Cerco di parafrasare un famoso concetto: per poter sovvertire una regola, una tecnica, quella regola, quella tecnica, va prima appresa e padroneggiata. Se dico che il sistema zonale non serve a nulla, si presume che io lo abbia prima compreso e padroneggiato e che abbia trovato un modo equivalente per arrivare allo stesso risultato o a un risultato migliore, magari in maniera più semplice e con uno sforzo minore. Arrivando all’estremo, se qualcuno mi dicesse che la tecnica fotografica non serve a nulla io sarei costretto a presumere che questo qualcuno conosca la tecnica fotografica in maniera approfondita e che la sappia applicare, prima di affermare qualcosa del genere, e che mi dimostri che è in grado di raggiungere un certo risultato semplicemente puntando e scattando. Lo vorrei vedere proprio

Riflessione molto interessante Damiano 😉 Se con il progredire della tecnologia ci si "siede" utilizzando tutte le comodità si resterà sempre nella mediocrità. Quando è stata inventata la fotografia non sono scomparsi i pittori, non è passato il messaggio "adesso si fanno le foto, cosa stai lì a dipingere". Gli automatismi producono foto tutte uguali, saper usare, anche manualmente, una fotocamera produce qualcosa di unico.

Damiano ti voglio bene ! Grazie per la tua coraggiosa coerenza e professionalità. Io penso perfettamente ciò che pensi tu in materia, ma purtroppo chi è a capo delle "élite" di gestione e comando dell'odierna società , ha bisogno di una società fatta di persone idiote , per perseguire e realizzare determinati obbiettivi. La tecnologia è il mezzo primario di cui si servono le "élite" per rendere totali ignoranti le persone approfittando della insita e naturale dose di pigrizia dell'essere umano , con il risultato di avere non più un popolo intelligente e operoso, ma di realizzare una società di persone perfettamente gestibili, idiote , ignoranti della propria capacità intellettiva , drogati di " illusione dell'essere......" , praticamente cocainomini. La tecnologia è fantastica , necessaria e di primaria importanza , ma va gestita con ragionevole attenzione per non diventarne dipendenti nonché idioti cadendo nel baratro del più completo e drammatico appiattimento umano e sociale Ciao Damiano .

Ottima riflessione, Damiano. Oggi in molti ambiti, compresi quelli artistici, c'è la spasmodica ricerca della notorietà: tanta, subito e possibilmente senza sforzi "inutili". Fortunatamente, chi sente di avere intimamente delle potenzialità espressive ed estetiche e vuole farle uscire continua imperterrito ad amare e studiare l'arte per la sua bellezza e per ciò che trasmette, indipendentemente dalla tecnologia di cui dispone. Facciamo molta attenzione però a coloro che oggi sono nelle condizioni di poter promuovere il lavoro di un artista, perché non è così raro che siano loro stessi sprovvisti della necessaria preparazione...e quelli sì che possono fare danni.

Concordo con te 🙂 Utilizzando uno strumento in automatico forse c'è la possibilità di copiare la realtà così come la vediamo, ma inizia e finisce li, ci sarà sempre qualcosa come la composizione, la profondità di campo, la luce, il taglio, l'esposizione, la messa a fuoco selettiva, eccetera, che nonostante tutto potrebbero non andarci bene, e in quel caso ci vuole l'intervento umano che, senza conoscenze tecniche, non otterrà risultati. Le modalità automatiche in un certo senso potrebbero darci la pappa pronta, ma un programma, seppur "intelligente", non potrà mai esprimere l'estro di un'artista, e nemmeno i suoi sentimenti (per me la fotografia è anche questo, sentimenti) , non ci sarebbe nemmeno più distinzione, tutte foto uguali, piatte, senza "una mano" che le differenzi.....senza considerare che si perderebbe totalmente il gusto di fotografare. Questo mi ricorda quando dicevo che le mirrorless, "per alcuni" (messe in mano a qualcuno) , sono il male perchè grazie al mirino elettronico chiunque muovemdo a casaccio le ghiere può copiare la realtà, in questo caso probabilmente realtà copiata male rispetto ad una fotocamera messa in automatico, ma sempre ottenuta con uno strumento usato a casaccio.

