Ciao Irene. Questo video casca a pennello perché proprio oggi stavo guardando una foto di Chiara Ferragni in cui indossa un vestito completamente aperto sui lati. Potrai ben immaginare gran parte dei commenti da parte delle donne sono stati: "ma nn ti vergogni ad andare in giro così? 6 una madre!11!". Ammetto che neanche a me la foto è piaciuta particolarmente, ho voluto essere sincera e mi sono chiesta cosa esattamente non mi piacesse. Inizialmente la risposta è stata: lascia scoperta troppa pelle. Poi però mi sono ricordata che anche io a volte indosso cose che lasciano scoperte la pelle, soprattutto le gambe. Allora ho capito che la cosa che mi dava fastidio è che il vestito mostrava la pelle dei fianchi, delle braccia e delle anche. E perché la pelle del fianco dovrebbe darmi più fastidio della pelle delle gambe? La risposta è arrivata subito: ho visualizzato quel vestito su di me e ho capito che su di me sarebbe stato male perché non mi piace quella parte del mio corpo e quindi non voglio scoprirla. E allora si tratta di invidia, né più né meno. Solo che spesso noi donne, pur di non ammettere di essere invidiose (perché da sempre la società ci accusa di essere invidiose di altre donne) cadiamo nello stereotipo del "ma guarda quella, dove va vestita così? Deve essere una persona poco seria!". Ora, dopo anni in cui mi interesso al femminismo, non sono andata a pensare che la Ferragni fosse poco seria solo perché indossava quel vestito, ormai ho la consapevolezza che non è così. Però guardando la foto ho provato una sorta di fastidio interiore che mi ha spinto a chiedermi quale fosse il problema. Una persona che però non ha questa consapevolezza, probabilmente andrà a scriverle nei commenti di vergognarsi, non capendo che il motivo per cui l'ha scritto dipende da un problema che probabilmente questa persona ha con sé stessa. Quindi Ire, che dire, GRAZIE perché come sempre riesci a far luce su queste cose di cui non si tiene neanche troppo conto, ma che invece sono davvero problematiche.

Purtroppo molto spesso le donne si fanno guerra tra loro. Una volta sono uscita di casa con una tutina che adoro blu, era pieno AGOSTO quindi non c era e non c è nulla di male nel indossare una tutina con un pantaloncino non più corto di uno short di jeans qualsiasi. Tuttavia una ragazza con un vestito rosso tanto carino quanto corto mi guardo le gambe dai piedi fino alla vita con un espressione sorpresa per poi sorridere imbarazzittissima quando i nostri sguardi si incontrarono. Avevo già inteso che stesse giudicando il mio vestito perché le mie gambe erano totalmente libere da peli e ho sempre ricevuto complimenti per come sono fatte ma ebbi la conferma quando disse al fidanzato di guardare come ero vestita. FU LUI a dire "anche tu ti vesti così leggera in estate " e lei offesissima disse che lei lo faceva perché le piaceva non per farsi guardare, dando per scontato che io invece desiderassi l approvazione altrui.

Io sono una donna siciliana e sono sempre stata abituata ad essere giudicata da chiunque e per qualunque cosa, ed è per questo che la maggior parte delle volte tendo a non giudicare le altre persone, anzi alle volte pur di difendere il giudicato faccio la parte della rompi palle. Ma ammetto che nei periodi in cui mi sento più fragile anch'io faccio pensieri crudeli verso le persone, e nel mio caso credo che sia un modo per non pensare a ciò che mi tormenta. I vestiti troppo corti o troppo scollati li ho sempre messi, non per farmi guardare dagli uomini o per provocarli, ma come una ribbellione verso i pregiudizi e principalmente perchè mi piace indossarli e a modo loro mi fanno sentire bene e sopprattutto forte

Penso proprio che adesso “il non giudicare” sia diventato uno dei miei buoni propositi per quest’anno!! ❤️

Giudicando giudichiamo noi stessi, sempre e comunque.

Irene, questa puntata di parità in pillole è stata decisamente una rivelazione sul perché di alcuni comportamenti quotidiani che moltissime donne assumono. Dalle tue parole emerge un lavoro di introspezione assurdo, di cui pochissime persone sono capaci, e per questo ti ammiro ancora di più, come donna ma prima di tutto come persona. Grazie per esserci e per dare voce a pensieri che altrimenti rimarrebbero sempre e solo tali. Sei la migliore. ❤

Ho un'amica carissima dai tempi delle superiori, andavamo entrambe molto bene a scuola, avevamo due caratteri simili ed introversi, ma lei era (ed è) decisamente più bella di me. La cosa ovviamente comportava che lei avesse uno stuolo di pretendenti e che suscitasse reazioni diverse nelle altre persone, perché, siamo sinceri, spesso chi è piacente ottiene maggior disponibilità e favore dagli altri. Io ero assolutamente consapevole di essere invidiosa di lei (lo sono ancora), ma ho combattuto e combatto ogni giorno contro questa parte meno nobile di me, perché le voglio veramente bene, la stimo come persona e trovo che la sua amicizia mi aiuti immensamente a crescere come essere umano. Ho capito di aver fatto una scelta "rivoluzionaria" (essere amica della bella, mentre io ero bruttina) quando un mio professore è venuto a complimentarsi con me per l'amicizia sincera, senza invidie e senza secondi fini che avevo costruito con lei. Credo che lui immaginasse benissimo la mia lotta interiore ed è stato veramente bello che sia venuto a dirmelo. Negli anni poi, la mia amica mi ha confessato di invidiarmi perché pensa che io sia più intelligente di lei. Non avevo per nulla intuito che anche lei provasse invidia e ho capito che in tutti questi anni sta affrontando la mia stessa lotta e lo sta facendo per me, perché mi vuole bene e preferisce fare questo sforzo in più pur di avermi amica. Hai perfettamente ragione, quando decidiamo di sostenerci, invece che giudicarci, siamo una forza inarrestabile.

Aggiungerei anche che non è affar mio del perché l'altra indossa la gonna corta, quindi potrei benissimo pensare ai miei affari, che sono già tanti

Concordo pienamente con te. Sono femminista da un paio di anni e adesso ne ho 16. Tuttavia, capita anche a me di giudicare per un nanosecondo una persona in modo impulsivo, cercando, dopo poco, di rispolverare la mia mente sui miei pensieri in merito ai motivi per i quali ho giudicato quella persona. Fino a questo momento ho creduto di essere inconsapevolmente un'ipocrita, ma grazie a questo video ho capito che é questione di abitudine, siccome sono in tantissimi, intorno a me, che non approvano queste mie idee "moderne".

Quest'estate ero a Lampedusa, un'isoletta vicino la Sicilia, durante una serata con gli amici esco con una bralette in pizzo (non era nulla di volgare) e i jeans. Una coppia di fidanzati passandomi accanto e scambiandomi per una straniera si guardano e dicono "Ma questa ha dimenticato la maglietta a casa?" Ovviamente ad un commento del genere rispondo, però rivolgendomi ad una mia amica e ad alta voce "Chissà se hanno capito che sono italiana e li capisco! Resto comunque dell'idea che siamo nel 2018 e ognuno dovrebbe potersi vestire come vuole, poi non so, magari sono rimasti un po' indietro questi due!" inutile dire che la coppia imbarazzatissima sparisce nel nulla.

