#SODDISFATTIeRILASSATI
Questa mattina partiamo di buon ora, all'avventura, verso una zona completamente sconosciuta e nuova per noi: zona montana sui 1200/1400 metri slm, suggeritaci da un carissimo amico.
La formazione della muta ormai la conosciamo tutti bene. Liberiamo i cani alle 6.20. Subito si stagliano davanti a noi dei faggi enormi, bellissimi. Un bosco che sembra perfetto per qualche ambientazione di una novella medievale. Ci avviamo a piedi verso la cresta della montagna per questo sentiero. Fatte di lupo si fanno subito notare.
Arrivati su una piccola radura di fianco alla strada i cani attaccano bene, con grinta e voglia di lavorare, ma fin da subito vedo che, nonostante l'orario favorevole, fanno fatica a defilare la passata. Dopo un po' Verga, intelligentemente, avendo intuito che la lepre aveva preso la strada, scende giù, e fa un taglio di 100 metri rimettendo un punto importante in un' altra piccolo spiazzo di verde, la muta subito la raggiunge e le dà conferma, poi ancora un taglio e i cani giungono facilmente in rimessa, ma in modo molto spiccio e poco piacevole. La lepre si deruba; partono in seguita, che è ben accanizzata, di buon ritmo e velocità. Percorrono facilmente circa 700/800 metri poi, improvvisamente cadono in fallo nei pressi di un ampio pascolo/spiazzo, esattamente dove avevamo parcheggiato poche decine di minuti prima e dove avevamo notato la presenza di altre persone. Mi è subito venuto da pensare che i cani, alla vista di qualche persona, si siano distratti e abbiano perso concentrazione, vanificando il lavoro svolto fino a poco prima. Li chiamo e dopo un po' tornano. Proseguiamo alla volta della cresta e i cani, più avanti, a circa 150 metri dalla rimessa, intercettano evidentemente l'usta di fuga della lepre che, nel frattempo era rientrata in zona covo. Subito si scaldano, ma capiscono che c'è da avanzare a ritmo di rintraccio. Insistono una decina di minuti ma non riescono a trarne nulla di buono. Come si nota dal video, nella parte finale della seguita della prima azione, a fine mattinata, quando stiamo rientrando alla macchina, risolveranno poi il rintraccio, forse anche grazie ad un ulteriore passaggio della lepre che nel frattempo si era messa in movimento nuovamente. Nonostante la stanchezza evidente delle 3 ore di allenamento, i cani partono aggressivi in seguita, e qui riescono a svolgere un lavoro veramente interessante e degno di nota riportando la lepre, dopo ampio giro, proprio sulla strada da cui erano ripartiti. Al passaggio della lepre ricevo una telefonata dal babbo, non rispondo per non interrompere il video ma intuisco che gli è passata. Faccio una corsa e i cani arrivano alla strada veramente stanchi; infatti proseguiranno in seguita solo Verga, Salina e Falco. Simbhad, Vampa e Tell rimarranno con noi, stanchi e con i polpastrelli leggermente spellati. Gli altri quattro, svalicano la montagna e proseguono la seguita per altri 500 metri, per poi arrendersi e tornare verso di noi. Il video della prima azione, come ripeto, nella parte finale della seguita, è un montaggio dell' azione di primo mattino , e della seguita avvenuta a fine mattinata.
La seconda azione invece si è svolta diversamente. Attaccano una pastura alle 7.40 circa. Con molta, molta fatica, procedono verso una pastura più fresca e anche lì faticano nel trovare l'ingresso nel bosco. Salina è Verga alla fine rimettono un punto importante, per dar vita così, ad un accostamento estremamente faticoso a altrettanto avvincente e, nonostante le difficoltà evidenti, veramente ben condotto. Accostamento sempre in avanti , scagni contati, misurati, ma un atteggiamento sempre concentrato e convinto. I cani procedono fra faggi, strada e pini per 400 metri buoni fino a giungere sulle doppie. I cani lì cadono in fallo e le emblematiche pause di silenzio mi fanno capire che non siamo lontani. Ma l'orecchiona in questione è stata molto furba: ci ha fatto passare avanti di 50 metri e si è defilata ratta ratta, "alla volpina". Il babbo la vede e mi chiama (ore 8.26). Senza dir nulla ai cani mi sposto indietro e, poco dopo, intercettano facilmente l'usta di fuga partendo in seguita con facilità e decisione. Calano giù sotto la strada per 500 metri circa a ritmo serrato ma improvvisamente, nei pressi di una strada con un grosso spiazzo roccioso, cadono in fallo e non risolvono più. Dopo poco vengono via e mi raggiungono con affanno e in evidente iperventilazione. Decido di farli riposare 5 minuti e di cercare un po' d'acqua che, fortunatamente, abbiamo poi reperito con facilità.
#SegugiITALIANI #dellaFamigliaMARGIAN