Leadership: impegnarsi per essere un buon capo è la miglior scelta che un leader possa fare. Questo infatti gli consente di ottenere numerosi vantaggi nel suo team di lavoro. Avere un buon capo, in effetti, è ciò che permette ai dipendenti di lavorare più serenamente, e quindi di aumentare la loro produttività. Ecco che si genera un circolo virtuoso per cui, se si ha un buon capo, i dipendenti godono di maggior benessere psicologico, il capo è soddisfatto delle performance dei propri collaboratori e, di conseguenza, l'azienda continua a prosperare.
Di seguito, i miei 3 consigli per essere un buon capo:
0:56 1) CONSIDERAZIONE: se mostri interesse per la vita privata dei tuoi collaboratori, sarà molto più facile per la tua azienda raggiungere il successo.
2:09 2) CHIAREZZA: stabilisci obiettivi chiari per rendere consapevoli i tuoi dipendenti di cosa ci si aspetta da loro. Manterrai così un clima di lavoro piacevole e, allo stesso tempo, performante.
3:10 3) LIBERTÀ DI AZIONE: delegare responsabilità ai tuoi collaboratori significa permettere loro di sbagliare, ma anche di crescere.
Se sei un capo ti invito a riflettere fin da subito su quale di questi 3 punti dovresti iniziare a lavorare per migliorare la tua leadership e, di conseguenza, la produttività dei tuoi collaboratori.
Se invece sei un dipendente, alla luce di quanto appreso in video, cosa ne pensi del tuo capo? Scrivimelo tra i commenti ;-)
LINK UTILI:
- Per sapere qualcosa in più sulla mia visione di leadership e per apprendere alcune strategie che potranno aiutarti a essere un buon capo, ecco il link del mio video-corso “Leadership emotiva”: bit.ly/2J4yPER
- Per formare i tuoi dipendenti o i tuoi collaboratori ed aumentare produttività e motivazione a lavoro, puoi contattarci qui al link: skillfactor.it/
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“Avere un buon capo è una grande fortuna, perché se tu hai un buon responsabile è in discesa la strada della tua vita lavorativa, dove passi circa metà della tua esistenza. Questo non soltanto ti mette più serenità addosso, ma riuscirai anche a performare meglio sul lavoro.
Da dove iniziare a studiare, allora, per essere dei bravi capi? Voglio concentrarmi sul podio delle top tre.
1) Considerazione: i dipendenti più felici sono quelli che riportano la sensazione che il loro capo li consideri non soltanto come dei professionisti, ma come delle persone. Per mettere in campo la considerazione devi dimostrare un sincero interesse, perché loro lo avvertono, perché sentono che tu sei interessato a capire come stanno i loro famigliari o quali sono i loro progetti per il futuro.
Da questo punto di vista significa che devi essere ben disposto a mettere da parte l'argomento lavoro quando necessario. Ad esempio: quanto sai della vita extra-lavorativa dei tuoi collaboratori? Sai se sono sposati? Se hanno figli? Che problemi stanno cercando di affrontare? Cosa amano fare nel fine settimana?
Il tuo successo in azienda è determinato dall’interesse che nutri, che provi, per le persone che devi gestire. Non è molto difficile, in fin dei conti: fai delle domande sulla loro vita e ascolta con attenzione.
2) Chiarezza: i capi bravi sanno fissare degli obiettivi in maniera molto chiara. In questo modo tutti quanti sanno che cosa ci si aspetta da loro.
Quindi devi spiegare che cosa ci si aspetta, chi deve fare che cosa, perché e con quali standard.
Se sei un capo che considera i suoi uomini, ma non è chiaro nello stabilire degli obiettivi, creerai un ambiente di lavoro piacevole ma inefficace dal punto di vista dei risultati. O comunque un ambiente piacevole all'interno del quale le persone performeranno al di sotto del loro potenziale.
La sfida per un buon capo, quindi, è da una parte fare tante domande su quella che è la vita extra-lavorativa delle sue persone, dall’altra dare però dare anche delle indicazioni chiare su quello che devono fare.
3) Libertà di azione: in questo modo i capi permettono ai collaboratori, da una parte di sbagliare, ma dall'altra anche di crescere. Stiamo parlando di una attività di delega graduale e molto attenta.
Se sei un capo, tu che. mi stai ascoltando, ti invito a riflettere su queste 3 caratteristiche e cercare di implementarle e rinforzarle il più possibile, fin da subito, con i tuoi uomini."