Ciao collega, condivido pressoché in toto le tue argomentazioni

Ciao! Purtroppo quando il trattamento nell'infanzia é stato approssimativo - da quanto tempo medic e pazienti possono comunicare e scambiarsi informazioni in vari idiomi velocemente? - l'impatto della chirurgia diventa più pesante. E comunque non tutt coloro che hanno avuto la fortuna di essere trattat col metodo Ponseti ottengono risultati ottimali. Dipende dalla individualità della malformazione alla nascita e della costituzione personale. Io non sono ortopedica ma questa persona mi sembra monolaterale, quindi con asimmetria marcata e in particolare discrepanza di lunghezze tra anche e talloni. Non so se alla sua età la tecnica di Ilizarov possa essere indicata, con alimentazione ad hoc. Altrimenti rimane soltanto il rimedio ortesi-protesi. Certo che vedendo situazioni come questa - ne ho viste anche altre - le linee guida INPS per il riconoscimento dell'invalidità che assegnano al talipes una percentuale massima del 15% risultano ancora più ridicole. Anche se l'apparenza fosse morfologicamente più simile alla norma, in realtà tutt coloro che hanno piede torto deambulano in modo subottimale e possono avere disfunzioni e dolori vari, che ovviamente tendono a peggiorare con l'età e in proporzione al lavoro che svolgono per vivere ed ottenere un reddito. Questioni socialmente complesse. Comunque grazie per queste immagini. facebook.com/groups/208009953152143/ Ciao!

Ok

per essere aggiornati sulla patologia del piede torto congenito : www.ilpiedetorto.it , guarire SENZA chirurgia con il metodo Ponseti è possibile, anche in età adulta. Curare un piede torto in un adulto richiede straordinaria abilità e competenza da parte del medico ortopedico, il quale deve attentamente valutare rischi e benefici ogni volta che propone un intervento chirurgico.