Nel video riferisco alcune date sballate. La prima Messa in Italiano fu celebrata da Paolo VI il 7 marzo 1965 (esattamente 59 anni fa) nella parrocchia di Ognissanti in via Appia a Roma. Il nuovo Messale Romano completo fu invece promulgato nel 1969.

Che super lezione! E tocca il nostro quotidiano, la nostra responsabilità, la vita vera, il nostro essere cristiani veri o finti. Sentita tutta in un fiato. Risscolteró ancora Mamma mia Prof.!...

Grazie!!!

Prof grazie per questi video, e per le dispense... Davvero preziose. Grazie grazie

Mi piacerebbe confrontarmi su molte cose ma mi rendo conto che qui non è possibile data l'ampiezza e la complessità degli argomenti. Mi limito a ricordare che fu lo stesso Paolo VI ad affermare che "col Vaticano II ci aspettavamo la primavera e invece è venuto l'inverno", e oggi ne abbiamo maggiore consapevolezza (per esperienza personale ho assistito a celebrazioni e ascoltato catechesi che non avevano nulla a che fare con la Chiesa Cattolica e Apostolica). Evidentemente si è presa una strada che non ha portato i risultati sperati e chi all'epoca intuì questo fallimento si preoccupò di conservare il rito tradizionale. Il fatto che il rito antico sia tornato alla ribalta ci deve invitare a riflettere, perché forse sono proprio i tempi sociologici e culturali di oggi che la richiedono. Per esperienza personale posso dire che non ho pregiudizi sul rito nuovo o su quello antico, ma frequentando entrambi devo constatare che la messa antica favorisce di gran lunga la preghiera, proprio grazie quella coreografia di gesti e parole (in latino) citate nel video. Per fare un esempio banale possiamo dire alla nostra amata un "Ti amo" scomposto o comporre una canzone d'amore e suonarla per lei al tramonto su una collina toscana. Sono due liturgie diverse, entrambe raggiungono il fine, ma in modo diverso e non possiamo dire da oggi si fa tutti così, perché non siamo tutti uguali, abbiamo tutti una sensibilità diversa e dobbiamo essere liberi di seguire il Signore nel modo in cui ci chiama. Poi i frutti si vedranno, abbiamo un deposito della fede che ci indica il recinto in cui stare, dal quale troppo spesso vediamo oggi uscire molti esponenti della Chiesa.

Bellissima questa serie di lezioni, ammirevole capacità di sintesi, complimenti e grazie prof!

Grazie, sempre per i suoi insegnamenti

Bello, Prof, liturgia-teologia, partecipazione- offerta...credere-vivere; vita-celebrazione. Grazie per questo impulso a crescere come cristiani e ad aprirsi a chi è diverso senza difendersi, ma "dando ragione della nostra speranza".

una delle migliori lezioni/catechesi mai ascoltate sul Concilio e sulla Chiesa. Grazie!

Caro prof, di una cosa sono veramente fiera: di avere avuto due Papi non italiani. Senza Concilio sarebbe stato impensabile. Spero che si vada avanti lungo questa traiettoria, fa davvero toccare l'universalità della Chiesa Cattolica e l'unità nella fede. Ascolto anche un paio di rabbini, e spesso anche canali nordamericani per cogliere il mood. Noi siamo molto più morbidi e accoglienti. Loro molto organizzati, capaci di sintesi, sempre lievemente aggressivi - però sorridenti. Per forza, non so quante diverse confessioni abbiano negli Stati Uniti, un mare che ci si perde, e lì nessuno vuole perdere. Insomma, riassumo: lei è nella mia top five. E il nostro popolo un po' cialtrone, anche. Però non speri troppo che la raffinatezza liturgica possa cambiare in meglio lo stato della nostra realtà. Ma nemmeno disperi. C'era il pienone nella nostra Basilica, e file lunghe ai confessionali. Grazie!

Grazie per le informazioni, molto interessante!

