Roma - 22 giugno 1983 - Prima parte

Roma - 22 giugno 1983 - Prima parte | Indagini

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3 ай бұрын

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Emanuela Orlandi uscì di casa tra le 15.30 e le 16 del 22 giugno 1983. Abitava entro le mura vaticane, suo padre era commesso presso il Palazzo Apostolico. Quel giorno ebbe lezioni, come faceva tre volte alla settimana, all’ Istituto Ludovico Da Victoria, associato al Pontificio istituto di musica sacra, in piazza Sant’Apollinare, nel centro di Roma.
Uscì dall’istituto poco prima delle 19, assieme alle sue compagne e ai compagni di corso. Poi nessuno la vide più, almeno ufficialmente.
La storia della scomparsa di Emanuela Orlandi è uno dei casi di cronaca più famosi d’Italia, forse il più intricato, tra i più raccontati.
Ma è anche molto altro. È anche la storia di depistaggi, testimonianze spesso inattendibili, silenzi e reticenze da parte del Vaticano, piste seguite e rivelatesi poi dopo anni assolutamente inconsistenti. È anche la storia di come molti di coloro che sono comparsi in questa storia hanno approfittato della scomparsa di una ragazza di 15 anni, per fini politici, per sviare le indagini o semplicemente, come scrisse una delle magistrate che indagò, per conquistare un quarto d’ora di celebrità.
A distanza ormai di 41 anni dal giorno in cui Emanuela Orlandi scomparve, si può tentare di ripercorrere la vicenda sottolineando gli aspetti più incongrui, le notizie che in realtà non erano notizie, le testimonianze più improbabili, le reticenze di chi probabilmente qualcosa sapeva ma non comunicò mai nulla alla procura incaricata delle indagini, quella romana. Ricostruendo anni di rivelazioni improbabili, ricerche infruttuose, segnalazioni false, tutto mischiato ormai in un grade contenitore nel quale è difficile anche solo orientarsi.
Ben sapendo che troppe volte è stata usata la parola verità, ma quelle verità ancora è nascosta da qualche parte.
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Пікірлер: 12

@maryjcant 3 ай бұрын

Molto ben fatto come al solito. Peccato per la riproduzione delle telefonate, quella in cui fa sentire la voce che ripete "convitto nazionale ecc" e quella con la voce americana "napoletanizzata", come la definì lo zio di Emanuela. Ci sono le originali, così come quella del nastro con le presunte sevizie ma forse è un po' troppo forte. Comunque saranno tre anni che guardo tutto quello che c'è riguardo questo caso, sono sempre aggiornata, ma ogni volta spunta fuori qualcosa di diverso. Ad esempio io non sapevo che già dal '97 era saltato fuori che Renato De Pedis fosse sepolto in Sant'Apollinare e che un comitato di polizia avesse anche protestato per questo. Pensavo che la chiamata a chi l ha visto svelasse un fatto del tutto nuovo, di cui nessuno era a conoscenza nel 2005. Comunque la chiesa torna sempre, in un modo o nell'altro.

@raffaeleservillo930 Ай бұрын

Il nastro con le presunte sevizie è moooooolto presunto: io il Caso lo seguo da vent'anni e nessun inquirente ha mai attribuito importanza a quel nastro, identificato subito come un riversamento di uno squallido porno casereccio. Eppure adesso lo si torna a rendere mediatucamente significativo, con tanto di fratello che lo sponsorizza pubblicamente (roba atroce se fosse veramente la voce di una sorella seviziata...). Il bello degli italiani è che facciamo tanto gli scettici e scafati ma poi ci beviamo tutto quello che ci propinano i media, in modo totalmente acritico...

@burbanki_9870 3 ай бұрын

"Sono Stefano Nazzi e queste sono cose da pazzi"

@lollybott1556 Ай бұрын

Comunque la quantità di pubblicità è veramente esagerata in questo podcast.. E considerato gli argomenti trattati,anche parecchio fastidiosa

@donnadifiori1000 3 ай бұрын

Questo è fino ad oggi l’unico dei podcast di Indagini che non mi è interessato. Qui di “Indagini” non c’è nulla, solo un riassunto di tutti i mitomani che hanno messo il becco in una vicenda tragica. Il fatto è che Emanuela è persa nel nulla e la sua famiglia ne patisce la mancanza e anche tutte le conseguenze di 40 anni di chiacchiere. Sono davvero addolorata per loro

@dogtre2283 3 ай бұрын

Risponde comunque alla missione del podcast di "mettere ordine" nei casi di cronaca. Di questo caso si è parlato tanto e quasi tutto ciò che si è detto è inutile. Nazzi fa bene a dirlo, e a far capire meglio di altre serie o servizi come stiano davvero le cose.

@maryjcant 3 ай бұрын

Ma infatti il podcast prende il suo nome dalle indagini che vengono fatte dagli inquirenti, da tutto quello che esce fuori. Un po' come storie maledette, non spetta a Franca Leosini fare le indagini, lei si limita a riportare i fatti da atti processuali. Stessa cosa Indagini, non si propone di fare delle ricerche interne, si limita per ogni fatto a raccontare ciò che è successo. Credo che si siano comportati bene in questo caso perché su Emanuela si è detto di tutto e di più, forse troppo. Qua c'è gente che ha insinuato che la moglie di Pietro Orlandi sia la stessa Emanuela e tante altre cavolate, cosa c'è da dire di più? Hanno fatto bene a mettere ordine. Come ho scritto in un altro commento, io non conoscevo alcune cose o meglio, qui sono state precisate. Avevo sempre ritenuto la Minardi un po' attendibile e non abbastanza tutelata, ma da qui si capisce quanto abbiano fatto meglio a non insistere oltre perché confusa. O la storia della sepoltura di De Pedis, ho sempre saputo dallo stesso Pietro che solo nel 2005 si è venuti a conoscenza della cosa, invece risulta si sapesse dal 1997...