Il celebre naturalista Giorgio Celli, famoso per i suoi bellissimi programmi Rai dedicati agli animali, di Pino diceva: "Erige castelli di carta che sfidano il vento. Il suo sogno s'impenna nei regni della fantasia con la leggerezza cartacea degli aquiloni".
Pino Guzzonato è uno che le emozioni le sa generare e veicolare in un modo incredibile e, per lui, incredibilmente semplice (in apparenza).
Artista poliedrico, ha costruito la sua meritatissima notorietà grazie alla carta, materiale che ben difficilmente consideriamo come fonte di ispirazione, ma che per lui, invece, diventa espressione sentimentale, trasporto emotivo, stimolo di riflessione.
Basta entrare nel suo meraviglioso laboratorio atelier di Tretto di Schio (lui è di Marano Vicentino, ma diversi anni fa trasformò questa vecchia falegnameria nel suo regno creativo) per capire come qui tutto quello che si respira sia arte pura, perché le sue opere nascono come frutto di una sensazione interiore che deve trovare uno sbocco materiale modellato con i sentimenti di quel momento.
Le opere di carta assumono una luce e un contorno particolare, ricco di curiosità e di incanto, di fronte alle quali è impossibile restare indifferenti.
Porte, scarpe, pergamene, giacche, rilievi... tutto, dalle sue mani, diventa poesia, che inizia fin dalla macerazione per prodursela da solo la carta, che nasce non solo dalla cellulosa, ma anche dalla lavorazione in acqua di altri materiali, come la fibra tessile e il legno.
Descrivere Pino Guzzonato è veramente impegnativo, perché il suo curriculum è infinito, come pure l'impressionante parterre di personaggi famosi del mondo della cultura nazionale e oltre che qui nel suo studio si sono via via avvicendati.
Buona visione!
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