L'incredibile TRIONFO all'ULTIMO SECONDO dell'Arsenal 1989 ||| Febbre a 90'
🔘 Iscriviti 🔘
/ @cronachedispogliatoio
🔥Twitch 🔥
/ cronache_di_spogliatoio
◻ Instagram ◻
/ cronache_di_spogliatoio
◼ Facebook ◼
/ cronachedispogliatoio
💬 Twitter
/ cronachetweet
®Sito Web
www.cronachedispogliatoio.it/
📱Scarica la nostra APP
www.cronachedispogliatoio.it/...
Questa è una storia di uomini. Non per forza grandi uomini; ma uomini d'azione, che seppero farsi trovare pronti quando passò il treno, al posto giusto nel momento giusto. Sicuramente non grandi campioni: buonissimi giocatori sì, ma nessun fuoriclasse. Del resto l'Arsenal 1988-89 non ha aperto un ciclo - anzi, l'anno dopo non partecipò nemmeno alla Coppa dei Campioni, perché eravamo nel pieno dei cinque anni di squalifica che l'UEFA aveva inflitto al calcio inglese dopo la strage dell'Heysel. E nei 22 convocati dal ct Bobby Robson ai Mondiali di Italia 90 non ci sarà alcun giocatore dell'Arsenal. Una squadra che è riuscita a diventare generazionale per incredibile effetto di una sola notte, che poi è diventata un libro, che poi è diventato un film. E pensare che l'aggettivo che veniva in mente pensando all'Arsenal galleggiante tra gli anni 80 e i 90 era uno solo, sempre lo stesso: “boring”. E bisognerà aspettare il 1994 affinché i tifosi dell'Arsenal possano affinare la propria autoironia, e cantare loro il coro definitivo sul gioco forse cattivo ma terribilmente efficace di quei Gunners, sull'aria di “Go West” dei Village People: “One-nil, to the Arsenal”, 1-0 per l'Arsenal.
È noioso l'Arsenal ed è noioso il suo manager, George Graham, a detta dei suoi stessi tifosi. Prendete “Febbre a 90°” di Nick Hornby, il libro-manifesto di ogni tifoso Gunner che si rispetti, che nel 1997 è diventato anche un film. Colin Firth è un insegnante di lettere che si mette insieme a una sua collega molto più seria e rigorosa, tanto che lui e i suoi alunni la paragonano a George Graham. “Ma quel George Graham è veramente così terribile?”, gli chiede lei verso la fine. E lui: “Ha la reputazione di essere il più intransigente, duro, antipatico, respingente degli allenatori”. Ma è molto bravo: in quella stagione in cui si festeggia il centesimo anniversario della Football League, l'Arsenal è partito bene e ha accelerato in autunno, prendendo stabilmente il comando della classifica dopo il Boxing Day. I Gunners non vincono un titolo da 18 anni, in tutto questo tempo hanno alzato appena una Coppa di Lega e una FA Cup, ma questo sembra finalmente essere l'anno buono: anche perché per metà stagione tutti assistono sconcertati al collasso della grande favorita, il Liverpool di Kenny Dalglish, reduce da una doppietta campionato-FA Cup e a detta di tutti rinforzato dal ritorno ad Anfield dell'idolo Ian Rush, di ritorno dopo il flop alla Juventus. Invece si è rivelata complicata la convivenza di Rush con colui che ne aveva ereditato la maglia numero 9, ovvero l'irlandese John Aldridge, e come se non bastasse si sono aggiunti i guai di due colonne della squadra: il portiere Bruce Grobbelaar, fermo per metà stagione per colpa di una meningite che ha rischiato di compromettergli le funzionalità del braccio destro, e il centrocampista danese Jan Molby, che a ottobre è stato arrestato per guida in stato di ebbrezza, dopo aver seminato la polizia a bordo di una BMW appena fuori da un night-club di Liverpool, e ha passato un mese e mezzo nella prigione di Kirkham. I Reds iniziano il 1989 con una sconfitta a Old Trafford, contro il Manchester United di Alex Ferguson ancora molto lontano dalla macchina perfetta che dominerà il calcio inglese negli anni 90. Ma dopo quella sconfitta a Capodanno non perdono più, e piazzano una striscia di 11 vittorie consecutive in campionato, anche se il calendario della First Division si fa sempre più bucherellato, per colpa del maltempo che rende impraticabili quasi tutti i campi del torneo, con una serie infinita di rinvii e recuperi piazzati a primavera. A un certo punto il Liverpool si ritrova a 19 punti dall'Arsenal, ma con 4 partite in meno. Con una classifica così terremotata impossibile fare previsioni: si può solo correre, giocare e andare. Finché arriva il pomeriggio del 15 aprile 1989, semifinale di FA Cup Liverpool-Nottingham Forest, Sheffield, Hillsborough Stadium.