Umberto Galimberti: Urge un chiarimento a proposito di verità scientifica, filosofica e religiosa.

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Festa Scienza Filosofia

Festa Scienza Filosofia

Күн бұрын

Tommaso d’Aquino nel primo articolo del De Fide dice che a promuovere la fede è un elemento estrinseco alla ragione: la volontà (ex extrinseco, ex voluntate). Socrate sostiene che la filosofia è un atteggiamento della mente disposto a mettere in questione le proprie idee. Questo atteggiamento consente di passare dall’opinione (doxa) al sapere fondato e argomentato (episteme); se, praticato, eviterebbe tanti dogmatismi, tanti pregiudizi, tante idee infondate. La scienza, grazie al metodo scientifico è un sapere oggettivo, valido per tutti, perché frutto di una sperimentazione riproducibile ovunque, da chiunque, col medesimo risultato.

Пікірлер: 73
@lauraflavoni4293
@lauraflavoni4293 Жыл бұрын
Grazie Professore per darmi la possibilità di riflettere con me stesso...
@robertoceretto5483
@robertoceretto5483 3 ай бұрын
Fantastica spiegazione! ... semplicemente ...spiegata in maniera perfetta! Grande mente ...
@gegiotta
@gegiotta Жыл бұрын
Potrei stare ad ascoltare il Prof. Galimberti per giornate intere.
@manlioerta7221
@manlioerta7221 2 жыл бұрын
Eccellente lezione , fondata sul ragionamento e sulla conoscenza..
@vitaurso9056
@vitaurso9056 2 жыл бұрын
Grande professore, lo seguo con molto interesse.
@giovannimannelli2158
@giovannimannelli2158 2 жыл бұрын
3:43 Da qui audio perfetto
@rosarioc.7368
@rosarioc.7368 2 жыл бұрын
Grande Galimberti
@irenecasalini8285
@irenecasalini8285 2 жыл бұрын
Buongiorno come si fa a scrivere al professore Galimberti ? C è una rubrica o una mail per poterlo contattare ? Grazie
@frascappa
@frascappa 2 жыл бұрын
anch'io ho cercato, a quanto pare gli inviano lettere o e-mail, a quando ho controllato non c'era un sito
@noriperotti8332
@noriperotti8332 2 жыл бұрын
Scrivi a Repubblica
@irenecasalini8285
@irenecasalini8285 2 жыл бұрын
@@noriperotti8332 grazie
@andreabordignon9188
@andreabordignon9188 Жыл бұрын
Galimberti smentisce se stesso. Delle opinioni non ce ne facciamo nulla! Il mondo ne è pieno con le conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti.
@oares00
@oares00 2 жыл бұрын
Che fatica questa conferenza! In uno spazio completamente inadatto, pieno di eco rimbombante e con un microfono scadentissimo! Tranne quello della presentatrice, che ha detto solo qualche parola ma con voce chiarissima e cristallina! Fare prima qualche prova audio e registrazione no èh? Una conferenza così interessante ma purtroppo così scadente ! 😎
@massimofesta8383
@massimofesta8383 7 ай бұрын
Abbia pazienza di arrivare intorno al quarto minuto e l'audio sara' buono.
@pieescax9886
@pieescax9886 2 жыл бұрын
Il nuovo nemico dei cattolici ortodossi....
@glcpit7797
@glcpit7797 6 ай бұрын
toh, un catechista !
@CLARAMIRALBELL
@CLARAMIRALBELL 8 ай бұрын
Peccato che si ascoltino bene le voci della presentatrice e del pubblico ed invece del microfono del profesor Umberto Galimberti si senta sempre un ecco.