La conoscenza è essenziale per fare scelte coscienti...Anche se vuoi usare tutto in automatico comunque devi saper gestire le cose. La parte divertente e la croce sia della fotografia e del videomaking è che ci sono infinite variabili con le qualsi si può giocare ed infinite possibilità creative che poi sono quelle che ci mandano in bancarotta 🤣💸

La tecnica per me é fondamentale quando essa diventa strumento per veicolare un messaggio, un' emozione, qualcosa da dire. Ecco perché spesso dico:"impara la tecnica e dimenticala", nel senso che una volta assimilata poi diventa parte del bagaglio fotografico, e deve essere un meccanismo naturale usarla,quasi senza accorgersene. P. S. :Damiano sempre sul pezzo!

Interessante Damiano , penso potrebbe essere importante capire ci insegna a ragionare e ragionare serve a dare un senso alle cose se cominciamo a porci delle domande ci accorgiamo se adoperiamo l intelletto potremmo divenire più coscienti e meno istintivi più lucidi nelle nostre decisioni riducendo le possibilità di errori , anche un oggetto per poterlo apprezzare lo dovremmo conoscere , come meglio funziona nella propria complessità , come e stato costruito anche questi fattori penso possono essere per me ulteriori indici o meno di soddisfazione , in riferimento all oggetto che già abbiamo o intendiamo ad acquistare .

Bellissima riflessione! complimenti condivido ogni singola parola, aggiungo che basta vedere che cosa viene giornalmente pubblicato su i social da i "Photographer" ...tante scansioni e pochissime fotografie....

Ciao Damiano, Sono praticamente sempre d’accordo con te, Trovo veramente sbagliato far passare il messaggio che grazie alla tecnologia (autofocus superveloci e altre amenità) si facciano foto migliori; o il suo alter ego secondo il quale non serve sapere la tecnica, tanto ci pensa la fotocamera… Al massimo possiamo affermare che la tecnologia ci aiuti a sviluppare meglio le nostre idee… senza queste ultime non c’è tecnologia miracolosa che possa farci venire le idee giuste. Bisogna avere qualcosa di interessante da dire e sapere come esporlo, proprio per questo la tecnica è il mezzo necessario per trasformare le nostre idee sulla pellicola o sensore. Per quanto riguarda la folding, da utilizzatore (amatoriale ma da 200 scatti/anno negli ultimi due anni) ti posso dire che il motivo per cui la uso è semplice: è il mezzo migliore che ho trovato finora nel mio workflow per ottenere i risultati da me cercati. Questa affermazione ha valore assolutamente personale, non ho lo pretesa di avere ragione… vale solo nel mio processo, però mi permette di vivere felice e concentrarmi sulle opere/progetti fotografici. Ci vuole tanta tecnica per utilizzarla? Forse si… ma scattando spesso, ormai tutti i passaggi automatizzati nella mia mente e posso concentrarmi sul vetro smerigliato, oltre a patire un caldo incredibile sotto al panno nero in questa stagione 😅.

Ciao Damiano! Ottima riflessione come sempre. Ho capito a che video ti riferisci. Riusciresti a ripristinare i podcast delle tue riflessioni? Buona giornata

Cortesemente al vetriolo e condivisibilissimo messaggio!

100% d'accordo, sottoscrivo col sangue anche un altro tuo pallino, ricorrentemente menzionato: non si può pensare di fare progressi senza esercitarsi. Purtroppo da Pinocchi moderni Molti pensano che la tecnologia possa fargli saltare la fase di apprendimento, quella in cui ci si entusiasma, si resta delusi perché non rischiamo ad ottenere quel che volevamo, riprendiamo la fotocamera dopo settimane di disgusto rassegnato e si ricomincia a cercare di capire perché, come.. L'esaltazione di qualche primo piccolo successo, il raffinamento graduale Delle capacità e la felicità di guardare le proprie foto di qualche mese fa trovandole migliorabili con quello che hai imparato ora, il trovarsi a pensare nei momenti più disparati al perché quella fotografia non è come l'avevi immaginata, "cosa non ha funzionato?“, capire, tornare a scattare in quel posto guidando per 120 km... Passare ore a cercare di capire guardando una foto quale tecnica sia stata usata per ottenere quel effetto, o se sia un" trucco digitale" conoscendo i limiti di una fotocamera. Cosa può mai sostituire tutto questo, o accorciarne i tempi di apprendimento?.. Niente. La tecnica è necessaria per saper piegare una tecnologia fredda al calore della creatività.

