Cambiare vita, sfidare il destino, andare controtendenza.
E tutto questo, a 1500 metri di altezza, dove, nonostante la struttura ineccepibile, non è mai semplice ambientarsi e vivere.
Ma loro, Erika e Mattia, non hanno guardato in faccia a niente e nessuno e hanno deciso di prendere il rifugio Branchetto.
Pensate: è bastato rispondere a un annuncio su Subito.it e il gioco è stato fatto. Erika ha chiuso il suo salone di parrucchiera aperto 10 anni fa, Mattia ha lasciato il posto in cui lavorava come cuoco (attività che ha sempre svolto) ed entrambi hanno deciso che quella doveva essere la nuova vita.
Lassù, a Branchetto, vicino a San Giorgio, a 1500 metri sull'altezza del mare.
Hanno scelto questo posto per vivere la loro vita (sono marito e moglie) e per crearsi un ambiente tutto loro, il loro sogno, con loro stessi a dettare ritmi e sapori.
Mattia è mantovano, ma le specialità veronesi le ha imparate subito: i gnochi sbatui di malga e la pastissada de caval sono piatti diventati imprescindibili nel suo menù, nel quale però, non poteva mancare il timbro della sua terra, ovvero il risotto col puntel.
Ed Erika? Erika è il front man del Rifugio, prepara i dolci e ti cura con... l'onto da bote, ovvero un unguento creato seguendo una vecchia ricetta della nonna Marina, portentoso nella cura di botte e contusioni. Sicuramente da provare, magari sorseggiando qualche grappa aromatizzata con erbe locali.
Insomma, una storia di amore per il territorio e per le sfide, affrontata col sorriso di chi sa quello che vuole.
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