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Tra le tante opere in commesso di pietre dure conservate presso il Museo dell’Opificio, è presente un tavolo realizzato nel 1855 su disegno di Niccolò Betti (1806-1882), composto da un piano a mosaico di pietre dure su fondo di nefrite d’Egitto e da una base di legno intagliato e dorato.
Attorno ad una ghirlanda di fiori al centro, si organizza in una composizione circoncentrica, l’elegante decoro naturalistico racchiuso da una doppia cornice polilobata giallo-dorata.
All’interno della doppia cornice polilobata, si trovano sei mazzi di fiori su valve di conchiglia, alternati a sei uccellini variopinti posati sulle volute della cornice più esterna, ad ali dispiegate.
Il repertorio di Niccolò Betti si caratterizza per un ritorno all’ispirazione dalla natura riappropriandosi in maniera moderna della grande tradizione dei mosaici medicei.
Nel 1855 il piano fu inviato all’Esposizione Internazionale di Parigi quindi all’Esposizione Nazionale tenutasi a Firenze nel 1861, a rappresentare la famosa Manifattura già di corte per celebrare la recentissima Unità d’Italia.
Il video si conclude con una breve spiegazione, ricca di immagini, di come nasce un commesso in pietre dure.
Approfondimento realizzato nell’ambito del Piano di Valorizzazione 2020.
Crediti musicali
Winter by Alexander Nakarada | www.serpentsoundstudios.com
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