Io ho passato gran parte della mia vita a giudicare perché sono sempre stata sottoposta a giudizio. Giudicare era un modo per dare un'altra vittima al Baubau di turno, che fosse mia madre, mio padre, un parente, un insegnante, una vicina di casa, un'"amica", in modo da potermi salvare. Se il Baubau si fosse accanito su di un'altra persona io avrei potuto respirare, avrei potuto vivere. Mi ci sono voluti 20 anni di depressione per capire che così finivo per diventare anch'io un Baubau. Da lì a smettere il passo è stato breve. Ogni tanto mi può capitare (soprattutto per quanto riguarda l'abbigliamento ai funerali), ma ora non faccio nemmeno più caso a tante cose, una volta notavo il reggiseno scuro sotto gli abiti chiari, ora dovrei mettermici d'impegno!

Ho iniziato ormai da qualche tempo a riflettere su questi miei pensieri, ma certe riflessioni sono talmente tanto radicate che alcune volte escono senza che neanche me ne accorga. C'era il periodo che pensavo "ma lo dico per lei", come se quell'altra persona avesse bisogno del consiglio non richiesto di una sconosciuta. È un lavoro lungo, ho passato tutta l'adolescenza avendo l'estetica altrui come principale argomento di conversazione, ora mi chiedo se davvero non ci fosse niente di più interessante da discutere!

Uno dei Parità in Pillole più belli di sempre. Sei riuscita ad esprimere a parole un'idea che avevo in testa! Sapevo che dietro i miei giudizi ci fosse una ragione, ma non sapevo come tirarla fuori. Sapevo che c'era una risposta, e tu mi hai dato il LA!!!! Grazie di cuore per tutto quello che fai. Grazie di essere una mia sorella. ❤️

È impressionante quanto queste critiche che facciamo siano legate alla nostra fragilità, penso che sia un segnale molto forte di quanto noi ci sentiamo inadatte e che sia importante cercarne la fonte. Almeno per me è sempre stato un segnale di inadeguatezza e mi rendo conto solo adesso che invece di reprimere i pensieri negativi e semplicemente sentirmi una persona crudele dovrei capirne le basi e sanarle. La prossima volta ascolterò le critiche vuote di qualche mio amico cercherò di capire da cosa scaturiscono. Penso che si possa capire molto su molte persone, magari si può cercare di aiutare.

grazie irene, l’argomento è proprio quello che sto cercando di far capire alle mie amiche. farò vedere loro questo video di sicuro. 💕

Grazie di cuore per questa puntata. ❤ Davvero! Vorrei raccontarti la mia esperienza sperando porti qualcosa in più alla riflessione : nel corso dell'adolescenza mi è capitato di ritrovarmi in gruppetti di amiche nei quali si spettegolava e si demoliva una ragazza X basandosi unicamente sull'aspetto o su voci sentite in giro. Verso i 18, con una maturità diversa, ho deciso di abbandonare questo atteggiamento perchè mi sembrava infantile e deleterio. Ho smesso di partecipare a questo tipo di conversazioni, a tenermi lontana e a dire "ora basta" quando mi sembrava che le conversazioni vertessero solo su persone assenti in quel momento. La conseguenza di ciò, però, non è stata convincere anche le altre ad abbandonare questi atteggiamenti, ma sono stata semplicemente isolata da queste persone. Da un paio di anni, in seguito a tanto impegno , sono riuscita a portare avanti il lavoro dei miei sogni e contemporaneamente una carriera universitaria e insieme a questa conquista le ragazze intorno a me non solo allontanarsi, ma cominciare ad alimentare pettegolezzi su pettegolezzi, mettendo bocca anche su cose private e molto personali. Mi hanno fatto terra bruciata intorno demolendomi in mia assenza davanti a chiunque. Ma non è solo un caso isolato. Mi è capitato anche in famiglia o sul lavoro, quando mi capita di confrontarmi con "colleghe" quasi sempre in un primo momento sono piene di belle parole nei miei confronti, ma dopo un pò le vedo assumere lo stesso atteggiamento. Quest'anno mi sono dovuta sorbire anche offese pesanti da perfette estranee su internet (cosa che immagino per te sia molto familiare) per lo stesso motivo: aspiravano allo stesso lavoro a cui aspiro io. Trovo sia ESSENZIALE capire quello che tu dici, ma allo stesso tempo il fatto che quando io cerco di assumere un comportamento più salutare venga allontanata e attaccata, mi fa perdere proprio le speranze. Se ogni volta che una ragazza ottiene un successo anche minimo, si cerca di ricoprirla di insulti, perchè viene percepito come scomodo o come la prova che non siamo riuscite a fare altrettanto, come faremo noi donne ad emergere? Ci sabotiamo praticamente da sole. Ti ringrazio per quello che fai, spero che i tuoi video vengano seguiti il più possibile sopratutto al sud, perchè è sopratutto qui che questa mentalità regna sovrana.

Irene condivido ogni parola e io personalmente,a 40anni,ci sono arrivata, e sono sempre stata per le donne ,ma quando in anni di lavoro assieme alle donne ti rendi conto che poi nella realtà non è così credimi ti cascano le braccia e ti viene da abbandonare ogni buon proposito.Saro impopolare ma secondo me fa parte proprio della natura femminile essere stupidamente competitive, sempre prime donne,"siamo",e mi duole il cuore,un po'cattivelle,le prime ad insultarci sulla nostra bellezza,sulla cellulite,sui brufoli,non ho mai sentito un uomo che litiga dire all' altro che ha la cellulite....e dire che noi donne abbiamo una marcia in più....se solo volessimo.. grazie x il video e per il messaggio che hai lanciato..un abbraccio 😘

La consapevolezza è la chiave di svolta per tutto 🙂 Grazie per la condivisione chiara e pulita 😍

Grazie Irene di questo video, anzi dei tuoi video. Apprezzo che tu riesca a passarci messaggi importanti e che ci facciano crescere e conoscere chi siamo noi e chi sono gli altri. Grazie grazie grazie.

