Ele Scala same here

Posso chiedere se è perché non sei nella condizione di farlo (non hai voglia, sarebbe complicato, non sei pront...a(?) , è un discorso troppo lungo, non interessa a nessuno ecc) o se invece è per "paura" delle reazioni?

Me too

Ele Scala idem😂🌈

bluehair_ greeneyes La maggior parte dei miei amici lo sa, ma non ho il coraggio di dirlo ai miei genitori, perché temo non potrebbero capire, e perché alcuni dei miei parenti sono molto religiosi e omofobi. Oltre tutto mi piacerebbe molto trovare una definizione che rappresenti quello che provo, per sentirmi rappresentata, per sentire di non essere sbagliata e, non poco importante, per poterlo spiegare agli altri. Per questi motivi penso di non essere ancora pronta, spero di esserlo presto. Grazie per la tua domanda :)

Alessandro Valleri felice che a casa tua e tra i tuoi amici la situazione sia quella, davvero. (Commento a caso ma boh mi andava di dirti che dal commento traspare una certa tranquillità e sono felice del fatto che tu lo sia)

Anche io sono bisex donna e mi sa che mamma lo ha intuito

e fai benissimo, te lo devi sentire tu. sei molto fortunato, davvero. sono contenta per te. io non so se sono bisex o lesbica, in ogni caso non voglio etichettarmi e non posso fare coming out ora. però i miei sospettano qualche tendenza, e ciò per loro sembra strano in quanto sono molto femminile. devo continuamente giustificare che sono etero con tutti. che vita.

Giuseppina Gagliardi OMMIODDIO, okay non devo piangere. Sono bisessuale e io e le mie migliori amiche ci tocchiamo tette e culo di continuo.. e con loro sono ancora nell'armadio. Sa che sono bi solo mio padre. Se quando farò coming out con loro avrò una reazione del genere potrei seriamente mettermi a piangere, adoro.

bluehair_ greeneyes no ma infatti sto sclerando male da ieri, ti giuro che è la sensazione più strana e bella del mondo e spero che riuscirai a provarla presto anche tu hahaha

_notte_di_luna per quello che ho detto circa l'importanza di fare coming out e le cose positive alle quali porta a livello sociale...

cimdrp sì, ma non vedo perché "non lo vuoi dire = non hai voglia di fare niente" Non è che non hai voglia di fare niente, non hai voglia di fare quella cosa nello specifico, poi c'è tanto altro che si può fare

Non mi pare di aver detto "Non hai voglia di fare niente". Ho detto che farlo aiuta, non facendolo stai sottraendo un aiuto. Ciò non significa che poi tu non possa aiutare in altro modo.

cimdrp allora chiedo scusa, ho interpretato male io ^^

_notte_di_luna Sono assolutamente d'accordo. Io per esempio, proprio perché vivo il mio orientamento sessuale come qualcosa che riguarda solo me, e che non 'occupa' neanche una parte consistente della mia vita (dato che non passo le mie giornate a sbavare dietro a qualcuno) non capisco il senso di comunicarlo agli altri; e come hai detto tu ci sono altri modi per abbattere le disuguaglianze. E proprio perché etero e gay (o bisex ecc..) sono sullo stesso piano, perché devo rimarcare la mia diversità (che non esiste) facendo coming out? Facendo così, quindi dicendo che sono gay, non faccio altro che mettere l'accento sulla mia condizione di non eterosessualità e quindi di possibilitàdi fare coming out, marcando ulteriormente il fatto che gli etero non lo debbano fare e i gay si. Ma se siamo uguali perché I primi non lo devono fare e i secondi si? Che nessuno la faccia se siamo tutti uguali! Io da fuori, quando vedo una persona che fa coming out mi chiedo che necessità abbia di dirlo. Se fossi etero non lo faresti, quindi perché vuoi puntare l'accento sul fatto che etero e gay siano diversi( proprio in virtù del fatto che i primi non fanno coming out e i secondi si) quando non lo sono? E le persone, io compresa, quando sentono un coming out possono pensare questo e non di certo che tu lo stia facendo per, come ha detto Irene, far capire che i gay non sono una setta ecc..., anche perché credo che si sappia nel 2017. E in ogni caso credo fermamente che lo sterile coming out non possa cambiare la situazione (e per i motivi detti sopra, cioè per il suo accentuare differenze inesistenti, la peggiori e basta), ma che bisogna invece agire diversamente, senza mettere in mezzo la propria persona e la propria vita.

Francesco Ferranti sii

The Writer Girl cazzo.. duri de capoccia.. btw, posso chiederti quanti anni hai?

bluehair_ greeneyes fra due mesi faccio sedici anni

Dai, ne ho fatti 15 tre settimane fa, ho capito di essere bi sei mesi fa. Non lo so ahah prova a convincere i tuoi che c'è gente "più giovane"

bluehair_ greeneyes ci ho provato tante volte T.T Aspettare non farà male, poi magari la situazione cambierà

è sempre un primo passo

Io se voglio essere me stess* anche solo esteriormente è un automatico coming out, dato che sono transgender. Sarebbe bello semplicemente considerarlo normale e non avere il bisogno di dirlo.