@carlitos618
@carlitos618 Жыл бұрын
SCIENZA: 37:30
@enricodeangelis8460
@enricodeangelis8460 7 ай бұрын
Esiste una Verità scientifica? Oggi se ne parla come di una religione, sentiamo ripetutamente il mantra, lo dice la Scienza! Io pensavo alla scienza come un processo di teorie confermate o meno nel tempo attraverso lo strumento della Misura
@lorenzomarini5112
@lorenzomarini5112 Жыл бұрын
Gli atei sono scienziati? Sono un artista metafisico Non possono essere scienziati in quanto pur consapevoli che l'Energia costituente la sostanza non è una sostanza, ma spirito, lo escludono, escludendo il quale, escludono il Principio e la Fine, per la qualcosa ignorando il Principio e la Fine lo studio è rivolto alla sola carcassa (virtuale). CREAZIONE + EVOLUZIONE = VERITA'
@antoniocrescenzi2243
@antoniocrescenzi2243 2 жыл бұрын
I preti lasanno lunga continuano a dire. Parola di Dio. Ma poi. Dicono. Le loro. Personali. Verità abilmente molte cose sono scritte si sceglie il meglio per Sé. Fatte. Furbo stai dalla parte del più forte e fregatene del resto parla di amore giustizia verità paroloni Ma fatte i cazzi tuoi. Dopotutto anche se. Dio esiste. È. Misericordioso ese Non lo. É. Mi. Metterò a piangere. E. Chiederò. Perdono. Il. Figlio. Prodigo e se no. Mentiro o. Farò la. Guerra. Butterò tutto. In. Caciara. O. Mmi inventerò qualcosa di altro
@Gloria-gv2my
@Gloria-gv2my 2 жыл бұрын
Gesù stesso dice:...fate quello che vi dicono...non fate quello che fanno.Antonio!...quanti anni hai???? p.Livio:-...LA FEDE non si impone!... è un Dono di Dio!... 🔥 - . Sta a te alimentarla o meno...si studia! Ravasi:- La Vita è Ricerca...altrimenti che Vita è???- . Di tutto... di tutti ci serviamo ( Amando...tranne il Male )...noi stessi " strumenti ". Insieme un' orchestra o...una grande confusione(= Caos ). Trasumanar significar per verba non si poria...( Dante👉👻🌬️🌞🙏🏼🕊️🤍🥚🎼🦅 Bel Lavoro di montaggio che semina IL BENE! SONO GLI INVISIBILIche noi chiamiamo ANGELI! Se ci votiamo al Bene per noi e per gli Altri, lo siamo anche noi ricordando che...non possiamo dare quello che non abbiamo e che non siamo... ( Come sostiene questo Intellettuale che io farei " PAPA "... bisogna conoscersi, considerando i propri limiti... Gesù stesso dice:- Non si può mettere mano all'aratro... e poi....voltarsi indietro!-.🎼🦅🤍🥚
@prof.loconteignazio5009
@prof.loconteignazio5009 2 жыл бұрын
Sono cattolico praticante, ma la mia fede non dipende dai preti. Ho al contrario l impressione che certi atei siano tali perchè credono ai personaggi , cioè ai loro "preti". MMhhhh
@lorenzo_gallo0
@lorenzo_gallo0 Жыл бұрын
Il cristianesimo crollato? Il declino certamente, ma crollo Mi sembra eccessivo.
@Bestsoccer1970
@Bestsoccer1970 2 жыл бұрын
Ho avuto sempre profonda stima di questa persona, ma sulla questione dei vaccini mi ha fortemente deluso.
@serafinazangari3961
@serafinazangari3961 2 жыл бұрын
verissimo...anche i "grandi " ....scivolano ....per dolo?... per colpa ?....lo scopriremo tra qualche decennio!
@Bestsoccer1970
@Bestsoccer1970 2 жыл бұрын
@@serafinazangari3961 Secondo me di fronte alla Paura che hanno inculcato in 2 anni e mezzo di martellamento mediatico con un virus che uccide, si è dimostrato per quello che è dentro: una persona fragile che utilizza la filosofia per mascherare la propria nevrosi.
@rosameli977
@rosameli977 Жыл бұрын
Beneficio del dubbio...ci sarà cascato anche lui?...
@giorgiotezza5810
@giorgiotezza5810 Жыл бұрын
Infatti anche lui ha sposato la teoria dei vaccini anticovid e questo per me ha molto dequalificato il professore visti le realtà che stanno uscendo sull uso di questi paeudovaccini
@Sciscilika
@Sciscilika Жыл бұрын
@@giorgiotezza5810 ho sentito dire ma sono ignorante in materia che i sofisti dell'antica Grecia -viste le origini greche del professore- nella loro scuola insegnavano ai loro discepoli ad argomentare una tesi in maniera convincente E poi subito dopo ad argomentare la tesi opposta rendendola altrettanto convincente E dimostrando così la limitatezza della sola ragione e del suo pensiero logico....
