Рет қаралды 227
Pillole di restauro: l’Altare d’argento di San Giovanni Battista del Museo dell’Opera di Santa Maria del Fiore, già nel Battistero di Firenze
San Giovanni Battista è il santo patrono di Firenze e la sua devozione era particolarmente concentrata nel Battistero a lui dedicato. Per la sua festa del 24 giugno, l’altare veniva rivestito con una struttura in argento e su di esso splendevano i tesori di oreficeria del Battistero.
L’altare d’argento di San Giovanni Battista del Museo dell’Opera di Santa Maria del Fiore, già nel Battistero di Firenze, è largo 3,10 m. ed alto 1,50 m. e richiese circa 200 kg d’argento. Esso fu realizzato in più riprese per oltre un secolo, dall’inizio nel 1367 sino alla conclusione della realizzazione dei due lati nel 1483. Molti artisti vi lavorarono: Leonardo di San Giovanni, Betto di Geri, Michele di Monte e Cristofano di Paolo per le parti trecentesche, Tommaso Ghiberti e Michelozzo per l’edicola centrale e la scultura del Battista, Bernardo Cennini, Antonio Pollaiolo, Antonio di Salvi e il Verrocchio per le parti laterali.
L’insieme monumentale è sorretto da una struttura lignea ed è composto da migliaia di piccole parti. Le tecniche impiegate sono state lo sbalzo, il cesello, la fusione tridimensionale, lo smalto traslucido ed opaco.
Il restauro, eseguito da un team dell’Opificio delle Pietre Dure guidato da Clarice Innocenti, in collaborazione con l’Opera di Santa Maria del Fiore, durò circa 4 anni dal 2006 al 2010, comportò 11.600 ore di lavoro e fu possibile grazie ad una attenta metodologia e al sostegno delle indagini scientifiche.
Il restauro riguardò il risanamento strutturale dell’insieme e delle singole parti, ottenute dopo il completo smontaggio dell’altare, la pulitura dell’argento ed il consolidamento degli smalti.
Infine, il minuzioso rimontaggio delle migliaia di elementi costitutivi, tutti risanati e restaurati, ha ricomposto l’insieme che adesso è esposto nel grande Museo dell’Opera di Santa Maria del Fiore. Il progetto di restauro ha costituito uno dei massimi impegni per il Laboratorio di Oreficeria ed uno dei maggiori restauri mai condotti in Italia su opere di oreficeria.