All’interno dello scalo ferroviario di Ancona si trovano numerosi vecchi rotabili delle Ferrovie dello Stato, tra locomotori, carrozze ed alcune automotrici, tutti abbandonati e in attesa di essere inviati a San Giuseppe di Cairo per la demolizione.
A prima vista non possono non saltare all’occhio i 3 locomotori “Caimano” ricoverati su di un binario morto lato Nord: trattasi (in ordine) degli E655.502, E656.568 ed E655.425, accostati alla D345.1048, quest’ultima ancora in esercizio ed utilizzata dall’impianto Anconetano per i soccorsi.
Il locomotore E655.425 è stato costruito dalle Officine Meccaniche Casertane nel 1984 come E656.425 e fa parte della quinta serie (401-550) del gruppo, è stato poi trasformato in E655 per i servizi cargo con rapporto modificato da 28/61 a 23/66 nel 2003; per quando riguarda l’ E655.502, è stato costruito da Sofer nel 1986: anche lui è un quinta serie ed è sempre stato trasformato per il traino di merci nel 2003: all’interno delle cabine si può notare una targhetta con un ritratto dell’incidente di Viareggio che recita la frase: “Riassunzione per Riccardo Antonini”.
Riccardo Antonini è un ferroviere residente a Viareggio che fu licenziato da Trenitalia nel Dicembre 2011 a seguito della sua campagna contro la politica di Mauro Moretti a seguito appunto del disastro di Viareggio.
Concludiamo con l’ E656.568: esso è sicuramente il più giovane del trio, appartenendo alla sesta (551-608) ed ultima serie prodotta, è stato costruito nel 1988 sempre da Sofer: esso possiede, come tutti gli altri esemplari di sesta, il collegamento a 78 Poli per i treni navetta con carrozze semipilota.
Si notano anche molte carrozze vicinali di tipo Piano Ribassato degli anni ‘70, ma anche alcune di tipo MDVE e MDVC degli anni ‘80; tra queste ultime spunta la 50 83 21-86 974-7 “Sicula” caratterizzata dalle prese d’aria sul tetto.
Tra le varie vetture Media Distanza, ve ne stanno 2 in particolare che presentano la scritta “Deliberata per la vendita” essa sta a significare che entrambe le carrozze, non essendo più utilizzate da Trenitalia e ormai prossime alla demolizione, sono libere per l’acquisto da parte di privati o da altre compagnie ferroviarie; trattasi delle MDVE 50 83 21-87 687-4 e 50 83 21-87 612-2, di cui la 687 in livrea XMPR e la 612 in livrea DPR, entrambe presentano alcune porte con livree diverse, probabilmente perché prese da altre vetture; la 612 presenta addirittura una porta letteralmente squarciata, probabilmente dall’urto durante una manovra.
È presente anche una locomotiva da manovra, trattasi del 225.2143 ed anche un complesso di Automotrici ALe642 e rimorchiata: esso è composto dalla ALe642.046, la Le764.112 e dalla ALe642.003, tutti elementi ex deposito Pisa.
BUONA VISIONE!
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