@katyamai9101
@katyamai9101 Жыл бұрын
Contraddittorio
@valentinzefi8717
@valentinzefi8717 2 жыл бұрын
Andate in farmacia
@revelator3665
@revelator3665 8 ай бұрын
Troppe petizioni di principio...e superficialità ma ok
@francescoc.6592
@francescoc.6592 2 жыл бұрын
Parecchie inesattezze
@hand1r907
@hand1r907 2 жыл бұрын
"Inesattezze" è un eufemismo. Trattasi di cazzate.
@giuseppapandolfo5408
@giuseppapandolfo5408 2 жыл бұрын
@@hand1r907 Esplichi, argomenti, palesi, attesti, dichiari, proclami, spieghi, asserisca, asseveri, affermi, si esprima! Favelli! Sia indulgente con noialtri cerebropenici deprivati di facoltà intellettive colpevolmente sordi alle "cazzate". Oppure, ahinoi, vuole lasciarci in gioiosa, perenne, imperscrutabile ignoranza? Attendo con ansia, davvero tanta, ma tanta ansia la sua lectio magistralis che certamente sarà la sua opus magnum. A presto
@hand1r907
@hand1r907 2 жыл бұрын
@@giuseppapandolfo5408 Risposta molto simpatica. Su Galimberti potrei scrivere per ore, tanto rintuzzando una ad una le baggianate che snocciola negli interventi pubblici, quanto analizzando il suo "pensiero" in generale, nonché i suoi atteggiamenti; e poi anche il consenso riscosso fra le masse di allocchi e, ultimo ma non ultimo, il vizietto dei plagi. Cercherò dunque di sintetizzare, perché capisci da solo che KZfaq non è adatto a lunghe analisi di un fenomeno curioso e irritante al tempo stesso, qual è codesto menestrello filosofico che sta dando una mano a guastare definitivamente la testa dei giovani e la cultura del Belpaese. Tuttavia dovrai aspettare mercoledì, perché ora non sono a casa mia e non ho con me il computer, e scrivere tutto ciò che ho in mente sullo smartphone mi ucciderebbe. Dunque, a mercoledì!
@giuseppapandolfo5408
@giuseppapandolfo5408 2 жыл бұрын
@@hand1r907 Grazie della tua garbata risposta, che ho molto apprezzata. Leggerò con attenzione le tue riflessioni poiché ritengo probabile che tu abbia una capacità critica più arguta alla mia. Concordo con la necessità di esprimere in sintesi, su questo mezzo di comunicazione, le proprie opinioni, ma ciò costituisce una insidia in quanto la sintesi equivale ad una semplificazione e le semplificazioni spesso incorrono in falsificazione o, quantomeno, in fraintentimenti. Al prossimo mercoledì
@hand1r907
@hand1r907 2 жыл бұрын
@@giuseppapandolfo5408 [1/3] Eccoci qua. Non ho una capacità critica più arguta, credo solo di avere una maggiore dimestichezza con il parolaio che ora proverò, in un modo - mi scuserai - un po' troppo rapsodico e forse confusionario - a smontare pezzo per pezzo. Siccome non ho il tempo - e, devo confessarlo, neanche la voglia - di scrivere un saggio su Galimberti, procederò a braccio e _currenti calamo_ . Del resto, a scrivere qualche saggio demolitorio ci ha già pensato qualcun altro. Ma di ciò, alla fine. Dico subito che questo video l'ho solo assaggiato, fino all'incirca al decimo minuto, e quindi l'ho sputato. La mia pazienza non può sopportare per un minuto di più un tale flusso di corbellerie, peraltro proferite con risoluta alterigia. Dunque, Galimberti inizia subito dichiarando la sua fede: "due più due fa quattro non credo che faccia quattro perché lo so". Più che fede, questa è idolatria, cioè l'idolatria del fatto e dell'esattezza, un vecchio rottame positivistico già superato alla fine degli anni '20, e non solo dalla filosofia, ma anche dalla scienza. Galimberti è rimasto un secolo indietro. Lui fonda l'intero edificio del sapere, e la ricerca che costruisce questo edificio, e il bisogno che incalza questa ricerca, sul mero fatto che due più due fa quattro. Poi continua affermando: "che Gesù Cristo sia risorto non lo so, e perciò, qualora ci dovessi credere, ci credo". Qui Galimberti ha la presunzione di _sapere_ che Gesù non sia risorto. Ma l'unico modo che ha di saperlo è avere fede nel _fatto_ che l'osservazione