Leggo solo ora, mi era scappato. Comunque il tuo discorso è corretto, ma trascurabile perché sempre ampiamente superato dal peso statico della vettura. Quindi dinamicamente la risposta della sospensione non varia al variare del precarico 😊

Ciao, purtroppo non saprei esserti d'aiuto, mi occupo di vettura da pista e le moto (presumo da enduro nel tuo caso) non le conosco abbastanza da permettermi di dare consigli ;-)

@@emilianodamia4288 dipende dalle altezze/corse che vuoi impostare. La cosa fondamentale di cui tenere sempre conto è che in assenza di una Helper la molla principale, quando la sospensione è alla massima estensione, non deve potersi incastrare nelle battute perché balla liberamente.

@@q-setupq-setup7997 ok quindi un minimo di compressione serve .... grazie 💪🏻

Vanno registrati per ottimizzare il setup della vettura dipendentemente da ciò che si vorrebbe ottenere a livello di comportamento

Qui si parla di precarico della molla, che va regolato in base al peso del pilota tenendo sempre in considerazione i dati che escono fuori dal libretto di uso e manutenzione della moto stessa. L'assetto di una moto è fondamentale poichè i progettisti studiano l'ammortizzatore considerando il funzionamento ottimale, e per ottenere le massime prestazioni il precarico della molla deve essere regolata in base al peso del pilota.

Grazie della precisazione! Sinceramente non saprei risponderti, personalmente ho fatto quel tipo di distinzione perchè ho sempre sentito molte persone intendere in quel modo la questione, ma non mi sono mai accertato che fosse corretta...Grazie ancora per aver posto la questione, magari qualcuno ci risponderà con cognizione di causa

Oppure, a pari molla, si interviene sulla regolazione idraulica dell'ammortizzatore

Ciao, la luce di tamponamento corretta dipende da moltissimi fattori, non è un valore definibile in maniera generale. Considera che in linea di massima non dovrebbe mai essere inferiore ai 20mm, ma può chiaramente essere necessario averne di più. Attenzione perchè con la molla disassata e alloggiata sullo stesso tirante dove è ancorato l'ammortizzatore diviene tutto più macchinoso perchè non c'è totale indipendenza.

Purtroppo io mi occupo di auto, con le moto non ho esperienza.

@@q-setupq-setup7997....l'air tender per moto è una derivazione proveniente dal mondo auto (ferrari). Grazie cmq ...

@@q-setupq-setup7997 grazie per l'esaustiva e completa informazione...

Dipende sempre da diversi fattori e da tante variabili, ma sì...con molla progressiva può variare il lavoro dipendentemente da più o meno precarico

Scusami, ma non ho proprio inteso cosa intendi dire.

Per mantenere la stessa altezza, e di conseguenza la medesima corsa utile, dovrai aumentare il precarico della molla, comprimendola maggiormente tra le battute, nel momento in cui aumenti il peso che grava su di essa, come nel caso in cui hai passeggero e bagagli.

Esatto, aumentando il precario, quindi comprimendo la molla, l'auto/moto si abbassa meno e rimane più alta.

Ho visto anche il video precedente a questo dove spieghi le caratteristiche della molla (dopo aver scritto la domanda sopra). A quanto ho capito se aumenti il numero di spire la molla diventa più morbida??? Quindi mi pare di capire che alla mia domanda sopra dovresti rispondere che è l'esatto contrario di quello che ho detto io? Le molle sono completamente controintuitive…!

Buondì, dal lato teorico si potrebbero sostituire le molle di primo equipaggiamento con qualcosa dal carico inferiore e leggermente più lungo così da mantenere le altezze e rendere più morbido il lavoro della sospensione. Entro certi limiti l'idraulica degli ammortizzatori rimarrebbe adatta. Dal lato pratico, trovare molle dal maggior carico è semplice, ma il contrario può essere un'impresa ardua. Dalla misura degli pneumatici potrebbe essere un T-Roc, eventualmente, se fosse la sua auto una versione S-Line, piuttosto che un allestimento sportivo che tocca anche il comparto sospensioni, potrebbe informarsi per montare le molle della versione standard. In caso contrario, una ruota da 17 pollici, con pneumatico che abbia spalla più alta di conseguenza, magari Michelin o Continental che adottano ottime strutture, potrebbe far migliorare leggermente la situazione.

@@q-setupq-setup7997, che competenza! In realtà è una nuova peugeot 2008 (gt 1.2 155cv) e monta le michelin primacy. Sinceramente se esiste qualche soluzione vorrei adottarla poiché vorrei maggiore confort di bordo e non sballottolare di continuo

Potrei consigliarti un prodotto, anche di fascia "commerciale" come potrebbe essere un Bilstein B14 (sempre che facciano l'applicazione per la tua vettura), che consenta la registrazione dell'altezza in funzione della corsa utile in modo che tu possa ottimizzare la situazione.

Salvo dire che non è detto che sia solo quello ad incidere sul feeling, a domanda secca rispondo dicendo che se aumenta il peso che grava sull'ammortizzatore, per ripristinare l'altezza devi aumentare il precarico ;-)

@@q-setupq-setup7997 ciao, pertanto su una moto con ghiera sul mono che ha 10 tacche di precarico (posizionata dalla casa madre a 5) se guida una persona che pesa 80 va bene lasciarla così, invece se la guida una persona che pesa 130, bisogna posizionarla su 8-9 ? corretto ?

@@gianfrynco se a 8 o 9 che sia corrisponde un maggior precarico, quindi una molla più compressa tra le battute, sì esatto.

