Come tutto l'impianto strategico scacchistico, molte volte non si approfondiscono questi temi. Anche perché è molto difficile calarli in un contesto, perlomeno, spiegabile. Comunque mi fa molto piacere che siano così graditi! P.S: Se giochi il gambetto di donna rifiutato variante di cambio (sia da Bianco che da Nero) questo trattamento è davvero interessante. Poi, nel futuro, magari farò qualche video proprio dedicati alla struttura Carlsbad. A presto 👋

Grazie mille!

Grazie mille!

Ti ringrazio per il complimento! Per il resto: il nome del canale si basa su un gioco di parole centrato sul lemma "great", che indica sia "grande" in termini quantitativi, che "grande" in termini qualitativi. Inoltre, tecnicamente, la lingua ufficiale degli scacchi al giorno d'oggi è proprio l'inglese. Altrimenti, seguendo un ragionamento di uso linguistico basato sulle culture scacchistiche più antiche, dovremmo parlare tutti indiano!

@@TheGreatPawn grazie per la risposta, ovviamente volevo sensibilizare sulla mancanza di voglia di provare a creare un gioco di parole in italiano da parte degli italiani per il nome di un canale... come se la fantasia ci fosse finita (per fortuna esistono nuovi canali anche in italiano). Non solo per te, è una tendenza generale, tanto che se non lo si fa notare, non ci si fa nemmeno caso (e qui ci sto io). Sì nei tornei internazionali si usa l'inglese... ciò non ti impedisce di creare un canale con (ottimi) contenuti in italiano :) perché se portando all'estremo il mio esempio dovremmo parlare indiano/hindi/sanscrito (chiaramente non intendevo quello!), allora portando agli estremi il tuo ragionamento, dovremmo parlare di scacchi solo in inglese (e certo non intendevi ciò!). Intendevo che abbiamo il lessico e la storia per ragionare e parlare di scacchi in italiano, ma non da oggi... da secoli (al contrario degli indiani di migliaia di anni fa, che avevano un gioco diverso, che si sarebbe poi evoluto). Che poi la mia sensibilizzazione sia inefficace... io ci provo; certamente non cambierai il nome del canale (anche perché usi lo stesso nome su altre piattaforme e sarebbe fattibile, ma non facile). Io sensibilizzo, semino, se qualcuno è d'accordo ne sono contento, sennò qualche archeologo del web tra 300 anni scoprirà il mio commento e dirà: "allora qualcuno si opponeva al cambio di lingua..." Scherzo ovviamente, ciao, o bye bye, non so cosa si usa toda... oggy P.s. Da quando ci sono le traduzioni che mostrano i titoli in italiano anche di video in inglese o altra lingua, il nome del canale è l'unico indizio per supporre che il video sia davvero in italiano... se è in italiano anche il canale ovviamente :)

@@umegghju Capisco questo tuo determinato punto di vista, ma penso ci siano diverse fallacie nel tuo argomento. In ordine sparso: Non è che nei tornei internazionali si “usa” l’inglese. L’inglese è la lingua franca degli scacchi, di conseguenza in ogni documento ufficiale scacchistico si deve usare l’inglese, proprio per rivolgersi a tutta la comunità in toto. Ma questo non vuol dire cancellare le altre specificità linguistiche. É esattamente come la lingua franca europea. Semplicemente è un discorso di “arretratezza nazionale” se in Italia non si parla fluentemente inglese, ma in un normale paese europeo si dovrebbe parlare la lingua nazionale + la lingua franca comunitaria. Così gli scacchi: si possono (a volte devono) usare ambedue. Noi, nello specifico, oltre che per un gioco di parole semplice e abbastanza orecchiabile, adottiamo il nome in inglese perchè abbiamo persone non-italiane che vorrebbero seguire il canale. Inoltre, grazie anche all’impiego di traduttori, è possibile visualizzare l’intero video con sottotitoli in inglese. Semplicemente gli ultimi video non sono disponibili in lingua inglese per piccoli intoppi di salute. Rimproverare la “mancanza di voglia” senza sapere le motivazioni dell’interessato è abbastanza un processo alle intenzioni. Ora, non voglio di certo passare per l’Umberto Eco del caso, ma nella mia vita ho pubblicato diverse poesie, scritto saggi, racconti e curato alcuni piccoli spettacoli teatrali; come se non bastasse, mi occupo attivamente di filosofia del linguaggio e semantica. Questo non tanto per sfoggiare alcune mie conoscenze, ma per far passare il messaggio che conosco molto bene le potenzialità dell’italiano, nonchè i suoi (più numerosi di quelli che si pensa di solito) limiti. “Sensibilizzare” per portare tutti i nomi in lingua italiana è tecnicamente sbagliato. Va potenziato, ma è tutta un’altra questione. Per fortuna, al giorno d’oggi sempre si va più premendo per il bilinguismo. Le lingue sono artefici creati tramite assegnazione di origine arbitraria, adibite all’uso sociale. Proprio per questo accrescere le realta con più lingue coesistenti, fa solo bene a tutti. Perchè l’obiettivo non è la sostituzione, bensì imparare che più apprendiamo dagli altri (questa volta a livello linguistico), più abbiamo strumenti per analizzare ancora più in profondità quello che abbiamo. Nel caso volessi continuare la discussione, sai dove trovarmi. A presto!

Parlando di linguaggi di programmazione, trovo difficile prendere sul serio chi utilizza parole in italiano per le variabili negli algoritmi. È un po' come criticare il nome di un canale KZfaq scritto in inglese solo perché il contenuto è in italiano. La coerenza è essenziale, ma dovremmo concentrarci più sulla qualità del lavoro piuttosto che sul linguaggio utilizzato...

@@TheGreatPawn non voglio continuare, solo mi hai frainteso: - non prenderla personalmente; non intendevo te, cioè che non sai creare un gioco di parole in italiano, ma la capacità generale di farlo; quando si parla di una cosa in generale, forse ci sei tu, forse no... da quello che hai detto pare di no ma il mio discorso è generale - io parlo inglese e l'ho imparato in prima media; non so perché i miei compagni si lamentavano che "a scuola si insegna solo la grammatica" io traducevo testi sempre più complessi; ed imparare la grammatica mi piaceva. Ho avuto i miei problemi a capire i madrelingua all'inizio, ma è colpa dell'ortografia inglese che è illogica. Per la cronaca lavoro con l'inglese da più di 10 anni, ed uso giornalmente anche il polacco (che ho imparato dopo - il mio primo manuale di scacchi è polacco, a proposito); - tutto quello che hai detto non ha nulla a che fare con la creazione di un canale col nome italiano, lo hai detto tu, se gli stranieri vogliono seguire possono usare i sottotitoli... (oppure seguire direttamente un madrelingua inglese...). Ripeto e preciso, voglio solo sensibilizzare e non necessariamente te; se Tizio leggerà la nostra discussione, e quando creerà il suo canale darà un nome in italiano... o anche se lo darà in inglese però per un solo secondo avrà valutato la lingua italiana (o un dialetto!) per me sarebbe comunque positivo. Al giorno d'oggi, in una situazione di agonia della lingua, ci si deve accontentare. Do miłego zobaczenia