Рет қаралды 15,158
È a Milano, in quartiere San Siro, che mi trovo il 19 marzo 2022; di fronte all’ultimo Alpino reduce della campagna di Russia del Battaglione Edolo: il signor Ugo Balzari, classe 1922.
Ugo è la Storia, la Storia che vediamo spesso nei documentari televisivi, o che proviamo ad immaginare, ma che nessuno meglio di chi l’ha vissuta può esprimerla. Mi sento piccolo davanti a lui, al suo cappello liso e consumato dal freddo della ritirata di Russia. Provo ad immaginare di fronte a me Ugo con i suoi diciannove anni che si ritrova sulle sponde del fiume Don, a più di duemila chilometri da casa, circondato soltanto da morte e sofferenza. Ugo raccontando si anima e prendono vita i suoi ricordi che mi travolgono con la loro forza. In quell’inferno di ghiaccio e di fuoco, Ugo è il portaordini del suo battaglione, si muove con gli sci, ed è il più giovane di tutti. Lui e i suoi compagni vengono aiutati e sostenuti dal loro cappellano, il beato Don Carlo Gnocchi, che diviene per quei ragazzi, in breve tempo: un fratello, un compagno, un amico e un padre… Il tempo passa in fretta, e durante la ritirata il Battaglione Edolo affronta quattordici lunghe battaglie e marcia per molti chilometri fino a Nikolaevka per poi raggiungere la libertà.
Infine il ritorno in Italia, che descrive così Ugo: “Abbiamo pianto tutti sul treno, eravamo un esercito di scheletri”; ad aspettare lui e i suoi compagni alle stazioni migliaia di fidanzate, mogli e madri sventolavano invano le foto dei loro cari dei quali non avevano più notizie.
Ugo ha a cuore le madri dei caduti in guerra. Per lui quelle donne che aspettarono per lungo tempo un figlio mai tornato sono ancora oggi da ricordare con dei monumenti; sono il simbolo di amore e pace, per troppo tempo dimenticate.
Il tempo vola, è ora di salutarci, ci scambiamo i nostri doni, ma Ugo mi lascia qualcosa di speciale, qualcosa di unico che non si legge sui libri di scuola e non è nemmeno facile da descrivere…speriamo che grazie a questo video lo possa trasmettere anche a tutti voi!
Ringraziamo calorosamente la famiglia Balzari per la gentile accoglienza e la disponibilità.
L’Alpino Ugo Balzari è andato avanti il 15/03/2023