Ecco l'opinione di una ragazza trans che tutti stanno bramando! In realtà quoto tutto, vorrei solo aggiungere una cosa riguardo al mondo trans nel mondo del cinema. Purtroppo è proprio la narrativa sul mondo transgender che va rimessa a posto. I personaggi trans sono spessissimo tragici. Nei film e nelle serie tv o ci ammazzano, o ci picchiano o se va bene ci ostracizzano. Poche volte un personaggio trans è davvero vincente e felice, e questo aiuta fino a un certo punto nel combattere la nostra battaglia. Rende consapevoli che ci sono tanti problemi da sistemare, sì, ma ci rende, agli occhi dei più, dei perdenti. Delle persone sfortunate che rimediano, come possono, alla sfiga di essere nate "nel corpo sbagliato". Io partirei da questo.

Ecco come una persona cis dovrebbe parlare di questioni legate alle persone trans: chiedendo loro direttamente di spiegare le loro ragioni per poter capire ed elaborare una idea. Molte persone cis invece se ne stanno nel loro bel piedistallo a dire la loro senza nemmeno porre la domande ai diretti interessati. Grazie, Irene.

Da persona non binaria penso che mettendo in un film attori cis al posto di attori realmente trans, si nega ai bambini/giovani trans la possibilità di avere dei modelli da seguire, al contrario invece si rafforza l'idea che essere transgender è ancora un enorme ostacolo al coronamento dei propri sogni. Grazie mille Irene per il tuo impegno nel trattare argomenti variegati e sempre interessantissimi.

Il mio è un commento da diretto interessato, sono un ragazzo trans. Grazie Irene per aver cercato un diverso punto di vista, che condivido. Non solo per una discorso politico di rappresentanza delle minoranze, questione comunque fondamentale, ma anche perchè credo che qui la scelta dell'attore possa avere una ripercussione anche sulla performance. Ovvero, io credo che un attore trans possa rendere il personaggio reale e tridimensionale, con molta più facilità di un attore cis che prima di raggiungere un minimo di credibilità dovrebbe fare una ricerca enorme e lavorarci tantissimo. Quindi, a parità di bravura, credo che la performance dell'attore trans finirebbe per essere comunque la migliore. Questo a mio avviso sarebbe bello diventasse un "dare precedenza", non un dettame assoluto. Ovvero, se gli attori trans iniziassero sempre più a interpretare personaggi trans, dando visibilità alla categoria e profondità ai personaggi stessi, poi non dovrebbe nemmeno esserci problema, nell'eventualità che un attore cis lavori così bene al suo personaggio da recitarlo divinamente, a dargli la parte. Ad esempio io ho amato la Lily di Redmaine, ma lui è un rarissimo genio del trasformismo che è riuscito persino a performare uno Stephen Hawking in ogni singola fase degenerativa della malattia del motoneurone. Queste però sono eccezioni, di certo gli attori cis che hanno interpretato personaggi trans in passato non hanno avuto tutti la parte per capacità eccezionali, tutt'altro. Ad esempio io dal Brandon di Boys don't cry non mi sento rappresentato, mi sembra una donna nei panni di un ragazzino. Mentre guardando le scene con Aaron in The Fosters penso "ecco, è esattamente così la nostra vita", mi sembra molto più reale, e guardacaso l'attore è trans.

Io sono un po' combattuta, da una parte sono d'accordo con quello che hai detto, il "cinema" si è perso Una bella occasione per fare emergere questa categoria che viene discriminata anche nel mondo del cinema. Diciamocelo le persone transgender non vengono scritturate spesso. Però se si ingaggiano attori trans solo per ruoli trans non è controproducente? Non è meglio farli interpretare ruoli "normali" per evitare un'ulteriore classificazione? Dall'altra parte poi sono dell'idea che un Attore è appunto una persona che interpreta un ruolo, è il suo lavoro interpretare diversi personaggi quindi non ci vedo qualcosa di completamente sbagliato. Non è che prendiamo un vero contadino per interpretare un contadino o un astronauta per interpretare un astronauta. Come ti ho detto sono combattuta😅 Scusa per il papiro un bacio!