Professore ogni volta mi apre un mondo Grazie

Mi soffermo sul punto che mi parla molto: gli antichi avevano accesso ad un numero limitato di scritti, ma pensavano molto....I teologi o gli studiosi moderni hanno accesso ad un numero incalcolabile di scritti e documenti, ma ne escono finalmente (ed inevitabilmente!) più confusi e con una capacità riflessiva propria decisamente inferiore.... Quando io stessa leggo Platone o Sant'Agostino, sono ogni volta stupita della loro immensità ed anche modernità di pensiero....che tanti teologi di oggi non hanno, perché si perdono in cavilli, 1:10:33 perdendo di vista l'insieme! San Tommaso d'Aquino parla già di fede e ragione che coincidono e devono coincidere....ma che senza l'ausilio della grazia facciamo fatica a fare coincidere! Per quel che riguarda la liturgia, il problema che ci si pone oggi mi sembra dello stesso tipo....quello di perdersi in sottigliezze che allontanano dall'essenziale: la sacralità dell'atto liturgico. Si aggiunge, inoltre, in tempi più recenti, lo scrupolo di volersi allineare ad un tipo di culto protestante. La partecipazione del popolo alla celebrazione eucaristica (che non era inferiore una volta a quella di oggi!!) invece di uscirne rafforzata, ne esce spesso avvilita in una sorta di pantomima veramente penosa! Grazie comunque per i suoi video, sempre interessanti!

Grazie Prof, lezione molto onteressante. Roesco sempre a offrire una nuova prospettiva, un punto dì vista diverso. Concordo con te, anche se penso che il senso del "sacro" sia venuto meno e che sia importante trovare in modo per ripristinarlo

Complimenti per la bella presentazione soprattutto per l'apertura mentale, l'accettazione della diversità e la disponibilità a capire ed accettare senza voler ridefinire in continuazione chi si ritiene nel vero o esprime a modo suo la propria convinzione. Partecipazione, democrazia, libertà, comprensione e amore per il prossimo.

❤️Grazie ❤️

❤grazie ❤️

Non discuto le legittime convinzioni del prof. come di chiunque altro. Però un conto sono le opinioni, un altro i fatti. Fra la Pentecoste e il concilio di Trento ci sono 1500 anni di storia della Chiesa. Per ovvi motivi è impossibile che in questi 15 secoli abbiamo avuto un 50% esatto di messe celebrate con il prete rivolto ad Orientem e un altro 50% con l'orientamento verso i fedeli. Una delle due modalità dev'essere per forza stata prevalente sull'altra. Ora io chiedo al prof.: se la sente di affermare chiaramente che l'orientamento prevalente è storicamente stato il secondo, quello verso il popolo? E se sì, mi piacerebbe sapere su quali basi. Per quel poco che ne so, le scienze storiche sono piuttosto concordi nel dirci che la Chiesa dei primi secoli, sotto questo aspetto, celebrava esattamente come quella antimodernista di Pio X: cioè ad Orientem, l'unico orientamento che sarebbe apparso sensato ad un cristiano antico alla luce del suo background culturale (semmai siamo noi moderni, al contrario, ad aver perso la sensibilità, ben presente nella Chiesa primitiva, verso certi aspetti simbolici legati alla luce solare e al suo rapporto con la liturgia) Ripeto, magari voi avete delle fonti a cui noi comuni mortali non abbiamo accesso: nel caso indicatecele, sarebbe un'ottima occasione di crescita per tutti. Non lo dico per fare polemica: semplicemente mi dispiace che gente indubbiamente seria come lei si presti a difendere e riproporre certi falsi miti della stagione conciliare che la scienza, notoriamente lefebvriana, ha confutato ormai da tempo

Certamente san Tommaso d'Aquino che è vissuto 1200 anni dopo Cristo ne sapeva di meno del contesto della scrittura di noi che siamo vissuti 2000 anni dopo....logocissimo!

Vetus ordo >>>

Bella lezione ,! ho partecipato a tantissime messe in latino a S Pietro e dico che ci vorrebbe un lingua comune a tutto il mondo perché chi viene da ogni parte del globo a S Pietro non riesce a pregare perché non capisce nulla. Io penso che in tutto il mondo almeno qualche preghiere di debba imparare in latino in maniere tale che se vado in Congo riesco a celebrare.

Professore, grazie per questa lezione molto interessante! Cosa ne pensa del fatto che in alcuni messaggi della Madonna di Medugorje , al netto naturalmente del giudizio definitivo che la Chiesa emetterà, pare venga detto dalla Madonna di guardarsi dal modernismo nella Chiesa? Forse, considerando anche altri messaggi mariani nella storia, la Madonna si schiera apertamente tra tradizionalisti e modernisti?

Bella catechesi Prof grazie mille

Annibale Bugnini (segretario della Commissione liturgica) su L'Osservatore Romano del 19 marzo 1965: "Dobbiamo togliere dalle nostre preghiere cattoliche e dalla liturgia cattolica ogni cosa che possa essere l'ombra di una pietra d'inciampo per i nostri fratelli separati, ossia i protestanti"; la riforma doveva farsi affinché "la preghiera della Chiesa non fosse motivo di malessere spirituale per nessuno".