Come dico sempre… IL LAVORO PAGA !!! Il discorso che fai, ahimè, è sempre lo stesso… il mondo in cui viviamo oggi è falso, solo apparenza e finti miti. Ed è così perché chi ha il potere di decidere è così che lo vuole. Persone che studiano e quindi capaci di “vedere” e “capire” non sono facilmente “gestibili” Scusate il solito pippone… Damiano, come sempre, ottima riflessione ! Grazie ed a presto.

Io che ho iniziato con l'analogico applicando la regola del 16, non ho mai avuto difficoltà nel seguire l'evolversi della fotografia nel tempo, perché padrone di una tecnica che nel tempo ho sempre più affinato. Sapere è potere. Sante parole Damiano. ✌️

Credo che abbiamo visto la stessa Intervista, perché anche io ho sentito l'esigenza di pubblicare un video a riguardo. Sottoscrivo ogni tua parola..

Grande! Approvo al cento per cento. La tecnologia deve essere al nostro servizio e non viceversa. Ultimamente sto fotografando in macro tutto in automatico con una xt2 e un laowa 65 e vedi che si capiscono molte cose....

Oltre a quello che hai detto e condivido è che il male di ora è che fare una foto discreta è troppo facile, oltretutto tanto poi c'è la post produzione, circolano migliaia e migliaia di foto fatte a raffica, il punta e scatta compulsivo. La foto deve essere il più perfetta possibile e ragionata già in fase di scatto e soprattutto bisogna sapere dove gli automatismi in certe condizioni falliscono. Certamente la tecnologia odierna facilita notevolmente il processo fotografico, negarlo è insensato ma anche questi nuovi mezzi bisogna dominarli e non è facile, comunque anche questo fa parte della tecnica che deve essere esclusivamente usata a supporto della creatività.

Considerazioni eccellenti a tutto campo BRAVO!! sono totalmente d'accordo.

Ciao a tutti, una curiosità, concordo appieno sulla stampa delle nostre foto per vedere il risultato finale, ma allo stesso tempo "entrando nella branchia della stampa digitale" vedo che ci sono tanti tipi di "carte e filigrane". Come faccio a sapere quale carta o filigrana scegliere in base alla foto? Si potrebbe realizzare un video esplicativo? A grandi linee ovviamente. Grazie e a presto.

ciao Damiano, ho fatto fotografia, video e post-produzione dal lontano 1982, (ho fatto) nel senso che arrivato il digitale mollo tutto 😣un errore che non dimenticherò per tutta la vita. Comunque da qualche anno ho ripreso con una Nikon 3300, chiaramente non per fare video, adesso da qualche settimana ho comprato la Nikon z6ii, la domanda che ti pongo riguarda il settore video: come mai (non so se è un problema Nikon oppure anche di altri marchi) i tempi di esposizione non corrispondono coi fps? Ciao e grazie

Creo contentuti video/foto per lavoro e più passa il tempo meno mi interessa della tecnica, più trovo invece importante il contenuto

A parte una compatta quindici anni fa e gli smartphone non ho mai avuto una fotocamera che si possa definire tale, non avendo mai seguito un corso di fotografia posso dire con certezza di NON saper scattare, quelle volte in cui ho impugnato una mirrorless di alto livello l'ho usata per scattare (senza sd card) in modalità auto. Una macchina moderna e performante al massimo mi aiuterebbe a non fare brutte foto sfocate: resterebbero brutte e acerbe ma a fuoco

E' passato qualche secolo dalla presenza di Shakespeare su questa landa disperata ma il suo concetto filosofico non muta. Alla base di tutto c'è la conoscenza senza la quale saremmo,come tuonò Dante, (fatti non foste....) e pertanto ben venga la tecnologia e il progresso se però non so cosa sia una profondità di campo, una messa a fuoco con l'infrarosso e tutto il resto del pacco regalo......vivere sarebbe come essere un cerchio in lega o un portaombrelli. Damiano.....secondo te preferiscono quelli forgiati o in lega?