Premetto che sono cis, sarei felice di sentire l'opinione di una persona transgender. A questo punto però la situazione si sposta su un altro piano, non è più "È giusto che Scar Jo interpreti un personaggio trans?" ma diventa "È un problema che gli attori trans non vengono considerati.". E capisco perché tu abbia poi spostato il video più sul secondo piano ma tornando al fatto di Scarlett, il punto di essere un attore è proprio quello di fingere, quando una persona ti vede non dovrebbe pensare a chi sei fuori dallo schermo perché non ha importanza. Che Dante fosse una donna che si vestiva da uomo o che fosse realmente transgender non importa, da quello che si sa era a tutti gli effetti pre-t, quindi il fatto che lo interpreti una donna è anche accurato. Che poi il tutto venga percepito dallo spettatore medio in modo sbagliato purtroppo non ci si può fare niente, che l'attore sia trans o meno, allo spettatore che crede che una persona trans sia semplicemente un travestito non farà differenza. Non è questo il modo di educare qualcuno sulla questione, non funzionerebbe.

Un'attore conosciuto porterà più persone al cinema, che magari vedendo questo attore recitare un certo ruolo, si interesseranno al film e, di conseguenza, ai temi trattati

Aldilà del fatto che capisco la polemica e le riconosco un fondo di giustizia e di logica io trovo incredibile e allucinante che sia venuta fuori in questo momento, con questo ruolo e con quella attrice. Sì, è vero, è giustissimo scritturare trans per interpretare trans ma non si può pretendere di mettere come attore protagonista di un colossal da decine di milioni di dollari un emerito signor nessuno in nome del fatto che è corretto. Piuttosto battiamoci perchè si inizi a scritturare trangender che interpretino trangender nei ruoli piccoli o nei cammei per fare gavetta. Non si può pretendere di passare dalle stalle alle stelle così di punto in bianco. Un attore il ruolo da protagonista (specie in un colossal) lo deve meritare dimostrando di essere un bravo attore e per farlo deve avere la possibilità di interpretare anche ruoli piccoli e marginali. Su quello bisognerebbe arrabbiarsi. Nessun transgender avrà mai la possibilità di essere protagonista di un film sui transgender se non gli si dà la possibilità di iniziare dal basso. Detto questo non vedo perchè limitarsi ai ruoli transgender. Un attore cis ha la possibilità di passare da transgender attraverso doti recitative eccelse e con l'aiuto di trucco e parrucco, non vedo perchè un transgender non possa intepretare un ruolo cis. Allora, detto questo, ogni volta che vediamo un film o una serie tv con un personaggio anche marginale transgender interpretato da un cis, lì arrabbiamoci, lì contestiamo. Ma essere attori significa avere la capacità di plasmare sè stessi anima e corpo attorno ad un ruolo diverso dalla propria persona e natura, e più il ruolo è diverso dall'attore, più l'attore deve esser bravo per dimostrarsi credibile. Bisognerebbe veder emergere attori bravi, attori competenti, indifferentemente dalla loro identità di genere. E' giusto che nel cinema le persone trans siano rappresentate e non solo per i ruoli che le coinvolgono personalmente, però non si può pretendere di passare dal niente al ruolo da protagonista di un colossal. Con questa polemica, secondo me, hanno condannato al flop un film che poteva essere bello e divertente e che aveva in primo piano un nome che attira spettatori. Ma quel nome non è famoso solo perchè l'attrice è una gnocca da strappamutande, quel nome è famoso perchè l'attrice in questione è vent'anni che recita e si è dimostrata adatta ad interpretare ruoli difficili. Bisognerebbe volere la possibilità di dimostrarsi degni, non volere i ruoli da protagonista per la visibilità. Le cose vanno meritate con il talento, con il lavoro e con il tempo.

Grazie per aver spiegato bene la polemica anche a noi. Io personalmente volevo capirci di più ma non avevo amici transgender a cui chiedere. Sempre aggiornata sull'attualita e sempre chiara

io sono quello che ha aperto il post sul gruppo, e devo dire che la seconda variabile (la possibilità) mi ha decisamente aperto gli occhi. Ovviamente come te, non vivendo in prima persona né personalmente, né tanto meno professionalmente (sono cis e non sono attore), non avevo considerato appunto questa cosa.