Grazie ai tuoi video, anche io mi sono resa conto di essere una di quelle ragazze che, quando vedeva qualcun’altra vestita in modo vistoso o scollato, la giudicava, e ho provato a cambiare, perché mi sono accorga che era un brutto atteggiamento e non volevo più farlo. Mi piacerebbe raccontare la mia esperienza. Oggi mi rendo conto con sorpresa che ci sono riuscita abbastanza bene, semplicemente pensando a una cosa: chissenefrega. Chissenefrega se quella ragazza che incontro per strada ha la gonna corta, chissenefrega se quell’altra ha una ricrescita, chissenefrega se quella non è depilata o se ha un sacco di trucco in faccia. Non cambia nulla a me, non la conosco neanche, cosa me ne frega di come si presenta al mondo? Che ci vada come ritiene più opportuno. Stranamente, esercitandomi a pensarlo ogni volta, adesso non penso più nulla su di lei quando vedo una ragazza con una gonna corta. Penso che per me questo sia più efficace che pensare cose positive di lei, perché lo vedo comunque come un giudizio riparatore, come “vabbè, hai sgarrato, ma è tutto sistemato, siamo pari”. Mi sembra un processo simile alla situazione in cui, quando una ragazza aveva una relazione con un uomo e capitava un figlio, bisognava sposarsi in gran fretta per sistemare la faccenda. Così io la tratto come una cosa neutra, quindi non c’è bisogno di pensare a qualcosa di positivo per correggere la visione. Non sento neanche il bisogno di sentire tutte le donne che incontro per strada come sorelle... magari mi sta sul cazzo, cosa ne posso sapere? È semplicemente una persona, finché non la conosco non dico, e non ho interesse a dire, nient’altro su di lei. All’inizio facevo fatica a fregarmene, così cercavo di immedesimarmi in lei: “se avessi addosso una gonna corta, perché ce l’avrei?”. Fa niente che non la metterei mai o quasi, io non sono tutto il mondo, quindi perché una ragazza dovrebbe mettersi una gonna corta per strada? E venivano ovviamente fuori mille risposte: si mette la gonna corta perché le piace molto e vuole andare in giro piacendosi, o magari non le piace granché ma tutto il resto era da lavare, o perché è andata in un luogo in cui era richiesto questo dress code, o perché ha un appuntamento con un ragazzo e, dato che si piace con quella gonna e sa di essere sexy con quella, vuole andare così; ha la ricrescita perché lavora un sacco nella vita e non ha avuto il tempo di sistemarsi, o ce l’ha ma non le importa un fico secco perché vuole fare altro nel suo tempo libero, o magari si piace così, non lo so, le persone hanno gusti diversi e tutto può essere; non è depilata perché non ha voglia, perché non ha ancora trovato il tempo, perché si piace così, perché è da giorni che sta pensando di farlo ma le erano finite le strisce per la depilazione e odia il silkepil; è molto truccata perché si piace così, perché lavora in un negozio di trucco e le è richiesto di mostrare i suoi prodotti, perché ha appena recitato in teatro. È sorprendente quanti altri motivi possono venire in testa oltre a “perché è una poco di buono”, e farseli venire è incredibile, perché subito dopo ti rendi conto che sono molto più realistici e più veri di quello, che al confronto sembra davvero avere poco senso. E naturalmente, viene spontaneo anche dire “ah, okay, sticazzi”, e continuare a vivere la propria vita. Quindi ragazze e ragazzi, smettetela con la scusa del “giudicare è insito nella natura umana”, perché fidatevi, possiamo farne a meno, e secondo me staremmo tutti meglio. E soprattutto, se giudicare fosse così insito nella natura umana, perché tutti noi giudichiamo solo certi tipi di donne e certi tipi di uomini? Se fosse “giudicare” il problema, ognuno giudicherebbe secondo il suo gusto. Eppure, guardate un po’, si finisce sempre per giudicare le ragazze con la gonna corta. Guarda un po’ che culo, gli esseri umani hanno gusti diversissimi in fatto di film, libri e serie tv, ma porca miseria, sulle ragazze con le gonne corte raggiungiamo l’unanimità. Penso sia chiaro che è un po’ inverosimile, quindi per favore, queste che vi state raccontando sono scuse. Eliminiamo il ruolo sociale della bellezza, facciamo sì che della bellezza di qualcuno ci importi solo quando siamo alla ricerca di un partner e non costantemente, anche della gente che non conosciamo e che non incontreremo mai più nella nostra vita. Ovviamente non sono perfetta, e se ho risolto il problema del giudizio delle altre donne, ne ho un altro: la gonna corta o i vestiti scollati hanno ancora su di me l’effetto di attirare il mio sguardo, perché suscitano la mia curiosità morbosa, e mi viene da guardarli. Esco da un problema e rientro in un altro problema, quello che generalmente hanno i ragazzi (ma come vedete può succedere al contrario) e mi rimbomba nelle orecchie la loro scusante: “non è colpa mia se è entrata nel mio campo visivo!”. Ma è facilissimo ribattere: “sì, però quello che decido di fare non appena questo è successo è una mia responsabilità”, e così mi obbligo a distogliere lo sguardo e a guardare da un’altra parte. Sono diventata molto brava a farlo: non appena succede, distolgo subito lo sguardo. La cosa ovviamente funziona, perché così evito la molestia e la ragazza non lo saprà mai, ma non risolve il mio disagio la volta dopo, in cui ancora dovrò obbligarmi a distogliere lo sguardo. Finora ho usato il femminile, ma succede ovviamente anche con i ragazzi, in modo identico (anche se molto meno spesso, visto che tipicamente i ragazzi non hanno molti capi di abbigliamento per mostrare il loro fisico), e anche in quel caso sento la stessa cosa e distolgo lo sguardo. Quindi, niente, questo è il mio problema: non giudico nessuno, ma mi viene comunque da guardare. Mi piacerebbe chiedere ai ragazzi (e anche alle ragazze, ma penso che statisticamente il problema sia più maschile): avete questo problema? Come risolvete la questione? Io faccio molta fatica a far finta di non averlo notato, come dicevo è curiosità morbosa, mi attira, ma so benissimo che non voglio mettere a disagio la persona, quindi mi obbligo a non guardare e infatti lei non se ne accorge neanche. Se vi capita, come risolvete? E vi prego, ragazze (e anche ragazzi), non giudicatemi e non aggreditemi... penso si veda chiaramente che questo mio atteggiamento non dice niente di voi, dice solo cose su di me... e comprendetemi, per favore... sento il bisogno di ripetervi che non voglio molestarvi, e mi fa strano, perché non è qualcosa su cui la mia moralità ammette dubbi, ma mi preme che nemmeno voi li abbiate... e vi prego, vi dico che non vi giudico, quindi fidatevi, non mettetevi a dire “ah, tu dici che non lo fai ma è ancora per quello!”...

Io quando guarda una donna riesce a vedere solo la sua bellezza e unicità. Prima mi capitava di giudicare (mentalmente) le donne... Mi capitava soprattutto con persone molto diverse da me, che esprimevano se stesse (in modo esplicito, cioè come volevano loro davvero!) E ho capito ora che le giudicavo solo perché era quello che volevo anche io... Essere me stessa e apparire come volevo io! Grazie Irene ♥

Ciao. Ho scoperto il tuo canale da pochissimo ma devo ammettere che mi ha preso da subito. Adoro il tuo modo di parlare, il tuo modo di rivolgersi a noi, non per ultimo, le argomentazioni trattate. Davvero molto Brava.

Quando ho aperto il video pensavo di sentire qualcosa di giusto ma scontato, invece c'è molto da riflettere. Grazie mille Irene!

Quando noi donne siamo unite si crea un'energia unica, è indescrivibile, ma sono convinta che sappiate di cosa sto parlando. Pensare a quanta strada stiamo facendo come umanità in solo questi ultimi anni mi riempie il cuore di orgoglio ❤

Questo rientra decisamente nei miei video preferiti in assoluto. Avevo proprio bisogno di sentire una cosa del genere perché mi capita spessissimo di giudicare per poi fermarmi e pensare 'ma cosa sto facendo? E io mi definisco femminista?'. Quindi sapere di non essere la sola a ricadere in questi meccanismi mi fa sentire meno sbagliata. Cercherò, come già faccio, di frenare sempre di più questo meccanismo e di chiedermi da dove arrivi. Grazie come sempre Irene, sei sempre preziosa e mai scontata❤

Negli ultimi anni quando vedo una donna vestita in modo diversa da me (con abiti corti, gonne, ecc...), provo ammirazione. Perché ho sempre preferito i pantaloni alle gonne e ogni tanto vorrei metterle, ma non mi piacciono le mie gambe. Invece mi ritrovo a giudicare le altre per il loro comportamento. Ad esempio, quelle che lanciano frecciatine o fanno le false... E so che mi sento colpita da queste cose, proprio perché ho un'insicurezza che mi porto dietro fin dall'infanzia. Ma cerco comunque di fermarmi e riflettere. E grazie per avermi ricordato di farlo ❤

Irene non so come spiegare l’immensa stima che provo per te. Grazie ❤️

Mi ricordo qualche anno fa quando avevo visto per la prima volta i tuoi video ed avevo iniziato a considerarmi femminista, ti ringrazio perché è solo merito tuo se oggi non giudico le altre donne da come si vestono e da come è il loro aspetto. Grazie di cuore, perché per merito tuo e delle tue parole, mi hai resa la persona che volevo essere fin da piccola, qualcuno che fa la differenza con il minimo❤️