Caro Damiano, io cozzo con persone che sostengono che il cellulare abbia surclassato la macchina fotografica. È gente che considera l'emozione fotografica una mera scena di tramonto con colori accecanti o roba simile. Il problema di fondo è che lo standard emotivo e comunicativo nell'ambito figurativo, é inesorabile e drammaticamente traslato in luoghi diversi, forse è questo il punto su cui discutere. Coloro i quali sostengono che la tecnologia possa escludere la tecnica è gente che non ha mai capito l'essenza dell'arte e della creatività. Io passo ore a studiare fotografia e musica, senza la tecnica non si va da nessuna parte, se manca la consapevolezza di ciò che si sta facendo non può esserci comunicazione, ergo nessuna creatività

Ciao Damiano, il termine fotografo e fotografia rispetto agli anni 70 si è di molto allargato, c’è il fotografo tecnico e quello artista. Allora non esistevano scuole di fotografia eppure sono nati fotografi autodidatta di successo senza cultura fotografica. Certo però si copiava quello che faceva quell’esploratore di Ansel Adams che se ne andava in montagna con il banco ottico che invidiavo molto come si copiava Blow up per il modo come fotografava le modelle. Credo che non si possa accostare l’apprendimento di una materia artistica con la matematica e non mi creo il problema se vedo una bella foto, ne con che macchina o cellulare è stata scattata tantomeno se dietro c’è una cultura fotografica. Tutti si possono adoperare con qualsiasi mezzo e con qualsiasi cultura affinchè prevalga il senso artistico o documentarista. Una curiosità, è un pò sfuocata alle tue spalle ma non mi sembra una folding piuttosto un banco ottico.

Ce l'ha ce l'ha, eccome se ce l'ha...le basi sono sempre importanti.

Se uno dicesse che al giorno d'oggi riesci ad essere un buon contabile, un fisico famoso, o un economista senza saper fare le operazioni matematiche basilari come si facevono un tempo con carta penna, difficile dagli torto. Certo oggi in fotografia l'elettronica offre a chiunque potenzialità impensabili in passato. E' certo molto più difficile "sbagliare" completamente un'immagine. Ma certi scatti incredibili continueranno a farli unicamente un numero limitato di persone, che sapranno vedere quello che altri non riescono a vedere, trasmettere quello che altri non sapranno mai trasmettere. Anche quando la tecnica sarà arrivata ad un punto tale che potrai spiegare a voce alla camera che tipo di foto ti aspetti.

Hai completamente ragione l'amore per il mezzo fotografico è reale...ma più passano gli anni più ci adattiamo ai tempi che mutano e siamo sempre più immersi nell'automatico......STERIRE??? sicuramente ma inevitabile !!!! esempio OGGI A COSA SERVONO LE ENCICLOPEDIA CARTACEE ( Treccani ???? ) vai in internet e....voilà !!!

La coppia Benedusi - Toscani si sa sono dei provocatori in senso buono. Sottolineano molto il concetto, oramai sbandierato da tutti, che una fotografia deve "raccontare " indipendentemente dal mezzo che si usa. Quello che si nota negli interventi è che la maggior parte si fossilizza esclusivamente sulla tecnologia e orpelli vari come se fossero questi ultimi a " fare " la fotografia.

D"accordo su tutto... ma sul lato qualità (aparte il messaggio artistico) uno smartphone può scattare foto come una macchina?

😁 Benedusi con il libro di Hansel Adams in mano... Quando l'ho sentito ho detto subito: uuu e qui Damiano s'incazza di brutto 😁 E se non s'incazza comunque si fa sentire

Condivido pienamente. So chi é il fotografo al quale ti riferisci; penso anche avesse detto quello che ha detto per far capire, anche se con esagerazione e in maniera colorita, con maggiore forza quanto sia più importante l'idea e il contenuto, rispetto a tutto il resto. Grwzie per la riflessione 🤗

Ciao Damiano, hai perfettamente ragione. Sono tutte boiate, nessuna intelligenza artificiale potrà mai sostituire la sensibilità del fotografo. La tecnica fotografica è la base imprescindibile per chi vuole fare fotografia.

Caro Damiano, sapere è l'antidoto alla dipendenza tecnologica, e già questo è tantissima roba, ma non solo, è il modo in cui applicare la creatività. Voler sapere è curiosità sana, (per le cose che possono essere capite e sapute, e naturalmente non sono tutte) Mi pare che questo ultimo ventennio sia il tempo dell'elogio della comodità e dell'ignoranza. In nome della comodità stiamo cedendo diritti inalienabili e manco ce ne accorgiamo. Figurati se non sembri logico demandare alla tecnologia un sapere di questi tempi. Come approfondimento suggerisco Franco Vaccari: Inconscio Tecnologico Ciao

è il mio concittadino il provocatore, vero Damiano? L'ho sentito anche io....dire queste cose...