Capisco le ragioni e la necessità della polemica, un po' meno perché abbia avuto tanta risonanza in questo caso e non in altri film

Messa giú come la esponi tu sembra corretta e tutto ma vista così la polemica mi pare un modo miope di combattere per la parità. Penso che il problema vero sia nel fatto di non poter accedere ad un qualsiasi ruolo (cis e non) piuttosto che rimarcare l’appartenenza di ruoli ad una data nicchia\minoranza. Così il risultato migliore che ottieni é che puoi ritornare a fare quei ruoli rimanendo però ghettizzato agli stessi, non mi sembra un gran passo avanti. Penso che la comunitá trans al posto di lamentarsi di questo (che anche é giustissimo) dovrebbe cercare un modo piú positivo e “concreto” di sdoganarsi; mi viene in mente l’esempio di Peter Dinklage, forse il primo tra attori affetti da nanismo non relegato solo a ruoli del genere. (Addirittura é riuscito ad interpretare un gigante tra l’altro). Detto ció sicuramente essendo io cis mi manca un pezzo di comprensione, anche dato dalla “comoditá” in cui mi trovo, peró il mio mi sembra un ragionamento quantomeno sensato. Mi piacerebbe sapere la vostra.

Parlando del problema principale: niente ruoli cis per gli attori trans; siamo una massa e siamo dei consumatori, non si potrebbe fare un "movimento", fare un po di casino come fa Emma Watson, tipo - commentare sotto le pagine di film tipo trans4cis o cose del genere. Non si puo spingere il vento verso l'altro senso, invece di parlare di preservare il lavoro agli attori trans? Abbiamo un problema davanti ai nostri occhi, non è meglio prendere la palla al balzo e creare una nuova etica cinematografica?

La questione che esponi più o meno dal minuto 4:50 in poi era proprio quello che stavo cercando di far capire ad una mia amica! Grazie di aver esposto bene il concetto, così posso mandarle questo video e potremo continuare a discutere dell'argomento

Grazie infinite, Irene. Questo video mi ha illuminato molto. E hai ragione quando dici che non possiamo giudicare quando non siamo in una determinata situazione. Il problema è che il 90% delle persone non lo capisce e pensa di poter giungere a conclusioni giuste senza vivere quella situazione.

La cosa triste è che i ruoli transgender rappresentino l'unica possibilità per quest'ultimi, proprio perché quando una persona recita può essere chiunque anche i transgender dovrebbero avere la possibilità di fare qualsiasi ruolo senza eccezione di genere. Purtroppo non è così ed è dunque ciò che rende questa scelta una possibilità sprecata, che non aiuta le persone transgender a farsi conoscere come attori. Se fossero già stati inseriti da tempo nel mondo del cinema il problema non si sarebbe nemmeno posto

Personalmente capisco entrambi i punti di vista, ma devo ammettere che in generale trovo un po' assurdo pretendere che gli attori debbano essere per forza simili ai personaggi che interpretano. Ovviamente, questa questione è molto più complicata di così, ma il mio ragionamento rimane: se la Johansson è in grado di interpretare il personaggio per cui è stata scelta, allora è la benvenuta a farlo, a maggior ragione visto che è un'attrice molto popolare e la sua presenza porterà nelle sale molti suoi ammiratori che, se non fosse per lei, probabilmente non andrebbero a vedere il film, riuscendo così a far arrivare il messaggio ad un pubblico più vasto. Ci sono attori/attrici (nemmeno io sono sicura al cento per cento dell'identità di genere del personaggio che la Johansson dovrebbe interpretare e non voglio rischiare di sbagliare i pronomi) che sarebbero stati più "adatti" (ovvero più simili per quanto riguarda l'identità di genere) a questo specifico personaggio? Sicuramente. Ma sanno recitare come Scarlett Johansson? E cosa ancora più importante, porteranno al cinema altrettante persone? Proprio come in The Danish Girl, anche qui la fama dell'attore principale gioca un ruolo fondamentale, e attori che siano veramente transgender, purtroppo, non avrebbero ricevuto la stessa attenzione che ha ricevuto Eddie Redmayne, e che potrebbe ricevere Scarlett Johansson, e quindi sì, il film sarebbe stato interpretato da qualcuno veramente transgender, ma a cosa avrebbe portato? Non ci sarebbe stata tanta sensibilizzazione quanta ce n'è stata effettivamente avendo come attore principale una persona cisgender che è però molto famosa. In un futuro ideale, a cui spero si arriverà presto, in cui non ci sarà più bisogno di fare film a tema transgender per "sensibilizzare" il pubblico in merito, ma semplicemente per raccontare una storia, credo ci sarà molta più libertà anche nella scelta degli attori, ma ora come ora, non si può certo biasimare chi predilige un attore/' attrice di grande prestigio piuttosto di uno/a che nessuno conosce in modo da dare al film una maggiore visibilità.

