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La storia del Cadore preromano è un tema complesso, che pena di una scarsità apparente di fonti in che consentano di ricostruirne in maniera chiara la parabola.
I dati archeologici che emergono però dagli importanti santuari venetici, incrociati con le evidenze retiche e celtiche e con l’epigrafia romana, consentono di ricostruire un quadro coinvolgente, che forse può dirci più di quanto immaginiamo sulla realtà cadorina e aiutarci ad affinare le nostre lenti interpretative per comprendere anche altri contesti dell’Evo Antico.
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IL CADORE PREROMANO: Reti, Veneti e Celti
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00:00 - Introduzione
01:03 - Un territorio di confine
01:19 - La questione dei Reti
02:23 - La Cultura di Fritzens-Sanzeno
03:32 - Tracce retiche in Cadore: le ceramiche
05:35 - La chiave retica di Cima Gogna
06:57 - Il mito degli Eneti/Veneti
09:01 - La Cultura Atestina
10:43 - I Veneti e la Cultura di Hallstatt
12:15 - La diffusione dell'alfabeto venetico
13:05 - L'importanza dei santuari
15:40 - Il santuario di Monte Calvario
18:16 - Il santuario di Lagole di Calalzo
19:43 - I Celti di Lagole
20:41 - I Celti e la nascita della Cultura La Tène
22:41 - L'espansione dei Celti
24:17 - I Celti del Cadore
25:24 - La filiazione dei Catubrini
27:14 - L'origine del nome
31:31 - Artigianato celtico di produzione locale
32:35 - Dalla storia alla leggenda: il Regno dei Fanes
36:48 - Crocevia e incontro di genti
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A cura di Gioal Canestrelli
Istituto di Archeologia Sperimentale "Fianna ap Palug" di Verona
Montaggio di Angela Ruggero