Buongiorno Vincenzo, la distribuzione dei sintomi a livello neurale è veramente difficile da prevedere e da standardizzare. è possibile che un problema periferico di compressione dello SPE possa dare sintomi e sofferenza ai tessuti prossimali, quindi più in alto rispetto al livello della compressione. Ma è anche plausibile che il deficit allo SPE inibisca alcuni muscoli e quindi altri (come il muscolo popliteo o gli hamstring) lavorino maggiormente per compensare, generando tendinopatie da sovraccarico.

Buongiorno, Nelle fasi iniziali l’ideale è fare poche ripetizioni (5/8x2 per ogni esercizio) ma ripeterli anche 4/5 volte in una giornata. Andando avanti invece si possono aumentare le ripetizioni e farle 1/2 volte al giorno.

Buongiorno, solitamente il post operatorio non è molto doloroso, ma la situazione è molto soggettiva. Nella nostra personale esperienza, il 70% delle persone non hanno bisogno di assumere nessun antidolorifico. Circa il 20% assumono anti dolorifici nella prima settimana. Poi c'è un 10% che presenta qualche complicanza o gonfiore prolungato, ed ha quindi maggior dolore. Ma quasi sempre queste situazioni si risolvono entro le prime settimane.

La prima cosa da fare è consultare un neurologo o un vestibologo, che possono fare i dovuti approfondimenti. Successivamente si può iniziare un percorso di riabilitazione vestibolare per la parte degli sbandamenti e del focus visivo. Purtroppo queste condizioni possono essere molto fastidiose, ma con i giusti professionisti si riesce a recuperare in maniera efficace!

@@agoramedical neurologo fatte due visite. Non c'è nulla. Otorino fatta non c'è nessun problema. Sono astigmatico quello si, soffro poi di disturbi ai cervicali, rigidità collo mal di testa a tratti.

@@Ale_a10 il suo mi sembra un caso appropriato per la riabilitazione vestibolare. infatti quando non si trovano risposte dagli esami specifici e i farmaci non danno un risultato soddisfacente, probabilmente l'approccio più corretto è quello conservativo riabilitativo, con esercizi mirati che, eseguiti per un determinato periodo, danno risultati stabili e miglioramento della qualità di vita.

Sicuramente le tecniche di neurodinamica sono valide per questi sintomi! Vale la pena consultare anche un neurologo ed eventualmente assumere integratori alimentari per il nervo, dietro consulto del medico specialista

Nel caso di paziente adolescente, la valutazione va fatta insieme al chirurgo ortopedico tenendo in considerazione lo stato delle crescita della paziente e le sue richieste funzionali. E' innanzitutto importante determinare la fase dell'adolescenza, alcuni hanno uno sviluppo precoce, altri più tardivo. La letteratura recente consiglia sempre più l'operazione precoce nel soggetto adolescente. Preparare e mantenere tonica la muscolatura aiuta sicuramente a migliorare gli esiti del percorso riabilitativo! Per quanto riguarda le tempistiche, non differiscono molto da quelle di un atleta adulto.

Buongiorno Cesare, in tutto ciò, ha incontrato un bravo Fisioterapista specializzato in riabilitazione vestibolare? Lascerei stare i corsi di equilibrismo e gli esami inutili, e mi concentrerei su quello che dicono le linee guida: fare un programma serio e ben strutturato di riabilitazione vestibolare con un fisioterapista specializzato. Ci tenga aggiornati!

@@agoramedical Purtroppo di fisioterapisti specializzati in riabilitazione vestibolare, ne ho passati 3, con risultati buoni finché sei sotto cura, ma come interrompi, dopo una settimana si ricomincia daccapo. Ho provato 2 osteopati, fisioterapie con il tecar e altri vari tentativi che ho perso il conto. Sono un pensionato che si è bruciato tutti i risparmi di duro lavoro, sono costretto a rassegnarmi, con la sanità pubblica nessuna speranza, appuntamenti dai 6 mesi ai 2 anni.