Sinceramente a prescindere dal problema del fatto che le minoranze siano sempre messe da parte in ambiti lavorativi "scomodi" per la gente "comune" (la maggioranza) non capisco tutto l'odio per la Johansson, perché prendersela con lei? Capisco che non possa piacere, ma come è successo con ghost in the shell non ha senso prendersela con lei se interpreta il ruolo di un androide (che non deve essere per forza asiatico perché tratto da un'opera giapponese, anzi probabilmente è più realistico così) esattamente come non ha senso prendersela con lei perché sceglie una parte di un/a transgender (che da quel che ho capito manco lo è), il lavoro di un attore è proprio quello di poter interpretare ruoli diversi da se stesso. Il fatto che un'attrice famosa ne interpreti un personaggio non significa che "toglie la possibilità" perché è stata presa lei proprio per far pubblicità (per vendere di più), magari anche perché volevano far arrivare un messaggio significativo del film a più persone possibili. Che poi gli attori transgender non abbiamo le stesse possibilità di quelli cis è un altro discorso, ma di certo la colpa non è dell'attrice. Se poi la gente ha dei problemi e pensa che "dato che una donna interpreta un trans in realtà sono solo travestiti e viceversa" non è assolutamente colpa dell'attrice di turno ma dell'ignoranza dell'individuo. Cosa su cui è giusto continuare a lottare per cancellare queste chiusure mentali, ma sempre tenendo presente contro chi bisogna andare e non puntare il dito su chiunque. Siamo tutti stanchi, chi di più per discriminazioni di genere, chi di razziali, chi sessiste, ma non è una giustificazione per incazzarsi con tutti quando magari qualcuno voleva solo dare una mano alla nostra stessa causa (non parlo di questo caso specifico di cui non so molto, ma in generale se incominciamo a dare contro a chi non c'entra o non aveva cattive intenzioni non andremo da nessuna parte).

Cis è un tipo di stereoisomeria in cui i sostituenti a massa maggiore si trovano dallo stesso lato del legame, trans è sempre un'isomeria geometrica in cui i sostituenti si trovano su lati opposti del legami. Scusate faccio schifo ma lo dovevo fare

Paradossalmente il crossdressing nel teatro era più comune e accettato secoli fa rispetto ad ora. Non ci si faceva problemi se un uomo si travestiva da donna o viceversa per interpretare un ruolo, anzi a volte era proprio un requisito, l'importante era il training e la bravura (disclaimer: io sono esperta soprattutto di teatro orientale, ma credo succedesse lo stesso in quello occidentale, correggetemi se sbaglio). Ora, capisco bene che il cinema richieda un realismo maggiore rispetto al teatro. Però, anche no. Soprattutto nel mondo dell'arte e della cultura sarebbe bello vedere un po' più di flessibilità. Però c'è anche da considerare che finché il mercato, quindi il pubblico, non è flessibile, è molto difficile.

Video chiarissimo! Grazie

Una domanda: ma se l'attore è un "attore" , può interpretare un ruolo anche diverso da quello che la persona é, perché il/la trans devono essere interpretati per forza da trans? Se l'attore trans é bravo verrà scelto per il ruolo che più gli si addice, che sia un/una trans o meno. E questo è quello che é successo a Scarlett, ovviamente di attori trans ce ne sono meno, dunque sono meno famosi.

Grazie Irene, il secondo punto mi ha chiarito molto le idee. Come sempre, sei chiara e competente.

Io sono d'accordo su tutto. Anche perché è vero che un attore interpreta un ruolo, è vero che ci devono essere le componenti dell'immaginazione e della finzione di realtà, per cui chi interpreta un serial killer non deve per forza essere un serial killer nella vita (e via discorrendo); ma qui il problema è anche un altro e più profondo: nessuno, o ben pochi, scrittura trans (o nani o handicappati o autistici ecc.) e questo esclude intere categorie da un settore lavorativo, come se fare l'attore fosse un club privato.

Questo video mi ha chiarito meglio la questione e mi vuole fare porre l'accento sul fatto che gli articoli riguardo a questioni simili partono subito dicendo che la gente si è incazzata all'urlo di "transfobia!". Confesso che la mia prima reazione al "transfobia!!" è stata di alzare gli occhi al cielo. Perché, personalmente, omofobia e transfobia sono parole che collego a odio e disprezzo. Quindi nella mia ottica mi è venuto spontaneo pensare "ma se io, persona X, odio gli individui trans e gay, perché dovrei volere interpretarli?". Ammetto però che non avevo pensato/riflettuto sul fatto che gli attori trans si ritrovino così tanti ostacoli nella loro carriera e a questo punto riesco a capire davvero la loro rabbia! Adesso provo rabbia per la superficialità degli articoli sulla questione, che sembrano far passare le persone arrabbiate per la situazione come dei rompicazzo tanto per, che si mettono ad accusare la Johansson di essere transfofoba. A questo punto sarebbe più giusto dire che i grandi produttori di Hollywood hanno un comportamento discriminatorio e penso che la motivazione principale sia il denaro come detto nel video.

