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Il caso del "Depezzato di Torino" del 1998 svela un oscuro intreccio di crimine e perversione. Vito Michele Milani, coinvolto nella prostituzione maschile, è stato ritrovato brutalmente mutilato nelle cantine di Via Maria Ausiliatrice. Inizialmente, i sospetti si concentrarono su una coppia di albanesi, ma Giuseppe Gillone, un pensionato con gravi problematiche di salute, reali o presunte, divenne l'indiziato principale. Il processo ha rilevato dettagli agghiaccianti sulla scena del crimine. Questa storia sconvolgente solleva domande sulla complessità della psiche umana, evidenziando le tenebre che possono emergere nell’animo di ognuno di noi.