100 anni dal delitto Matteotti. Marco Lillo intervista Mauro Canali. Terza parte: "Esserne degni"

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2 ай бұрын

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Пікірлер: 46

@elenaeffe5378 Ай бұрын

Grazie ❤ 100 anni fa ... e oggi si sta " tornando indietro ".. Povera Patria. 😔

@robertopaolasini5770 Ай бұрын

Che roba bella che avete fatto!!!! Grazie e ancora grazie 1000!!!❤❤❤

@ritaangelastri7414 Ай бұрын

Ora tocca a noi !

@nonialem Ай бұрын

Che documentario! Complimenti

@mariaoropallo2386 Ай бұрын

Non ci arrenderemo mai- MAI

@marcellamocci3188 Ай бұрын

Grazieeeeee ❤❤❤❤

@nd844 Ай бұрын

Giacomo Matteotti eroe della nostra storia.

@danielealfredomarano5465 Ай бұрын

Matteotti fu Parlamentare del Regno d'Italia non della Repubblica.

@gggmmmxspace Ай бұрын

Pirandello, Gramsci e altri… personaggi deplorevoli… comunque la seconda parte del video non si poteva proprio guardare…

@ettore650 Ай бұрын

Eh certo ….basta pensare alla morale di Craxi….

@saburosakai9129 Ай бұрын

Ma se lo volevano uccidere perché non si portarono nemmeno una pala , ma scavarono una fossa profonda 50 cm con la lima che era parte del kit attrezzi della macchina ? Perché lo seppellirono a100 m da una strada molto trafficata ? Quando avevano tutto il tempo di raggiungere un bosco , un lago .

@stefanovalenti5569 Ай бұрын

Perché speravano di ammazzarlo in Austria ma, poiché Matteotti in Austria non ci andò, dovettero improvvisare.

@CENTOCIRULI Ай бұрын

Ascoltare una trattazione storica di questo tipo sarebbe di buon grado accettabile al tavolo di una cena tra amici: ma da parte di chi possieda il titolo di "storico" ciò è davvero preoccupante. Spesso si sente dire che "l' Italia non ha fatto ancora i conti con il proprio passato", intendendo e additando ovviamente quello del ventennio fascista: finché lo stato dell' arte della conoscenza e della divulgazione storica rimarrà su questi livelli, i veri conti con il passato l' Italia non li farà mai. Ma perché "non li deve fare". Ill prezioso "bottino" di cui fu privata l' Italia, non a casa, fu in primis la verità dei fatti, che viene ancora oggi vilipesa da persone che, a ben vedere, dovrebbero conoscerla molto più a fondo rispetto al cosiddetto "uomo della strada". Uno degli innumerevoli aspetti che uno storico dovrebbe conoscere, ad esempio, è il reale motivo per il quale il fascismo fu abbattuto e soprattutto "come", "attraverso chi" e "per giungere a cosa". In moltissimi casi la verità dei fatti risulta oggi al perfetto opposto rispetto a quella che si continua imperterriti a perpetuare, soprattutto alla luce dei numerosi e importanti elementi che gli storici e i ricercatori hanno avuto a disposizione dopo la graduale desecretazione operata dagli archivi degli stati coinvolti nel secondo conflitto mondiale. Si mette sul tavolo degli imputati Luigi Pirandello per il solo fatto di aver aderito al fascismo, invece di porsi una domanda più semplice, profonda e storicamente più efficace quale ad esempio: "perché una figura importante come quella di Luigi Pirandello vide nell'operato del fascismo un fatto positivo?" Ricordando ai vari storici ed "esperti" che sempre parlano in tv e onnipresenti in "ogni dove", che di importanti intellettuali e figure di spicco della cultura, ad sderire al fadcismo ce ne furono molte, come Giuseppe Ungaretti ed Ezra Pound, solo per citare i primi due che vengono in mente: il popolo italiano sa, altro esempio, cosa fu fatto passare ad Ezra Pound in uno dei circa 400 campi di concentramento, prigionia e tortura, aperti dagli anglo-statunitensi in Italia durante il biennio 1943-1945 per aver plaudito alle politiche di Mussolini? Fu posto per ben 175 giorni in una gabbia all' aperto passandogli il cibo in una ciotola mai lavata e costretto ad espletare i propri bisogni fisiologici in un secchio anch'esso mai lavato: solo un titano della poesia e di enorme statura intellettuale gli permise di pensare e scrivere versi poetici sull'unico mezzo a sia disposizione, la carta igienica, versi poi divenuti poi i nori "Pisan Cantos" , Canti pisani in quanto il campo in cui Pound fu rinchiuso fu quello di Metato in provincia di Pisa, (siglato PW 335). Se questo, come la miriade di altri avvenimenti occorsi in Italia in wuel periodo, non vengono portati a conoscenza del popolo italiano, i suddetti "conti" non li farà mai perché privato delle innumerevoli verità che, per "comodità personale e politica" mai vengono dette. Tornando all' argomento del video, sul "caso Matteotti" si continua ad additare il capo del governo come colpevole e mandante di quell' omicidio. Prove schiaccianti a supporto di questa tesi non ve ne sono: esistono solo congetture e "deduzioni logiche" prive anch'esse di "legame fattuale". È un fatto che a prelevare Matteotti fu un gruppo di fascisti, ma pochi sanno che, come accadde per le Brigate Rosse nel "caso Moro", alcuni dei componenti quel gruppo "sapeva più degli altri, ma non tutto" e il resto era "bassa e semuce manovalanza": Dumini aveva "rapporti e legami" con la Corona britannica e chi era a conoscenza di tutto il piano erano solamente Il Re Vittorio Emanuele III e Emilio De Bono, ambedue aderenti e facenti capo ad "antiche fratellanze" con sede a Londra. Non essendo questa sede adeguata ad ulteriori approfondimenti, alla luce di fatti, studio di documenti e numerose analisi "incrociate", si può affermare che Mussolini fu vittima politica di quel grave delitto, non il mandante.