Tool Against the machine quando ci si lamenta delle questioni LGBT lo si fa in modo generico e anche l'Oriente è incluso.I Pride riguardano tutta la comunità non solo quella nella città in cui viene organizzato. Dal momento che in paesi come la Siria se manifesti il tuo orientamento ti ritrovi con la gola tagliata(e quindi mi sembra chiaro che qualsiasi tipo di "propaganda" sia vietata),il supporto da parte dell'Occidente è prezioso.

Secondo me ha senso "farli sembrare diversi" anche perché la norma è l'etero cisgender, per cui dando importanza alla comunità lgbt in questo modo l'obiettivo è sempre la parità.

Anzi ve lo consiglio anche per il tema HIV/AIDS. Purtroppo non è affatto un'epidemia che è stata sconfitta, ancora oggi migliaia di persone vengono infettate ogni anno soprattutto perché non se ne parla quasi più e comunque viene considerata una malattia gestibile, quando invece non è per niente una passeggiata di salute!! È un virus che muta molto velocemente e quindi riesce a creare ceppi resistenti a molti farmaci in circolazione, che tra l'altro hanno pesanti effetti collaterali che non tutti riescono a sostenere!

Visto che l'outing non prevede consenso, mi dispiace. Nessuno dovrebbe arrogarsi il diritto di impedire a qualcuno di parlare per sé, secondo i propri tempi.

Il problema è che il coming out di persone con molto seguito è molto più potente di un "normale" coming out, perché il loro pubblico è molto più vasto. Esempio: mio padre è un grandissimo fan di Renato Zero, se Zero avesse fatto coming out negli anni 70/80 probabilmente alcune conversazione avute poi con mio papà sarebbero state più facili, perché avrebbe avuto modo di confrontarsi con quel tema già anni prima, attraverso una persona che stimava e ammirava. Renato Zero non ha alcuna intenzione di fare coming out, nonostante nell'ambiente non sia un segreto, ed è un suo diritto non farlo. Possiamo però dire con certezza che se lo facesse avrebbe un impatto fortissimo e forse porterebbe anche le generazioni più vecchie ad interrogarsi sulla questione in maniera meno omofoba... Ora ho citato Zero per fare un esempio, vale con qualsiasi altro personaggio pubblico che magari ha fatto coming out dopo tanti anni, il pensiero è sempre "cavolo, se lo avesse detto prima forse avremmo cominciato prima a discuterne"...

Molto probabilmente hai ragione,ma boh,sono un caso umano,per me dire "sono gay/" è come dire "sono biondo/sono mancino" ma il problema è mio che non ci faccio caso. Poi magari è possibile che io cambi idea. Sui casi famosi non c'è dubbio che tu abbia ragione.

I personaggi pubblici, purtroppo, hanno questo dovere di rendere la loro vita privata qualcosa di pubblico. Un Coming Out da un personaggio famoso viene visto come qualcosa di molto positivo mentre se si viene a "scoprire" diventa improvvisamente uno scandalo, per questo alcuni lo fanno. E da qui i discorsi classici del "ma se vuoi essere considerato normale non dovresti ingigantire la cosa" che sono terribilmente idioti. Dire "sono omosessuale" è la stessa cosa che dire "mi piace giallo", che io lo dica pubblicamente o no.

Ma il problema è che dire che ti piace il giallo e dire che sei gay non è ancora la stessa cosa, e in modo che sia vista come normale la gente deve vedere che i gay esistono nella vita quotidiana e non solo nelle news o al pride

Se non lo fai, il mondo da per scontata la tua eterosessualità, e ti toccherà sempre vivere quelle situazioni imbarazzanti "ma il fidanzato?"',"ma non hai conosciuto nessun ragazzetto carino a scuola?" e cose così (potremmo fare mille esempi). Non servirà a nulla quando il mondo capirà che è una delle opzioni e possibilità, non un caso straordinario. Poi se uno è biondo lo vedi subito, se non sei etero no. Dato che purtoppo non è ancora così, dirlo è utile e si può fare anche senza dare chissà quali dettagli di vita privata alla gente. Ci sono tanti modi di pensare sbagliati, ancora oggi, tanti pregiudizi e tanta ignoranza, io ricordo che quando ero più piccola pensavo "lo dirò solo quando avrò una relazione stabile e seria", perché avevo paura che mi avrebbero considerata chissà quale deviata sessuale (ero piccola quando i gay erano simbolo di AIDS e nifomania xD), e pensavo che dimostrando di essere in grado di vivere in una relazione "normale" potevo essere accettata. Oggi siamo sicuramente considerati più "normali" che negli anni 80, ma questo anche grazie a tutti quelli che si sono dichiarati, famosi e non. Io penso sempre "ma perché devonspecificarlo, ogni volta che conosco qualcuno?" e poi mi rispondo "meglio subito che dopo miliardi di risposte vaghe, discorsi evitati e situazioni imbarazzanti , quando poi magari mi sono anche affezionata a quella persona ed è possibile che scoprendolo mi schiferà".