Grazie Irene, che parole magnifiche! Io penso che sia anche un problema sociale, dovuto al fatto che alle donne è sempre stato detto di vergognarsi del proprio corpo e di nasconderlo. Oggi, nella società Occidentale le donne sono più libere di scoprirsi, ma quando lo fanno, questo antico retaggio culturale ritorna nelle nostre menti e ci porta a provare rancore verso quelle che lo fanno. E' come una memoria del proprio passato, fatta di vergogna del proprio corpo e della propria sessualità, che ogni donna porta con sé. Qualche anno fa, quando avevo vent'anni, ero andata a fare la mia solita mattinata di volontariato. La mattina distribuiamo la colazione ai senzatetto a Roma. Quella mattina c'era una donna più grande di me, che a un certo punto mi ha rimproverata davanti a tutti perché avevo indossato secondo lei un vestito troppo corto e che questa da parte mia era stata un'imprudenza e segno di incoscienza, visto che tutti quegli uomini che venivano lì a mangiare potevano sentirsi attratti da me. Mi sono sentita terribilmente sporca e colpevole e sono andata via con le lacrime agli occhi. Ho chiamato un ragazzo con il quale mi stavo frequentando in quel periodo per sfogarmi con lui e lui mi ha risposto chiedendomi: "Perché scusa? Come eri vestita? Sono geloso!". Ecco, credo che questo piccolo episodio sia esemplificativo di quello che noi donne subiamo quotidianamente e che noi stesse infliggiamo ad altre donne senza accorgercene. Posso solo dirvi che oggi a distanza di anni avrei avuto risposte per tutti e soprattutto per quella donna, che è stata offensiva verso di me e anche verso quelle persone povere che erano lì per mangiare, in maniera civile ed educata e che lei ha ridotto a ruolo di animali disumani, che non sanno controllare i propri istinti. Posso assicurarvi che nessuno di loro mi ha mai dato fastidio e che essere bisognoso e non avere un casa non significa essere una bestia, così come indossare una gonna corta non significa voler attirare su di sé l'attenzione degli uomini. Io mi trucco e mi vesto soltanto per me stessa! Spero che un giorno questa sacrosanta verità universale torni a diffondersi nel mondo!

Questo video mi è piaciuto davvero Tanto e l'ho trovato molto utile. Grazie Irene🌪🌈

Finalmente qualcuno che esprime questo concetto, si parla tanto del maschilismo e degli uomini che di certo è un argomento importante da trattare ma avvolte ci dimentichiamo anche che dietro agli uomini ci sono delle donne, delle madri, delle mogli! Troppo spesso sento madri che danno delle zoccole alle ragazze dei figli perché si vestono in un certo modo o solo perché magari si sono lasciati e quindi quella donna diventa automaticamente una stronza che non è stata in grado di prendersi cura del figlio, come sento troppo spesso amiche o conoscenti che giudicano una bella ragazza solo perché, appunto , bella o vestita in modo provocante! Io credo che sia diritto di una donna sentirsi bella e sensuale senza essere giudicata! Sento di questi giudizi in continuazione, da mia nonna da mia suocera da amiche e conoscenti e, sarà solo un caso mio particolare, ma non conosco al momento uomini che fanno di questi commenti, e io stessa sono stata vittima di questo sistema perché ho più amicizie maschili che femminili ma sono anche fidanzata da 7 anni e a detta di molte donne è inopportuno e irrispettoso verso il mio "uomo"che io abbia amicizie maschili che frequento anche senza la presenza del mio ragazzo perché secondi queste donne un uomo non può avere delle amicizie femminili senza esserne attratto, come se fossero tutti animali che sbavano dietro ad ogni forma femminile che respiri! Molto uomini stanno iniziando a cambiare atteggiamento verso le donne e i diritti delle donne, e noi donne invece possiamo dire di star facendo lo stesso cambiamento? Perché non sono solo gli uomini ad essere soggetti a certe regole imposte dalla società ma anche noi donne, propio noi che contro queste cose dovremmo essere unite

"il mio giudizio non parla dell'altro, parla di me" 👏👏👏

Video utilissimo, grazie Irene

Ho notato negli ultimi anni un mio cambiamento sotto questo punto di vista. Magari nella testa mi capita ancora di giudicare una persona in generale, ma è rarissimo che io dica qualcosa e quando lo faccio mi sento stupida. Non sento più il bisogno di fare gossip come quando avevo 15 anni e mi dispiaccio di quelle/i che ci basano la loro giornata. Voglio assolutamente fare il passo successivo e trovare qualcosa che negli altri mi piace😊

Dai sempre ottimi spunti di riflessione!Complimenti

Questo video mi ha aperto gli occhi, grazie Irene :)

Ne parlavo proprio l’altro giorno, di quanto sia difficile per me fermare il giudizio “automatico” verso le altre donne. Grazie per questo bel video ❤️

Concordo su tutta la linea! Da qualche tempo ho iniziato a cercate di non giudicare le persone e quando mi capita di giudicare anche inconsciamente cerco di fermarmi e ragionarci su. Ed è vero spesso il problema sono le mie insicurezze a farmi giudicare gli altri. Altre volte invece è semiplecemente un giudizio personale su un modo di vivere o comportarsi che non condivido. Comunque è sempre utile farci caso e riflettere. ✨

Mi piace molto questa puntata, soprattutto per quanto riguarda le domande da autoporsi quando nella nostra testa formuliamo un giudizio, soprattutto su un'altra donna. Spesso non dire quei giudizi ad alta voce non è così difficile, ma chiedersi cosa davvero li abbia fatti scattare invece lo è eccome. Rendersi conto dei proprio punti deboli è molto difficile, molto più che trattenere una parola sbagliata o un giudizio non richiesto. Ma come hai detto tu è fondamentale farlo. Grazie davvero per questa puntata

Io non faccio mai giudizi su altre donne(ma solo da qualche anno, prima anche io vedevo tutte come 'rivali'), e ogni giorno sgrido le mie amiche ogni qualvolta fanno giudizi su altre ragazze o donne. Spero che un giorno in futuro smetteremo di farci la guerra a vicenda, diventando una forza unita. Grazie mille per questo video ❤️

Al di là dei giudizi mi balenano nel cervello tanti pensieri e tanti ricordi che mi ritraggono come una persona umiliata da me stessa. Tutte le volte che mi sono balenate in testa ho risposto mentalmente “ma chi se ne frega?” Ed è quello che mi rispondo quando giudico le altre. Chiedermi perché sarà la rivoluzione, mi darà tante risposte! Ti ringrazio tantissimo per lo spunto! D’ora in poi mi chiederò perché certe cose le pensi! Che farò che sei, meraviglia.

Ciao :) anch'io ho questa modalità di giudizio che parte in automatico, un po' generalizzato, ma soprattutto sulle altre donne e grazie ai tuoi video (e alla laurea in scienze e tecniche psicologiche 😂) ho iniziato a fare il passo oltre e chiedermi perché arrivassi a quei giudizi e spesso sono io il problema, non gli altri/le altre.

una delle migliori puntate di parità in pillole!!

Ti seguo con molto piacere da pochi mesi e anche se a volte sono così radicate in noi donne pensieri e insicurezze, tu sei portatrice di riflessione. Oggi sono incappata in una pagina di un uomo che dettava un decalogo contenente le regole per essere attraenti ad una prima uscita partendo dai capelli, agli abiti ecc ecc. Ho trovato più umiliante il fatto che delle donne prendessero spunto da quelle parole tanto che da un lato volevo commentare, ma dall'altro ho sentito come un freno perché sapevo che non sarei stata capita dato che la premessa era:" non fate le solite femministe del cavolo". Non ho avvertito insicurezza circa il mio pensiero ma sul fatto che questo sarebbe, stato oggetto di scherno. Ho riconosciuto un grande lavoro da fare ancora su me stessa ma almeno ho percepito di essere sulla giusta via.