empirica, perlomeno negli ultimi due millenni, non ha riscontrato questo fenomeno; e che la scienza, finora, non ne ha dimostrata la possibilità. Ma se usciamo dall'angusto recinto dell'ottuso positivismo, questa posizione è insostenibile. Basta Popper a castigare le velleità sapienziali di questo millantatore: non si può falsificare un'ipotesi non falsificabile, come appunto la resurrezione di Gesù. E dunque come fa, Galimberti, ad affermare la sua falsità? Questa sua fede, però, la pronuncia altrove. In questo incipit si limita a dire che, se una cosa non la so, ci devo credere per considerarla vera. E che se uno crede in qualcosa che non sa, essendo ragione e fede incompatibili deve essere evidentemente uno che non ragiona. Questa è una banalità da sussidiario, una contrapposizione tra fede e ragione di tale scipitezza da lasciare di stucco. In primo luogo, perché la ragione stessa - pur nell'accezione elementare intesa da Galimberti - è in cammino per una via impervia che, con ogni probabilità, non avrà mai fine. La ragione avrà sempre un terreno ignoto davanti a sé tutto da scoprire. Essa non sa già ogni cosa. A cominciare dalla nostra stessa esistenza, o dell'esistenza della realtà che vediamo, quella per la quale possiamo dire che due più due fa quattro. Galimberti, per esempio, non può confutare una posizione solipsistica, né l'esperimento mentale dei cervelli in vasca di Putnam. In altre parole, come fa, Galimberti, a sapere di esistere? Non può saperlo tramite la ragione, deve necessariamente _avere fede_ nella possibilità che lui esista, o che esista il mondo che i suoi occhi vedono. Questo è l'abc della filosofia, che Galimberti ignora (e più avanti dirò perché lo ignora). In secondo luogo, la vera fede non è una posizione serena e consolatoria: essa comporta inquietudine e dubbio. Questo è chiaro, peraltro, soprattutto nella tradizione cristiana. La fede cristiana è una marcia faticosa, un itinerario senza fine, non consiste nel possesso (tanto meno esclusivo) della verità, come si pensa volgarmente, ma in un'approssimazione continua ad essa. La verità, per questa tradizione, non è un oggetto da possedere ma uno svelamento che non giunge mai a termine. E qui cade, il professoricchio, su una di quelle inesattezze, o meglio una di quelle cazzate, che contraddistinguono la sua carriera: San Tommaso parlava, dice Galimberti, di "sacrificium intellectus". Vero, e insieme a lui anche Gregorio Nazianzeno. Ciò che è falsa è la sua traduzione e, peggio, la sua interpretazione - errore dovuto alla sua negligenza intellettuale. Egli traduce l'espressione latina con "sacrificio dell'intelletto", ma in realtà deve essere tradotta con "sacrificio della comprensione". Questa nozione si situa nell'intercapedine, per così dire, fra la dimensione del razionale e quella del soprannaturale: la ragione può dispiegarsi pienamente nella comprensione del mondo naturale, ma poi deve attuare un sacrificio della comprensione per accedere al soprannaturale. Cioè al soprannaturale non può giungere con la ragione, ecco cosa significa, non che non bisogna ragionare proprio! E poi ti pare che Tommaso e Gregorio non ragionassero? Tommaso e Gregorio - ma direi tutti i medievali dal primo all'ultimo - in quanto a penetrazione intellettuale, vigoria della ragione e rigore argomentativo, Galimberti se lo sarebbero mangiato a colazione e ne avrebbero servito i resti agli uccellini che svolazzavano nei chiostri. Fede e ragione, per i medievali, sono due ali con cui _tendere_ al fine, che è la verità. Il credente non possiede la verità, la cerca partendo da un presupposto per lui saldo, ma che sente interiormente, non che sa, è una fede in qualcosa che non può spiegarsi ma cerca di capire servendosi anche della ragione. Ecco perché _crede_ , ecco perché _ha fede_ . Se conoscesse la verità, cioè se la possedesse, non ci sarebbe bisogno di