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Nel secondo ambiente della Galleria del Palazzo degli Alberti troviamo dipinti del '500. Troneggia sugli altri per la sua dimensione la tavola centinata con predella con l'Adorazione dei Pastori di Tommaso di Stefano Lunetti. Questo artista fu allievo di Lorenzo di Credi e lo si può intuire dalla tipologia dei volti simili a quelli del suo maestro, tuttavia il Lunetti fu un frequentatore della Scuola di San Marco guidata da Fra' Bartolomeo a Mariotto Albertinelli, e in questa opera si sentono influenze di Ridolfo del Ghirlandaio, del Granacci e di altri. In particolare a me colpisce una scenetta della predella con rappresentata la Visitazione con l'abbraccio tra Maria e Sant'Elisabetta che mi fa ricordare la celebre opera col medesimo soggetto di Mariotto Albertinelli.
Tra le altre opere possiamo ammirare una bella serie di ritratti di personaggi dell'epoca eseguiti da Santi di Tito, il Poppi e dalla bottega del Bronzino. E poi un'altra Adorazione dei Pastori, stavolta di un giovane Francesco Curradi di quando ancora non si era del tutto distaccato dallo stile manierista del maestro Giovanni Battista Naldini, ma che già in alcuni particolari, come la testa del vecchio pastore appoggiato ad un bastone, denota l'inizio di una sua autonomia artistica che tende ad una ricerca della caratterizzazione dei personaggi.
Curioso infine un quadretto rappresentante la Natività della Vergine raffigurato all'interno di una camera di un palazzo fiorentino e con le donne che indossano gli abiti dell'epoca del pittore. Ha uno stile semplice e poco rifinito facendo pensare che si tratti di un'opera preparatoria per un quadro più grande, forse una celebrazione di una nascita nella ricca famiglia committente. A causa del suo stile bozzettistico è difficile risalire alla mano dell'artista: si fa il nome di Giovan Maria Butteri, un allievo di Alessandro Allori.