Ma avete idea che ci sono persone con più immobili (magari ereditati o sudati) anni 60/70/80 che si troveranno entro il 2050 a dover affrontare spese da centinaia di migliaia di euro? Persone che risulteranno con isee troppo alto (non vuol dire essere ricchi) per rientrare nei bonus/agevolazioni? Gente che dovrà erodere i risparmi per adeguarsi a questa buffonata…la classica palazzina che si vede in tutta Italia anni 70 composta da due unità tra cappotto, infissi, fotovoltaico siamo sui 150.000 euro. Ipotizzate una coppia di persone con stipendio normale che ereditano dai genitori due di queste case, come faranno? Il 70% della popolazione va gambe all’aria…sulle nuove case sono d’accordo ma non rompete le statole a quelle già esistenti. Che poi a dirla tutta il cappotto non fa altro che danni, vedrete tra qualche anno quanto dovranno rimettere mano ai cappotti esistenti.

Una follia! Gli altri paesi non hanno gli edifici storici che ci caratterizzano! Diciamo tutti di no!! Autolesionismo puro!!

io da termotecnico sugli edifici esistenti è impossibile arrivare ad emissioni zero, a dire la verità non escludo del tutto la possibilità ma quello che impatta è lo stto economico del psingolo proprietario dell'immobile....a un prezzo molto alto anche per verifiche energetiche che ti impone la relazione ex-legge 10 , è molto più semplice nelle nuove costruzioni ma nell'esistente bisogna fare un grosso investimento

Non c'è nessuna legge che ti obbliga a far niente oggi. Puoi anche avere un rudere, o comprarlo eccetera. Oltretutto nessuno ti obbliga a far niente nella casa in cui vivi, il problema è per le nuove costruzioni o per i lavori che necessitano di pratica edilizia. Siamo realisti suvvia.

L’APE non è servito a modificare i prezzi degli immobili perché la prestazione energetica interessa meno di altri parametri ai compratori. In particolare la posizione è il parametro dominate nel formare un prezzo dell’immobile. Difficilmente se voglio la casa in un posto la prendo in un’altro perché più efficiente. Posizione, vicinato, distribuzione, finiture, posti auto ecc sono parametri che al compratore interessano molto di più

Io continuo a voler vedere quale assemblea condominiale, composta da 20 teste diverse, con 20 situazioni finanziarie diverse, 20 abitudini di consumo diverse, si imbarcherà in lavori che costano centinaia di migliaia se non milioni di euro (a noi per il super bonus avevano fatto un preventivo di 1.300.000€). Inoltre, con il vincolo di solidarietà per i morosi, che si farà? Dovremo pagargli la ristrutturazione dell'appartamento e poi sperare di recuperare la cifra in qualche modo? Chi mi garantisce i risparmi energetici? Su chi mi rivalgo se dopo 5 anni il cappotto ha infiltrazioni e l'impresa, come spesso succede, è sparita, fallita ecc...? Tutti giusti i discorsi sulle bollette e l'indipendenza energetica, ma i rischi che vedo nell'imbarcarmi in ristrutturazioni così ingenti e con così tante incognite li vedo enormemente superiori rispetto al risparmio di qualche centinaio di euro all'anno e dell'ipotetico aumento del valore dell'immobile, tutto da quantificare a seconda del contesto. A Genova, dove oltre il 90% delle case è il classe F e G, i pochi immobili di classe A, a parità di zona, hanno un valore che assolutamente non giustifica investimenti così ingenti

Buonasera Carlo, Le pongo un quesito "semplice" ma forse molto utile a tutti: Condominio di Roma in piccolo comprensorio con diverse palazzine e riscaldamento centralizzato GUASTO con caldaia a gas e tubi da sostituire... preventivo per ripristino/sostituzione con nuovo impianto centralizzato, di circa 200.000,00 euro tra tubature e nuovo impianto con sistema IBRIDO CALDAIA GAS+POMPA DI CALORE.. la domanda è la seguente: se si realizzano oggi questi lavori poi nel 2033 QUESTO IMPIANTO IBRIDO AD OGGI DI NUOVA GENERAZIONE DOVRA' ESSERE DI NUOVO SOSTITUITO PERCHE' LE CALDAIE A GAS NON SARANNO PIU' UTILIZZABILI? OPPURE QUESTO TIPO DI IMPIANTO IBRIDO INSTALLATO OGGI NEL 2024 PER RIPARARE UN VECCHIO IMPIANTO POTRA' ANDARE AVANTI PERCHE' RIENTRA NELLE NORMATIVE? Grazie mille anticipatamente del feedback 🙏

Ciao scusami avrei un quesito da porti, se abito in un contesto condominiale ed io sarei propenso ad aderire per ristrutturare ma il condominio non è d'accordo, il condominio avrebbe la facoltà di far svalutare il mio immobile perché lo stesso non vuol aderire? Ma se siamo obbligati possono rifiutarsi?

Assolutamente inapplicabile per il 90% delle abitazioni, se prima non si risolve il problema degli abusi edilizi esistenti

notaio compiacente, punto e fine. Legiferiamo da soli sulle nostre cose!