Anch'io ero così alle superiori: criticavo la magrezza di tre mie compagne di classe per il fatto che non mi piacevano, non le trovavo "naturali" (più che una critica a loro era una critica fatta anche a me stessa, perché non accettavo e tutt'ora non accetto il mio corpo che sia magro, grasso o normopeso). Se dovessi tornare indietro, direi alla me stessa del passato che indipendentemente che sia la loro costituzione o stiano facendo la dieta o soffrano di anoressia o bulimia, è il loro corpo e possono farci tutto ciò che vogliono stando attente a non morire per avere un corpo perfetto. Quando si guarda la tv tutti insieme in famiglia, mia madre giudica la "grassezza" di una donna in tv e ogni volta mi viene da pensare "mamma, ma qualcuno che non ti sta antipatico o trovi grassa o poco vestita esiste su questa terra?". Ogni volta la sento dirmi "guarda come [nome] è vestita!" io penso che non ci trovo niente di male (lo penso perché se lo dico ad alta voce lei vuole sempre aver ragione). Sempre mia madre lavora in un ambiente dove la maggior parte del personale sono donne e ci sono varie critiche sul vestito, trucco, cosa mangia, permalosia, come risponde e andrei avanti all'infinito. Mi ricorderò sempre un'amica e collega di mia mamma che mi disse "perché non ti presenti ai colloqui di lavoro con trucco pesante, tubino e tacchi alti?" (ho 28 anni, preferisco un trucco più acqua e sapone, indosso normalmente felpe, jeans e sneakers) e ha aggiunto anche questa frase quando le ho detto che non ho il ragazzo "ma sei una bella ragazza e intelligente. Perché non hai il ragazzo? Sai, solitamente le ragazze come te che non si fidanzano da tanto tempo con un ragazzo, l'anno successivo si sposa e fanno figli". Per carità figli no e vorrei fare coming out dicendoti che mi piacciono le ragazze ma non posso farlo con la dilagante omofobia che c'è nel nostro paesino, che posso notare anche negli ultimi articoli usciti della tua città

mi serviva proprio questo video in questo momento. Grazie❤️

Grazie mille Irene per questo video è da fare vedere

Davvero davvero bella questa puntata❤ mi sono "quasi" emozionata perché trovo quello che dici molto intelligente e soprattutto molto utile, perché è vero non si è perfette, e in queste dinamiche ci si "cade" spesso, però allo stesso tempo trovo veramente superfluo rimanerci dentro perché comunque non approfondendo i motivi magari continui a logorarti di invidia ogni volta che accade (e soprattutto butti tutte le "energie" e anche le ragioni del tuo deficit di autostima sull'altro e non su te stessa, la quale cosa la trovo più proficua, perché potrebbe essere anche un'opportunità per te per fare ancora più forza su te stessa) e magari ancora potresti perdere anche l'opportunità di vedere quell'altra ragazza in un altro modo da quello che tu invece avevi pensato. Grazie :)

In generale sei una persona che non mi sta troppo simpatica (non riesco ad individuare la causa, forse perchè mi torna in mente la diatriba con barbiexanax), ma questo video è davvero interessantissimo!! complimenti, spero che lo guardino più persone possibili e che il messaggio permei anche nelle testoline di noi altri.

Il problema dei parità in pillole è che sono, appunto, pillole. Bellissimo comunque, siamo nate in una società che ci ha insegnato ad odiare i nostri corpi e a metterci in competizione le une con le altre, ma piano piano facciamo la rivoluzione e cambiamo il modo di vederla. La "sospensione del giudizio" tra l'altro è qualcosa che bisognerebbe sempre imparare a fare.

Apprezzo tantissimo questo discorso, e mi trovi dalla tua parte al 100%. Peccato che si tratti di utopia pura😔. È come credere che ci possa essere un mondo migliore, mi spiego meglio, un mondo senza guerre, discriminazioni, odio e invidia, ed invece no, per quanto il progresso faccia dei passi infiniti in avanti, per quanto io, te e tantissime persone possano essere dotate di un animo ottimista e ricco di tutte le buone intenzioni, per quanto io, (e sicuramente una buona parte di persone) , continui a fare nel mio piccolo qualcosa per cambiarlo, purtroppo non ci sarà mai una evoluzione simile a quella che tu auspichi in questo video che mi è piaciuto tanto, o meglio non credo avverrà mai nulla di così " idilliaco". Nonostante sia un augurio che mi faccio, e faccio a tutti.

La fortuna per me è aver visto i tuoi video, ed emancipare in giusto il mio pensiero

Ciao Irene! A volte anche a me succede ancora di giudicare ma lo tengo per me e se qualcuno mi fa notare, ad esempio, l'abbigliamento cerco di non commentarlo. Prendendo il tuo esempio mi succede e quando penso a cosa mi porta a pensare quella determinata frase penso che io non ne ho il coraggio, non solo in particolari contesti ma semplicemente non mi sentirei a mio agio perché troppo corta e non sono abituata. Inoltre, anche per me si tratta di invidia perché magari mi piace anche quella gonna ma non la metto. Altro esempio, non mi piacciono i risvoltini ma molte volte il mio commento è "come fanno? Non hanno freddo?". Molte volte non si tratta di "non mi piace l'abbigliamento" ma semplicemente "io non mi vesto in quel modo perché non mi piace/non ne ho il coraggio". Sono contenta di riuscire a capirlo e di non giudicare più una persona in base all'abbigliamento.

Bellissimo! Grazie per averne parlato!

Ci vorrebbe un canale tv con le puntate di parità in pillole in loop. Grazie grazie grazie 💕❤️

Secondo me è anche un problema di canoni estetici. Per la donna è un obbligo sociale essere bella e dunque desiderabile. Per l'uomo va bene anche l'anonimato o addirittura essere brutto, perché tanto non è il maschio che deve essere scelto. Il maschio è quello che sceglie. Poi ci è stato insegnato che il valore di una donna sta nella sua bellezza, per cui certo che alcune persone finiscono a spettegolare ed a beccarsi come galline per questioni idiote. Quindi sí, sono d'accordo con il tuo video: quando noi donne reimpareremo ad essere solidali saremo più forti.

...è rivoluzionario! È vero Irene, grandissima ❤❤❤

Questo video mi piace molto e lo ritengo assolutamente utile e interessante. Io stessa ho fatto questo errore in passato e ahimè sto continuando a farlo, ma questo video mi ha fatto riflettere e quindi voglio provare a non farlo più.

Grazie Irene

"Noi non vediamo le persone per come sono loro, ma per come siamo noi" Anaïs Nin

Questo video è davvero bello e per me sei davvero brava :D

È impossibile non giudicare una persona dall'apparenza. Non è abitudine ma essere umani,siamo stati programmati così. È uno dei modi che abbiamo usato in passato per sopravvivere e usiamo ancora oggi.

Ho amato questo video... davvero bello🤩

Mi chiedo perché tu non abbia almeno mezzo milione di iscritti. ♥

Come al solito solo qualità su questo canale 🌟

Mi capita spesso di pensare male di un'altra donna e giudicarla senza conoscerla, subito dopo mi rendo conto e mi sento in colpa perché sento che da femminista non dovrei farlo e quindi penso di essere cattiva, che sono l'unica a fare questa cosa. Ora so che sono umana e che ho solo bisogno di essere educata

Guardando questo video ho riflettuto molto e mi è sorta una domanda sul mio essere sempre e comunque ironica nei giudizi sulla gente nonostante io mi maledica dopo averli fatti ma in questo caso sarebbe meglio non farli perchè in molti non capiscono l'ironia. Ad esempio una persona che io giudico ironicamente all'apparenza ammetto che si può benissimo presentare al contrario di quanto io pensassi.