Che sia una roba brutta o triste riconoscere delle categorie che utilizziamo per spiegare la realtà mi pare fuori da ogni logica..... Le differenze ci sono e meno male..... Non ci sarebbero i transgender se non ci fosse un sentirsi donna o uomo a cui aderire.... Si chiama identificazione al proprio genere o meno (e qua c'è la diasforia di genere).... Secondo voi perché perché perché un uomo trans si vuole mettere il rossetto?? Perché culturalmente, socialmente, all'interno della sua cerchia familiare quel gesto è "una cosa da donna".... Senza la divisione dei due generi in categorie, caratteristiche e accidenti la sostanza non avrebbe modo di esplicitarsi.... Siete voi a leggere il commento "roba da donna" o "roba da uomini" come la fine del mondo..... Allora non possiamo dire che i farmaci è i dosaggi degli stessi dipendono anche dal sesso biologico della persona a cui vengono somministrati perché è politicamente scorretto???? Voglio dire in ogni cultura alla grande categoria "giusto" "bello" "sgradevole" ecc ecc vengono associati dati della realtà.... È normale riconoscere il funzionalmento dell'essere umano senza demonizzarlo... Suvvia

D'accordissimo. Questo discorso può essere applicato anche per le etnie. Mi viene in mente ad esempio il discorso della ragazza italiana che in Skam Italia interpreta Sana, un personaggio di origini tunisine. È un discorso un po' diverso ma secondo me ci sono numerosi punti in comune. Secondo me è anche un problema di rappresentanza, ossia di cosa significhi per una persona appartenente a una minoranza vedere qualcuno "simile" a lei che fa parte di un cast o di un progetto importante.

Elliot Fletcher (l’attore che ha interpretato Trevor in Shameless per intenderci, realmente transgender) pochi giorno fa aveva fatto delle instagram stories molto interessanti a riguardo.

Sono d'accordo con te...l'unica cosa che non capisco della polemica è perché in molti se la siano presa con l'attrice, che non ha colpe....A mio parere è la produzione che ha pensato SOLO agli incassi sicuri al botteghino

Una cosa che io personalmente preferirei, e da quello che ho visto anche altre persone trans, sarebbe se proprio bisogna metterci una persona cis che sia però del genere giusto. Il ruolo di un uomo trans dovrebbe essere dato ad un uomo, cis o trans che sia (e lo so che un attore cis potrebbe avere problemi a sembrare pre transizione ma non è proprio giusto metterci una donna)

Bel video!