Adesso ci sono altri rimedi ,anno fatto delle carrozzine che si appoggiano le mani sopra, si cammina benissimo., servono anche strada facendo se si vuole acquistare qualcosa per strada ,...con il bastone si può fare ben poco perché poi ha bisogno di mantenere una mano occupata...mentre con la carrozzina cammina tranquillamente e non ha sbandamento come lei ha detto. Auguri di buona salute anche se non la conosco.

@@agoramedical grazie mille non vorrei che il nervo sia compromesso per una radicopatia s1 e il muscolo non crescesse perché è da mesi che sto facendo palestra 😰

Ia mia caviglia sono passati 9 settimanna ancora problemin

Buongiorno, se maschio bisogna valutare la crescita. Se femmina non dovrebbero esserci problemi. Questa domanda però va posta sicuramente ad un ortopedico!

Va fatta una valutazione più approfondita; in alcuni casi ad esempio i raggi X non vedono le piccole fratture e potrebbe essere più indicato RM o TAC. Invece in altri casi è semplicemente dolore ai tessuti circostanti per los stress dell'infortunio. In questi casi la situazione va gestita con un fisioterapista specializzato.

​@@agoramedicalsalve, 4 giorni fa ho subito una distorsione alla caviglia senza fratture ossee, ma il piede era abbastanza gonfio nrlla parte laterale in cui è successo l'incidente. A oggi il gonfiore non c'è più ma in quella parte c'è un edema che però non mi compromette totalmente la facoltà di camminare. Dopo quanto tempo recupererò? (Non ho fatto ecografia/RM)

@@nicolacapone1024 devi andare con esercizi mirati in eccentrico

Io ho avuto una distorsione al piede 4 anni fa

Buongiorno, è normale che faccia male nei movimenti di deviazione laterale. Si affidi ad un buon Fisioterapista e faccia un percorso rieducativo preciso!

Buongiorno Francesco, una lesione totale del LPAA è una condizione seria che va valutata con un ortopedico specializzato in caviglia! La funzionalità potrebbe anche migliorare moltissimo con un bravo fisioterapista che sa quello che fa, ma sempre sotto supervisione dell'ortopedico.

Noi siamo a Verona. Se mi dice la zona in cui abita possiamo informarci

Buongiorno, capisco il suo "sfogo" e mi trova d'accordo su alcuni punti. Per l'ambito Scienze Motorie e altri titoli, non mi esprimo poichè non è il mio campo. Per quanto riguarda l'ultima frase, non credo sia un discorso di "chi comanda", ma di chi ha la responsabilità professionale sanitaria di ogni step riabilitativo. Il chirurgo si assume la responsabilità dell'intervento e dei suoi eventi avversi, il Fisio della parte riabilitativa e il PT del potenziamento e ritorno allo sport o alla vita quotidiana. Se l'ortopedico da consigli specifici sulla fisioterapia, esce dal suo campo d'azione e dalle sue competenze (ad esempio consigliando una cosa sbagliata come la tecar), e potrebbe pagarne le conseguenze, ad esempio il paziente potrebbe lamentarsi con lui che la terapia da lui consigliata è stata inefficace. Se io da Fisio faccio un test ortopedico e creo una lesione del crociato, pagherò le conseguenze per abuso di professione. Se il PT prende in carico, da solo, senza supervisione del Fisio, un paziente al secondo mese e accade un danno, si assumerà le conseguenze per abuso di professione sanitaria.

Prego 😌

Buongiorno Lucia, direi che nel suo caso 1 seduta a settimana è sicuramente poco. Se ha problemi logistici potrebbe proporre al fisio di aggiungere un incontro magari via Zoom per eseguire altri esercizi supervisionati da casa. Però dai sintomi che mi descrive la cosa importante ora mi sembra il recupero del ROM e del reclutamento muscolare corretto, eventualmente abbinando più tecniche le contrazioni isometriche + allenamento con restrizione del flusso sanguigno + elettrostimolazione. Step elastici e tavolette forse sono troppo blandi (e un po "vintage") come unici esercizi.

