se una persona è aperta al dialogo è come dici tu, ma molto spesso gli ignoranti non vogliono ammettere il loro limite.

se una battuta ha senso (satira o humor per quanto politicamente scorretto o nero) che ti faccia ridere o meno non puoi dire che non deve essere fatta, puoi offenderti o dire che è [qualsiasi]-ista o -fobica, ma solo per esprimere la tua opinione non per questo sei nel giuso perché probabilmente o non l'hai capita o non la vuoi capire o l'hai presa sul personale. chi pensa che l'humor vada (auto- o meno) censurato è solo ignorante e non gli va fatta una colpa per questo .

Di solito mi accerto prima di parlare di qualcosa, nel caso inverso se non so una cosa chiedo prima o chiedo chiarimenti.

Per le persone saccenti che credono di sapere tutto di tutto, posso arrabbiarmi o devo provare a spiegargli le cose che non conoscono?

Ma se chiedeva a google? Lol

Mi scuso in anticipo perché il mio commento non c'entra niente.... È uscito Darker, cioè 50 sfumature di nero viste dal punto di vista di Christian. Ti prego, fai la recensione 😍😘comunque video utile come sempre

Ciao! Stavolta sono d'accordo solo in parte. Premetto di sbagliare senza malignità i pronomi maschili/femminili,ma...non credo di poter giustificare l'ignoranza tipo sulla sigla,perché basta aver voglia di usare Google per dieci secondi.

irene for president

ti voglio come zia

Lo stesso principio può valere per quelli che fanno "orrori grammaticali"

Io non mi arrabbio, davvero non ci riesco. Ma ogni tanto provo ad aiutare le persone che conosco a capire perché non dovrebbero dire certe cose. Il problema è che spesso a chi sta di là non importa minimamente. In alternativa capita che la reazione sia: "Ah! Sì, sì. Ho capito.", ma poi la cosa sbagliata viene detta di nuovo. Allora non riesco a capire se la persona di là abbia la memoria di Dory o se io non sia in grado di esprimermi nella mia lingua. Quindi tendo ad arrendermi. Comunque non era necessario scomodare l'astrofisica, bastava parlare di calcio. Un mio amico una volta mi raccontava delle vicissitudini della Lazio e non ho capito una parola di quello che ha detto;)

Che ne pensi del dibattito Jordan Peterson - Cathy Newman? Come vi ha messo sotto, è stato un massacro per la povera Newman.

"Sadiq Khan (sindaco di Londra) è arabo". Collocare il Pakistan in un continente, lo insegnano in 5a elementare!

Io non do la colpa a chi non sa alcuni termini come LGBT perché finché non hai fatto i primi parità in pillole non lo sapevo neanche io

Il problema quando provi a spiegare qualcosa a qualcuno è che ti chiedono se ne hai il titolo per farlo.... e non tutti sono disposti a ascoltare un video su youtube. Perché non fai una sigla dove dici i tuoi titoli?

Il fatto è che forse non tutti siamo in grado di spiegare a un'altra persona il perché delle cose ne tantomeno riusciamo ad arrabbiarci con quelle persone. Hai fatto un esempio giustissimo che è tra gli errori comuni che fanno alla mia età, il fatto di rivolgersi al maschile per le persone trans m to f, ma se tu gli spieghi perché devono usare altri termini ti rispondono tipo "vabbè sempre trans è, perché te la prendi tanto". Vagli a spiegà che è perché tu sostieni la causa della libertà di ognuno di esprimersi e apparire come meglio crede senza bisogno di pregiudizi perché siamo nel 21esimo secolo e non nel 1800....questi si attaccano e ti rispondono "ma perché reagisci così? Che ho detto di male? Come sei acida oggi (la più bella che ho sentito 😑)". 😫😫😫🤐🤐🤐

mi spiace ma non sono d'accordo. se io non so che il limite di velocità è 50 km/h e la polizia mi ferma ai 100 km/h vaglielo a spiegare che non lo sapevo. quindi parlare di colpa mi sembra inutile, quantomeno è una responsabilità. Quella che in pochi si prendono prima di parlare. detto questo arrabbiarsi non ha senso mai ma sono altri discorsi. ciaò!