Copio un commento fatto sotto un video che trattava la stessa tematica: Mi posso definire parte della comunità LGBTE+ in quanto lesbica, e sì, ci metto anche la E di etero, perché non vedo per quale motivo in un acronimo che tutto sommato cerca di sintetizzare lo spettro della sessualità/affettività umana non vadano inclusi anche gli etero, non sono forse mai stati discriminati per la loro sessualità? I rapporti tra uomo e donna vengono tutt'oggi discriminati dalle persone che sembrano voler decidere quando i rapporti sono troppi, quando sono sbagliati se fatti con più di una persona in una arco di tempo da definire a discrezione di chi si sente in dovere di decidere cosa sia giusto per gli altri, sono stati giudicati per le modalità considerate più o meno sbagliate (mamme pancine venite a me). Io voglio "manifestare" il diritto di una mia amica x di poter fare quanto sesso vuole con qualsiasi uomo lei si senta di farlo senza che lei venga apostrofata in malo modo, tanto quanto una mia amica x etero potrebbe voler manifestare affinché io abbia la possibilità di essere riconosciuta come tutore dalla legge di un eventuale figlio di una mia compagna dovesse lei venire a mancare. Gli etero vengono inseriti nell'acronimo attraverso la lettera A in quanto Alleati, per definire chi supporta i diritti anche essendo etero, però come spiegato in precedenza, credo che anche questi vadano inseriti semplicemente in quanto tali, perché anch'essi purtroppo discriminati. Fatta questa lunga premessa e dichiarato che il fatto che la comunità si sia sentita attaccata dalla scelta dei produttori di optare per un personaggio non realmente trans sia una cavolata, soprattutto per le modalità con la quale è stata portata avanti e in quanto porrebbe in crisi del significato intrinseco del cinema e dell'essere attore, voglio qui svelare un magico segreto*: nessuno dovrebbe sentirsi sorpreso dal fatto che anche nella comunità LGBT ci siano dei sottogruppi estremisti, tolte le etichette siamo tutti persone e in quanto tali non detentori a priori di una verità assoluta, non sono tutti buoni, non ignoranti e meravigliosi solo perché parte di un gruppo discriminato. Sono e siamo persone che si sentono accomunate da un pensiero: nessuno andrebbe discriminato le persone che decide di frequentare, vivere e amare o persino non amare affatto, ma tra di loro ci sono sicuramente de* grandissim* coglion* (scritto così proprio per far rientrare tutt*) e c'è chi deve far degenerare tutto all'estremo. Perché spesso ci sono estremismi di questo tipo? Perché l'essere discriminati per lungo tempo porta a isterie collettive e si decide di ergersi a paladini del nulla cosmico proprio per farsi sentire, lamentarsi è uno dei modi per emergere facendo il botto, per dire "io ci sono, esisto, e non sono solo", anche se per farlo, spesso e come in questo caso ci si accanisce contro cose senza motivo. E aggiungo: trovo sbagliato accanirsi contro qualcosa proprio nella modalità che si è sempre criticata agli altri, in modo ossessivo e sgarbato, insultando un'attrice che di certo non aveva fatto nulla di male e discriminandola e trovo che il problema sia sempre quello del rispetto e non dell'immedesimazione o dell'ignoranza, tutti saremo sempre ignoranti in quanto non si può capire tutto e mai potremmo riuscire ad immedesimarci in tutte le altre persone ma in quanto esseri umani possiamo rispettare l'altro in quanto tale e capire di non poter decidere per la sua vita.

Quando ho sentito parlare di questo ruolo affidato a Scarlett Johansson, ho pensato subito al fattore denaro

Il fatto secondo me è non solo il fatto che così si va ad ignorare molti bravissimi attori transgender che avrebbero potuto fare benissimo quel ruolo, ma anche il fatto che molte persone cis ci vedono esattamente come i produttori cinematografici vedono quei personaggi trans... Come persone che si travestono del sesso opposto Perché Sì™, per poi non parlare del fatto che praticamente quasi tutti i film che hanno personaggi trans parlano della loro storia complicata semplicemente per un po' di intrattenimento per le persone cis, come quando una persona abile va a vedere un film su una persona disabile e viene inspirata perché quella persona è disabile e c'è l'ha fatta a fare qualcosa (non so se ho spiegato bene il concetto...). Ovviamente molti di questi film sono basati su storie vere, ma dobbiamo anche ricordarci che molto viene drammatizzato. Sinceramente sarei stat* molto più content* se il ruolo fosse stato dato ad un attore uomo cisgender a questo punto, almeno avrebbero azzeccato il genere, lmao. Bisogna ancora capire che alla fine "cis" e "trans" sono aggettivi!

3:06 Il ruolo era stato offerto ad un uomo cis, Adam Lambert, ma lui ha rifiutato perchè, nella sua immensa idiozia, lo riteneva un ruolo transgender e quindi non voleva togliere un ruolo ad un'attrice trans. Il bello è che nessuno di quelli che lavorava al film se l'è data, con tutti che si dichiaravano grandi fan dell'originale... Il musical c'ha pure una canzone famosissima al riguardo, 'Sweet Transvestite', come si fa a capire così male???

dimentichi Jared Leto nel ruolo di Rayon in Dallas Buyers Club Irene

Bisognerebbe supportare di più gli attori e le attrici trans, anche quando scritturati per ruoli minori, per creare una fan base essenziale - anche se non sempre, spesso - per giungere a ruoli principali in film da milioni di dollari, perché il cinema non è solo arte ma anche business, quindi nella scelta del cast ci sono molti elementi da tenere in considerazione. Diffondiamo le notizie sui loro lavori, presenti e passati!

