L'origine delle malattie autoimmuni resta ancora, in buona parte, sconosciuta. «Sappiamo che c'è una base genetica - spiega ad Assedio Bianco il professor Carlo Selmi, responsabile della Reumatologia e Immunologia clinica all'Istituto Humanitas di Rozzano (Milano). - Ma i fattori ambientali, esterni a noi, hanno un ruolo decisivo. Tanto è vero che, fra i gemelli omozigoti (cioè con il DNA identico), quando uno viene colpito da una patologia autoimmune solo in meno del 50 per cento dei casi si ammala anche l'altro».
Per motivi ancora da chiarire, l'autoimmunità colpisce nella maggior parte dei casi le donne. Probabilmente svolgono un ruolo importante gli ormoni sessuali femminili (e durante la gravidanza, quando c'è una fortissima produzione di questi ormoni, le patologie autoimmuni in genere si attenuano, mentre durante la menopausa, quando la produzione ormonale invece diminuisce, alcune malattie autoimmuni trovano terreno più fertile). Ma forse anche i due cromosomi sessuali X, che sono presenti solo nel codice genetico femminile (mentre i maschi, come si sa, hanno un cromosoma X e un cromosoma Y), hanno qualche ruolo nella prevalenza dell'autoimmunità fra le donne.
Realizzazione: Paolo Rossi Castelli
Riprese, grafica e montaggio: Christian Moggi
Musica della sigla: Niccolò Cattaneo