Ma ci credete che io sono una persona a cui non piace giudicare, dunque non lo fa, ma quando sento quelle coalizioni (perché poi a volte ad esprimere lo stesso giudizio negativo sono veramente in gruppo) giudicare, essendo in minoranza quasi lascio perdere. E mi dispiace! Se ci fosse solo un'altra persona che la pensasse come me avrei più forza. Ma poi penso, se non faccio cambiare idea, non troverò nessuno dalla mia parte. Fin'ora ho solo trovato gente che è d'accordo in parte 🙄🙄

Analisi molto interessante: capire da dove vengono i giudizi è giusto per evitare di ripeterli, specie quando abbiamo riconosciuto la loro inutilità

Sei sempre d'ispirazione ❤

Prendo ad esempio la gonna corta perché proprio sabato scorso mi è capitato di vedere una ragazza di circa 20 anni con una gonna corta. Ma realmente corta. Talmente corta che le si vedevano le natiche. Ho pensato due cose quando l'ho vista. 1) Ma non sente freddo? (commento probabilmente spinto dalla ricerca dell'assoluta comodità dei miei 31 anni) 2) Ma perché deve svalutarsi così? Nel senso, non ho pensato fosse una poco di buono ma solo una persona che cercasse di attirare verso di sé l'attenzione, in un modo, a mio modo di vedere le cose, sbagliato. Adesso, io non so cosa dica di me questo pensiero. Non mi reputo una persona retrograda ma semplicemente penso che noi donne dovremmo darci un valore e non venderci come se fossimo oggetti. In parole povere: se il suo scopo era farsi notare da qualche ragazzo, non poteva farlo in un altro modo? Comunque chiusa questa "piccola" parentesi è davvero difficile non giudicare qualcuno. Anche io, come te però mi sto impegnando a chiedermi quanto meno il perché di certi pensieri.

Io apprezzo molto i tuoi video, li ascolto con molta attenzione e soprattutto interesse. Spesso però mi capita di trovare, nelle premesse, delle incongruenze, o meglio: postulati senza una vera ragione logica motivata da fonti o argomentazioni, che rendono il resto del ragionamento puramente e credemi, incontestabilmente autoreferenziale... In questo caso, per fare un esempio: "ci hanno detto, ci hanno convinte, ci hanno persuaso che (ecc.)". La domanda è: chi? Un soggetto non espresso lascia a intendere, ovviamente, gli uomini, non sono così ingenuo. Ma perché? Dove sono le prove? Dove le argomentazioni? Le mie sono queste, per dirti che forse il soggetto non è così scontato: io insegno nella scuola dell'infanzia, lavoro e osservo persone (piccole sì, ma persone in tutto e per tutto) nella fase dell'età evolutiva, e ciò che ti posso dire è che fin da piccole, le femminucce sono anni luce avanti rispetto ai maschietti. Comprendono prima, acquisiscono abilità prima, decidono, diventano autonome prima, stabiliscono i ruoli, conferiscono leadership e, per farla breve, vincono su tutti i campi, forti di un un vantaggio cognitivo imbattibile da parte dei maschi. Ora: le regole morali alla fonte del giudizio, come si spiegano? Sono davvero state inculcate o forse, spiegami tu il motivo, dettate? Ah... Sono un femminista convinto, cerco solo risposte, non sfide 😉

Questo video mi è stato molto utile. Spesso provo invidia verso le altre donne, e contemporaneamente mi sento in colpa e cattiva. E' davvero difficile eliminare questo vizio ed è davvero difficile risolvere i propri problemi psicologici al riguardo.

Uno dei più bei parità in pillole che abbia visto 🤩

Grazie Irene che continui a fare video 🤩🤩🤩🤩🤩🤩🤩 Concordo totalmente con te !All’inizio sarà difficile,però credo che se ci si allena come dici tu si possono ovviamente ottenere risultati!!! Io diciamo che,essendo timida e introversa,al posto di giudicare negativamente le altre donne lo faccio con me,pensando sempre di essere inferiore a tutte.Tutte sono sempre meglio di me,mi risulta molto ma davvero molto difficile giudicare negativamente un’altra donna🥵 beh,ovviamente da una parte è una fortuna,dall’altra devo lavorare su di me 😇

Hai perfettamente ragione... io fino a che andavo al liceo lo facevo notare quando una cosa non mi piaceva di una donna, ora sono 2-3 anni che non lo faccio più perché effettivamente anche le altre lo fanno con me e non è una cosa bella quindi adesso lo tengo per me

Ok si non sono donna 😊, ma penso che ci sia una sottile differenza tra giudizio e consiglio. Il secondo presuppone che in parte ci sia il primo, ma fa si che si sia costruttivi. Di fatto comunque è difficile non giudicare in quanto ognuno ha i propri gusti e comunque esprimerà la sua opinione su una sarà data cosa, esprimendo in maniera indiretta un giudizio, anche qui magari si può lavorare sul modo, cercando comunque di rispettare gli altri. Poi certo condivido che tra donne dovreste essere più solidali. In questo siano un Po più bravi .

Una delle mie puntate preferite! Nozione fondamentale per tutte noi.

Io credo che oltre all'invidia ci sia anche il fatto che molte donne tendano a giudicare il modo di vestirsi o di essere di altre donne semplicemente per il fatto che sono convinte che le altre donne lo facciano per attirare l'attenzione degli uomini. Sono moltissime le ragazze che conosco che lo pensano e credo che questa sia l'ennesima prova del fatto che siamo state abituate ad essere in costante rivalità con le altre donne. Oltre alla rivalità c'è il fatto che crediamo che le donne debbano fare le cose per piacere agli uomini, quindi automaticamente se ti vesti in un certo modo lo stai facendo per un uomo (o per tutti, e quindi ti prendi anche della "troia"). Per carità, anche a me purtroppo capita ancora di arrivare a questa conclusione, e come giustamente hai detto tu, non si possono di certo cambiare le cose da un giorno all'altro. Però quando parlo con una donna di questa cosa (mi capita in continuazione con mia sorella, ma non solo) mi piacerebbe trovare una persona che si rende conto di questa condizione, perché sono sicura che ogni donna è stata giudicata per come era vestita almeno una volta nella vita, e sono sicura che non sia stato piacevole per lei. E invece tutto ciò che mi trovo davanti è un muro, o mia sorella che mi dice "tu non sei fidanzata, non puoi capire", come a farmi intendere che se fossi fidanzata saprei che è sgradevole trovarsi intorno delle ragazze vestite in un certo modo quando si è con il proprio fidanzato. In queste situazioni perdo ogni speranza e mi sento come se ci stessimo dando la zappa sui piedi da sole, perché il problema per l'emancipazione delle donne non sono solo alcuni uomini, ma sono anche alcune donne.

A me in realtà non succede mai, ma vengo da anni di letture della Beauvoir, Belotti etc etc e forse perché non so cosa sia la morale 😂 i libri ti salvano davvero la vita!

Noto sempre più spesso, tra le amiche e conoscenti, che si tende sempre a paragonarsi con altre donne/ragazze e dunque a criticare sempre la controparte, in questo caso, ne parli nel video, di come sia vestita o svestita, purché se ne parli. Mi sembra quasi non si abbiano altri argomenti più interessanti di cui discutere e dunque si arriva sempre a fare pettegolezzo! Purtroppo, ahimè, è un aspetto culturale che non morirà mai nella nostra società, ma sono pur convinta che bisogna avere buoni propositi per non cadere in questo calderone infuocante.