Ciao, sei guarito? Anche io ho continuato a giocare di prepotenza. Morale della favola: Da due mesi che sono fermo e permangono doloretti al carico e fastidio a livello legamentoso. Come sei messo tu?

Buongiorno Giuseppe, la tua gestione non mi sembra, diciamo, saggia :) Al momento direi che forse è meglio fermarsi un attimo e fare una valutazione con un professionista. Prima di tutto va capito in modo chiaro cosa è accaduto nella distorsione. In secondo luogo va valutata la presenza di edema osseo o algodistrofia, ovvero una riparazione inadeguata dei tessuti (visto che forse non hanno ricevuto il necessario riposo funzionale). Dopo queste azioni, ti consiglio di metterti nella mani di un buon fisio e seguire un percorso lineare di carico progressivo e terapia manuale, con esercizi supervisionati. No, non esistono manovre di riposizionamento, se non quelle degli stregoni. Ma solitamente non funzionano..

@@agoramedical Buongiorno, mi scusi, nei casi come quelli di Giuseppe, c'è comunque una possibilità di guarigione? Io ho provato a fare 3 mesi di stop, tecar, laser, ma riprendendo ho ancora male. Ho edema cortico spongioso peroneale.

Buongiorno, puoi trovare qui sotto, nella risposta a Luca Farina, alcuni riferimenti bibliografici sull'operazione di LCA in fase adolescenziale o di crescita. In ogni caso è consigliato valutare insieme ad uno specialista ortopedico in quale fase della crescita sei, e decidere insieme a lui se conviene aspettare o si può operare subito. Ovviamente questo va valutato in base anche ad altri fattori, come le tue necessità sportive o funzionali.

Buongiorno Damiano, Sono due attività molto differenti! Per tornare a pedalare su strada piana è necessario che tu riesca ad eseguire senza dolore la flessione di ginocchio a circa 120 gradi, e a spingere in leg press almeno 20kg con una sola gamba. Il consiglio migliore è di provare insieme al tuo fisioterapista su una cyclette e poi procedere su strada. Ti Consigliamo però di sentirti tranquillo nel gestire un’eventuale emergenza, ad esempio se dovessi mettere giù il piede all’improvviso. Per la corsa se ne parla solitamente tra il terzo e quarto mese. Devi sentirti tranquillo nel gestire fase di spinta, stacco da terra e atterraggio con una sola gamba. Ci sono delle check-list da seguire per riprendere la corsa: -estensione completa -meno del 30% di differenza di forza tra la gamba operata e la sana -no gonfiore o segni di infiammazione al ginocchio Questi sono consigli generici, ti ricordiamo di seguire il piano riabilitativo in maniera molto precisa con il tuo fisio!

@@agoramedical grazie mille, Volevo chiederti una cosa: operato da 2 sett con rotuleo, al momento riesco tranquillamente a fare cyclette anche a sella bassa. Posso farla senza problemi secondo te? Tolte le stampelle l’altro ieri, zoppico leggermente ma son molto soddisfatto per ora, grazie.

@@damianosperindio388 se dopo 2 settimane già pedali con la sella bassa, sicuramente il tuo percorso riabilitativo sta andando bene! Si consiglia solitamente di rimuovere completamente le stampelle quando lo schema del passo è recuperato in maniera soddisfacente, ovvero: meglio tenere la stampella una settimana in più che apprendere uno schema di passo errato ;)