Come si fa a non essere d'accordo con te ? La cosa che più mi sconforta è il fatto che oggi sia sempre più necessario ribadire ( e difendere) gli elementi cardine della logica, della riflessione analitica, del pensiero critico. E questo non mi fa ben sperare per il futuro delle giovani generazioni. Stiamo smarrendo l'importanza e la necessità della conoscenza storica, del come e perchè le società siano giunte sin qui, a questo stadio di sviluppo, nella convinzione che conti solo il "qui ed ora". Non conoscere e rispettare le proprie origini e la propria storia porta inevitabilmente a ripetere gli stessi, spesso tragici, errori del passato. La fotografia non è altro che una delle manifestazioni di questa cultura imperante: edonistica, falsamente moderna (ma in realtà antica), superficiale e nemica dell'impegno, dello studio, della fatica.

Studiare e preaticare, poi ovviamente la passione e sicuramente il genio artistico faranno una differenza, ma lo studio e primordiale e punto. Non ci nascondiamo dietro a discorsi da persone che non hanno voglia di studiare su. Lo scorso Sabato ero proprio in una condizione difficile, in un teatro senza luce e posizione assurda ho risolto!. Gli altri due fotografi hanno spento la camera partendo dal primo punto che ovviamente non potevano usare flash e cavalletto , avevano le ultime macchine del secolo ma non hanno risolto niente

Ciao Damiano, è come dire che, faccio musica, ma non capisco lo spartito, non so scrivere, ma so leggere.

Devo ancora vedere il video, ma la risposta alla domanda è molto semplice. Basta mettere in mano ad una persona estratta con una lotteria la miglior macchina fotografica del mondo e non la vedremo produrre automaticamente belle fotografie. L'anello più importante della catena che porta all'uscita della fotografia rimane la testa, che governa decine di fattori che vanno molto oltre lo strumento. Ancor prima di ragionare sui parametri tecnici, la fotografia va "trovata" nel tempo e nello spazio che ci circondano: va trovata la composizione, la luce giusta, il soggetto, e molti altri eccetera. Ed a parità di questi fattori, tante scelte possibili dei parametri portano a potenziali infinite fotografie possibili, tra cui forse una poi è LA fotografia che cerchiamo. Dai una macchina da un milione di euro ad una persona e chiedigli di fotografare un uccello senza che lui sappia "come si fa", tornerà a casa a mani vuote con la sua macchina da un milione di euro.

La conoscenza è importante, in tutti i settori.. anche i parrucchieri imparano stili di tanti anni fa che hanno fatto storia, e tecniche moderne... Chi inizia deve studiare a 365 gradi il mondo fotografico, pari passo, anche grazie ai tuoi video e del canale in generale super utili. Lo smartphone potrà essere bello e ti dona delle foto belle ed utili. Ma come dici tu se uno ama la fotografia impara come poter bloccare in un immagine un momento un paesaggio un emozione... E ci sono molti modi... Che solo lente, macchina occhio e mano e cervello possono fare bene.. scegliamo noi come modellare e non un semplice smartphone moderno che è utile come instantanea e foto non qualitative

Studiare e avere la tecnica è fondamentale in ogni disciplina. Però va di pari passo con la cruda realtà che lo sviluppo tecnologico odierno, la diffusione della fotografia a portata di tutti, ha cambiato la concezione che le persone, i potenziali clienti, hanno della figura professionale del fotografo. Se i clienti non sono più disposti a spendere certe cifre per un fotografo, se preferiscono affidare all'amico/parente la copertura di un evento, dipende anche molto dalla semplificazione della tecnica fotografica odierna introdotta o dei sistemi per impararali. Perché siamo anche onesti, un tempo veniva riconosciuta la figura del fotografo anche solo per le competenze tecniche, era unico che aveva attrezzatura e sapeva usarla. Oggi per molte persone, bombardate da immagini social, basta vedere un bello sfocato dietro la faccia dei figli e le foto son capolavori. Prima dei social i media stessi filtravano e facevano controllo selettivo sulla qualità delle immagini pubblicate, oggi tutti pubblicano e si hanno sempre meno competenze per sapere leggere una composizione con più piani di lettura. Quindi si tecnica, si contenuto, si emozioni sempre e comunque, ma se poi i clienti non sanno minimamente distinguere un bravo fotografo da uno mediocre, una grande foto da una banale, non si va da nessuna parte. Poi non lamentiamoci se i fotografi si devono reinventare nel lavoro o vengono sempre meno richiesti.

una volta una persona anziana mi disse: anche se povero e non hai soldi hai comunque un opportunità di emergere sulla massa e questa opportunità si chiama conoscenza, sii affamato di conoscenza e diventerai ricco senza spendere un soldo.

