Grazie Isaac, ovunque tu sia. Anzi. Sicuramente su Terminus in compagnia di Hari Seldon

Il più bel racconto di Asimov, commovente

Asimov grandissimo nei racconti brevi, ottima lettura come sempre

Adoro leggere Asimov, ascoltarlo è fantastico, inoltre te hai una buonissima intonazione

Era nella raccolta di "Sogni di robot". Ricordo che in seconda media non conoscevamo ancora la termodinamica e le sue leggi. Quando chiesi al prof di matematica cosa fosse, diede una risposta che non compresi appieno. Poi venne il liceo e l'università, e l'entropia ritornò negli esami di Chimica e nascosta anche nelle reazioni biologiche. Il finale è stato spiazzante, inaspettato ma forse il migliore possibile.

Grazie e complimenti per l'interpretazione 💙

Capolavoro, bravissimo

❤❤❤

Che bella interpretazione!! Complimenti davvero. Per uno dei miei racconti preferiti di Asimov

Che meraviglia!! 🤩🤩🤩 Rinnovo i complimenti a te, sempre bravissimo e poi al genio di Asimov, sembra davvero venuto dal futuro. Grazie mille.

Ottimo!!!

STREPITOSO!! Ora che ti ho scoperto non ti lascio più :-))

Un po'me lo stavo immaginando come sarebbe finito il racconto, ma ho il dubbio che possa essere un vecchio ricordo residuo. Infatti da giovane ho letto molti racconti di Asimov e questo potrebbe essere stato nella lista, chissà. Bella lettura. Catturato pienamente

il pollice verso non accetta l'esistenza della entropia

1997. Prima superiore. Seconda ora di religione dell'anno scolastico. Ce lo lesse il professore...

Elaborazione del concetto di PRALAYA in chiave di racconto

posso dire mi piace come leggi è soggettivo non reggo bene gli audiolibri. posso dire non mi annoijo potresti leggere noi marziani di dick ? putrio putrio ....

Ho letto questo racconto breve che avevo 10 anni… Letto e riletto nei due o tre anni successivi… A distanza di tanti decenni, riascoltandolo, scopri con stupore che lo conoscevo a memoria…

Interpretazione sempre magistrale

Io vorrei ricordare di chi è un racconto letto in italiano, mi sembra in una raccolta Millemomdiestate della Einaudi, e il titolo è "i 100 miliardi di nomi di Dio" su un calcolatore consegnato a monaci buddisti che da secoli compitavano la lista dei 100 miliardi che secondo loro era il fine dell'universo; si allontanano per non incorrere nelle isterie dei monaci quando si sccorgessero dell'inefficacia, ma "una dopo l'altra, senza far baccano, le stelle si spensero.": fine del racconto.

Il racconto è ambientato a soli 5 anni dal momento della pubblicazione! A me sembra strano.