Il "mio" Concilio (siamo nati assieme😊) é tuttora molto divisivo. Lo furono anche tutti i precedenti o solo alcuni? Ho come l' impressione di conoscere la risposta. Grazie per gli interessantissimi contributi. ❤

"Non è il rito che conta ma è Gesù Cristo che conta" Grazie per il suo lavoro

resta i fatto che la messa novus ordo diventa poco popolata rispetto al vetus ordo....

Buonasera prof. Vorrei fare una domanda da NON CREDENTE. Mi chiedo visto che il Miracolo della Consustanziazione che si avvera durante l'eucarestia è una sorta di "magia" secondo i credenti. Mi chiedo, Perché questo miracoli si realizzi non è fondamentale che il rito sia svolto in una determinata lingua ( latino), con dei gesti e con dei movimenti particolari che ho visto nella messa di sempre, diversamente dalla messa di Paolo VI? Non C'è il pericolo che l'ostia sia solo un pezzo di pane e il vino solo alcol e non si realizzi la magia? Non può essere questo mancato sacrificio continuo ( vedi daniele) stia portando al disfacimento della chiesa cattolica?

Scusi prof, ma cosa importa come vivevano l'Eucarestia i primi cristiani, ma allora nei 2000 anni di Chiesa cosa ha fatto lo S.SANTO, se tutto ciò che è stato fatto va cambiato per tornare alle origini la Chiesa in questi 2000 anni non ha avuto l'assistenza dello S.SANTO, che stava in vacanza ed è tornato per il Vaticano II.

"dall'albero riconoscerete i frutti"

Prof non pensa che anche il rito " nuovo" cominci ad essere un po' vecchio? Mi chiedo se tutte le parole della messa siano veramente comprensibili a tutti. Me lo fa notare spesso mio marito. Forse non ha torto...

Professore ma l'insediamento di Qumran non era un monastero. Era più simile a una fortezza.

Secondo me non è questione di concilio o di messa vecchia e nuova. È proprio che la chiesa non ha più peso nella vita della gente. Quando ero giovane io, se non andavi a messa te lo scordavi di trovare lavoro e fidanzata in paese, perché il prete non metteva una buona parola col padrone e ti metteva contro le ragazze. E allora o ti trasferivi armi e bagagli in città oppure niente pane e niente... (ci siamo intesi). È brutto da dire ma era la verità (anni '50/'60 in un piccolo paesino della Brianza). Gli unici che potevano permettersi di non andare a messa erano gli ebrei, i comunisti tesserati (che avevano le loro "chiese", diverse dalla nostra) e due giovanotti "liberi pensatori", studenti universitari di famiglie benestanti: il figlio del farmacista e il figlio del padrone della tessitura, che il lavoro ce l'avevano già in casa e che, avendo delle belle macchine sportive e il portafoglio sempre gonfio, di ragazze ne avevano pure d'avanzo senza bisogno dell'approvazione del prete.

Padre Pio ha chiesto chiudere il Concilio Vaticano Il.Ha avuto permesso continuare la santa messa in latino . Lingua della Santa Chiesa.

Scusi prof...ma a lei chi glielo ha detto che le cose di cui lei dice che la Chiesa non ne aveva più consapevolezza, effettivamente non l'avesse questa consapevolezza? E se invece proprio perché ne aveva una enorme consapevolezza ha cercato di definire il più possibile le verità e le cose della fede proprio per non arrivare al punto in cui invece siamo oggi (anche grazie a questi movimenti e al Concilio)? Dove ogni verità di fede è messa in discussione (non solo alcune come dice lei. Scusi ma lei ci parla con le persone?). Questa presunzione per la quale capiamo o abbiamo capito tutto solo noi perché siamo moderni... mha....e comunque come ha già scritto qualcuno altro nei commenti, dai frutti ricnoscerete l'albero...

Povero Prof. Ha tutta la mia solidarietà. La nostra Chiesa è ormai salpata da un porto ma non è ancora approdata a quello di arrivo. Io sono più o meno un suo coetaneo. Cosa riusciremo a vedere di questa nuova Chiesa che sicuramente lo Spirito farà sorgere alla fine di questo travaglio? Il desiderio e la curiosità sono grandi. Grazie per il suo impegno e per la sua moderazione.

Ho vissuto a lungo la messa tradizionale a.nche da bambina ma ero ben cosciente e partecipe, inoltre c'erano i messakini con la traduzione Non mi sono mai sentita abbandonata a me stessa Ma c'erano i genitori e i sacerdote che spiegavano Forse non era così dappertutto però la psrtecipazione jon era così fredda come dice Anche oggi c'è indifferenza e freddezza