Buongiorno Cecilia, questa è una domanda molto interessante che richiede una risposta lunga e complessa. Provo a sintetizzare quello che dice la letteratura a riguardo. In passato si pensava che una lesione totale non potesse ripararsi da sola, a causa di molteplici fattori: scarsa capacità del LCA rispetto ad altri legamenti (come il collaterale mediale), l'accumulo di enzimi all'interno della capsula sinoviale che non ne consentono la riparazione, le forze meccaniche in gioco ecc. Erano stati descritti alcuni rarissimi casi di riparazione spontanea, ma molti di loro sono andati comunque incontro a chirurgia. Uno studio più recente (Filbay 2022) ha invece dimostrato come 1 paziente su 3 abbia la possibilità di andare incontro ad una guarigione del legamento e addirittura 1 su 2, con adeguato percorso fisioterapico, possa tornare ad un livello soddisfacente di funzionalità. Il controllo è stato fatto con risonanza magnetica a 2 e 5 anni post lesione e dimostrava una continuità del legamento, che si era quindi "ricostruito". Quello che chiede lei, invece, è la possibilità di riparare una lesione parziale. Di questo ne parla uno studio più datato (Costa Paz 2012), che sostiene la capacità di riparazione del legamento, soprattutto se la lesione è vicina all'osso e non nella sua porzione centrale. Per favorire questa riparazione è necessario adottare un trattamento con tutore specifico. Nel caso le servissero gli studi originali, ci contatti alla mail che trova sul sito dello studio e glielo invieremo.

@@agoramedical salve, ho provato a fare degli esercizi e sono riuscito a farli senza problemi, ho riacquisito molta più sicurezza e sono positivo. Grazie mille

Buongiorno Roberto, puoi trovare gli esercizi principali per la prevenzione all'interno dei protocolli "FIFA 11+" e "Askling protocol"

Buongiorno Alberto, se la caviglia ancora si gonfia è da verificare lo stato dei tessuti (non solo del legamento peroniero astragalico) e della capsula articolare. Consigliamo in questi casi un valutazione più approfondita con il Fisioterapista per valutare la capacità di carico reale della caviglia a 2 mesi dall'infortunio.

Buongiorno Veronica, andrebbe ben indagato il percorso riabilitativo eseguito. Sicuramente aver sovraccaricato i piedi nella fase riparativa iniziale può dare delle conseguenze successive, ma con il giusto trattamento tutto si può migliorare! La prima domanda che ti farei è: senti di aver eseguito un adeguato rinforzo nel percorso fisioterapico? Non parlo di attività blande come massaggi, manipolazioni o semplici esercizi sulla tavoletta. Intendo esercizi più difficili, in carico o contro resistenza. Tecar e mesoterapia non sono scientificamente supportate per questo tipo di infortunio, purtroppo.

@@agoramedical assolutamente no, la fisioterapista ha fatto solo quelle due cose. Ho cambiato due fisioterapisti, minimi i miglioramenti. Dolore dolore dolore, andrò da un ortopedico specialista del piede tra una settimana, spero mi indichi lui un bravo fisioterapista, inoltre dovrò farmi fare da un podologo posturologo dei plantari perché ho i piedi che vanno in pronazione. Guarda sarei venuta da te per la fisioterapia, ma di sicuro siamo lontani. 🥺

@@veronicadani1953 sicuramente intraprendere un percorso attivo di rinforzo con un Fisioterapista specializzato sarà il punto focale del tuo percorso. Se sei lontana da Verona puoi scriverci al nostro indirizzo mail [email protected] e cerchiamo di indicarti un collega della tua zona.

@@agoramedical vi ho scritto poco fa. Grazie

Buongiorno Giuditta, i disturbi dell'equilibrio come vertigini e capogiro possono essere correlati a problematiche cervicali. Per quanto riguarda acufeni, ronzii e altri rumori, va prima indagato lo stato dell'orecchio interno e del sistema nervoso. Una volta esclusi questi quadri patologici, si valuta se il trattamento cervicale può aiutare a modificare o ridurre l'acufene.

@@agoramedical grazie mille sono stata dal otorino e mi ha fatto fare la risonanza ancora i risultati non mi sono arrivate poi le farò sapere se gli fa piacere la saluto e le auguro buon anno a lei e in famiglia

Grazie Veronica!