7:53 ah ah ah

Sono d'accordo con te. Alla fine, qualsiasi sia il nostro orientamento/identità di genere, viviamo in un momento storico in cui la maggior parte delle persone conosce poco o niente queste realtà. Mi sarebbe piaciuto che Richard avesse risposto a quelle domande sviandole un po' meno perchè "maleducate" - e non perché mi interessa che cosa ha in mezzo alle gambe, ma perché così potevo capire delle cose in più (come ad esempio: a che punto è della sua transizione, se farà o meno qualche operazione o meno e da cosa sono dipese le sue scelte). Penso veramente che per chi affronta una transizione - ma anche per chi non la affronta ma semplicemente vuole saperne di più - avere delle esperienze esterne sia fondamentale. Detto questo, anche a me piacerebbe vedere un video dove le domande siano meno "maleducate" e più "a titolo informativo" per gli ignoranti in materia :D

Sara Zoe

Domenico Pacilio ?

Amarillyde certo, considerando che é la stessa Irene a dire che non le avrebbe mai fatte.

Hai espresso esattamente il mio pensiero! Vero è che in quanto trans magari ci si sente fare domande invadenti più spesso, essendo ancora considerati una "novità assai curiosa" (e in alcuni casi anche peggio). Bisogna, però, imparare a cogliere la differenza (a volte mastodontica) tra una sana curiosità, che ci aiuta a capire meccanismi che ci sono estranei, ma suscitano il nostro interesse e la semplice maleducazione da impiccioni. Se, per esempio, un* sconosciut* mi chiedesse con fare malizioso/lascivo cosa faccio a letto, ovviamente ne sarei infastidita, ma se durante una conversazione si affrontano temi sessuali e mi capita di esporre qualche esperienza personale o fare domande del genere al mio interlocutore, proprio non riesco a vederla come una mancanza di rispetto.

Alessia Lotto è un atteggiamento di ritrosia che magari trae fondamenta da episodi di discriminazione e\o bullismo. Nella mia esperienza lo ho notato spesso nelle lesbiche "maschili"; in certi casi una parola o un contatto mal interpretati sono sfociati in accesi litigi. Ovviamente ogni persona è a se stante ma sono comportamenti che ho riscontrato comunemente.

Non sono molto d'accordo. Dalle parole del ragazzo si capisce benissimo che molto spesso le domande che gli vengono rivolte sono fatte in buona fede; il problema è che, molto spesso, non è proprio affare dell'interlocutore. Per quanto riguarda la domanda sui genitali... non solo può essere molto fastidiosa per un sacco di persone, ma implica anche che tutti le persone transgender devono fare un qualche cambiamento al loro fisico per essere considerati appartenenti all' "altro" genere, quando invece ci sono tantissimi casi di persone transgender che si sentono a loro agio nel loro corpo di nascita. Per quanto riguarda le domande sessuali, non penso che le condanni a prescindere, ma penso additi più la mentalità secondo la quale le persone non cisgender ed eterosessuali possano sempre essere interpellate su certi argomenti... poi è ovvio che tra amici, nei contesti adeguati, sia tutt'altra cosa! Il nome dato alla nascita non vedo perché sia così importante...

"ci sono tantissimi casi di persone transgender che si sentono a loro agio nel loro corpo di nascita", come sarebbe? la disforia non è sentirsi nati nel corpo sbagliato?

GasNobili Esatto, la disforia è proprio come dici tu, ma non è una cosa provata da tutte le persone transgender.

Secondo me se la gente riesce a polemizzare anche sui bagni pubblici c'è qualcosa che non va. Se un uomo si sente a disagio perchè un transgender si lava le mani vicino a lui o perchè va in bagno a pochi centrimetri da lui, c'è qualcosa che non va. La cosa dell'urinatoio non c'entra nemmeno molto, alla fine in bagno non ci vado di certo a guardare gli altri fare le loro cose, se devo andarci è perchè ne ho bisogno come tutti gli esseri umani. Per gli spogliatoi c'è proprio in mezzo una questione di pudore: di solito infatti si prova più vergogna a farsi vedere nudi da una persona del sesso opposto che da una dello stesso sesso.

Shinest non mi riferivo tanto al caso dei transgender, ma proprio al caso di donne e uomini. Se io vado nel bagno delle donne, dicendo semplicemente "io dentro di me mi sento donna", sei sicura che nessuna donna si senta a disagio?