alcuna fede. E allora davvero potrebbe dire ciò che Galimberti dice riguardo il due più due: io non credo, io so. Qualche secondo dopo dice che "i credenti dovrebbero smetterla di parlare di verità di fede, perché la parola verità e la parola fede non vanno assolutamente d'accordo, perché la verità consiste nella capacità che ha un'affermazione di negare tutte le sue negazioni". Dopo aver dichiarato la sua fede positivista, adesso Galimberti si butta nel campo del neopositivismo. Non c'è niente da fare, è chiaro che lui è di quella parocchia lì. Intendiamoci, non c'è nulla di male nell'essere un positivista o un empirista logico, tranne l'insostenibilità di questo rudere filosofico ormai sbugiardato da cent'anni e poi un altro piccolo dettaglio, cioè che lui crede di non essere tale e perciò è convinto di poter liquidare con disdegno l'intera filosofia non solo analitica, ma addirittura - per usare le sue stesse parole - "anglosassone". Non so se in questo intervento ne fa cenno (è probabile, perché Galimberti è un automa inceppato su un ristretto insieme di frasi che ripete sempre uguali a se stesse da anni), ma lui muove una radicale - e sempre banale - critica alla tradizione filosofica anglosassone (da Bacon agli analitici, passando per Locke, Berkley e Hume), asserendo che non hanno niente da spartire con la filosofia (dice proprio così: quella anglosassone non è filosofia!). Sennonché lui stesso si presenta - mi pare a sua insaputa, e pur ritenendosi un greco (qualunque cosa voglia dire questa idiozia) - come erede, sempre banale, sia del razionalismo sia dell'empirismo moderni, costituendo una sorta di ircovervo che potremmo definire razionalismo empirico, e finendo su posizioni chiaramente positivistiche e neopositivistiche. Senza accorgersene, dunque, segue pedissequamente - sempre banalizzando - proprio, soprattutto, le correnti filosofiche anglosassoni! Non è facile districarsi in questo incoerente garbuglio in cui si è cacciato, inconsapevolmente, il filosoficchio che sto cercando di smontare pezzo dopo pezzo. Faccio quello che posso, ahimè! Insomma, Galimberti non tiene conto neanche per caso del vastissimo e variegato dibattito, lungo due millenni e mezzo, intorno al concetto di verità, non considera le sue molteplici sfaccettature, ma ne prende solo una per assodata e definitiva, la classica _adaequatio rei et intellecuts_ , sempre banalizzata, per carità, e confusa in certi momenti con la verità puramente logica, quella preferita dai neopositivisti e da una minoranza degli analitici. Il che escluderebbe il suo caro Nietzsche, che ha sempre letto e citato, ma che ha mal digerito, travisato e tradito. E ovviamente non tiene conto del dibattito scientifico e filosofico novecentesco sulla scienza: Popper, Kuhn, Feyerabend, Lakatos, Heisenberg, Pauli, Bohr - come se non fossero esistiti. Wittgenstein, e chi fu costui? Secondo il Nostro gli anglosassoni sarebbero incapaci di filosofia perché sarebbero - _incredibile dictu_ - incapaci di astrazione! Giuro che ha detto così, ha detto proprio così! Da non credersi. Lo ripete da almeno quindici anni, lo ha ripetuto recentemente in una intervista di Marco Montemagno che puoi trovare su KZfaq. E posso assicurarti che lo dice sempre senza arrossire. Vuoi sapere qual è, secondo il nostro farneticante filosoficchio, uno degli argomenti a sostegno di questa delirante idiozia? Guardiamo alla loro lingua: per dire "qualcuno" essi dicono "somebody" o "everybody", cioè hanno bisogno di fare riferimento a un corpo, a qualcosa di concreto. Ma si può? Che significherebbe questo vaniloquio, che gli inglesi non sono capaci di concepire l'unità? E che faccia farebbe, il nostro chiacchierone, se gli dicessimo che gli inglesi usano anche i termini "everyone" e "someone"?
@davidechersini9965
@davidechersini9965 11 ай бұрын
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