Devo dire la verità, penso di aver raramente giudicato recentemente un'altra donna per il modo di vestire o di agire solo perché fosse una donna, ciò però non vuol dire che non percepisca la rivalità con le altre donne o con le altre persone in generale. Rivalità che però difficilmente, anzi mai, si tramuta nell'odio o nel tentativo di discriminare l'altro. Ti faccio un esempio, posso sentirmi "invidiosa" perché quella persona è riuscita ad ottenere qualcosa prima di me senza però pensare che l'abbia ottenuta chissà in che modo. Oppure, se vogliamo parlare di temi prettamente femminili, mi è capitato di pensare "perché questa ragazza/amica attira più di me?", questo però non mi ha mai portata a discriminare, neanche internamente, quella persona. Ti dico queste cose perché non credo che sia effettivamente la rivalità a farci giudicare male l'altro, ma come si affronta il sentimento di invidia. La rivalità esiste ed esisterà per sempre tra le persone, in primis che tra le donne. Ci sono ovviamente degli aspetti che riguardano normalmente più le donne che gli uomini (come la rivalità per la bellezza ecc...), ma il concetto non cambia. Io posso decidere di utilizzare quel sentimento per migliorare me stessa oppure posso utilizzarlo per discriminare l'altro e quindi fingere di essere superiore o ancora posso semplicemente accettare che quella persona sia più brava, più bella o più coraggiosa di me. Il punto secondo me è che non è possibile dire "la rivalità non ci deve essere", perché nasciamo in un mondo che ci rende rivali. E' possibile però cambiare quella che è la reazione all'invidia. In sostanza, meglio tentare di migliorare se stessi o accettare di non poter fare una cosa, invece che discriminare l'altro, anche perché quest'ultima non dà alcun beneficio, né a me che sotto sotto mi sentirò comunque triste perché sento di essere inferiore, né ovviamente alla persona discriminata.

Sei troppo brava =)

Grazie, grazie, grazie. Questo video mi sarà molto utile. Da quando ti guardo ho imparato che, se vedo qualcosa che mi fa storcere il naso come una gonna corta che mi evoca il "Quella deve essere una facile!" poi mi devo fermare e dire "No, non sai nulla di lei e non sei nessuno per giudicare qualcuno". Però ancora non ho capito come bloccarlo, come prevenirlo. Forse con questo video posso fare un altro passetto in avanti verso una me più "umanamente bella", quindi grazie di cuore.

C'è un meraviglioso film documentario di Michael Moore che si intitola "Where to invade next" strutturato in capitoli nel quale proprio l'ultimo capitolo è dedicato alle donne islandesi, a come loro modo di fare gruppo e squadra è stato un beneficio per la loro nazione e al loro ruolo nella società politica ed economica del paese. Se non l'hai visto magari ti fa piacere vederlo. Forse lo trovi interessante. Di per sè, a mio avviso, ogni film di Michael Moore ha il potenziale per essere interessante e per far riflettere anche se il suo target è lo spettatore statunitense e non quello europeo. Se lo vedi fammi sapere se ti è piaciuto.

Il livello in cui mi tengo i miei pensieri per me e se sono cattivi mi dó anche della stupida da sola credo di averlo raggiunto e di viaggiarci dentro abbastanza bene, ora cercheró ogni volta anche di chiedermi il perchè!

Io se devo essere sincera non ricordo di aver mai giudicato le altre donne, infatti quando le mie amiche donne facevano dei commenti di questo tipo non partecipavo o non rispondevo e speravo solo che fosse una cosa breve perchè mi infastidiva parecchio; il più delle volte anche a me sembrava proprio invidia o la chiamerei "codardia" mascherata (del tipo io non posso avere o fare quella cosa, oppure altri mi hanno detto che non posso, quindi accuso questa persona perchè non ho abbastanza coraggio di farmi avanti per ciò che voglio e prendermi le mie responsabilità). Oltretutto sapendo quanto dolore causino questi giudizi, perchè anch'io ero stata varie volte giudicata e ne avevo sempre sofferto molto ogni volta , non mi sono mai sognata di giudicare gli altri allo stesso modo. Del tipo 'se non voglio essere giudicata allora anch'io non devo giudicare'...altrimenti non inizia nessuno..! Però penso che le donne siano purtroppo spinte dalla nostra cultura a non parlare apertamente di ciò che sentono o vogliono, come invece potrebbe fare un uomo, a non essere assertive e combattere alla luce del sole per ciò che desiderano; sono invece tristemente educate ad essere più passive-aggressive e quindi a sviluppare nel tempo un risentimento più sotterraneo e indiretto, che sfocia anche in commenti e giudizi superficiali di questo tipo.. In generale per quanto possibile tendo a non giudicare le persone, anche perchè se non mi danneggiano direttamente o non danneggiano la società non mi interessa come si vestano o cosa facciano..! Al massimo può essere una questione di gusti, del tipo 'guarda che bel vestito che ha' oppure 'questo abbinamento a me non piace', ma se non mi piace di solito lo ignoro appunto, perchè sprecare del tempo per guardare o commentare qualcosa che non mi piace? Non ne ricavo niente.. Per fortuna anche per il lavoro che faccio sono spesso circondata da maschi, che ovviamente sono competitivi anche loro ma in modo diverso, forse più onesto e diretto e di solito non fanno determinati commenti maligni, quindi su questo aspetto mi trovo molto più a mio agio!

Dagli specchi esseni: Il primo specchio esseno riguarda la nostra presenza nel momento presente. Ci mostra attraverso gli altri ciò che siamo noi, se qualcosa che vediamo in un altro ci infastidisce significa che quella cosa ce l’abbiamo dentro di noi. Quindi capiamo che non c’è separazione tra noi e gli altri e che abbiamo sempre un’occasione per domandarci: perché questa cosa mi infastidisce? Vedrai che non è l’altro che ti infastidisce ma qualcosa che hai dentro di te.

Ciao Irene, come stai? Spero tutto bene. Questa puntata di paritá in pillole è caduta proprio a pannello. In questi giorni mi sono trovata a pensare a questo argomento e mi sono resa conto di essere una persona che tende molto a giudicare gli altri e con le donne sono particolarmente "cattiva". Lavoro in un ambiente prettamente maschile e siamo poche donne (2 su 200 circa), questo perché il mio è un campo che viene considerato ancora "da maschi" anche se in realtà non è così, per cui mi sento spinta a portare avanti ancora con più forza le idee femministe e l'idea che le donne possano fare bene qualunque cosa, esattamente come gli uomini. Eppure sono la prima a giudicare (devo essere onesta, a volte anche troppo malignamente) le altre donne, invece che fare squadra. Penso sia dovuto ad una mia insicurezza o, come dici tu, all'invidia. Comunque adesso sono consapevole di questo problema e cercherò di adottare la tecnica che hai suggerito tu. Spero che con il tempo questo mio pensiero (di cui mi vergogno) possa cambiare radicalmente. Un abbraccio!

