Credo di avere questo problema... Non ne posso più. Perdo tanto tempo la sera per andare a letto solo perché devo controllare 10 mila volte quel cavolo di gas, ma anche l'acqua e ora anche la porta. Ora ho cominciato anche a fissarli e a lamentarmi mentre lo faccio perché mi accorgo di perdere tempo. In queste sue parole mi sono rivista tantissimo.

É stremante vivere così, davvero. Chi ha questo disturbo come me, sa di cosa parlo.

brava persona di grande umanità

Credo di aver capito, perché ho sofferto anche io di cose simili...si tratta di mancanza di autostima e, soprattutto, se ci sono capitate cose assurde, difficili, o abbiamo avuto traumi dovuti ad altri, pensiamo che questo cliché si possa ripetere, per cui dobbiamo tenere tutto sotto controllo. E se siamo particolarmente sensibili, inoltre, diamo la colpa a noi stessi e non agli altri, per cui pensiamo sempre di poter nuocere, anche con una fuga di gas, immaginando scenari apocalittici. Persone come noi non sono state abituate ad amarsi e sono state poco amate e rispettate, sempre giudicate. Nasce tutto da una carenza d' amore, da scrupoli eccessivi e rispetto maniacale dell' altro, dal non scaricare la rabbia sull' altro, martoriando noi stessi.

ma perché succedono queste cose? E' questa la domanda a cui la medicina non risponde.....

Ok grazie per il video, sono chiare i comportamenti, ma da dove nasce ? Perché nasce?

carissimo professore , e stato veramente chiaro , e come se avesse letto sulla mia mente, tutto giusto , la ossessione più eclatante e la porta e l'interruttore della luce delle volte cerco di ragionare , ma se non agisco con i miei riti mi sorge una insicurezza e angoscia bestiale , delle volte mi sento anche stanco di tutti i movimenti strani

Certo ,vedo che ne sono afflitti in parecchi e in svariati modi ,la cosa allucinante é che si manifesta in misure più o meno forti ,non dipenderà dal periodo ,cioè che si sia più o meno stressati ,o più o meno in ansia o sensibili,io tendo a fare sempre le cose nella stessa maniera,ad esempio,come chiudere le porte,raddrizzare le cose,e fare le cose nella identica maniera tutti i santi giorni ,però mi accorgo che ci sono periodi che sono più frequenti e altri che quasi smetto ,bisognerebbe lavoraci su per poterci liberare,di certo non con i farmaci. vi auguro di liberarvi al più presto di tutta sta merda

Ansia dovuta all insicurezza

Capisco benissimo, io sono arrivata a fare delle foto. Una ossessione è quella della chiusura del frigorifero al lavoro

Mio figlio controlla le cose di casa ma soprattutto la nostra vita quotidiana ... impossibile da sopportare nonostante le cure ..

Idem

Capisco benissimo, io ho l'ossessione della porta del frigo/freezer del lavoro. Ho fatto anche foto alla porta chiusa 🤦‍♀️🤦‍♀️

Mio padre ci convive da più di 60 anni, inutile dire che ormai si è cronicizzato...All'inizio la sua famiglia cercava di nascondere i suoi comportamenti "strani", forse per vergogna, e di curarlo addirittura attraverso le fattucchiere (non conoscendone la natura). 🤦‍♀️ Gli anni così sono andati avanti e quando anch'io ero molto piccina si conosceva molto poco su questo disturbo, anzi si può dire che fosse del tutto sconosciuto, inquadrandolo così come un esaurimento nervoso, depressione o ansia. Una volta riconosciuto il disurbo, ha iniziato svariate terapie, (forse o quasi sicuramente troppo tardi), seguite però in maniera altalenante (non per nostra volontà), che non hanno portato a nessun beneficio concreto. Il suo doc, consistente nel controllo comportamentale e nelle ripetizioni di parole che fanno insorgere in lui dei dubbi, (attivando tutta una serie di riti), ha coinvolto a tal punto la nostra famiglia da costringere anche mia madre, che ormai non c'è più, ad andare in terapia. Ora sono rimasta solo io, figlia unica, a gestire il tutto. Mi hanno consigliato di affidarmi ad una struttura e di gestirlo indirettamente per non essere travolta psicolgiacamente e così ho fatto, ma è comunque dura.

Mio figlia cerca di controllare i propri pensieri l'analizzare il suo cervello come funziona come se fosse un computer ..non so se ho reso l'idea e ciò che è più triste non. .ha più un amico , è solo ,ha solo noi .

Io soffro di compulsion di controllo del movimento della mia gamba, devo appoggiare il tallone nella metà della tavoletta del water senza toccare il bordo mentre salgo col piede, altrimenti mi ammalero di SLA. Oppure devo inserire e far uscire il piede nel bidet senza toccare i bordi o il becco del rubinetto con nessuna parte del piede per un numero preciso di volte, se sbaglio il movimento è tocco, mi ammaleró di SLA. Poi altre compulsioni atte a testare la forza delle gambe...più è più volte al giorno... Anche io poi non mi fido più della memoria e non ho più chiarezza del ricordo quindi vivo sempre con l'angoscia del dubbio se ho toccato o no il bordo... È un inferno, non lo auguro nemmeno al mio peggior nemico di (non) vivere così...

Almeno si preoccupano per gli altri 😁

Secondo me la cura è il menefreghismo

prof. ... un maniaco del controllo, nella situazione che lei descrive, ..sarebbe preoccupato da pensieri negativi ma essenzialmente poiché preoccupato che "se succede qualcosa deve pagare", ...non certo se causasse quand'anche una strage! ...Questi soggetti incarnano la negazione a 360 gradi e sono totalmente fuori di testa, ...vanno totalmente ignorati e non semplicemente emarginati.

Costi a parte, a un certo punto gli conveniva togliere il gas e usare solo l'energia elettrica... sempre che poi non rivolga ila sua ossessione a qualcosa d'altro. Io penso di essere un po' fissato con "ordine e simmetria". Non so quante volte ho cambiato il colore delle prese di corrente e da un po' mi arrovella il dubbio che i miei quadri siano attaccati troppo in basso... grazie al cielo nulla di invalidante comunque.

Certo che fanno una vita terribile,poverini. E se la causa fosse proprio nella memoria? È solo una supposizione

Conosco una persona così (e l'evento traumatico, protratto nel tempo.. all'origine di tutto) : mezz'ore di orologio del Rito di chiusura ufficio con Controlli infiniti e assol. inutili . . .