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La politica e il problema della pace. Dall'intervista "La filosofia politica. Il problema della pace perpetua" - 28/11/1989.
Karl Popper affronta il tema del determinismo concependolo come storicismo ed additando nel marxismo una forma di storicismo determinista. In opposizione allo storicismo, egli sottolinea l'importanza degli eventi accidentali nell'interpretazione della storia. Credendo nell'apertura del futuro , credendo cioè nelle possibilità in esso insite e nell'agire umano, Popper si oppone allo storicismo. Egli considera il problema della predizione affermando che, pur essendo possibile prevedere le possibilità, offerte dal futuro, rimane imprevedibile la certezza di tali possibilità. Il marxismo è messo in stretta relazione con il socialismo reale sovietico e viene interpretato come il propugnatore della pianificazione economica. Questa concezione è espressa da Popper in "Miseria dello storicismo" , mentre nello scritto "La società aperta ed i suoi nemici " Popper esplicita il concetto di "ingegneria sociale a spizzico" ed affronta il problema delle riforme politiche. Dopo aver accennato all'utilitarismo, Popper considera gli effetti dello sviluppo tecnologico sulla società e sull'organizzazione del lavoro. Discutendo, infine, il problema dei valori, Popper accentua moltissimo il valore della libertà e quello della pace, valori che egli propugna ispirandosi alla filosofia kantiana.
Tratto da: www.conoscenza.rai.it - Enciclopedia Multimediale delle Scienze Filosofiche - La ricerca non ha fine.
A cura di Renato Parascandolo, Maria Teresa de Vito e David Miller.
Consulenza scientifica: Dario Antiseri, Vittorio Mathieu.
Regia di Maria Teresa de Vito e Vittorio Rizzo.