Ho un dubbio, spero non sia una domanda stupida.. vedendo l’attore di The Danish girl nominato come miglior attore mi sono chiesta: se fosse stato un attore transgender ad interpretare quel ruolo, lo avrebbero nominato tra le migliori attrici o i migliori attori? Non c’è una discriminazione in questa semplificazione? Probabilmente se Hollywood non si pone il problema sarà perché gli attori trans non sono ancora nella giusta visibilità?

la questione "percezione" è un bel problema, ma non so se effettivamente migliorerebbe. Per il resto, credo che in un mondo ideale chiunque dovrebbe poter interpretare chiunque, se è un bravo attore. Non so, in realtà non capisco fino in fondo come mai una persona trans non viene mai presa per interpretare un personaggio cis, capisco sia sconosciuta, ma TUTTI gli attori sono inizialmente sconosciuti, anche i cis. Magari all'inizio possono fargli fare un ruolo secondario, poi pian piano potrà passare a ruoli maggiori.

d'accordo...ma la bravura di un attore/attrice non lo consideriamo? e poi, un attore, recita...recita una parte,un ruolo. un attore che recita il ruolo di un serial killer deve esserlo davvero? un attore che recita il ruolo di padre deve esserlo nella vita reale? capisco le polemiche ma fino a un certo punto....

Ciao Irene, sono d’accordo con tutto quello che hai detto, tranne per una cosa, io penso che un attore trans non passing (spero si dica così) che quindi ha l’aspetto vero e proprio di un trans (non lo dico per creare degli schemi di società prestabilita tipo donna=capelli lunghi e trucco ecc, ma solo per farmi capire bene) non possa interpretare a pieno una donna, ti faccio un esempio per farti capire il mio punto di vista, se devo fare un film biografico su Irene Facheris, secondo me è sconsigliato scegliere un’attrice trans non passing, perché comunque non rispetterebbe l’obbiettivo del film, cioè quello di essere realistico essendo che tu sei cisgender. Non vorrei essere preso per una persona che discrimina o altro, semplicemente volevo scrivere questo mio pensiero anche per sentire l’opinione degli altri ma soprattutto la tua. Un bacione😘

Va bene, abbiamo ascoltato le motivazioni della comunità transgender sulla questione....e vi paiono delle buone motivazioni? PERCEZIONE e POSSIBILITA'. La parte della percezione mi sembra una stronzata proprio, non dare la possibilità a un'attrice cis di fare un ruolo trans sennò "la gente pensa che i trans sono solo travestiti". Se la gente ha la merda in testa e non capisce il senso di un film, continuerà ad avere la merda in testa. Che poi questo messaggio dipende da come è scritto un film, da quanto è profondo, da quanto è serio nel trattare la tematica...bisogna aspettare di vedere se il film aveva una buona sceneggiatura, non puntare il dito sull'attrice. Quanto alla POSSIBILITA'...quello del cinema è un mercato competitivo. Può, o non può, una casa cinematografica puntare su un'attrice famosa e brava, che gli farà incassare big money? O deve per forza assumere attori trans, anche se sconosciuti? Mi sembra tanto il ragionamento del "dobbiamo assumere almeno un nero, sennò passiamo per razzisti" o "dobbiamo assumere almeno una donna, sennò passiamo per maschilisti". Piuttosto, assumiamo PERSONE che se lo meritino o che ci convenga assumere per quel lavoro, a prescindere da razza e sesso. Se ci fosse stato un attore trans famosissimo, non avrebbero forse scelto lui? E se questi attori devono avere delle possibilità, deve essere proprio quella casa cinematografica a dargliela, per forza? A me sembra che il problema cada nel questione della MILITANZA: la comunità LGBT ha una mentalità militante, si batte per certi diritti fino ad essere rompicoglioni, scegliendo anche battaglie che non andrebbero prese...da qui il problema della PERCEZIONE (cioè badare moltissimo alle apparenze e non alla sostanza, per passare messaggi che influenzino il modo di pensare della gente) e della POSSIBILITA' ( "esistiamo anche noi, anche se siamo pochi! E dovete prenderci per forza a lavorare, se no siete delle merde!")

Io ho un po' di domande e spero che qualcuno mi aiuti. Prima di tutto io ho avuto l'impressionesembra che la maggior parte delle persone abbia attaccato la Johansson direttamente e non i produttori o registi che hanno il potere di decidere i ruoli. Secondo, perché una polemica così accesa non è stata iniziata per altri film che parlano di transgender come the Danish girl? (o forse me la sono persa?) Per quel film al contrario ho sentito solamente recensioni positive. Nel futuro film della Johansson il personaggio protagonista non ha mai fatto cure ormonali, anzi, la questione sul suo genere è sempre stata abbastanza ambigua (questo è quello che ho letto per lo meno). Detto questo capisco e concordo che bisognerebbe dare più possibilità alle persone trans.