Grazie del contributo...

Per gestire la "durezza" devi sfruttare l'idraulica degli ammortizzatori (eventualmente in accoppiata ad una molla con carico differente), se questa non fosse regolabile allora o la si modifica "ritarandola" oppure vanno sostituiti con ammortizzatori che offrono il lavoro desiderato. Con il precarico puoi recuperare l'altezza che diminuirebbe sotto al peso del passeggero.

Serve a gestire il rapporto tra corsa utile in estensione e luce di tamponamento

@@q-setupq-setup7997 Buonasera, per un assetto "racing" quanto è il rapporto tra corsa in estensione e compressione ?

@@Ivanorlando97 dipende tra troppe variabili. Non può esserci una regola fissa, va fatto uno studio specifico.

Gemini899 non è magari il modo migliore per dirlo, ma concettualmente è corretto. Sotto lo stesso carico, la molla si comprime meno 👍

ok grazie mille per la tua professionalità!

ma quindi lei vuole dire che nn si indurisce l ammortizzatore

E' quasi sempre un problema dipendente da usura/struttura dei componenti, difficilmente riguarda le regolazioni. Può capitare che ci sia troppo poco precarico e quindi la molla possa muoversi tra le battute, ma sarebbe l'esatto opposto

@@q-setupq-setup7997 esatto, infatti sembra che l'ammortizzatore non freni in rilascio, peccato anno 5 mesi di vita e 20.000km di lavoro stradale, avevo bisogno di conferma da un specialista, grazie.

GANDALF 2017 se l'ammortizzatore ne fosse provvisto direi proprio di sì. Salvo tener conto delle possibili variazioni nel comportomanto della moto che ne derivano. Io ahimè non sono un gran esperto di 2 ruote 😉

Trovi tutto qui: facebook.com/qsetup/

No, il discorso vale per qualsiasi sistema analogo indipendentemente da dove è montato

In ambito sospensioni automotive non si lavora mai oltre i 30mm di precarico (spesso molto meno in realtà), quindi specificare che una molla con le spire a pacco non lavora sarebbe stato inutile oltre che ovvio. Il nocciolo della questione rimane il fatto che la durezza della mole tale è e tale rimane 😉

Mi sa che ti è sfuggito qualcosa o non hai proprio visto il video, dato che il senso è proprio quello di spiegare che variando il precarico, con molle "lineari", si interviene solo ed esclusivamente sull'altezza della vettura, in maniera dipendente dal rapporto tra corsa utile in compressione ed estensione. Meno precarico= meno altezza, meno corsa in compressione, più corsa in estensione Più precarico= più altezza, meno corsa in estensione, più corsa in compressione

@@q-setupq-setup7997 chiedo scusa, ho capito male a quanto pare 😔

@@TheFuturist10 figurati... Solo che il senso del video era proprio spiegare l'opposto e sono rimasto stranito 😁😁😉

Dipende da molti fattori, peso sull'asse, tipologia di trazione, utilizzo del veicolo, leve della sospensione, ecc. non si può generalizzare. ;-)

@@q-setupq-setup7997 ok grazie,non intendevo un setup definitivo ,ma leggendo e vedendo altri video più di uno consiglia come step di partenza un carico molla tale che ad.auto abbassata lo steso salga di un terzo. Nello specifico l auto in questione è una Subaru impreza quindi integrale e coilover , quindi con regolazione altezza a parte. Uso più che altro extraurbano e ogni tanto urbano quindi strade non paragonabili a quelle ultra piatte di una pista ma buche e altre sconnessioni. Come.mi Consigli di partire come prima regolazione del carico molla? Magari inizio proprio con abbassamento stelo di un terzo della corsa totale o di più?

Sensazione sbagliata...non dipende di certo da quello salvo tu abbia molle progressive ed arrivi a dare un precario tale per cui le prime spire vadano a pacco già da fermo

@@q-setupq-setup7997 si, molla progressiva su mono motocross- quando precarico indurisco...

Più che duro, la sospensione lavora più tardi. Ovvero senza precario comincia a lavorare con una certa forza (buche, rollio, ecc.), se aumenti il precario la sospensione lavora più tardi, cioè ci vuole una forza maggiore per farla lavorare (buche più grandi, rollio maggiore, ecc.). Finché non comincia a lavorare la sospensione, mezzo e ruota sono un corpo solido. Quindi in uno stato normale, una piccola buca già faceva lavorare la sospensione e quindi quasi non sentivi la buca, ora con il precario, se quella buca non imprime la forza minima per far lavorare la sospensione, il mezzo è un corpo solido e la buca la senti tutta. Per il rollio idem, finché non lavora la sospensione, l’auto è come un kart.

@@marcoslv5 parli di auto o nel mio caso moto con molla progressiva?

@@marcoslv5 assolutamente no! Il peso del veicolo è sufficiente perché la molla inizi a lavorare. Quando, il "prima e il dopo", determina l'altezza statica, ma il primo schiacciamento avviene sempre anche da fermi. Se così non fosse sarebbe un grosso errore da parte di chi ha calcolato le caratteristiche della molla.

reinolds un commento così fine a se stesso non ha motivo d'esistere... Se argomentassi invece le tue perplessità sul mio modo di esprimere ciò che ho appreso nel tempo, potrebbe tornare utile a tutti 😉

Forse sono stato un po crudo, se hai pensato che fosse un attacco, ti dico che non era quella la mia intenzione e se cosi fosse ti chiedo scusa.Appena trovo il il tempo argomentero, come tuo consiglio, il mio commento.