...e l'energia elettrica per le pompe di calore... le auto elettrice...ecc come la produrremo? se con centrali che usano combustibili fossili...siamo punto e a capo...e con il rinnovabile la vedo dura fornire tutta questa energia....

La cosa che, secondo il mio modestissimo parere, crea la disparità di trattamento tra climi differenti è nella definizione degli "edifici di riferimento". Cerco di spiegarmi nella speranza di trovare conforto o smentita costruttiva da termotecnici più ferrati di me. Se interpreto bene il DM del 26 giugno 2015 (c.d. requisiti minimi) la "qualità" dell'edificio è correlata esclusivamente alle caratteristiche termotecniche dei suoi elementi e all'efficienza intrinseca dei sistemi di climatizzazione. La norma, così facendo, mi pare non contempli la possibilità di un clima "perfetto" ovvero - estremizzo nella speranza di meglio intenderci - l'esistenza di una zona climatica in cui, anche se le caratteristiche termotecniche dell'edificio sono scarsissime, non si ha la necessità di consumare alcunchè. Ripeto il concetto per essere ancora più chiaro (spero): se sto in un posto in cui si può stare benissimo anche in una baracca di cartone senza necessità di climatizzazione (nè invernale nè estiva) consumerò zero ma, per la legge, non potrò mai essere NZEB...o mi sbaglio?

quella delle seconde case....assurdo, ci sono zone (come la mia) dove il business seconde case è la principale fonte di reddito, eppure...

Per chi non ha nulla interverrà lo Stato ( che comunque siamo noi che paghiamo le tasse) , i ricchi ricchi non avranno problemi ( e magari vivono in dimore storiche esentate dall'obbligo di adeguamento), si troverà in difficoltà il ceto medio

Bisogna ricordare i paesi astenuti

Credo che sia assolutamente necessaria prima del recepimento normativa case green creare criteri non squinternati per le regolarizzazioni delle unità immobiliari e fotovoltarico in zone A e siti UNESCO.... 😊

Sto comprando attualmente un immobile di 12 anni, classe A1 con cappotto condominio con caldaia a condensazione e pannelli fotovoltaici, pagato quasi 2x rispetto a uno stesso immobile al m2, secondo te é un buon momento o queste tipologie di immobili caleranno di prezzo?

Buona sera, io sto vendendo un immobile nato nel 1816 in zona storica con classe energetica F. Ho già l'acquirente e firmato il preliminare. Con l'accesso agli atti è risultato che non siamo a norma urbanisticamente, dovremmo fare dei lavori importanti del tipo rifare completamente il bagno, la scala che ora è a chiocciola, creare un ripostiglio e fare un lucernario nel piano superiore. Lavori di ristrutturazione in sanatoria e quindi non so se detraibili. Dovremmo anche regolarizzare il cambio di destinazione uso in quanto abbiamo scoperto che risulta ancora negozio e non abitazione dagli anni 90. Con questa legge si possono evitare i lavori? Ringrazio anticipatamente.

Ottimo se ce le fanno loro ok

In pratica per una casa con contattore 1.5-3 kw servono almeno 10 kw (10.000 euro) di fotovoltaico sul tetto per produrre anche di inverno? Perché di inverno con 5 kw ne produci meno di 1 kw...e poi come riscaldi casa che la legna non la potremo usare? Pompe di calore? Mah...

Diciamo che è un indirizzo, una linea guida che deve essere recepita entro 2 anni dagli stati membri e pertanto per come vanno le cose in questo paese furbo e tonto secondo me non se ne parlerà per un bel po' a costo di pagare qualche multa (stile balneari). Detto ciò, nel merito della direttiva, in particolare art. 5 comma 3 lettera d, la direttiva, per quanto concerne l'esclusione di quegli immobili ad uso temporaneo parla di "edifici residenziali" non si capisce bene se si intende anche U.I. . Questa sottigliezza va capita bene, perchè se parliamo di U.I. allora questa postilla avrà un impatto sociale devastante sul territorio italiano, poichè chi ha un immobile da affittare (indipendentemente dalla classe energetica) non è obbligato a ristrutturare se l'utilizzo è per meno di 4 mesi o il consumo totale è del 25% rispetto al consumo totale annuo. Già oggi il mercato degli immobili in affitto si è completamente spostato sugli affitti brevi rendendo de facto, l'accesso alla casa per studenti/lavoratori/famiglie in affitto praticamente impossibile. Quei pochi che ancora che affitteranno a lungo termine potranno affittare, de facto, immobili energeticamente fatiscenti a prezzi stellari perchè tanto chi glielo fa fare di mettere mano al portafogli ? Diverso se parliamo di edifici e qui entriamo nell'interpretazione.

chi paga?

Io sono pienamnete d'accordo su questa normativa perchè mi ritrovo sempre clienti in cui si lamentano della propria abiatzione e poi vogliono pure spendere poco a sto punto se volgiono migliorare le proprie abitazioni devono capire che devono spendere, la mia paura su questa direttiva è l aquantità di improvvisati tencici come è avvenuto nel perisodo Superbonus 110%

nel 2050, ci sarà ancora la UE?

GROVIGLI DI LEGGI CONFUSIONARIE