Giusta o sbagliata la tecnica c'è sempre, quello che non è detto che ci sia, è la foto "bella". Serve conoscere la macchina, il soggetto ritratto, le persone, se stessi. Per la foto "bella" ci vuole un po' tutto questo e anche un po' di fortuna.

Questo fotografo famoso l ho sentito pure io in un intervista dopo che ha detto che il sistema zonale non serve a nulla ho staccato la diretta. Parla lui che senza photoshop faceva altro nella vita

Sono pienamente d'accordo

Io sono per la tecnologia ma per ora scatto ancora con reflex , la tecnica è imprescindibile in fotografia come in altri mondi

Studere studere, semper studere (la seconda parte della frase latina la ometto perché non la condivido), d'accordissimo con quanto dici: quando gli smartphone sceglieranno anche inquadratura, luce, pdf etc. potrò essere d'accordo con il tuo interlocutore che evidentemente non ha idea di cosa sia la fotografia

A chi fa fotografia, quella vera, la tecnica è sempre stata molto relativa, basta studiare storia dell’arte, la fotografia non fa differenza, Dopo 40 anni di professione e didattica non dubbi ! Meno seghe mentali e più cultura.

Esiste una fotocamera reflex digitale solo manuale?

Mi ricorda un discorso delle moto, della serie tanto c'è il TC, tanto c'è l ABS , tanto c'è l'elettronica... E risultati sono quelli che sono

io penso che tra 5-10 anni la fotografia sarà solo fotorealismo tramite realtà virtuale (pensiero io)

Senza studiare non si va da nessuna parte. Mia nonna mi diceva : più sai più vali. Chi vuole diventare fotografo deve studiare come tutti. Tra l'altro non solo deve studiare la tecnica fotografica ma a seconda del tipo di fotografia deve conoscere la storia dell'arte, l'architettura etc.etc.

Si se vuoi conoscere veramente

Un fotografo che perde la la tecnica fotografica è come un pilota di areo che sa usare solo il pilota automatico😄

La regola del 16 è la nonna di ogni algoritmo di esposizione; il cavalletto è il nonno di ogni sensore stabilizzato ; l'iperfocale è la mamma di ogni autofocus ed il flash è il padre di ogni iso.

No, foto a casaccio e poi le/gli dici: "è arte!".

Damiano cambia orologio x carità!

Fortunatamente la fotografia non è solo tecnologia...:-)

Vox clamantis in deserto

avrà sempre senso, la tecnica come l'arte

Chi non vuole imparare le tecniche fotografiche non ama la fotografia non la vuole conoscere quindi non la cerca quindi non la vuole perciò non la ama.

Concordo sul concetto che quando un artista nella sua forma espressiva deve spiegare al suo pubblico il senso della sua opera , deve spiegare cosa vuole comunicare, secondo me non ha raggiunto lo scopo primario di quello che fa' . Il suo messaggio è sordo, cieco,... come quando dovevo spiegare il tema alla maestra e lei mi diceva che non si capiva cosa volessi dire.. voto insufficiente...

i fans della tecnica, tecnologia e leggi fisiche varie..., andrebbero allontanati dal mondo fotografico..., loro sono il male...

Vabbè se lo citavi a Benedusi facevi prima 🤣

Il processo fotografico è tutto. Ma come puoi essere un fotografo consapevole senza conoscere la triade esposimetrica? bo, non lo concepisco. Consiglierei a tutti i fotografi neofiti di scattare almeno 1 anno in analogico....almeno

Giusto. Più in generale vale il detto " non c'è più religione", non nel senso della fede ma in quello dell'assenza dei valori tradizionali, compresa la serietà con cui i nostri padri si approcciavano a una disciplina. Ora vige una mentalità da tifoso col paraocchi di questa o quella marca di fotocamera. L'idolatria che ne deriva porta a rendere l'oggetto totalizzante. L'imbecille non ha personalità compiuta ma si compiace di portare capi firmati. Stessa cosa in fotografia: passa la linea "se ho una super fotocamera non ho bisogno di altro".

Come guidare una Ferrari a guida autonoma. Che gusto c’è…

studiare non serve a niente, ma per capirlo bisogna prima aver studiato.