Beh se ci pensi sentirsi a disagio e pensare che qualcosa è strano sono due cose abbastanza diverse. Se tu, uomo, vai nel bagno delle donne è ovvio che la gente pensi che sia strano perchè non capita molto spesso. Ma dire che la gente debba sentirsi a disagio (o che proprio non riesca ad andare in bagno) perchè c'è una persona del sesso opposto a pochi centrimetri da me è un po' esagerato XD

Questa è una domanda interessante e vorrei dare la mia opinione a riguardo. Penso che i tuoi dubbi riguarda la parte prima di iniziare gli ormoni per fare in modo che il suo corpo possa acquisire l'aspetto di cui la mente ha bisogno per sentirsi bene. Dunque nel lasso di tempo che un transgender vive prima di effettivamente avere il consenso medico per assumere tali ormoni lo trascorre vivendo in un periodo di "incertezze" su come porsi alla gente, dato che il suo corpo ancora non rispecchia cosa sia veramente! Quindi questa è una domanda che si pongono un po' tutti; "cosa e come mi devo comportare per sentirmi a mio agio?" Allora mi chiedo; Perché un uomo (o in altri casi donna) si dovrebbe vergognare se una persona che sente di appartenere al genere maschile entra in un comune bagno? Solo perché ancora il suo fisico alla vista è quello di una donna (o uomo)? Non mi risulta che nei bagni solitamente la gente vada in giro a sbandierare i propri organi genitali, e tranquilli, un trans non si metterebbe a guardare quanto è lungo il pene della gente ;) Quindi... se ci fosse meno transessualismo e le persone cis (cioè, non trans) la vivessero con meno problematiche inutili, anche la vita dei trans migliorerebbe! Ve lo assicuro :D

Leonardo Lu è assolutamente condivisibile il tuo punto di vista. L'unica cosa che mi chiedo è: se io entro nel bagno degli uomini, e dentro vedo una donna, ma proprio donna donna, la prima cosa che mi viene in mente è "ma perché lei è qui?", poi magari lei potrebbe dirmi che è in quel bagno perché non si sente donna ecc...però parliamoci chiaro, non penso che in quel contesto partirebbe una conversazione simile, una discussione profonda su chi ci si sente di essere, sul perché lei voglia cambiare sesso ecc. Tra due sconosciuti, penso che la cosa si fermi ad un generico "ma tu non dovresti essere in questo bagno" e magari lei risponderebbe con un "fatti i cazzi tuoi". Però ripeto che sono solo mie supposizioni, senza nulla di concreto perché questa non è una scienza esatta. Poi ci tengo a dire che se io vedessi una donna/trans nel bagno degli uomini non farei nessun problema, mi farei i fatti miei perché sono fatto così. L'altra domanda è per Shinest : quello che dici è giusto, ma a questo punto mi viene da pensare: allora che ci stanno a fare il bagno degli "uomini" e il bagno delle "donne"? A questo punto non sarebbe il caso di abolire tale distinzione e fare un bagno unico? Ripeto, le mie son solo domande, senza provocazioni.

Roselisa Chiodi perché è come dire "persone che volete fare questa domanda a un vostro amico trans, pensateci due volte perché non è per niente opportuna" 😉

Giulia Botticelli evidentemente la gente fa domande assurde

La mia fissa per i pokémon si nota poco eh xD

Volevo fare la stessa domanda! (Rispondo cosí ricevo la notifica ;)

Vuol dire transizionare nella società. Scegliersi un nome, usare i pronomi adeguati, presentarsi come un ragazzo (nel mio caso) ecc

e come si fa a transizionare SOLO socialmente. se io ho l'aspetto da maschio ma mi presento alla gente con un nome femminile, parlo di me al femminile e dico di essere una ragazza, la gente non mi prenderebbe solo per matto?

GasNobili Cerca il canale di Ryan Cassata. Lui non prende ormoni, ha fatto solo la mastectomia. Spesso non riesce a passare da cis (sembrare un ragazzo agli occhi della società), ma non per questo viene visto come un pazzo.

ho capito, grazie:) e grazie anche per il tuo canale, persone come te sono importanti: siete di grande inspirazione per tante altre e una finestra sulla realtà per chi parla senza sapere, big up

Emma Ferraro Il "sesso assegnato alla nascita" è come dici tu semplicemente il sesso. Si usa questa espressione perché ci sono alcune persone (dette intersessuali) che nascono con genitali/cromosomi/caratteristiche fisiche ambigue e, dal momento che non rispecchiano pienamente né il sesso maschile né quello femminile, non si possono definire esattamente maschio o femmina da un punto di vista biologico, eppure anche queste persone vengono assegnate come maschio o femmina (per il semplice fatto che qui in Italia non esiste un terzo sesso o sesso x da poter scrivere al posto di M o F sulla carta). Spero di essere stata chiara e utile :)

Emma Ferraro È "assegnato" perché i medici/familiari ecc. danno per scontato che il neonato sia cisgender (ovvero che si senta maschio se è nato in un corpo biologicamente maschile o donna in uno femminile) e purtroppo non è sempre così ed ovviamente alla nascita è impossibile saperlo.

Geee Wonderwall +'Rora Rose tutto chiaro, grazie mille!

Emma Ferraro Intende il sesso biologico, ovvero cromosoma XX (femminile) e XY (maschile)

Che sono già in transizione non ne conosco che usano i pronomi femminili, ma alcuni prima di prendere ormoni preferiscono usare i pronomi femminili

Più che un "voler" è un bisogno quello di cambiare sesso, dipende dal singolo individuo, ci sono persone che si sono accorte in tenera età di questo disagio e chi invece ne prede coscienza più avanti, non c'è un momento preciso

okay grazie mille

purtroppo i cromosomi non sono unicamente quelli. Una fetta di popolazione nasce come xxy, xxx, xxxx o anche altro e si chiamano intersessuati. Questo fa sì che il sesso venga assegnato, cioè scritto ufficialmente all'anagrafe.

