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Questa nuova testimonianza parla di un’esperienza di sofferenza e di fede, così si può riassumere la storia dell’Alpino Marino Schiavi, classe 1924, originario di Onore (BG).
Marino venne catturato nel 1943 dai tedeschi mentre si trovava nella caserma militare di Merano e portato in un campo di lavoro nazista nel nord Europa. Questa dura esperienza lo segnerà profondamente a livello mentale e fisico; il giovane Alpino si ammalerà di tifo nero fulminante, una malattia fatale…
Sarà la piccola icona della Madonna di Caravaggio a proteggerlo, sfuggita ai controlli delle guardie tedesche, regalatagli da una suora bergamasca. “Abbi grande devozione nella Madonna, ed ella ti proteggerà, ti difenderà e ti salverà”, così recita la preghiera sul retro della piccola immagine che Marino conserva ancora oggi con cura; e sarà proprio quella Madonna ad apparigli in sonno, dopo tre mesi di coma per il tifo. La notte del 24 maggio del 1944, la Vergine vestita di rose gli parlò e il giorno dopo Marino ricominciò miracolosamente a stare bene…
Tornato dalla guerra, dopo aver lavorato come boscaiolo e minatore, si trasferirà in Svizzera dove diventerà un famoso cantante lirico e inciderà anche dei dischi.
Ringraziamo la famiglia Schiavi e il sindaco Michele per l’accoglienza e la disponibilità.
ANCR BERGAMO
L’Alpino Schiavi è andato avanti il 29/04/2022