Qualcuno mi potrebbe spiegare perchè si dovrebbe rabbrividire nel dire che un soggetto è nato uomo/donna? Non capisco

Ma io avrei una domanda... sentendo nei tuoi video alcune testimonianze di ragazzi e ragazze trans che si sentono a disagio a parlare del loro passato/del loro nome precedente, mi chiedo gli attori non si sentirebbero a disagio a rappresentare una sottospecie di passato che non appartiene loro? È vero che è il loro lavoro recitare su questo non ci piove , ma durante la loro vita hanno dovuto lottare per poter essere loro stessi. Non so se mi sono fatta capire. Un bacio😘

Sarà che sono cis, ma continuo a non capire la direzione di queste polemiche^^' Capisco perfettamente che film che trattano l'argomento possano non dare giustizia al movimento, ma perché prendersela con gli attori? Non sarebbe più giusto prendersela con chi fa un film di questo tipo e non riesce a veicolare correttamente il suo messaggio? Per fare un esempio (un po' assurdo, lo so), non é che hanno pagato un mago per fare la parte di Harry Potter. La bravura nel recitare sta anche e soprattutto nell'interpretare qualcuno di molto diverso da se stesso, ma ovviamente per poterlo fare c'è bisogno di un copione adeguato. Ovviamente non penso di avere la verità in tasca, questa é solo una mia opinione tirata fuori in pochi minuti di riflessione. Se qualcuno ha voglia di spiegarmi meglio il suo pensiero sarei felice di parlarne

Ho provato a scriverti più volte su instagram ma non rispondi😖

Direi che tutto quadra.

Sono d'accordo ma non del tutto: Non penso sia giusto escludere le persone transgender dal mondo del cinema e penso sia una giusta causa per cui "combattere" e polemizzare. Il problema è che per recitare in certi ruoli ci vuole una certa bravura che, vuoi o non vuoi, appartiene agli attori con più esperienza. Ovviamente questa è la mia opinione di quindicenne di provincia 😂 quindi correggetemi se sbaglio.

Concordo con ciò che dici, ma trovo tutta la polemica inutile. O meglio, viene posta in modo sbagliato. Ho visto gente lamentarsi solo del fatto che le persone cis interpretano ruoli trans. Detta così mi pare una cosa immonda, cioè uno deve per forza vivere una situazione per poterla recitare? Ma per piacere. Quello per cui bisognerebbe lamentarsi è l'esclusione delle persone trans dal mondo della recitazione, a prescindere se debbano recitare il ruolo di una persona cis o trans. Una persona trans ha il diritto di essere scelta in base alla sua bravura e deve avere la possibilità di svolgere ruoli sia cis che trans, proprio come una persona cis.

Scusate ma non vi sembra un po' esagerato che alcuni esponenti della comunità LGBT si autoproclamino depositari dell'unico e vero modo di parlare di persone LGBT? Mi sembra un po' troppo. P.S. Senza nulla togliere, ovviamente, al diritto sacrosanto che hanno di esprimere la propria opinione.

Sono un ragazzo transgender e sono d'accordo con ciò che te hai detto. Inoltre ritengo che ci sia un'altro punto da non sottovalutare ossia il fatto che un attore cisgender non potrà mai recitare in veste di persona trans dal momento che non ha vissuto la condizione di essere nato in un corpo sbagliato. Dunque dal mio punto di vista riuscirebbero a trasmettere molte più emozioni persone trans* che interpretano ruoli trans*

Mah, io sono daccordo che gli attori trans dovrebbero essere meno discriminati e che dovrebbero fare anche parti da cis se "passano". Da spettatore, se nel ruolo di un personaggio cis metti un trans che non sembra cis, mi rende poco credibile la storia. Come anche nel caso di un cis che interpreta un trans, ma non lo sembra per niente. In questo caso specifico invece, è chiaro che il motivo è il denaro! Se fai un film, trattando anche di tematiche che non piacciono a tutti, e ci metti i milioni, devi trovare qualcuno che ti porta la gente al cinema! Altrimenti la storia può anche essere bellissima, ma è molto difficile che qualcuno la veda e comprenda di più. Si potrebbe magari iniziare mettendo attori trans meno conosciuti in ruoli secondari e poi se diventano molto famosi, dargli la "promozione" a protagonista. Che poi è quello che succede anche agli attori cis. Ci sono pochissimi che esordiscono da protagonisti!

Io sono cimdrp-sessuale