Con questo video facciamo un salto direttamente in Liguria, alle porte di La Spezia, visitando per la prima volta la tranquilla stazione di Vezzano Ligure.
Ci troviamo esattamente a metà tra Tirrenica (Genova - Pisa) e Pontremolese (Parma - La Spezia), linee che intersecano ambedue questa stazione, costituita da ben 4 binari passanti (di cui i primi due si dirigono verso la Pontremolese, mentre gli altri sono della Tirrenica).
Il traffico è pertanto piuttosto intenso, oltre che ricco di convogli interessanti e particolari, addirittura alcuni prossimi alla dismissione: è questo infatti, seppur ancora per poco, il regno delle ultimissime Ale 642 toscane, automotrici a Chopper ormai veramente vicine alla fine della loro onorata carriera (alla soglia dei 30 anni d'attività, salvo eventuali deroghe legate al sistema antincendio, entro pochissimi mesi verranno tutte fermate e accantonate definitivamente); abbiamo modo di vedere anche gli ultimi Frecciabianca tirrenici - in servizio tra Roma, Genova, Milano e Torino - effettuati dagli ETR 460 (i "pendolini" di seconda generazione, il cui futuro è incerto, ma con buona probabilità toccherà pure a loro la fiamma ossidrica...) ed ETR 485 (con ancora addosso la casacca del praticamente defunto brand Frecciargento, a questi ultimi spetterà invece una nuova vita in Grecia).
Così come sono particolari e interessanti i treni passeggeri, altresì lo sono i treni merci: tantissimi sono i container, grazie all'intenso movimento del porto spezzino; a fare la parte del leone è Medway, che ha praticamente monopolizzato (o quasi) la Pontremolese con questo tipo di treni, affiancata dalla solita MIR e Oceanogate (purtroppo assente quel giorno, ma anch'essa trova proprio qui come MDW il suo territorio ideale).
La Tirrenica vede dei transiti più variegati, come gli Shimmns diretti verso nord, il mistone Roma - Chiasso di DB o le cisterne per Livorno di Captrain.
Tutto questo (e non solo) lo possiamo osservare in questo montaggio - le cui riprese risalgono al 27 giugno 2023 - in compagnia dell'amico Leopoldo Manetti (‪@poldofs05‬), il quale ringrazio calorosamente.
Buona visione!