@Gieffe4491 Ай бұрын

Ancora con questo falso storico mai accertato sul delitto Matteotti? Ancora?

@steeely_tales Ай бұрын

Può citare le fonti a riguardo per consentire a tutti di saperne di più? Non tutti hanno tempo per cercare da soli una risposta tra le innumerevoli scritture, che secondo Lei peraltro sono in maggioranza imprecise. Avere dei punti di inizio gioverebbe alla memoria storica e eviterebbe di rendere il Suo commento una sterile critica persa sotto un video tra tanti.

@CENTOCIRULI Ай бұрын

@@steeely_tales Lei ha ragione ma, se provasse a chiedere ad un medico, un fisico, un chimico, dopo una pratica di ricerca durata decenni, quali siano le fonti di tutto ciò che fino a quel momento abbiano appreso e acquisito, credo avrebbero serio imbarazzo nel doverle indicare le fonti. Ciò è dovuto anche al non trascurabile fatto di dover essere in grado di ricomporre un quadro di'insieme, di tutte le informazioni raccolte in molto tempo. Sul delitto Matteotti è da conoscere il testo di Carlo Silvestri "Matteotti-Mussolini e il dramma Italiano" che descrive in sostanza gli atti di quello che fu il secondo processo dedicato a quel caso, celebratosi nel 1947. Ma anche su questo, lei capisce che sarebbe necessario, se non "passaggio obbligato", conoscere la figura di Carlo Silvestri, che rapporto ebbe con Mussolini nei decenni precedenti, la sua "vicinanza" con questi sempre condivisa in quanto ambedue socialisti, il ruolo che ricoprì come direttore del "Corriere della Sera": per questa e altre numerose l ragioni, le dicevo che non è proprio così semplice indicare le fonti....le fonti sono tantissime e vanno poi messe insieme per creare quel "filo rosso" che lega passato e presente, esercizio che, noto con molta meraviglia, nessuno storico ama praticare: se ci fa caso, quando si trovasse ad ascoltare uno storico, un giornalista, uno scrittore, su questo argomenti, noterà come tutti "fermano" sempre il loro racconto, chi al 1948, chi al '47, chi al 1946, creando quel muro, quella netta separazione tra il ventennio fascista e il dopoguerra che in realtà non esiste. Soprattutto per uno storico, quella separazione non deve esistere. Intendo dire: di fascismo si sente parlare praticamente ogni giorno e dappertutto, ma sempre relegandolo ed emarginandolo nel suo alveo storico. Evito commenti su "come" se ne parli e "cosa" si dica di quel fenomeno: nella stragrande maggioranza dei casi viene rappresentato il perfetto contrario di ciò che accadde. La seconda lettura che trova facilmente in rete, è l' intervista che Marcello Staglieno ha raccolto nel 1985 dai figli del deputato socialista ucciso, Carlo e Matteo. Intervista pubblicata anche su un libro dello stesso autore dal titolo "Arnaldo e Benito, due fratelli". Poiché non conosco quale siano gli argomenti su cui lei vorrebbe fugare i suoi dubbi, ponga domande e le indicherò cosa leggere o le spiegherò direttamente alcuni degli aspetti di quel dato caso o fatto.

@Gieffe4491 Ай бұрын

@@CENTOCIRULI cioè le tue fonti sono quelle dell'amico Silvestri, personaggio alquanto ambiguo del ventennio e la famosa intervista ai familiari di Matteotti dove ipotizzano ma non portano nessuna prova di quanto dicono? Però va tracciato il "filo rosso" tra passato e presente... in sostanza nel tuo commento hai detto: prendete queste due "fonti" e date loro il taglio che meglio si adatta alla vostra idea, che già avete. Nella "stragrande maggioranza" è un termine talmente aleatorio da essere quasi imbarazzante a leggersi. Ancor più imbarazzante è leggere proprio qui di come lavorerebbero male gli storici (quali? In che testi?). Insomma il tutto si riassume nel più classico del "non ce lo dicono!" tipico di chi segue gente come Mazzucco.

@CENTOCIRULI Ай бұрын

@@Gieffe4491 ...lei continua a non stare sul pezzo: spieghi lei quali sarebbero le "ambiguità" di Carlo Silvestri" il quale, da direttore del "Corriere della Sera" scrisse contro Mussolini all' indomani di quel delitto, per poi, negli anni, "ricredersi" e maturare il convincimento che il duce non fu il mandante di quel delitto, fino a difenderlo nel 1947 esponendosi davanti ad un giudice in tribunale all' interno di un processo pubblico: mi dica dove, secondo le sue "teorie anti-Mazzucco", travede nella figura di Carlo Silvestri le "ambiguità" di cui parla. Mi dica cosa conosce del fascismo partendo dall' ABC iniziando a rispondere a queste semplici domande: 1) Mussolini prese il potere con la violenza o secondo prassi costituzionale? 2) tra i due seguenti governi, la R.S.I. e il "Governo Badoglio", quale fu quello legittimo e legittimamente costituito? Lei prosegua pure con le sue "ricerche anti-Mazzucco", al resto penserà chi sia veramente interessato a conoscere la Storia.