Ma qua 'assegnato' non è usato nel senso di 'scegliere', ma semplicemente come 'categorizzare, catalogare'...

Gabriele Bianchetti appunto, scritto ufficialmente su tutti i documenti. Prima della nascita non si può inscrivere all'anagrafe. È mera terminologia legale che è anche dovuta al fatto che fino a cinquant'anni fa le ecografie non esistevano. Non è un termine scelto da loro, ma in uso nel registro medico-legale da molto prima di questo video. Sul fatto che spesso genere e sesso biologico siano presi per sinonimi ti do ragione.

Sulla differenza tra sesso e genere hai ragione; della differenza tra transessuale e transgender ne aveva già parlato cimdrp in un video; in pratica, una persona transessuale ha fatto un intervento per il cambio di sesso, mentre un transgender no (sia perché impossibilitato, sia per sua scelta).

Gabriele Bianchetti grazie mille :)

Di nulla :)

Mi è sorto un dubbio: quindi transsex è solo un dato di fatto e non come ci si sente? Perché nel secondo caso lo sarebbe anche se impossibilitato (non out con famiglia transfobica, ristrettezze economiche, Stato transfobico)

Fenix Lullabye Non capisco bene la domanda! Transessuale è una persona transgender che ha effettuato una procedura di riassegnazione sessuale...

vuoi una carota? o una bastonata?

Risposte

O ho fatto capire a tutti quanto l'identità di genere non sia una cosa che si sceglie ma dovuta a una simpatica cosa chiamata cazzo?

A mio avviso (l'unica maniera che trovo per dare un senso a tutto ciò), il sesso è dato dai cromosomi, il genere è dato dal nome che scegli. Io ho i cromosomi XY e non mi è dato dire: "Mi sento i cromosomi XX". Posso dire: "Trovo che il nome Stefania si addica alla mia persona meglio che il nome Stefano." Idem con patate per un FTM. Se ti senti un cavallo, di certo non ti verranno i cromosomi da cavallo! Ciò che ti è dato è di tacere (i cavalli non parlano), seguire una dieta strettamente vegana (non penso i cavalli mangino carne o derivati) e dormire in piedi. Dubito tu ti senta un cavallo. Per quanto riguarda il sembiante, (aspetto fisico, tono muscolare, spessore della pelle, quantità e qualità di ormoni presenti nelle secrezioni, etc.) questo può essere modificato grazie alla medicina. Il fatto che Stefania (Stefano all'anagrafe) modifichi il suo aspetto, è propedeutico al riconoscersi e al farsi riconoscere dall'uomo della strada. A questo punto lo stato si accorge di avere per le mani uno Stefano con la quarta di seno e dice: "Bene ti chiami (leggi: chiami te stesso) Stefania, sembri una Stefania, ergo ti chiamo Stefania. Non ci è dato di scegliere se nascere maschi, femmine, straricchi o poveracci. Ognuno si arrangia come può. Spero di averti risposto.

Questa è la tua opinione. Peccato che la tua opinione non vale granché rispetto a decine e Devine di studi condotti da persone che hanno studiato come funziona la testa delle persone.

Il sesso biologico è ma l'identità è "soggettiva" non puoi sapere cosa prova un'altra persona è la percezione che l'individua ha di se, appunto identità di genere.

Infatti non va interpretato :) Molti si fanno troppi problemi, ma la risposta devi trovarla nella semplicità, come capisci quale sia il tuo orientamento sessuale puoi ben capire chi ti senti veramente di essere. A volte non lo si capisce perché lo si dà così per scontato che passi la vita odiandoti, odiando quel corpo che non corrisponde a quello che pensi di te stesso!

Leonardo Lu Faccio comunque sempre fatica a come una persona possa riconoscersi diverso da come è. Non è il mio genere o qualsiasi altra caratteristica fisica a definire me stesso, ma sono i miei pensieri o per dirla breve la mia mente a definire ciò che sono. È come dire che io mi sento male nel mio corpo perché sono alto 1.80 e invece io mi sento alto 2.00. Questo è il tuo corpo, adattati (?)

Alessandro Borroni L'esempio che fai non calza molto materialmente non puoi sentirti ciò che non sei fisicamente, una persona transessuale non si sente maschio o femmina fisicamente ma mentalmente.

E sei io mentalmente mi sentissi più alto? Oppure più basso? Oppure con gli occhi verdi? Alla fine comunque la persona transessuale riversa il suo stato mentale in una modificazione fisica. Alla fine perchè il sentirsi di un genere diverso dal proprio di nascita dovrebbere essere diverso ( o più importante ) dal sentirsi più o meno alto rispetto alla statura di nascita?

*TRIESTANO* mooooolto meno