Sono una persona competitiva e penso che il giudizio sia una parte fondamentale del nostro modo di decidere chi vogliamo essere e con quali mezzi. Detto questo, concordo sul fatto che è una cosa tanto personale da doverselo tenere per se. Ho la fortuna di vivere in un posto dove il 50% delle donne vive quotidianamente in costume 👙, pantaloncini e vestiti corti ed è raro (non esente ma raro) che le donne vengano giudicate per quello che indossano. Il problema rimane la poca capacità che abbiamo nel prendere la competizione per quello che è, un gioco. Come già detto mi piace competere per natura e lo faccio con tutti però con il 90% degli uomini si gioca e alla fine ci si fa grandi risate, con l'80% delle donne si diventa nemiche. Fortunatamente c'è un 20% con cui poter giocare, competere e divertirsi con cose differenti dai pettegolezzi. Ho grandissime amiche conosciute nell'infanzia, adolescenza e nuove che continuo a conoscere con le quali si gioca, si compete e ci si diverte. Mi dispiace per gli altri... 😉

Io credo di essere una di quelle donne che molto spesso non sente il bisogno di giudicare, o almeno negli ultimi anni, anche grazie a te, sono migliorata molto fino ad arrivare al punto dove se anche mi capita di farlo ne sono consapevole. Cerco alle volte di 'educare' le persone intorno a me, aiutarle a rendersi conto delle cose che dicono, ma ultimamente ho quasi timore a farlo perché mi sento rispondere spesso 'sei una noia', 'quanto rompi il cazzo', 'ma sti cazzi dico quello che mi pare', ed ammetto che per evitare di sentirmi dire queste cose molte volte ho evitato a prescindere di discuterne e ho lasciato correre. Io vorrei anche aiutare alcune persone che conosco, per esempio, e sarei anche aperta alla discussione, non ne faccio una colpa alla persona di certe frasi, ma se quella non è aperta a considerare un cambiamento io non posso farci nulla purtroppo...

Io non so se possa essere un pensiero costruttivo o distruttivo quello che faccio spesso vedendo altre ragazze che si vestono in un modo diverso dal mio, ad esempio con vestiti scollati o attillati. Dunque il pensiero che faccio è "Io non avrei mai il coraggio di vestirmi così", ma non lo penso in maniera dispregiativa, del tipo "che schifo quella, guarda come si veste sembra una tr***", ma penso solo che io, per come sono fatta IO, per come percepisco il mio corpo, e anche per la paura del giudizio altrui, non avrò mai il coraggio di vestirmi con un vestito attillato, aderente, super corto. Però ammetto anche, che purtroppo, quando vedo ragazze cosi, provo forse, invidia? Hm, oddio, forse per le loro forme si, forse per il loro coraggio, che io non ho, forse si. Ma è anche vero che è un modo di vestirsi che io non condivido tanto. A me piacciono molto di più le ragazze acqua e sapone, vestite con un semplice jeanz e una felpa, un pò come me me forse. Sento, forse con queste un legame più forte e sicuro che rispetto a ragazze che invece portano molta attenzione a vestirsi in una certa maniera. Ci sono delle volte che le reputo anche volgari però, perché le trovo eccessive. Non so se mi sono spiegata bene. Diciamo che il mio cervello sta ancora facendo a cazzotti con i pregiudizi reiterati con cui sono cresciuta con le idee che mi sto facendo negli ultimi anni. Spero, dunque, che tu possa leggere e pubblicare questa mia riflessione, anche se può sembrare sconclusionata, e magari anche un tuo riscontro. Ma, alla fine, ciò che hai detto nel video è esattamente quello che penso, in tutto. Dobbiamo solo cercare di uscire da questi schemi mentali, capire i nostri errori, rimproverarci quando spontaneamente facciamo un pensiero sbagliato, figlio del pregiudizio. Io lo faccio ogni giorno da qualche anno, come esercizio mi impongo di vedere il bello delle persone che incrocio anche semplicemente per strada, e rimprovero me stessa dei pensieri negativi, Però si, proverò anche ad interrogarmi sul perché ho pensato quella cosa. Grazie ancora :) un abbraccio

Ciò che mi piace di te è che sei in continua evoluzione. Non mi piacque molto l’atteggiamento avuto nel video assieme a CherylPandemonium con Cherylpandemonium, ma dopo questo video hai dimostrato progresso a livelli altissimi. Brava. Pensi farai mai un video sull’autismo in forma lieve e non, nel genere femminile? In Inghilterra e negli Stati Uniti stanno trattando l’argomento nell’ultimo periodo e trovo sia molto interessante quanto ignorato Fammi sapere, grazie!

Bellissimo video

approfitto dell'argomento per dire che ho ricevuto il 90% di giudizi da ragazze. E sono quelli che mi danno più urto a differenza dei ragazzi che alla fine mi fanno solo complimenti sinceri. Almeno loro hanno le palle per dirmele in faccia le cose e non fare i gruppetti per parlare alle spalle di come ti vesti o come ti comporti.

Non è detto che il giudizio negativo su una persona vada sempre censurato soffocato.. A meno che non sia un giudizio morale del tutto in contrasto con ciò che si professa.. Mi spiego, se ti metti qualcosa di indecente addosso e per gusto noto questo dettaglio lo penso e lo ripenso anche la prossima volta e anche se ti comporti come un tamarro/a lo penso tranquillamente (ovviamente senza farne una questione di vita) e questo non è sessista vale per tutti i sessi... non devo impedirmelo, mi snaturerei. .. Se invece penso che il tuo apparire o il tuo atteggiamento susciti in me un conflitto morale (in maniera banale "si veste come una troia" "parla e si da arie come una poco di buono") è lì che devo pensarci su e dire: Ma è un etichetta morale quella a cui mi porta il mio ragionamento?! .. La mia antipatia è naturale o deriva da un pregiudizio che nel mio quotidiano ripudio esplicitamente per poi subirlo inconsciamente, anche se meno di altri?!

Grazie.

Fortunatamente per me sono pansessuale, dunque non giudico l'abbigliamento e l'aspetto delle altre donne, al massimo lo ammiro. Anche perché considero la moda un modo, un mezzo per esprimersi. E se una ha le unghie da rifare o la ricrescita, sarà perché a) non le frega niente e si concentra su altro b) magari non ha avuto tempo. Insomma. Quello che trovo difficile è non giudicare comportamenti e affermazioni altrui. Ad esempio mi ritrovo a covare un certo rancore per le donne che fanno affermazioni come "eh ma chissà a chi l'ha data", "quella non è una vera donna", "è proprio una troia (e le varie declinazioni)" o "non riesco ad avere amiche femmine, le femmine sono tutte stronze". Giudico queste donne come ignoranti e vittime del patriarcato. Ma anche questo è un giudizio e non mi sento in pace con me stessa se giudico in questo modo altre donne. Perché io sono stata fortunata, sono nata pansessuale e sono cresciuta in un ambiente dove essere femministi è la norma (infatti io e mio fratello siamo stati cresciuti allo stesso modo e, come lui sfaccenda, io mi destreggio con trapani e affini), ma magari loro non hanno avuto questa fortuna. Tutto questo per dire che è una responsabilità di noi femministe imparare e poi insegnare che, per raggiungere la parità, si deve anche passare per questo. Le donne non femministe non sono nemici, insomma, ma persone che non hanno avuto la possibilità di capire quanto siano svantaggiate da determinate dinamiche.

Mi sono sentita tremendamente in accordo col fatto che spesso ci sentiamo invidiose verso altre ragazze perché, per esempio, indossano una minigonna liberamente mentre noi vorremmo ma "non lo possiamo" fare. Io sono sempre stata in sovrappeso e vittima di bullismo per questo. Ho sempre desiderato vestirmi in modo carino "kawaii" con vestiti corti ma per la paura del giudizio altrui e di insulti, tendo a non farlo ed anzi, mi metto indumenti neri perché è il colore che mi fa sentire piú "sicura".

Ti seguo da quando ho 13 anni e ora ne ho quasi 18, mi sento ormai molto affine al pensiero femminista. Purtroppo questo mondo è pieno di cattiveria e di superficialitá, e solo tramite l'educazione al rispetto e l'informazione possiamo arrivare a un cambiamento radicale